n.352 del 14.10.2020 periodico (Parte Seconda)

L.R. 4/2018, art. 11: Provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA (screening) relativo al progetto localizzato in strada Moletolo nel comune di Parma (PR) proposto dalla Società Sani Rino Snc.

IL DIRIGENTE FIRMATARIO

(omissis)

determina

a) di fare propria la Relazione Istruttoria redatta dalla Struttura Autorizzazioni e Concessioni dell’Arpae di Parma, inviata alla Regione Emilia-Romagna con prot. n. PG/2020/137983 del 25/9/2020, acquisita al prot. regionale con PG/2020/619720 del 25/9/2020;che costituisce l’ALLEGATO 1 della presente determina dirigenziale e ne è parte integrante e sostanziale, nella quale è stato dichiarato che sono stati applicati i criteri indicati nell’Allegato V alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. per la decisione di non assoggettabilità a VIA;

b) di escludere, ai sensi dell’art. 11, comma 1 della Legge Regionale 20 aprile 2018, n. 4 e dell’art. 19, comma 8, del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., il progetto denominato “Progetto di campagna di frantumazione inerti presso un’area acquistata dalla Ditta Sani Rino snc situata in Strada Moletolo, Parma (PR), foglio catastale n.38, Particelle 661,662,677” mediante impianto mobile autorizzato da Arpae SAC Parma con D.D. 6350 del 4/12/2018, dalla ulteriore procedura di V.I.A;

si prende atto che è già stata chiesta per il cantiere apposita autorizzazione in deroga per i limiti acustici all’Autorità Competente Comune di Parma;

specifiche prescrizioni gestionali saranno inserite nel nulla osta rilasciato da Arpae SAC Parma, da richiedersi su istanza della Ditta, ai sensi dell’art. 208, comma 15 del D.Lgs. 152/2006;

c) di dare atto che la non ottemperanza alle prescrizioni sarà soggetta a sanzione come definito dall’art. 29 del D.lgs. 152/2006 e s.m.i.;

d) di trasmettere copia della presente determina al proponente, al Comune di Parma e ad AUSL Parma;

e) di pubblicare, per estratto, la presente determina dirigenziale nel BURERT e, integralmente, sul sito web della Regione Emilia-Romagna;

f) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni;

g) di dare atto, infine, che si provvederà alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del d.lgs. 33/2013.

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