n.30 del 15.02.2012 periodico (Parte Seconda)

Dichiarazione dello stato di crisi regionale fino al 31 maggio 2012 per le eccezionali nevicate e gelate nei territori delle province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna, Ferrara, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza

IL PRESIDENTE

Visti:

- la Legge 24 febbraio 1992, n. 225 “Istituzione del Servizio nazionale di Protezione civile”, ed in particolare l’art. 2 che, alle lettere a), b) e c) del comma 1, individua e distingue gli eventi calamitosi in relazione al rilievo rispettivamente nazionale, regionale e locale degli stessi ed all’assetto dei poteri e delle attribuzioni di enti ed amministrazioni;

- la Legge regionale 7 febbraio 2005, n. 1 “Norme in materia di protezione civile e volontariato. Istituzione dell’Agenzia regionale di protezione civile”;

Premesso:

- che nel periodo dal 31 gennaio 2012 il territorio della regione Emilia-Romagna è stato interessato da eccezionali precipitazioni nevose con cumulate di altezza del manto nevoso misurato fino a 150 centimetri nell’alta Val Marecchia, con accumuli di neve, dovuti anche all’azione del vento, stimabili localmente fino a circa 4 metri, e fino a 100 centimetri nelle città di Forlì, Cesena e Bologna, accompagnate da forti gelate e ulteriori nevicate anche nelle altre province della regione;

- che il fenomeno è tuttora in corso e che nei prossimi 10 giorni si prevedono ulteriori perturbazioni con precipitazioni nevose, nonché il perdurare di temperature eccezionalmente rigide;

- che come risulta dalle segnalazioni pervenute dagli enti locali, dalle prefetture, dalle strutture tecniche e dalle società di gestione dei servizi pubblici essenziali, l’evento ha provocato l’isolamento di centri abitati e case sparse, alcuni crolli di tetti di strutture produttive ed evacuazioni cautelative di civili abitazioni, la interruzione della viabilità principale e secondaria, la interruzione di parti delle reti di distribuzione dell’energia elettrica, acqua e telefonia, nonchè interruzioni e gravi disagi sulle reti ferroviarie per blocchi di treni per molte ore con passeggeri a bordo;

- che per fronteggiare la situazione di emergenza in atto gli enti locali e le prefetture, in relazione alle rispettive competenze, hanno attivato e potenziato le attività previste nei rispettivi piani neve, con particolare riferimento alla viabilità, mentre i vigili del fuoco, il soccorso sanitario-118 le società di gestione dei servizi pubblici essenziali hanno effettuato migliaia di interventi;

- che il Prefetto di Forlì-Cesena, considerata la grave situazione in atto ha attivato il Centro Coordinamento Soccorsi, per il coordinamento degli interventi urgenti, disponendo, in questo contesto anche l’intervento di reparti speciali dell’esercito; il Prefetto di Bologna ha istituito un’unità di crisi in relazione ai numerosi blocchi del traffico ferroviario ed alla conseguente necessità di coordinare gli interventi urgenti di assistenza e soccorso; il Prefetto di Rimini si è prontamente attivato per coordinare gli interventi degli organi dello stato e fornire supporto agli enti locali;

- che l’Agenzia regionale di protezione civile ha attivato il presidio permanente del Centro Operativo Regionale, per le attività di raccordo, supporto e coordinamento con le iniziative assunte in sede provinciale, disponendo in particolare l’attivazione del volontariato specializzato dove necessario e concordando con la Provincia Autonoma di Trento l’invio di n. 6 turbine spalaneve e di altri mezzi speciali da impiegare nelle province di Rimini e Forlì-Cesena;

- che in data 4 febbraio il Presidente della Giunta regionale ha promosso un incontro urgente con la presenza del Prefetto di Forlì-Cesena, degli amministratori delle Province e dei Comuni maggiormente interessati, per esaminare la gravità della situazione in atto e valutare la efficacia degli interventi in corso, dalla quale è emersa la necessità di attivare ulteriori azioni, in stretto raccordo con le Prefetture ed il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, nonché il potenziamento dell’intervento della Regione Emilia-Romagna, con la dichiarazione di stato di crisi regionale, ai sensi dell’art. 8 della Legge regionale n. 1/2005, e la messa a disposizione di risorse finanziarie, finalizzate alla salvaguardia della pubblica incolumità ed all’assistenza della popolazione;

Visti i seguenti articoli della Legge regionale n. 1/2005:

- articolo 8, ai sensi del quale, al verificarsi o nell’imminenza degli eventi di cui all’art. 2, comma 1, lettera b) della medesima legge regionale, di seguito denominati eventi di rilievo regionale, che per natura ed estensione necessitano di una immediata risposta della Regione, il Presidente della Giunta regionale decreta lo stato di crisi regionale, determinandone durata ed estensione territoriale, dandone tempestiva informazione alla Giunta ed al Consiglio regionale;

- articolo 9, ai sensi del quale, per favorire il ritorno alle normali condizioni di vita nelle aree del territorio regionale colpite da tali eventi, la Giunta regionale può disporre nei limiti delle disponibilità di bilancio, lo stanziamento di appositi fondi;

Evidenziato che:

- alle conseguenze degli eventi calamitosi verificatisi fino a tutto il 2008 - per i quali ai sensi dell’art. 8 della richiamata Legge regionale n. 1/2005 è stato a suo tempo dichiarato lo stato di crisi regionale - si è fatto fronte con le risorse del Fondo regionale di protezione civile, istituito con Legge n. 388/2000 (art. 138, comma 16);

- il Fondo regionale di protezione civile, istituito originariamente per il triennio 2001-2003 e prorogato fino al 2008 con provvedimenti legislativi statali, non è più operativo dal 2009;

- nel Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2012 della Regione Emilia-Romagna non sono disponibili sufficienti risorse per supplire alla interruzione dei flussi finanziari statali di cui al suddetto Fondo e che, pertanto, non risulta possibile attivare per gli eventi di cui trattasi il procedimento previsto dalle direttive di cui agli Allegati 1 e 2 alla deliberazione della Giunta regionale 30 luglio 2004, n. 1565, disciplinanti rispettivamente criteri e modalità operative per la concessione di finanziamenti al settore pubblico ed al settore privato danneggiati da eventi calamitosi di rilievo regionale;

- la Regione Emilia-Romagna, tenuto conto della grave situazione in atto più sopra descritta, intende stanziare con successivi provvedimenti, un importo complessivo di 2 milioni di Euro da destinare ad interventi immediati nelle frazioni o centri abitati isolati, al soccorso tecnico urgente per rimuovere le criticità, finalizzati alla salvaguardia della pubblica incolumità ed all’assistenza alla popolazione, in stretto raccordo con le istituzioni locali;

- Ritenuto che sussistano, comunque, i presupposti di legge per riconoscere il carattere eccezionale e quindi dichiarare lo stato di crisi regionale per gli eventi descritti in premessa;

Richiamate:

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo Unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna”;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 1499 del 19 settembre 2005 “Preliminari disposizioni procedimentali e di organizzazione per l’attivazione dell’Agenzia regionale di protezione civile ai sensi dell’art. 1, comma 6 e art. 20 e seguenti, L.R. 7 febbraio 2005, n. 1”;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 1769 dell’11 dicembre 2006 “Agenzia regionale di protezione civile: modifica della propria deliberazione n. 1499/2005 e approvazione del relativo regolamento di organizzazione e contabilità”;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 2416 del 29 dicembre 2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento ed aggiornamento della delibera n. 450/2007 “;

Dato atto del parere allegato;

decreta:

Per le ragioni espresse nella parte narrativa del presente atto e che qui si intendono integralmente richiamate:

  1. di dichiarare, ai sensi dell’art. 8, comma 1 della Legge regionale n. 1/2005, lo stato di crisi regionale fino al 31 maggio 2012 per gli eccezionali eventi che stanno colpendo dal 31 gennaio 2012 il territorio della Regione Emilia-Romagna, per le province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna, Ferrara, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza;
  2. di dare atto che, con successivi provvedimenti, verranno stanziati 2.000.000 di Euro dal bilancio della Regione Emilia-Romagna, per fronteggiare la situazione di emergenza in parola, da destinare ad interventi immediati nelle frazioni o nei centri abitati isolati, al soccorso tecnico urgente per rimuovere le criticità, finalizzati alla salvaguardia della pubblica incolumità ed all’assistenza alla popolazione, in stretto raccordo con le istituzioni locali;
  3. di evidenziare che, in mancanza di sufficienti disponibilità di risorse finanziarie, per l’evento di cui al punto 1. non si applicano le direttive di cui agli Allegati 1 e 2 alla deliberazione della Giunta regionale 30 luglio 2004, n. 1565;
  4. di informare tempestivamente del presente atto la Giunta e l’Assemblea legislativa regionale;
  5. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.

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