n.149 del 13.05.2020 periodico (Parte Seconda)

Prime disposizioni inerenti la realizzazione del Programma COVID-19 Intensive Care dell'Emilia-Romagna

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

- l’articolo 117, comma 1, del D.lgs. 31 marzo 1998, n. 112 e ss.mm.ii, in base al quale le regioni sono abilitate ad adottare provvedimenti d’urgenza in materia sanitaria;

- l’articolo 32 della Legge 23 dicembre 1978, n. 833, che disciplina poteri e funzioni in materia di igiene e sanità pubblica del Presidente della Giunta regionale e in forza del quale il Presidente medesimo è considerato autorità sanitaria regionale;

- il D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 "Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell'articolo 1 della L. 23 ottobre 1992, n. 421";

- la L.R. 23 dicembre 2004, n. 29 “Norme generali sull’organizzazione ed il funzionamento del Servizio Sanitario Regionale”, e successive modifiche, che prevede che questa Regione, nell’esercizio dell’autonomia conferitale dalla riforma del Titolo V della Costituzione, definisce i principi ed i criteri generali di organizzazione e di funzionamento del Servizio sanitario regionale;

- il D.L. 23 febbraio 2020 n. 6 avente ad oggetto misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19;

- il D.L. 2 marzo 2020 n. 9 avente ad oggetto misure di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19;

- il D.L. 9 marzo 2020, n. 14 recante "Misure urgenti per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale in relazione all’emergenza COVID-19”;

- il D.L. 17 marzo 2020, n. 18, avente ad oggetto misure di potenziamento del servizio sanitario regionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19;

- il D.L. 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale”;

- il D.P.C.M. 23 febbraio 2020 concernente disposizioni attuative del D.L. 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19;

- il D.P.C.M. 1 marzo 2020 concernente ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6 recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19;

- il D.P.C.M. 4 marzo 2020 concernente ulteriori disposizioni attuative del D.L. 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale;

- il D.P.C.M. 8 marzo 2020 concernente ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19;

- il D.P.C.M. 9 marzo 2020 concernente ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale;

- il D.P.C.M. 11 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale;

- il D.P.C.M. 22 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

- il D.P.C.M. 1° aprile 2020 disposizioni attuative del Decreto-legge 25 marzo 2020 n. 19, recante “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale;

- il D.P.C.M. 10 aprile 2020 concernente ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale;

Visti altresì:

- la L.R. 23 dicembre 2004, n. 29 “Norme generali sull’organizzazione ed il funzionamento del Servizio Sanitario Regionale”, e successive modifiche, che prevede che questa Regione, nell’esercizio dell’autonomia conferitale dalla riforma del Titolo V della Costituzione, definisce i principi ed i criteri generali di organizzazione e di funzionamento del Servizio sanitario regionale;

- il Piano Sanitario Regionale 1999-2001, approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 1235/1999, il Piano Sociale e Sanitario Regionale 2008-2010, approvato dall’Assemblea legislativa con deliberazione n. 175/2008, la cui validità è stata prorogata per gli anni 2013 e 2014 con delibera assembleare n. 117/2013 e il Piano Sociale e Sanitario 2017-2019, approvato dall’Assemblea legislativa con deliberazione n. 120/2017, i quali ribadiscono come il sistema delle cure ospedaliere sia basato su organizzazioni ad elevata qualificazione, organizzate, per quanto attiene le funzioni ad elevata specialità, secondo il modello Hub e Spoke, per garantire trattamenti sicuri e di qualità;

- la propria deliberazione n. 2040/2015, recante la riorganizzazione della rete ospedaliera regionale in attuazione della L. n. 135/2012 e del DM 70/2015;

Richiamati:

- la delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, con la quale è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale per il rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

- le ordinanze del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 630/2020 e seguenti recanti interventi urgenti di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

- il decreto del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 576 del 23 febbraio 2020 che nomina, quale Soggetto attuatore per la Regione Emilia-Romagna, il Presidente della Regione medesima;

- le Ordinanze del Ministro della Salute rispettivamente del 25/1/2020, 30/1/2020, 21/2/2020, 22/3/2020 e le circolari prot. 2619 del 29/2/2020, n. 2627 del 1/3/2020, n. 7422 del 16/3/2020 e n. 7865 del 25/3/2020;

- le Ordinanze firmate dal Ministro della salute e dal Presidente della Regione Emilia-Romagna e i Decreti del Presidente della Regione Emilia-Romagna aventi ad oggetto misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019;

Considerato che:

- la gestione della pandemia da coronavirus COVID-19 in atto nel nostro Paese ha reso necessario il rapido allestimento di posti letto ospedalieri aggiuntivi di terapia intensiva, per poter garantire la necessaria assistenza ai pazienti affetti in forma grave dalla patologia; la dotazione della regione Emilia-Romagna si è incrementata da 371 pl a 690 pl, tramite l’acquisizione di tecnologie e la redistribuzione delle competenze da altre funzioni;

- questa Regione ha proceduto, con nota del Commissario ad Acta per l’emergenza COVID-19 prot. PG/2020/231980 del 18 marzo 2020, all’adozione del Piano per la Gestione dei posti letto ospedalieri, in attuazione della circolare del Ministero della salute prot. GAB 2627 del 1 marzo 2020, al fine di incrementare la dotazione dei posti letto in terapia intensiva, in conformità alle indicazioni fornite dal Ministro della salute con circolare prot. GAB 2619 del 29 febbraio 2020

- il D.L. n. 18/2020, sopra citato, ha previsto altresì la possibilità di utilizzo dei posti letto delle strutture private non accreditate al fine di incrementare la dotazione in disponibilità del servizio sanitario regionale per fare fronte alle necessità assistenziali emergenti, possibilità che questa Regione ha utilizzato stipulando appositi accordi sulla base del fabbisogno via via emergente;

- con propria deliberazione n. 344 del 16 aprile 2020 questa Giunta ha approvato apposito accordo con AIOP Emilia-Romagna per la regolamentazione dei rapporti finalizzati al coinvolgimento degli ospedali privati accreditati nella rete ospedaliera regionale della gestione dell’emergenza Covid-19;

- l’analisi del quadro epidemiologico della pandemia evidenzia tuttavia l’opportunità di assumere ulteriori strategie di potenziamento della Rete Ospedaliera Regionale; ciò in quanto le ipotesi inerenti l’evoluzione dello scenario, visto il carattere particolarmente diffusivo della epidemia, fanno ritenere la necessità di poter continuare a disporre di un numero di posti letto di terapia intensiva adeguato per un periodo di tempo ragionevolmente lungo, garantendo il contestuale riavvio delle attività assistenziali ordinarie;

Ritenuto pertanto di procedere alla definizione di un programma di realizzazione di strutture di terapia intensiva a funzione regionale, attraverso la ristrutturazione o il completamento di reparti ospedalieri o strutture prefabbricate che compendino la rapidità di costruzione con sufficienti caratteristiche edili, impiantistiche e dimensionali sufficientemente idonee alla destinazione d’uso, per l’acquisizione di ulteriori 150 posti letto di terapia intensiva, da mantenere per l’assistenza a pazienti COVID, e dei quali poter disporre anche quale presidio a disposizione della rete di emergenza nazionale qualora altre Regioni avessero necessità di trasferire pazienti;

Dato atto che attraverso la realizzazione del programma oggetto del presente provvedimento, garantita grazie ad un investimento complessivo reperito con la messa a disposizione di fondi regionali, statali, della Protezione civile e donazioni, l’Emilia-Romagna entrerà a far parte della Rete nazionale delle terapie Intensive che sta costituendo il Ministero della Salute;

Individuate quali aree di interesse per la realizzazione del programma di cui si tratta l’Ospedale Maggiore di Parma, il Policlinico di Modena, l’Ospedale Civile di Baggiovara, l’Ospedale Infermi di Rimini, il Policlinico Sant’Orsola e l’Ospedale Maggiore di Bologna, ed acquisite in tal senso le disponibilità delle rispettive Aziende Sanitarie;

Considerata pertanto la necessità di procedere alla realizzazione sul territorio della Regione del Programma Covid-19 Intensive Care dell’Emilia-Romagna sulla base degli intendimenti sopra descritti, e della documentazione preliminare alla progettazione allegata alla presente deliberazione quale sua parte integrante e sostanziale;

Richiamati:

- la L.R. n. 19/1994 “Norme per il riordino del servizio sanitario regionale ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, modificato dal decreto legislativo 7 dicembre 1993, n. 517“ e successive modifiche;

- la L.R. n. 43/2001 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modifiche;

- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni” e ss.mm.ii.;

- la propria deliberazione n. 83 del 21 gennaio 2020 “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2020-2022”;

- la determinazione dirigenziale n. 9898 del 26 giugno 2018 avente ad oggetto “Rinnovo degli incarichi dirigenziali presso la Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare”;

Richiamate infine le proprie deliberazioni:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente per oggetto: “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modificazioni;

- n. 468 del 10 aprile 2017 avente ad oggetto: “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna e le Circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni, predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore alle Politiche per la Salute

A voti unanimi e palesi

delibera:

per le motivazioni riportate in premessa:

1. di disporre la realizzazione sul territorio della Regione del Programma COVID-19 Intensive Care dell’Emilia-Romagna, come descritto nelle premesse del presente provvedimento e sulla base della documentazione preliminare alla progettazione allegata alla presente deliberazione quale sua parte integrante e sostanziale;

2. di demandare a successivo provvedimento di questa Giunta la definizione degli specifici aspetti inerenti la realizzazione e il finanziamento del Programma di cui si tratta, acquisite le progettazioni attuative di dettaglio da parte delle Aziende sanitarie coinvolte; tali progettazioni dovranno essere definite in accordo con la Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare;

3. di dare mandato alla Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare di assumere ogni iniziativa tecnico operativa utile alla realizzazione del Programma di cui ai precedenti punti;

4. di dare atto che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;

5. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

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