n.212 del 16.07.2014 periodico (Parte Seconda)
Decisione relativa alla procedura di verifica di assoggettabilità (screening) concernente il progetto: Ampliamento dell’impianto di trattamento e recupero di rifiuti urbani da raccolta differenziata e rifiuti speciali non pericolosi, sito in comune di Coriano (RN).
L'Autorità competente Provincia di Rimini comunica la decisione relativa alla procedura di verifica di assoggettabilità (screening) concernente il seguente progetto: Ampliamento dell’impianto di trattamento e recupero di rifiuti urbani da raccolta differenziata e rifiuti speciali non pericolosi.
Il progetto è stato presentato dalla ditta Akron SpA.
Il progetto è localizzato nel comune di Coriano.
Ai sensi del D.Lgs. 152/06 e della L.R. 9/99, l'Autorità competente Provincia di Rimini, con Delibera di G.P. n. 51 del 19 marzo 2014, ha assunto la seguente decisione:
- di escludere con le prescrizioni riportate al punto successivo, ai sensi dell’art. 10 comma 1 della Legge Regionale n. 9 del 18 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni, dalla ulteriore procedura di V.I.A. il progetto denominato “Ampliamento dell’impianto di trattamento e recupero di rifiuti urbani da raccolta differenziata e rifiuti speciali non pericolosi”, presentato dalla ditta AKRON SpA, con impianto situato a Coriano in via Raibano n. 32;
- di prescrivere i seguenti obblighi alla ditta AKRON SpA:
a) sull’intero perimetro dell’impianto, oltre alla rete frangivista e frangivento, risulta necessario che la barriera verde, che costituisce una necessaria mascheratura, venga prevista, migliorata e potenziata al fine di incrementare la dotazione vegetazionale esistente con siepi ed alberature di alto fusto, dove possibile, e che, per il mantenimento ed il miglioramento della suddetta barriera verde, sia effettuata una idonea e costante gestione e manutenzione, eventualmente sostituendo rapidamente le piante deteriorate;
b) ai fini della salvaguardia di suolo e sottosuolo, per un’idonea gestione dell’impianto di raccolta e sedimentazione delle acque di dilavamento, dovrà essere prevista ed effettuata mensilmente una verifica puntuale rispetto alla pulizia ed al corretto funzionamento delle infrastrutture esistenti;
c) l’impianto fotovoltaico esistente, in virtù dell’ampliamento previsto, dovrà essere quantomeno raddoppiato, eventualmente sfruttando la disponibilità della nuova tettoia in progetto.