n.35 del 29.02.2012 periodico (Parte Seconda)
Approvazione variante cartografica e normativa al Titolo II "Assetto della rete idrografica" al Piano stralcio per rischio idrogeologico adottata con deliberazione n. 2/2 del 16/11/2011 del Comitato istituzionale dell'Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante “Norme in materia ambientale”;
- la Legge Regionale 13 giugno 2008, n. 9, recante “Disposizioni transitorie in materia di valutazione ambientale strategica e norme urgenti per l’applicazione del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”;
- il decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 208, recante “Misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell’ambiente”, come convertito dalla Legge 27 febbraio 2009, n. 13;
Considerato che:
- l’art. 63, comma 1, del DLgs 152/06 istituisce le Autorità di bacino distrettuale; lo stesso articolo al comma 3 dispone la soppressione delle Autorità di bacino previste dalla Legge 18 maggio 1989, n. 183, a far data dal 30 aprile 2006 e l’esercizio delle relative funzioni alle Autorità di bacino distrettuale; al comma 2 dispone l’emanazione di un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per il trasferimento delle funzioni e per il regolamento del periodo transitorio;
- l’art. 170, comma 2-bis, del DLgs 152/06 dispone la proroga delle Autorità di bacino di cui alla L. 183/89, fino alla data di entrata in vigore del D.P.C.M., di cui al sopracitato art. 63;
- l’art. 68 del DLgs 152/06, relativo alle procedure di adozione dei progetti di piano stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico, di cui al comma 1 dell’art. 67 del medesimo decreto legislativo, dispone, al comma 1, che tali progetti di piano sono adottati con le modalità di cui all’art. 66 del medesimo DLgs 152/06;
- l’art. 66 del DLgs 152/06 fa riferimento agli organi delle Autorità di Bacino distrettuale di cui all’art. 63 del medesimo decreto legislativo, non ancora istituite;
- l’art. 3 della L.R. 9/08 dispone, al fine di garantire l’incolumità pubblica e la sicurezza territoriale, senza soluzione di continuità, il proseguimento dell’attività amministrativa delle Autorità di bacino che operano sul territorio, fino alla nomina degli organi delle Autorità di bacino distrettuale di cui all’articolo 63 del DLgs n. 152 del 2006;
- l’art. 2 del D.L. 208/08, convertito dalla L. 13/09, fa salvi altresì gli atti posti in essere dalle Autorità di bacino dal 30 aprile 2006;
Visti pertanto:
- l’art. 16 della L. 183/89, che individua i bacini di rilievo regionale;
- l’art. 17 della L. 183/89, che individua il valore, le finalità ed i contenuti del Piano di bacino, ed in particolare il comma 6-ter, che prevede che i piani di bacino idrografico possano essere redatti ed approvati anche per sottobacini o per stralci relativi a settori funzionali;
- l’art. 20 della L. 183/89, che stabilisce le modalità di approvazione dei piani di bacino regionali;
- la Normativa del Piano Stralcio di Bacino per il Rischio Idrogeologico dei Bacini Regionali Romagnoli (di seguito denominato P.S.R.I.) adottato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli, con deliberazione n. 3/2 del 3 ottobre 2002 e approvato dalla Regione Emilia-Romagna con D.G.R. n. 350 del 17 marzo 2003; in particolare l’art. 2 bis concernente, tra l’altro, le procedure di modifica del P.S.R.I.;
- il Decreto del Presidente della Repubblica 1 giugno 1998, recante “Approvazione della perimetrazione del bacino idrografico del fiume Reno”, che definisce i confini del bacino idrografico del fiume Reno e all’art. 2 prevede che in una fascia non inferiore a 150 m dall’unghia dell’argine l’individuazione delle linee di pianificazione sia demandata ad intese specifiche tra le Autorità di bacino limitrofe;
Premesso che:
- con deliberazione n. 2/1 del 21 aprile 2008, il Comitato Istituzionale dell’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli ha adottato il «Progetto di variante cartografica e normativa al titolo II “Assetto della rete idrografica”» del P.S.R.I. (di seguito denominato Progetto di variante);
- con propria deliberazione n. 1793 del 11 novembre 2009 ha preso atto degli esiti della Conferenza programmatica (ex art. 1bis D.L. 279/00) svoltasi il 2/10/2009, che si è espressa favorevolmente sul Progetto di variante, con la richiesta di alcune modifiche ed integrazioni, in particolare è stato chiesto:
- all’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli e all’Autorità di Bacino del Reno di pervenire ad un’intesa al fine di garantire un governo omogeneo dei territori di cui all’art. 2 del suddetto DPR 1 giugno 1998, specificamente in merito alla tematica del rischio residuo di collasso arginale affinché sia affrontato in modo uniforme su entrambe le sponde del fiume Lamone;
- all’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli di notificare l’adozione del Progetto di variante ai Comuni di Cotignola e Bagnacavallo, per assolvere anche per questi due comuni tutti i passaggi previsti dall’iter di approvazione del Progetto di variante;
- l’Autorità di Bacino del Reno ha espresso l’intesa richiesta con deliberazione del Comitato Istituzionale n. 2/8 del 17 dicembre 2009;
- l’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli ha provveduto a pubblicare l’integrazione dell’avviso di adozione del Progetto di variante e lo ha trasmesso ai Comuni di Cotignola e Bagnacavallo, con nota prot. n. 90 del 3/3/2010, ed alla Regione Emilia-Romagna, con nota prot. n. 750 del 10/12/2009;
- con propria deliberazione n. 289 del 7 marzo 2011 ha preso atto delle risultanze della Conferenza programmatica relativa ai Comuni di Cotignola e Bagnacavallo, prevista dal comma 3 dell’art. 1-bis del D.L. 279/ 00 convertito dalla L. 365/ 00 e tenutasi il 20/12/2010;
Preso atto che:
- il Comitato Istituzionale dell’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli ha adottato la «Variante cartografica e normativa al titolo II “Assetto della rete idrografica”» del P.S.R.I. (di seguito denominata Variante), quale Allegato 1, parte integrante e sostanziale, della deliberazione n. 2/2 del 16 novembre 2011, trasmessa alla Regione Emilia–Romagna per l’approvazione, con nota prot. n. 629 del 29/11/2011;
- costituiscono altresì parte integrante della suddetta deliberazione del Comitato Istituzionale n. 2/2 del 16/11/2011:
- “Interpretazione autentica dell’articolo 10 in relazione al restante articolato della Normativa, in adempimento a quanto richiesto dalla Giunta regionale dell’Emilia-Romagna con propria deliberazione n. 289/2011, punto 2, allegato C” quale Allegato 2;
- «Criteri per la formulazione di pareri relativi ad “eventuali deroghe, subordinate alla verifica delle arginature secondo modalità da concordare di concerto fra il Comune e l’Autorità idraulica competente, potranno essere concesse in sede di approvazione del Piano strutturale comunale ai sensi dell’art. 32 della L.R. 20 del 24 marzo 2000” di cui all’art. 10 comma 1 della Variante al titolo II del Piano stralcio per il rischio idrogeologico», quale Allegato 3;
- “Direttiva per le verifiche e il conseguimento degli obiettivi di sicurezza idraulica definiti dal Piano Stralcio per il rischio idrogeologico, ai sensi degli artt. 2 ter, 3, 4, 6, 7, 8, 9, 10, 11 del Piano”, con relativi allegati, approvata con deliberazione del Comitato Istituzionale n. 3/2 del 20 ottobre 2003, adeguata in conseguenza delle modifiche introdotte dalla Variante, quale Allegato 4;
Constatato che la Variante al P.S.R.I. è costituita dai seguenti elaborati:
- Relazione;
- Elaborati grafici: n. 16 tavole “Perimetrazione aree a rischio idrogeologico” in scala 1:25.000;
- Normativa
Considerato di richiamare integralmente le motivazioni a sostegno del parere positivo e delle proposte di modifica ed integrazione al Progetto di Variante al P.S.R.I. espressi dalle Conferenze programmatiche, tenutesi il 2/10/2009 e il 20/12/2010, e riportate nelle proprie deliberazioni 1793/09 e 289/11;
Ritenuto pertanto di condividere la Variante al P.S.R.I. in quanto:
- si inserisce adeguatamente nel percorso tracciato dal P.S.R.I., aggiornandone e integrandone il quadro conoscitivo e i contenuti, a seguito dell’attività di verifica e di approfondimento derivato dalla disponibilità di rilievi topografici più recenti e completi, di nuovi modelli idraulici e dell’integrazione con i dati conoscitivi provenienti dall’attività di pianificazione territoriale e urbanistica;
- procede ad una revisione delle Normativa del P.S.R.I., allo scopo di rendere più chiara la formulazione di alcuni articoli e, quindi, maggiormente efficace la loro applicazione;
- sono state recepite le proposte di modifica ed integrazione riportate nelle proprie deliberazioni 1793/09 e 289/11 e, in particolare, sono stati elaborati gli allegati 2 e 3 alla deliberazione n. 2/2 del 16/11/2011 del Comitato Istituzionale dell’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli, ed è stata adeguatamente aggiornata, a seguito delle modifiche introdotte dalla Variante, la Direttiva di cui all’Allegato 4 della suddetta deliberazione n. 2/2/2011;
Dato atto inoltre:
- della determinazione n. 4813 del 3 giugno 2009 del Responsabile del Servizio Valutazione Impatto e Promozione Sostenibilità Ambientale della Regione Emilia-Romagna ai sensi dell’art. 12, comma 4, del DLgs 152/ 06, come modificato dal DLgs 4/2008;
- della nota n. PG.2009.0202297 del 15/9/2009 del Dirigente Responsabile del Servizio Parchi e Risorse Forestali della Regione Emilia-Romagna in merito all’esito positivo della pre-Valutazione di incidenza, ai sensi della Legge Regionale Emilia-Romagna n. 7/2004 e della Direttiva approvata con propria deliberazione n. 1191 del 30 luglio 2007;
Richiamate:
- la Legge Regionale 26 novembre 2001, n. 43, avente ad oggetto “Testo Unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna”;
- la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008 concernente “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007”;
- la propria deliberazione n. 2060 del 20 dicembre 2010 concernente “Rinnovo incarichi a direttori generali della giunta regionale in scadenza al 31/12/2010”;
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell’Assessore alla Sicurezza territoriale. Difesa del Suolo e della Costa. Protezione Civile, Paola Gazzolo,
a voti unanimi e palesi
delibera:
per le motivazioni e le valutazioni espresse in narrativa che qui si intendono integralmente riscritte:
1. di approvare la «Variante cartografica e normativa al titolo II “Assetto della rete idrografica”» del Piano Stralcio di Bacino per il Rischio Idrogeologico dell’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli adottata con deliberazione del Comitato Istituzionale n. 2/2 del 16 novembre 2011;
2. di prendere atto degli Allegati 2, 3 e 4 parte integrante della deliberazione n. 2/2 del 16 novembre 2011 del Comitato Istituzionale dell’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli;
3. di demandare all’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli la notifica dell’approvazione e l’invio di copia della Variante al PSRI alle Province ed ai Comuni interessati;
4. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.