n.135 del 18.05.2018 (Parte Seconda)

Accordo di programma sottoscritto tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e la Regione Emilia-Romagna ai sensi degli articoli 72 e 73 del D.Lgs. n. 117/2017, Codice del Terzo Settore. Bando per il finanziamento e il sostegno di progetti di rilevanza locale promossi da organizzazioni di volontariato o associazioni di promozione sociale

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Vista la legge 6 giugno 2016, n.106, recante “Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale”, e, in particolare, l’articolo 9, comma 1, lettera g), che prevede l’istituzione, attraverso i decreti legislativi di cui all’articolo 1 della legge stessa, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di un Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo settore, disciplinandone altresì le modalità di funzionamento e di utilizzo delle risorse, destinato a sostenere lo svolgimento di attività di interesse generale di cui all’articolo 4, comma 1, lettera b), della medesima legge, attraverso il finanziamento di iniziative e progetti promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo settore;

Visto il D.Lgs. 3 luglio 2017, n.117, recante “Codice del Terzo settore”, e, in particolare, l’articolo 72, comma 1, il quale prevede che il Fondo di cui all’articolo 9, comma 1, lettera g), della citata legge delega sia destinato a sostenere, anche attraverso le reti associative di cui all’articolo 41 del medesimo codice, lo svolgimento di attività di interesse generale di cui all’articolo 5 del Codice stesso, costituenti oggetto di iniziative e progetti promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo settore, iscritti nel Registro unico nazionale del Terzo settore;

Visto l’art. 73 del su richiamato Codice del Terzo settore che individua le ulteriori risorse finanziarie, già afferenti al Fondo nazionale per le politiche sociali, specificamente destinate alla copertura degli oneri relativi agli interventi in materia di Terzo settore di competenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, finalizzati al sostegno delle attività delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale, nonché all’erogazione di finanziamenti per l’acquisto di autoambulanze, autoveicoli per attività sanitarie e beni strumentali;

Richiamati i commi 3 e 4 dell’art. 72 e i commi 2 e 3 dell’art. 73 dello stesso Codice del Terzo settore che attribuiscono al Ministro del lavoro e delle politiche sociali la determinazione annuale, con proprio atto di indirizzo, degli obiettivi generali, delle aree prioritarie di intervento e delle linee di attività finanziabili nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, nonché, per le risorse di cui all’art. 73, la specifica destinazione delle stesse, e agli uffici del Ministero del lavoro e delle politiche sociali l’individuazione dei soggetti attuatori degli interventi finanziabili o beneficiari delle risorse, mediante procedure poste in essere nel rispetto dei principi della legge 7 agosto 1990, n. 241;

Visto l’atto di indirizzo emanato dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali il 13/11/2017 recante, per l’anno 2017, l’individuazione degli obiettivi generali, delle aree prioritarie di intervento e delle linee di attività finanziabili attraverso il Fondo per il finanziamento di progetti e di attività di interesse generale nel Terzo settore, di cui all’art. 72 del Codice del Terzo settore, nonché attraverso le altre risorse finanziarie specificamente destinate al sostegno degli enti del Terzo settore di cui all’art. 73 del Codice medesimo;

Preso atto che gli obiettivi generali indicati sono:

a. Promuovere la salute e il benessere per tutti e per tutte le età;

b. Promuovere un’educazione di qualità, equa e inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti;

c. Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti;

d. Promuovere le pari opportunità e contribuire alla riduzione delle disuguaglianze;

e. Promuovere società giuste, pacifiche e inclusive;

f. Promuovere un’agricoltura sostenibile e responsabile socialmente;

Preso atto che le iniziative e i progetti dovranno riguardare una o più delle seguenti aree prioritarie di intervento:

a) Contrasto delle forme di sfruttamento del lavoro, in particolare in agricoltura, e del fenomeno del caporalato;

b) Sviluppo della cultura del volontariato, in particolare tra i giovani e all’interno delle imprese;

c) Sostegno all’inclusione sociale, in particolare delle persone con disabilità e non autosufficienti;

d) Prevenzione e contrasto delle dipendenze, ivi inclusa la ludopatia;

e) Prevenzione e contrasto delle forme di violenza, discriminazione e intolleranza, con particolare riferimento a quella nei confronti di soggetti vulnerabili;

f) Contrasto a condizioni di fragilità e di svantaggio della persona al fine di intervenire sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale, con particolare riferimento alle persone senza dimora, a quelle in condizioni di povertà assoluta o relativa e ai migranti;

g) Sviluppo e rafforzamento della cittadinanza attiva, della legalità e della corresponsabilità, anche attraverso la tutela e la valorizzazione dei beni comuni;

h) Sostegno alle attività di accompagnamento al lavoro di fasce deboli della popolazione;

i) Contrasto alle solitudini involontarie specie nella popolazione anziana attraverso iniziative e percorsi di coinvolgimento partecipato;

l) Sviluppo di forme di welfare generativo di comunità anche attraverso il coinvolgimento attivo e partecipato in attività di utilità sociale dei soggetti che beneficiano di prestazioni di integrazione e sostegno al reddito nonché degli altri appartenenti alle categorie di cui all'articolo 1, comma 312, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 e all’articolo 1, commi 86 e 87, della legge 11 dicembre 2016, n. 232;

m) Sviluppo delle reti associative del Terzo settore e rafforzamento della loro capacity building, funzionale all’implementazione dell’offerta di servizi di supporto agli enti del Terzo settore;

n) Sensibilizzazione e promozione del sostegno a distanza;

Dato atto che le suindicate aree prioritarie di intervento risultano pienamente coerenti con gli obiettivi del Piano Sociale e Sanitario 2017/2019, approvato con DAL 120/2017, che pone come primo obiettivo strategico la lotta all’esclusione, alla fragilità e alla povertà e riconosce al Terzo settore un fondamentale ruolo nei processi di coesione e innovazione sociale e nella costruzione di un modello di welfare territoriale e comunitario.

Visto inoltre il “Protocollo per l’attuazione del Reddito di solidarietà (RES) e delle misure a contrasto di povertà ed esclusione sociale in Emilia-Romagna” sottoscritto il 16 settembre 2017 da Regione, ANCI, Caritas, Forum regionale del Terzo settore, Fondazione Banco Alimentare Emilia-Romagna, FioPSD, Cgil-Cisl-Uil che ha l’obiettivo di favorire a livello locale le sinergie tra soggetti pubblici deputati all’applicazione delle misure di contrasto alla povertà e Terzo settore e che demanda la declinazione dei contenuti a livello territoriale nell’ambito dei Piani di zona per la salute ed il benessere sociale.

Preso atto che una parte delle risorse finanziarie disponibili di cui all’atto di indirizzo è destinata al sostegno di iniziative e progetti di rilevanza nazionale, laddove la restante parte è destinata al sostegno di iniziative e progetti di rilevanza locale, entro la cornice di accordi di programma sottoscritti ai sensi dell’art. 15 della legge n. 241 del 1990, con le Regioni e Province autonome quali soggetti coinvolti nel nuovo modello di governance del Terzo settore configurato dal Codice;

Dato atto che con propria deliberazione n. 2155/2017 è stato recepito l'Accordo di programma tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e questa Regione per il sostegno allo svolgimento di attività di interesse generale da parte di organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, ai sensi degli articoli 72 e 73 del D.Lgs. n. 117/2017 "Codice del Terzo settore";

Preso atto che l’Accordo di programma è stato sottoscritto tra le parti il 27/12/2017 ed è stato approvato con decreto del Direttore della Direzione Generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali n. 539 del 29/12/2017 ed è stato registrato dalla Corte dei Conti in data 30/1/2018 al n. 262;

Preso atto che l’Accordo di programma ha la durata di venti mesi a decorrere dalla data di comunicazione avvenuta con nota del Ministero del 2/3/2018;

Preso atto che l’importo assegnato alla Regione Emilia-Romagna per il sostegno dei progetti di rilevanza locale da attuarsi nel territorio di riferimento indicato nell’Accordo di programma sottoscritto con il Ministero ammonta a € 1.837.308,57;

Preso atto che le caratteristiche delle iniziative e dei progetti di rilevanza locale devono essere individuate a cura della Regione nel rispetto degli obiettivi generali, delle aree prioritarie di intervento, nonché delle eventuali ulteriori priorità emergenti a livello locale, delle linee di attività di cui all’atto di indirizzo ministeriale e dell’Accordo di programma su richiamati;

Preso atto che con determinazione n. 4965 del 11/4/2018 del Responsabile del Servizio Politiche per l’integrazione sociale, il contrasto alla povertà e Terzo settore è stato approvato il Piano operativo di cui all’art. 5 dell’Accordo di programma recante l’indicazione degli obiettivi generali perseguiti, delle aree prioritarie di intervento prescelte, dei procedimenti da espletarsi ai fini dell’individuazione dei soggetti attuatori delle iniziative e dei progetti da finanziare, del cronoprogramma delle attività previste;

Preso atto che con nota prot. PG/2018/264090 del 13/4/2018 questa Regione ha trasmesso al Ministero tale Piano operativo;

Preso atto che con il Piano operativo si sono individuati i seguenti obiettivi generali e aree prioritarie di intervento:

Obiettivi generali

a) Promuovere la salute e il benessere per tutti e per tutte le età;

b) Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti;

c) Promuovere le pari opportunità e contribuire alla riduzione delle disuguaglianze;

d) Promuovere società giuste, pacifiche e inclusive;

Aree prioritarie di intervento

a) Sostegno all’inclusione sociale, in particolare delle persone con disabilità e non autosufficienti;

b) Contrasto a condizioni di fragilità e di svantaggio della persona al fine di intervenire sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale, con particolare riferimento alle persone senza dimora, a quelle in condizioni di povertà assoluta o relativa e ai migranti;

c) Sviluppo e rafforzamento della cittadinanza attiva, della legalità e della corresponsabilità, anche attraverso la tutela e la valorizzazione dei beni comuni;

d) Sostegno alle attività di accompagnamento al lavoro di fasce deboli della popolazione;

e) Contrasto alle solitudini involontarie specie nella popolazione anziana attraverso iniziative e percorsi di coinvolgimento partecipato;

f) Sviluppo di forme di welfare generativo di comunità anche attraverso il coinvolgimento attivo e partecipato in attività di utilità sociale dei soggetti che beneficiano di prestazioni di integrazione e sostegno al reddito nonché degli altri appartenenti alle categorie di cui all'articolo 1, comma 312, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 e all’articolo 1, commi 86 e 87, della legge 11 dicembre 2016, n. 232;

g) Sviluppo delle reti associative del Terzo settore e rafforzamento della loro capacity building, funzionale all’implementazione dell’offerta di servizi di supporto agli enti del Terzo settore;

Preso atto che in base alle disposizioni che regolano l’accesso alle risorse del Fondo e alle altre risorse di cui all’art. 73 del Codice, le iniziative e i progetti di rilevanza locale devono essere promossi da organizzazioni di volontariato o associazioni di promozione sociale, singole o in partenariato tra loro, iscritte nel Registro unico del Terzo settore;

Preso atto che, per l’anno 2017, nelle more dell’operatività del Registro unico nazionale del Terzo settore e ai sensi dell’art. 101, comma 2, del Codice, il requisito dell’iscrizione al Registro unico nazionale del Terzo settore deve intendersi soddisfatto da parte delle organizzazioni di volontariato e dalle associazioni di promozione sociale attraverso la loro iscrizione a uno dei registri attualmente previsti dalle normative di settore;

Dato atto che per quanto riguarda l’area di intervento di cui alla lettera g), con deliberazione n. 593 del 23/4/2018 questa Giunta ha ritenuto opportuno attivare una procedura di co-progettazione finalizzata alla definizione e alla realizzazione di specifici progetti per lo sviluppo di reti associative tra organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale e per rafforzare la loro capacity building al fine affinare il partenariato progettuale e il rapporto con gli Enti locali per implementare l’offerta di servizi nel contesto della programmazione territoriale di distretto socio sanitario;

Dato atto che i soggetti individuati per la co-progettazione sono gli Enti gestori dei Centri di servizio di cui all’art. 61 del D.Lgs. 117/2017 in quanto si ritiene che, in ragione delle loro peculiari competenze, potranno essere soggetti facilitatori per la creazione di reti di partenariato per la programmazione e la realizzazione di progetti che insistano sulle problematiche individuate a livello di territorio distrettuale in stretta sinergia con gli enti pubblici e secondo gli obiettivi generali e le aree prioritarie di intervento più sopra individuate e che potranno essere presentati relativamente al Bando che si approva con la presente deliberazione;

Dato atto che per la procedura di co-progettazione di cui sopra si è ritenuto opportuno destinare risorse pari ad € 110.000,00 (circa il 6% del fondo assegnato dal Ministero);

Dato atto che si ritiene opportuno destinare al Bando regionale di cui alla presente deliberazione la restante parte delle risorse di cui all’Accordo di programma pari ad € 1.727.308,57 al fine di sostenere progetti presentati dalle reti di partenariato tra organizzazioni di volontariato e/o associazioni di promozione sociale in riferimento alle aree prioritarie di intervento di cui alla lett. a), b), c) d), e) e f);

Ritenuto pertanto necessario approvare il Bando di cui all’Allegato A), che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, relativo alle modalità e ai criteri per la presentazione di finanziamenti per il sostegno di progetti programmati e realizzati in armonia con quanto indicato nell’Accordo di programma sottoscritto da questa Regione con il Ministero;

Richiamate: 

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modificazioni;

- la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente per oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modifiche e integrazioni, per quanto applicabile;

- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii., ed in particolare l’art. 26, comma 1;

- La propria deliberazione n. 93 del 29 gennaio 2018 di “Approvazione Piano triennale di prevenzione della corruzione. Aggiornamento 2018-2020”, ed in particolare l’allegato B) “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2018-2020”;

Richiamate inoltre le proprie deliberazioni:

  • n. 270 del 29 febbraio 2016 “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviate con Delibera 2189/2015”;
  • n. 622 del 28 aprile 2016 "Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015";
  • n. 702 del 16 febbraio 2016 “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti nell'ambito delle Direzioni Generali – Agenzie – Istituto, e nomina dei responsabili della prevenzione della corruzione, della trasparenza e accesso civico, della sicurezza del trattamento dei dati personali, e dell'anagrafe della stazione appaltante”;
  • n. 56 del 25 gennaio 2016 “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi dell’art.43 della L.R. 43/2001”;
  • n. 1107 del 11 luglio 2016 "Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015";
  • n. 121 del 6 febbraio 2017 “Nomina del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza”;
  • n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella regione Emilia-Romagna”;

Richiamate infine le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Visto il parere favorevole dell’Ufficio di Presidenza della Cabina di Regia regionale per le politiche sanitarie e sociali;

Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi; 

Dato atto dei pareri allegati alla presente deliberazione;

Su proposta dell’Assessore alle politiche di welfare e politiche abitative Elisabetta Gualmini;

A voti unanimi e palesi

delibera 

1. di approvare l'Allegato A), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, recante “Finanziamenti per il sostegno di progetti di rilevanza locale promossi da organizzazioni di volontariato o associazioni di promozione sociale, in base all’Accordo di programma sottoscritto tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e la Regione Emilia-Romagna in data 27/12/2017 ai sensi degli articoli 72 e 73 del D.Lgs. n. 117/2017, Codice del Terzo settore”;

2. di dare atto che per il sostegno dei progetti è destinata la somma complessiva di € 1.727.308,57 derivante dall’Accordo di programma approvato con propria deliberazione n. 2155/2017;

3. di dare atto che con successivi provvedimenti del Responsabile del Servizio Politiche per l’integrazione sociale, il contrasto alla povertà e Terzo settore e con le modalità meglio indicate nel sopraccitato Allegato A), parte integrante e sostanziale del presente atto, si provvederà a assegnare e concedere le risorse finanziarie disponibili a favore degli Enti destinatari, indicando negli stessi provvedimenti le procedure per la liquidazione dei finanziamenti o di eventuale riduzione o revoca e le modalità di verifica e monitoraggio degli interventi;

4. di dare atto che con successivi provvedimenti del Responsabile del Servizio Politiche per l’integrazione sociale, il contrasto alla povertà e Terzo settore verranno definiti gli strumenti per la rendicontazione e per il monitoraggio dei progetti;

5. di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;

6. di disporre la pubblicazione integrale del presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

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