n.113 del 07.05.2025 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 414 - Risoluzione sul riconoscimento e sulla valorizzazione del servizio civile regionale e relativo rafforzamento territoriale. A firma dei Consiglieri: Paldino, Calvano, Casadei, Castellari, Proni, Costi, Albasi, Lucchi, Daffadà, Donini, Ferrari, Ancarani, Parma, Bosi, Lori, Petitti, Arduini, Gordini, Fornili, Quintavalla
il servizio civile è impegnarsi in un progetto finalizzato alla difesa non armata e non violenta della Patria, all’educazione, alla pace tra i popoli e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica italiana, con azioni per le comunità e per il territorio. Nato nel 1972 come diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare; era quindi alternativo alla leva e in quanto tale obbligatorio. Quasi trent’anni dopo, con la legge 64 del 6 marzo 2001, veniva istituito il servizio civile nazionale su base volontaria, aperto anche alle donne. Nel 2017, con il decreto legislativo n. 40, il servizio civile da nazionale diventa universale, con l’obiettivo di renderlo un’esperienza aperta a tutti i giovani che desiderano farla.
il servizio civile offre un’opportunità di crescita personale unica, che permette a ragazzi e ragazze di fare un’esperienza di vita in ambiti diversi: la classica assistenza, ma anche la cultura, il turismo, l’ambiente e l’agricoltura, di acquisire abilità, di imparare ad operare in gruppo, di migliorare conoscenze specifiche e competenze trasversali, che ti potranno servire anche per il tuo futuro.
esistono il servizio civile universale e il servizio civile regionale, ciascuno con propri bandi e requisiti di accesso differenti. La Regione Emilia-Romagna, con la legge regionale n. 20 del 2003, ha istituito il Servizio civile regionale e ha definito le modalità per lo sviluppo e la valorizzazione sul proprio territorio dell'esperienza di servizio civile;
possono partecipare al Servizio civile universale i giovani dai 18 ai 28 anni compiuti, con cittadinanza italiana o di uno degli altri Stati membri dell’UE, oppure di un Paese extra UE purché regolarmente soggiornanti in Italia, in possesso dei requisiti indicati nei bandi pubblicati dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale;
possono svolgere il Servizio civile regionale, senza distinzione di sesso o di appartenenza culturale o religiosa, di ceto, di residenza o di cittadinanza: giovani tra i 15 ed i 18 anni, impegnati gratuitamente nell'ambito dei progetti d'impegno predisposti ed attuati dagli Enti di servizio civile, con modalità di svolgimento, attestazione e valorizzazione dell'esperienza adeguate e integrate nei percorsi scolastici e nell'obbligo formativo; giovani tra i 18 ed i 29 anni, in possesso dei requisiti indicati nell’avviso pubblicato annualmente dalla Regione Emilia-Romagna; adulti e anziani, in modo gratuito.
l’art. 18 del D.lgs. n. 40 del 2017 prevede fra i benefici a favore dei giovani che hanno svolto l’esperienza di servizio civile il riconoscimento di crediti formativi da spendere nel corso degli studi e nel campo della formazione professionale;
il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale ha promosso, al riguardo, presso Università ed Enti accreditati, la stipula di apposite convenzioni come valutazione del servizio civile nei pubblici concorsi con le stesse modalità e lo stesso valore di quello prestato presso gli Enti Pubblici.
il D.lgs. 22 aprile 2023, n. 44, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2023, n. 74, ha previsto che nei concorsi per l’assunzione di personale non dirigenziale indetti dalle amministrazioni pubbliche […] una quota pari al 15% dei posti sia riservata a favore degli operatori volontari che hanno concluso il servizio civile universale senza demerito.
i giovani in servizio civile regionale operano in diversi ambiti quali: assistenza, prevenzione, cura, riabilitazione, reinserimento sociale, promozione e tutela dei diritti sociali e di cittadinanza; educazione e promozione culturale, educazione alla pratica sportiva; protezione civile; cooperazione allo sviluppo ed interventi di pacificazione fra i popoli; difesa ecologica e tutela ed incremento del patrimonio forestale e salvaguardia e fruizione del patrimonio artistico, monumentale ed ambientale.
ad oggi la normativa regionale sul servizio civile regionale, a differenza della normativa nazionale, non prevede la riserva del 15% di posti riservati nei bandi pubblici regionali, per operatori volontari di servizio civile che hanno terminato il servizio.
per potenziare il sistema di servizio civile regionale è anche necessario potenziare, in termini proporzionali all'aumento dei finanziamenti delle posizioni per gli operatori volontari, anche i coordinamenti provinciali e le aggregazioni territoriali. Ad oggi i coordinamenti aggregati servono dalle due alle tre province e con un organico che varia dalle 2 alle 4 persone, con personale a part time. E questo quadro organizzativo è reso possibile solo grazie la compartecipazione degli enti soci tramite le quote associative.
Tutto ciò premesso e considerato,
a farsi portavoce, con il Ministero per lo sport e i giovani e le Istituzioni competenti, affinché la riserva del 15% di posti nei concorsi pubblici, per gli operatori volontari che hanno concluso il servizio civile universale, venga introdotta anche per gli operatori volontari che hanno concluso il servizio civile regionale;
a valutare la predisposizione di un aggiornamento del quadro normativo che preveda, fra i benefici e i riconoscimenti, in favore dei soggetti che svolgono attività di servizio civile regionale:
- la riserva del 15% di posti riservati nei concorsi pubblici regionali per operatori volontari che hanno concluso il servizio civile regionale;
- il potenziamento, in relazione ai finanziamenti delle posizioni per gli operatori volontari, dei coordinamenti provinciali e delle aggregazioni territoriali al fine di rendere ancora più strutturato e stabile il sistema regionale di servizio civile.
Approvata all’unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 16 aprile 2025