n.13 del 17.01.2025 (Parte Prima)
Oggetto n. 22 - Risoluzione "Approvazione del Programma della XII Legislatura". A firma dei Consiglieri: Calvano, Larghetti, Paldino, Casadei, Fornili, Castellari, Critelli, Ferrari, Burani, Parma, Donini, Ancarani, Valbonesi, Lucchi, Lembi, Gordini, Lori, Quintavalla, Daffadà, Massari, Muzzarelli, Sabattini, Arduini, Petitti, Costi, Bosi, Proni, Carletti, Costa, Zappaterra, Trande, Albasi
le recenti emergenze climatiche che hanno dimensione globale e ricadute locali, come dimostrano le drammatiche alluvioni che hanno colpito il territorio regionale dal 2023, evidenziano la necessità di affrontare il dissesto idrogeologico e le vulnerabilità del territorio con strategie integrate e risorse adeguate.
l'Emilia-Romagna è impegnata a guidare una transizione equa verso la neutralità climatica, riducendo il consumo di suolo e promuovendo la rigenerazione urbana, in un adeguato equilibrio tra tutela ambientale e creazione di nuovo e dignitoso lavoro, in linea con le priorità del Programma di Legislatura presentato.
l'Emilia-Romagna continua a distinguersi come una delle eccellenze italiane in ambito sanitario, grazie alla qualità dei servizi offerti e all'attenzione verso i bisogni dei cittadini. Tuttavia, la crisi del sistema sanitario nazionale, aggravata da un finanziamento insufficiente e da risorse che non rispecchiano le reali necessità, richiede un intervento rapido e deciso. È fondamentale garantire il diritto universale alla salute e ridurre le disuguaglianze nell'accesso alle cure, sfide che il sistema sanitario regionale deve affrontare con determinazione. In questo scenario, diventa prioritario consolidare l'universalità e la sostenibilità delle cure, attraverso un rinnovato impegno nella prevenzione, nella salute mentale e nell'assistenza ai pazienti fragili, come delineato nel Programma di legislatura.
le politiche per le zone appenniniche e la coesione territoriale, già centrali nelle strategie regionali, si concentrano sull'integrazione tra la via Emilia, altamente sviluppata, e le aree più fragili della montagna e della pianura periferica. Attraverso il miglioramento delle infrastrutture, dei servizi e della qualità della vita, queste politiche mirano a contrastare lo spopolamento delle aree interne, garantendo condizioni di vita omogenee tra le diverse comunità. L'obiettivo principale rimane quello di promuovere il benessere diffuso e la sostenibilità, consolidando una regione in cui tutti i territori possano prosperare equamente.
la Legge di Bilancio prevede tagli significativi alle finanze regionali, pari a 8,5 miliardi di euro nel prossimo quinquennio sulla spesa corrente e 8,8 miliardi di euro dal 2025 al 2034 sugli investimenti, con ricadute sull'Emilia-Romagna per oltre mezzo miliardo di euro sulla spesa corrente. I tagli avranno un forte impatto sulle regioni, Emilia-Romagna compresa, in particolare su settori rilevanti come sanità, welfare e trasporti. L'obiettivo per la Regione è, pertanto, la salvaguardia della qualità dei servizi e la promozione dello sviluppo regionale.
Fa proprio e sostiene
il Programma di Legislatura presentato dal Presidente Michele de Pascale ed in particolare si riconosce nelle priorità in esso individuate:
Emilia-Romagna per innovare: guardiamo al futuro con l'obiettivo di innovare, affrontando insieme le sfide sociali e ambientali. Il Patto per il Lavoro e per il Clima si rinnova in una versione 3.0, puntando su una visione condivisa tra istituzioni, territori, parti sociali e rappresentanze economiche per uno sviluppo sostenibile. Promuoveremo la partecipazione attiva dei cittadini, soprattutto dei giovani, attraverso strumenti inclusivi e una piattaforma regionale che renda le comunità protagoniste delle decisioni. La semplificazione amministrativa sarà al centro, con interventi normativi e tecnologici che riducano la burocrazia e migliorino l'efficienza per cittadini e imprese. Parallelamente, investiremo nella trasformazione digitale, con tecnologie avanzate e competenze specifiche per migliorare i servizi pubblici, combattere le disuguaglianze e stimolare l'economia. La governance verrà rafforzata grazie a una maggiore collaborazione tra Regione, Province, Comuni e loro forme associative, promuovendo una crescita più equilibrata tra i territori. Infine, punteremo sulla valorizzazione del lavoro pubblico, attraverso la formazione, migliori condizioni lavorative e l'attrazione di giovani talenti, per una pubblica amministrazione capace e motivata.
Emilia-Romagna per stare bene insieme: l'obiettivo è costruire una comunità dove si viva bene insieme, partendo dal diritto alla salute e da una sanità pubblica di qualità e accessibile a tutti. La prevenzione, le cure sul territorio e la cura della salute mentale saranno potenziate grazie a strutture come le Case della Comunità e a strumenti innovativi come la telemedicina. Particolare attenzione sarà rivolta ai giovani, ai malati di demenza e ai caregiver, con investimenti mirati a rafforzare il personale sanitario, migliorandone le condizioni di lavoro e la formazione per affrontare le sfide future. Il welfare sarà ripensato per promuovere autonomia e dignità, puntando sull'assistenza domiciliare e su progetti come il co-housing, con un ruolo centrale per il Terzo settore. Sul fronte del diritto alla casa, lavoreremo per offrire opportunità abitative sostenibili ai giovani e alle famiglie fragili, nonché agli studenti fuori sede, favorendo la riqualificazione edilizia e riducendo le disuguaglianze. Infine, la Regione si impegnerà a garantire legalità e sicurezza, contrastando la criminalità e lo sfruttamento, collaborando con le istituzioni e sostenendo le vittime per promuovere una società coesa e solidale.
Emilia-Romagna per essere attrattivi: la nostra Regione vuole essere una terra attrattiva e inclusiva, partendo da politiche che sostengano le famiglie e incentivino la natalità, per contrastare il calo demografico e favorire un equilibrio tra le generazioni. Al centro ci saranno i giovani, con investimenti che ne valorizzino il protagonismo, offrendo opportunità formative, culturali e lavorative, per promuoverne autonomia e partecipazione. Le pari opportunità saranno una priorità, attraverso azioni che rimuovano le barriere per le carriere femminili e garantiscano una maggiore presenza delle donne nei ruoli decisionali. Continuerà l'impegno della Regione nella sfida culturale dell'educare al rispetto delle differenze, prevenendo e contrastando la violenza contro donne e minori e le discriminazioni e gli stereotipi di genere. Anche l'integrazione dei migranti sarà considerata un'opportunità, grazie a politiche che ne favoriscano l'inclusione sociale, la sicurezza e la valorizzazione delle competenze. Infine, lavoreremo per rafforzare i diritti civili e combattere ogni forma di discriminazione, costruendo una società che rispetti e accolga le diversità, rendendo la regione un modello di inclusione e coesione.
Emilia-Romagna per crescere: puntiamo a una crescita che coinvolga ogni settore strategico. Per la scuola, l'obiettivo sarà migliorare la qualità educativa, garantendo a tutti pari opportunità di accesso, potenziando i servizi, promuovendo l'inclusione sociale e contrastando l'abbandono scolastico. La formazione professionale e tecnica verrà rafforzata per allineare le competenze alle esigenze del mercato del lavoro, valorizzando le eccellenze tecniche del territorio. Anche università e ricerca giocheranno un ruolo centrale, con investimenti in infrastrutture, borse di studio e programmi per attrarre talenti e favorire l'innovazione. Sul fronte del lavoro, ci impegneremo per creare occupazione di qualità, con attenzione alla sicurezza, al sostegno per i giovani e a percorsi di riqualificazione per chi deve reinventarsi. Per l'agricoltura e il settore agroalimentare ci concentreremo sulla sostenibilità e sull'innovazione, promuovendo i prodotti locali e tutelando le filiere del territorio. Per l'industria e l'artigianato punteremo sulla digitalizzazione, sull'innovazione e sull'internazionalizzazione, mentre per il commercio e i servizi mireremo a rafforzare il tessuto locale, migliorando l'accesso al credito e la formazione degli operatori. Il modello cooperativo verrà valorizzato per il suo contributo economico e sociale, promuovendo pratiche sostenibili e innovative. Infine, grande attenzione verrà riservata alla blue economy, con interventi per sviluppare un'economia del mare sostenibile, attraverso pesca, portualità, turismo costiero e ricerca per valorizzare le risorse marine.
L'Emilia-Romagna guarda al futuro: proponiamo un impegno concreto per sanare le ferite delle alluvioni del 2023 e del 2024, attraverso interventi urgenti per riparare i danni e sostenere le comunità colpite, ma anche con investimenti per prevenire catastrofi simili in futuro. La sicurezza del territorio sarà al centro, con piani integrati per affrontare i rischi ambientali e adattarsi alla crisi climatica. La gestione sostenibile dell'acqua diventerà una priorità, con interventi per garantirne disponibilità e qualità, mentre il consumo di suolo sarà ridotto puntando su rigenerazione urbana e recupero di aree dismesse. Si accelererà verso la transizione ecologica con un maggiore utilizzo di energie rinnovabili e investimenti in tecnologie avanzate. Modelli sostenibili di gestione dei rifiuti e iniziative per rafforzare l'economia circolare contribuiranno a ridurre sprechi e inquinamento. La qualità dell'aria sarà migliorata grazie a misure per controllare le emissioni, promuovere la mobilità sostenibile e incrementare il verde urbano. La tutela della biodiversità sarà garantita con interventi per proteggere habitat naturali e specie in via di estinzione, anche rafforzando il ruolo strategico dei Parchi, delle aree protette e dei siti della Rete Natura 2000 in relazione alla mitigazione e all'adattamento ai cambiamenti climatici.
L'Emilia-Romagna vuole posizionarsi come frontiera avanzata dell'Italia e dell'Europa, unendo innovazione, sostenibilità e collaborazione internazionale per rafforzare il suo ruolo di ponte tra il nostro Paese e il continente europeo.
Emilia-Romagna per vivere bene: vogliamo rafforzare il sistema che permette all'EmiliaRomagna di essere considerata un luogo dove si vive bene, puntando sullo sviluppo delle aree interne e montane per contrastare lo spopolamento e garantire accesso ai servizi e nuove opportunità di crescita. Il turismo diventerà una leva fondamentale, con un approccio sostenibile e innovativo che valorizzi le eccellenze locali, i piccoli borghi e i paesaggi unici della regione. I grandi eventi culturali e sportivi saranno organizzati per stimolare la pratica sportiva, per accrescere gli stimoli culturali, per attrarre visitatori, rafforzare l'immagine del territorio e stimolare l'economia locale.
La cultura occuperà un ruolo centrale, con iniziative volte a valorizzare il patrimonio regionale e a promuovere progetti innovativi, trasformandola in un motore di sviluppo sociale ed economico. Anche lo sport verrà potenziato, con investimenti che migliorino gli impianti e favoriscano la diffusione della pratica sportiva, rendendola uno strumento di inclusione e benessere per tutti.
Emilia-Romagna per muoversi: ci impegniamo a migliorare la mobilità, rendendola più efficiente, sostenibile e accessibile. Il trasporto pubblico locale sarà potenziato con investimenti in mezzi moderni ed ecologici, garantendo servizi di qualità per tutti i cittadini. La mobilità sostenibile sarà al centro, con soluzioni come piste ciclabili, trasporti a basse emissioni e infrastrutture per la mobilità elettrica, contribuendo a ridurre l'impatto ambientale. Le infrastrutture e i servizi per la mobilità saranno rafforzati per migliorare i collegamenti tra i territori, con particolare attenzione alle aree interne e periferiche. Anche il sistema logistico sarà innovato, supportando le imprese con soluzioni integrate e sostenibili. Parallelamente, investiremo nell'estensione delle reti digitali, per assicurare connettività di alta qualità in tutto il territorio regionale, favorendo inclusione e innovazione. Infine, saranno realizzate infrastrutture strategiche che promuovano lo sviluppo economico e sociale, migliorando la competitività della regione e la coesione tra i territori.
Emilia-Romagna per stare nel mondo: vogliamo rafforzare l'attività in essere volta a rendere sempre di più l'Emilia-Romagna una regione aperta al mondo, promuovendo la cultura della pace e della solidarietà attraverso progetti di cooperazione internazionale orientati allo sviluppo sostenibile e al rispetto dei diritti umani. I legami con l'Europa saranno rafforzati, con una ancor più rilevante partecipazione ai programmi comunitari e un posizionamento della regione come modello di innovazione e sostenibilità. Le relazioni internazionali verranno consolidate con iniziative che supportino l'internazionalizzazione delle imprese, delle università e della ricerca, creando nuove opportunità per favorire la crescita economica e sociale. L'Emilia-Romagna mira così a essere un ponte tra territori e culture, valorizzando il suo ruolo a livello globale.
(Ai sensi dell'art. 5 del Regolamento interno è allegato alla presente risoluzione il Programma di legislatura del Presidente Michele de Pascale)
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 10 gennaio 2025