n.4 del 08.01.2020 periodico (Parte Seconda)

Provvedimento autorizzatorio unico comprensivo del provvedimento di VIA relativo al progetto “Piano di coltivazione e progetto di sistemazione morfologica del Polo Estrattivo 12 Ripa Calbana - proponenti CEISA S.p.A. e CABE S.r.l.

LA GIUNTA COMUNALE

(omissis)

delibera

a) di adottare la determinazione motivata di conclusione positiva della Conferenza di Servizi che, ai sensi dell’art. 27-bis, comma 7, del D. Lgs. 152/2006 e dell’art. 20 della L.R. n. 4/2018, costituisce il provvedimento autorizzatorio unico, che comprende il provvedimento di VIA ed i pareri, gli atti di assenso, nulla-osta prodromici al rilascio dei titoli abilitativi necessari alla realizzazione del progetto del progetto “Piano di coltivazione e progetto di sistemazione morfologica del Polo Estrattivo 12 Ripa Calbana” localizzato in Loc. Masrola del Comune di Borghi, proposto dalle società CEISA S.p.A. e CABE S.r.l.,

b) di dare atto che il progetto esaminato risulta ambientalmente compatibile e realizzabile, come indicato nel verbale conclusivo della Conferenza di Servizi finalizzato al provvedimento autorizzatorio unico, che costituisce l’Allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, e che devono essere rispettate le condizioni ambientali del Provvedimento di VIA di seguito riportate:

  1. Al fine di attuare quanto presentato nel SIA in termini di misure di mitigazione gestionale, il proponente dovrà, qualora non già presenti come prescrizioni in AUA, presentare come modifica di AUA tutte le seguenti misure di mitigazione necessarie ad evitare un peggioramento della qualità dell’aria nella zona legato alla dispersione di polveri sospese e inquinanti atmosferici prodotti dal funzionamento dei mezzi d’opera e dalle attività previste di lavorazione degli inerti, al fine di garantire il rispetto dei limiti di qualità dell’aria stabiliti dalla normativa vigente e tutelare la salute pubblica:

- provvedere sistematicamente alla manutenzione del fondo di piste e piazzali e provvedere alla sostituzione dello strato di usura con materiali più grossolani, soprattutto nelle zone di maggior transito di mezzi;

- asportazione periodica delle frazioni fini depositate ai lati di piazzali e strade ad evitare il fenomeno della risospensione;

- effettuare la sistematica bagnatura delle strade interne sterrate, dei piazzali di stoccaggio soggetti al transito e del fronte di cava tramite autobotte e/o impianti fissi di umidificazione;

- devono essere mantenuti in piena efficienza gli ugelli nebulizzatori posti nella tramoggia, nei vagli e nei frantoi;

- ridurre al minimo l’altezza di caduta dei materiali lavorati dai nastri trasportatori sui cumuli nei cicli a secco;

- dovrà essere garantito un sufficiente grado di umidità dei materiali stoccati in cumuli, provvedendo, se necessario, alla loro bagnatura;

- dovrà essere mantenuto in efficienza il dispositivo per l’aspirazione delle polveri prodotte dalla macchina impiegata per l’esecuzione dei fori per le mine;

- l’abbattimento dei materiali dal banco dovrà avvenire in condizioni di assenza di vento e/o in periodi particolarmente siccitosi ed in orari di maggiore insolazione in condizioni di umidità naturale della roccia che limita la dispersione in atmosfera delle granulometrie più fini;

- il caricamento della roccia dal banco di coltivazione dovrà avvenire in rapida successione rispetto la fase di abbattimento, evitando il prolungato stazionamento del materiale a quote più elevate maggiormente esposte all’azione dei venti.

- mantenere regole di comportamento adeguate e limiti di velocità per i mezzi interni al sito estrattivo;

- il trasporto del materiale estratto/lavorato dal sedime estrattivo verso l’esterno dovrà avvenire esclusivamente con autocarri dotati di teloni tipo copri-scopri con obbligo di ridotta velocità su sterrato;

- effettuare il lavaggio delle ruote degli automezzi in uscita dalla cava;

- operare con spazzature e puliture delle strade di accesso al polo estrattivo nelle intersezioni sulla viabilità pubblica;

- provvedere alla cura, incremento, ed eventualmente alla sostituzione, delle piante poste nelle zone limitrofe all’impianto;

- evitare le piantumazioni ad alto fusto in prossimità di sorgenti emissive, almeno fino a quando vi saranno attività in esercizio, al fine di prevenire l’effetto “sbandieramento” delle chiome con rilascio istantaneo delle polveri depositate.

- nelle zone di cava dove non è prevista la prosecuzione dell’attività estrattiva già nelle prime fasi di ricomposizione morfologica e del verde dovrà essere prioritariamente prevista l’apposizione di strutture schermanti.

  1. In merito a quanto esposto nello Studio d’Impatto Ambientale circa la determinazione dei fattori emissivi e dei modelli meteo-diffusivi assunti nello studio previsionale delle emissioni in atmosfera, volte ad accertare il rispetto dei valori limite normativo di qualità dell’aria per la componente PM10, anche secondo quanto evidenziato dal proponente (Elaborato A10 Relazione integrativa - Agosto 2019), si ritiene necessario pianificare e predisporre un programma di monitoraggio della qualità dell’aria nell’intorno del Polo Estrattivo Ripa Cabana. Tale monitoraggio, con oneri a carico dell’esercente l’attività estrattiva, dovrà essere effettuato in fase di esercizio, in prossimità dei ricettori maggiormente prossimi all’area di cava, al fine di confermare le simulazione effettuate (1), verificare le possibili variazioni della qualità dell’aria nella zona in esame (2), rilevare il verificarsi di possibili situazioni di criticità (3), acquisire elementi utili e dati rappresentativi sui processi di inquinamento atmosferico nell’area (4), implementando il quadro conoscitivo e determinare/confermare le cause determinanti i fenomeni di inquinamento e l’adeguatezza delle previste azioni di mitigazione e risposta alla tutela della salute pubblica e dell’ambiente. Considerate le assunzioni dello studio previsionale d’impatto in atmosfera che definiscono un quadro di minor indeterminatezza delle simulazioni per il primo quinquennio estrattivo (2019-2014), rispetto al più aleatorio scenario riferibile al secondo quinquennio di attività (2024/2029), il suddetto monitoraggio dovrà essere effettuato in prossimità del termine del primo quinquennio autorizzativo dell’attività di cava, a prescindere dal raggiungimento dello stato di attuazione della progressione estrattiva oggi prefigurato dal progetto presentato.

Il monitoraggio della qualità dell’aria dovrà essere eseguito nella stagione estiva, durante lo svolgimento delle attività di coltivazione in periodo particolarmente gravoso in termini meteodiffusivi per la dispersione delle polveri e delle emissioni di inquinanti in atmosfera, definendo i più idonei punti di monitoraggio e recettori prescelti allo scopo. Il monitoraggio dovrà riguardare i parametri PM10 e le polveri totali sospese, scegliendo la metodologia di campionamento ritenuta maggiormente significativa e utile allo scopo prefissato. I recettori dovranno essere individuati in modo tale da discriminare il più possibile il contributo del traffico veicolare presente sulla S.P. 13 dell’Uso, consentendo l’acquisizione dei più attendibili effetti di potenziale impatto prodotto dall’attività estrattiva.

Gli esiti del monitoraggio dovranno essere trasmessi all’Amministrazione Comunale di Borghi entro 60 giorni dall’effettuazione della campagna di misura, e comunque tre mesi prima del previsto termine autorizzativo all’esercizio dell’attività estrattiva afferente il primo quinquennio estrattivo, ai sensi della L.R. 17/1991, come risultante dalla data di rilascio del predetto titolo abilitativo da parte delle medesima amministrazione comunale.

Nel caso in cui la predetta campagna di monitoraggio evidenzi situazioni di criticità in termini di qualità dell’aria e di protezione della salute umana e della vegetazione, ovvero il mancato rispetto dei limiti normativi, entro i successivi 90 giorni dal precedente termine per la presentazione degli esiti del monitoraggio, dovranno essere messe in atto da parte dell’esercente l’attività estrattiva tutte le misure di mitigazione più opportune in grado di rimuovere le condizioni di criticità rilevate. Dell’assunzione delle predette misure di mitigazione dovrà esserne data comunicazione all’Amministrazione comunale di Borghi, entro la data di effettività delle misure specifiche di mitigazione adottate, mediante la trasmissione di apposita relazione descrittiva riportante le azioni e misure di mitigazione intraprese. A verificazione dell’adeguatezza delle misure di mitigazione adottate, al fine di rimuovere e/o limitare le condizioni di criticità accertate della qualità dell’aria, dovrà essere reiterata la campagna di monitoraggio della qualità dell’aria nella prima stagione estiva utile. Gli esiti di tale verifica dovranno essere descritti in apposito elaborato da trasmettere all’Amministrazione comunale di Borghi entro il termine di 60 giorni dal completamento di tale ulteriore campagna di monitoraggio;

  1. Nella gestione di tutte le attività previste di sfruttamento estrattivo dovranno essere messi in atto tutti gli accorgimenti utili al contenimento delle emissioni sonore sia mediante l'impiego delle più idonee attrezzature ed il mantenimento in buono stato delle stesse, operanti in conformità alle direttive CE in materia di emissione acustica ambientale, sia mediante una adeguata organizzazione delle singole attività;
  2. A convalida e verifica al procedere della progressione estrattiva dei risultati assunti nelle valutazioni previsionali d’impatto acustico a corredo del SIA deve essere pianificato un programma di monitoraggio acustico nell’intorno del Polo Estrattivo Ripa Cabana. Accertata, ad oggi, l’assenza di criticità connesse al superamento dei limiti acustici di legge presso i recettori analizzati nello studio presentato, tale monitoraggio acustico, con oneri a carico dell’esercente l’attività estrattiva, dovrà temporalmente essere collocato in una fase intermedia della dinamica estrattiva prevista nel decennio di riferimento (2019-2029), ricercando condizioni e riferimenti di misura degli effetti acustici delle attività complessivamente previste nel polo estrattivo volti alla definizione di quadro organico, omogeneo ed aggiornato dei recettori significatamente impattatati dal proseguimento dell’attività di cava, prescelti anche tra quelli maggiormente avulsi agli effetti da traffico transitante sulla S.P. 13 dell’Uso.

L’effettuazione di rilievi fonometrici, secondo modalità stabilite dalla normativa vigente, dovrà avvenire in prossimità del termine del primo quinquennio autorizzativo, ai sensi della L.R. 17/1991, allo scopo di accertare, in condizioni di ordinario esercizio dell’attività estrattiva presso il polo, il rispetto dei valori limite di immissione e differenziali in periodo diurno presso i ricettori presenti maggiormente esposti e selezionati secondo i criteri sopra indicati.

Gli esiti del monitoraggio dovranno essere trasmessi all’Amministrazione Comunale di Borghi entro 60 giorni dal completamento della campagna di rilievi fonometrici, e comunque tre mesi prima al previsto termine autorizzativo all’esercizio dell’attività estrattiva afferente il primo quinquennio estrattivo, ai sensi della L.R. 17/1991, come risultante dalla data di rilascio del predetto titolo abilitativo da parte delle medesima amministrazione comunale.

Nel caso in cui la predetta campagna di monitoraggio evidenzi situazioni di criticità acustica presso i recettori considerati, ovvero il mancato rispetto dei limiti normativi, entro i successivi 90 giorni dal precedente termine per la presentazione degli esiti del monitoraggio, dovranno essere messe in atto da parte dell’esercente l’attività estrattiva tutte le misure di mitigazione più opportune in grado di rimuovere le condizioni di criticità rilevate. Dell’assunzione delle predette misure di mitigazione dovrà esserne data comunicazione all’Amministrazione comunale di Borghi, entro la data di effettività delle misure specifiche di mitigazione adottate, mediante la trasmissione di apposita relazione descrittiva riportante le azioni e misure di mitigazione intraprese. A verificazione dell’adeguatezza delle misure di mitigazione adottate, al fine di rimuovere e/o limitare le condizioni di criticità acustiche accertate, dovrà essere reiterata la campagna fonometrica. Gli esiti di tale verifica dovranno essere descritti in apposito elaborato da trasmettere all’Amministrazione comunale di Borghi entro il termine di 60 giorni dal completamento di tale ulteriore campagna di monitoraggio;

  1. Alla necessità di verificare e monitorare l’avanzamento estrattivo e la contestuale progressione degli interventi compensativi che, avviati nel primo quinquennio estrattivo (2019/2024), troveranno, per quelli di ricomposizione del verde la completa attuazione nel medesimo arco temporale, mentre, relativamente alla definizione /ricostituzione dei percorsi escursionistici, una graduazione nel tempo scandita dal cronoprogramma riportato a pag. 140 del SIA – Relazione Generale, l’esercente il polo estrattivo, entro il 31 dicembre di ciascun anno, dovrà trasmettere all’Amministrazione comunale di Borghi una dettagliata relazione sullo stato di attuazione delle previsioni progettuali, sia in termini di progressione delle attività di sfruttamento che di attuazione/completamento delle misure di compensazione;
  2. Con l’obiettivo di convalidare le stime assunte nello Studio d’Impatto Ambientale, monitorare al procedere della futura progressione estrattiva presso il polo di Ripa Calbana gli effettivi flussi di traffico dei mezzi pesanti asserviti al trasporto del materiale litoide estratto, avviato alla commercializzazione, e rilevare, con periodicità costante, le quote d’incidenza di traffico di cava rispetto quello complessivamente insistente sulla S.P. 13, l’esercente deve provvedere alla contabilizzazione dei flussi di automezzi pesanti. I risultati di tale rilevazione, da rendersi con frequenza annuale entro il 31 dicembre, dovrà riportare il dato medio giornaliero dei flussi di traffico per le giornate di effettiva attività, nonché i valori minimi e massimi su base aggregata mensile.
  3. La realizzazione dell’invaso ad uso irriguo, ubicato nel settore nord-orientale del comparto estrattivo, previsto nel quinquennio 2019-2024, deve essere realizzato con criteri naturalistici, tenendo conto delle esigenze della vegetazione acquatica ad idrofite ed elofite e alle esigenze della fauna di vertebrati, più o meno legata all'ambiente acquatico. Pertanto le sponde dell’invaso dovranno essere realizzate con pendii dolci e non ripidi, almeno per il 50% del suo perimetro.

c) di precisare che il Provvedimento Autorizzatorio Unico, per le motivazioni richiamate nella parte narrativa del presente atto, non comprende i titoli abilitativi necessari per la realizzazione e l’esercizio del progetto la cui assunzione è rinviata ad avvenuta approvazione della proposta di Convenzione all’esercizio dell’attività estrattiva prevista, ai sensi del comma 4) art. della L.R. 18 luglio 1991, n. 17 “Disciplina delle attività estrattive”, con atto di Giunta;

d) di dare, inoltre, atto che il Provvedimento Autorizzatorio Unico, come dettagliato al punto precedente, comprende i seguenti pareri, atti di assenso, nulla-osta, prodromici al rilascio dei titoli abilitativi necessari alla realizzazione del progetto, che di seguito si elencano:

  1. Provvedimento di Valutazione di impatto ambientale compreso nel Verbale del Provvedimento Autorizzatorio unico sottoscritto dalla Conferenza di Servizi nella seduta conclusiva del 10/12/2019 e che costituisce l’Allegato 1 alla presente deliberazione;
  2. Valutazione di incidenza ambientale, DGR 1191/2007 – DGR 79/2018 - SIC IT4090002 “Torriana, Montebello, Fiume Marecchia” e che costituisce l’Allegato 1 alla presente deliberazione;
  3. Parere ai sensi dell’art. 146 del D.Lgs. 42/2004 (paesaggistico) ed e ai sensi dell’art. 25 del D.Lgs. 560/2016 (archeologico) che costituisce l’appendice A dell’Allegato 1 alla presente deliberazione;
  4. Parere Vincolo idrogeologico R.D.L. 3267/1923 e che costituisce l’appendice B dell’Allegato 1 alla presente deliberazione;
  5. Parere ai sensi dell’articolo 11 della L.R. 17/1991 e che costituisce l’appendice D dell’Allegato 1 alla presente deliberazione.

e) di precisare che il presente provvedimento di VIA comprende gli adempimenti in materia di valutazione d'incidenza di cui agli articoli 6 e 7 della direttiva 92/43/CEE e all'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, esauritasi con l’effettuazione della valutazione del progetto ed il contestuale accertamento dell’assenza di un’incidenza negativa significativa del progetto sul SIC IT4090002 “Torriana, Montebello, Fiume Marecchia” ai sensi della D.G.R. n. 1191 del 30/7/2007;

f) di dare atto che il valutato progetto di coltivazione e sistemazione del Polo estrattivo 12 “Ripa Calbana” assume, ai fini di una migliore definizione della logistica interna, della dinamica estrattiva, della sicurezza dei fronti di scavo e della geologia del giacimento estrattivo, una diversa delimitazione della linea di separazione tra i due ambiti estrattivi (12A e 12B) costituenti il Polo, come precisata alla Tavola 9 dell’Atlante cartografico del P.A.E. comunale approvato con delibera di C.C. n. 26 del 30/11/2017, senza che ciò costituisca variante al piano ai sensi dell’art. 5 delle Norme Tecniche di Attuazione dello stesso P.A.E.;

g) di prendere atto che la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna - Forlì-Cesena - Rimini, la Provincia di Forlì-Cesena, la Provincia di Rimini ed il Comune di Poggio Torriana non hanno partecipato alla seduta conclusiva della Conferenza di Servizi, trovando quindi applicazione l’art. 14-ter, comma 7, della Legge 7 agosto 190, n. 241 e successive modifiche ed integrazioni;

h) di dare atto altresì che i pareri, atti di assenso, nulla-osta compresi nel Provvedimento autorizzatorio unico sono assunti in conformità delle disposizioni del provvedimento di VIA e delle relative condizioni ambientali e che le valutazioni e le prescrizioni degli atti compresi nel Provvedimento Autorizzatorio Unico sono state condivise in sede di Conferenza di Servizi; tali prescrizioni sono vincolanti al fine della realizzazione e gestione del progetto e dovranno quindi essere obbligatoriamente ottemperate da parte del proponente; la verifica di ottemperanza di tali prescrizioni deve essere effettuata dai singoli enti secondo quanto previsto dalla normativa di settore vigente;

i) di stabilire, in ragione della specifica tipologia dell’attività sottoposta a valutazione d’impatto ambientale, l’efficacia temporale per la realizzazione del progetto in anni 12 conformemente al comma 5 dell’art. 25 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.; decorso tale periodo senza che il progetto sia stato realizzato, il provvedimento di VIA deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente;

j) di dare atto che le spese per l’istruttoria relative al procedimento di VIA, a carico dei proponenti, sono determinate in euro 20.025,00 (ventimilaventicinque/00), ai sensi dell'art. 33 del D. Lgs. 152/2006 e dell’art. 31 della L.R. 4/2018, e risultano versate correttamente al Comune all'avvio del procedimento mediante distinti versamenti rispettivamente di euro 5625,00 (Ambito 12A - CABE S.r.l.) e di euro 14.400,00 (Ambito 12B – CEISA S.p.A.);

k) di trasmettere la presente deliberazione alle ditte CABE S.r.l., in quanto soggetto unico destinatario del provvedimento, ed altresì per conoscenza alle società CEISA S.p.A. e ROBUR S.r.l.;

l) di trasmettere la presente deliberazione, per opportuna conoscenza, nonché per gli adempimenti di rispettiva competenza ai soggetti convocati e/o partecipanti alla Conferenza di Servizi: Provincia di Forlì-Cesena, Comune di Rimini, Comune di Poggio Torriana, Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile – Servizio Area Romagna, Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità – Romagna, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, Arpae - Sezione Provinciale Forlì-Cesena, Azienda USL della Romagna – Dipartimento di Sanità Pubblica ed Unione dei Comuni Valle del Savio.

m) di pubblicare integralmente la presente deliberazione sul sito web del Comune;

n) di pubblicare per estratto la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.

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