n.240 del 08.07.2020 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 280 - Risoluzione in merito alla tutela sanitaria e all’accoglienza delle persone senza fissa dimora durante l'emergenza sanitaria. A firma dei Consiglieri: Mumolo, Costi, Pillati, Bessi, Caliandro, Zappa-
terra, Fabbri, Soncini, Tarasconi, Sabattini, Bulbi, Montalti, Rossi, Rontini

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

questo periodo ha reso evidente quanto siamo legati gli uni agli altri. Quanto il comportamento di ciascuno può essere fondamentale per il benessere di tutti. La solidarietà non è solo collante delle nostre società ma elemento indispensabile, oggi, per combattere il virus.

La nostra Regione è stata capace di intervenire tempestivamente, con competenza e decisione. Il nostro servizio sanitario sta mostrando nella pratica tutta la sua eccellenza, e medici, infermieri, personale sanitario, tutta la loro abnegazione.

Considerato che

per la nostra responsabilità nella tutela della salute pubblica, dobbiamo occuparci, e in fretta, anche di chi non ha un tetto sulla testa ed è costretto a vagare per le città. Stanno iniziando a fioccare i verbali redatti ai senza tetto prima per violazione dell’art. 650 del Codice penale ed ora per non aver ottemperato all’ordine di restare a casa con sanzione amministrativa. È già successo a Milano, Modena, Verona, Siena, Bologna e in tante altre città.

Tenuto conto che

le persone che una casa non la possiedono non possono ovviamente restare a casa.

L’Associazione Avvocato di strada ha lanciato un appello al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Presidenti delle Regioni italiane e ai sindaci dei Comuni perché intervengano al più presto, ognuno in base alle proprie competenze, e nessuno venga lasciato solo. Per il bene di tutti.

Considerato che

la Regione Emilia-Romagna si è già attivata anticipando ai Comuni l’erogazione del Fondo Nazionale Povertà.

Alcuni Comuni, come quello di Bologna, Cesena, Parma e altri si sono già attivati, prolungando i cosiddetti “piani freddo”.

Tutto ciò premesso e considerato

impegna la Giunta

a intervenire presso il Governo per far cessare immediatamente l’irrogazione di sanzioni alle persone senza dimora per il solo fatto di trovarsi “fuori casa”, non avendo però una casa dove restare.

A richiedere al Governo di stanziare ulteriori somme per consentire ai Comuni, in particolare in questa fase emergenziale, di fornire un tetto alle persone senza dimora, utilizzando edifici pubblici o privati, 24 ore su 24, facendo quindi in modo che possano anche loro “restare a casa”.

A garantire il diritto alla salute delle persone senza dimora consentendo loro l’accesso immediato alle cure, anche prevedendo attività di monitoraggio sanitario all’interno dei luoghi in cui si trovano, almeno fino alla fine di questa emergenza sanitaria.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 24 giugno 2020

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