n.138 del 18.06.2015 (Parte Prima)
Oggetto n. 784 – Ordine del giorno n. 2 collegato all’oggetto 266-179 “Progetto di legge recante: “Modifiche alla legge regionale 9 maggio 2011, n. 3 (Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile)””. A firma dei Consiglieri: Mumolo, Taruffi, Boschini, Soncini, Torri, Marchetti Francesca, Poli, Mori, Iotti, Prodi, Zappaterra, Montalti, Caliandro, Rontini, Sabattini, Paruolo, Ravaioli, Zoffoli, Lori, Bagnari, Rossi Nadia, Pruccoli, Bessi (Prot. DOC/2015/0000284 del 17 giugno 2015)
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
di fronte alla consapevolezza della profondità della penetrazione mafiosa nel tessuto imprenditoriale della nostra regione la risposta delle Istituzioni, a partire dalla Regione Emilia-Romagna, è stata netta e decisa;
a partire dal 2009 sono state adottate una consistente serie di norme di contrasto e lotta alla criminalità organizzata e stipulati diversi Protocolli con gli Enti e le Autorità competenti. Grazie alla pressante richiesta del territorio, anche Bologna ospita oggi una Sezione Operativa della Direzione Investigativa Antimafia, che ha competenza in tutta la regione.
Evidenziato che
la lotta alle mafie si vince solo con un’attenzione costante ed adeguati mezzi di prevenzione, contrasto e repressione che partono dall’educazione alla legalità, passano per la messa a punto di efficaci strumenti di controllo e segnalazione, giungono ad accordi e sinergie fra tutti i soggetti coinvolti - a vario titolo e con varie competenze - nella difesa della legalità.
Impegna la Giunta
a proseguire nell’azione normativa avviata, prevedendo in particolare l’adozione di un Testo Unico teso a dare maggiore organicità ed efficacia agli strumenti fin qui predisposti;
a coordinare l’attività dell’Osservatorio regionale sui fenomeni connessi al crimine organizzato e mafioso con quella di tutti gli altri Osservatori che si occupano di tematiche a questa collegate, previsti dalla normativa regionale o comunque presenti sul territorio;
a rendere accessibili tutti i dati raccolti, compresi quelli relativi ad appalti pubblici e subappalti, attraverso un portale dedicato.
Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 16 giugno 2015