n. 83 del 23.06.2010 periodico (Parte Seconda)

Modifica dello Statuto comunale del Comune di Anzola dell’Emilia relativamente al comma 7 dell’art. 2 - Principi fondamentali. Deliberazione di Consiglio comunale n. 34 del 29/04/2010

Art. 2 - Principi fondamentali

  1. Il Comune di Anzola dell’Emilia, insieme a tutte le formazioni sociali del territorio, concorre a garantire il diritto alla vita, predisponendo provvidenze e servizi, finalizzati ad assicurare ad ogni persona accoglienza e protezione in ogni fase della propria esistenza.
  2. Il Comune garantisce il diritto all’autodeterminazione e alla libera scelta, nei limiti del rispetto dei diritti, delle libertà altrui e delle leggi vigenti; in questo senso si impegna a contribuire con servizi, risorse ed organizzazione delle attività e del territorio, rimuovendo ogni ostacolo economico, sociale e culturale che si frappone al suo esercizio, in sintonia con i principi fondamentali della Costituzione Italiana e la Carta Europea dei diritti.><li>
  3. Il Comune identifica la famiglia, come sancito dalla Costituzione, quale nucleo portante ed elementare della società, e destina prioritariamente tutti gli interventi ed i servizi alla stessa per sostenerne la formazione e l’assolvimento dei propri compiti; con lo stesso obiettivo di tutela, il Comune è impegnato a riconoscere ogni forma di convivenza finalizzata alla stabilità e contraddistinta da legami affettivi e di reciproca solidarietà. ><li>
  4. Il Comune considera il proprio territorio indisponibile all’installazione di armi nucleari, batteriologiche, chimiche.
  5. Il Comune di Anzola dell’Emilia, già dichiarato denuclearizzato, secondo il principio di cautela ritiene il proprio territorio non disponibile per manipolazioni genetiche sugli animali e sui vegetali; inoltre, come Comune Europeo di pace, si attiva per:

a) promuovere il ripudio della guerra, la cooperazione tra i popoli e la risoluzione pacifica delle controversie secondo le regole del diritto;

b) promuovere il risparmio energetico e lo sviluppo di energie rinnovabili da fonti naturali;

c) sostenere l’incremento e la diffusione di produzioni locali pregiate e tradizionali, dei prodotti biologici e di un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e delle risorse naturali.

  1. Il Comune riconosce e valorizza il territorio e il paesaggio come beni e risorse universali da salvaguardare nelle sue componenti storiche, naturalistiche e culturali; assume la compatibilità ambientale come dato strutturale di ogni programma di sviluppo o azione di trasformazione del territorio.
  2. Il Comune di Anzola dell’Emilia riconosce il diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico;><b>conferma il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà; riconosce che il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini. Promuove presso i propri cittadini l’utilizzo dell’acqua di rete pubblica e l’uso responsabile di tale bene, anche attraverso un’informazione periodica sulla sua qualità e affidabilità.

Inoltre il Comune di Anzola dell’Emilia ispira la propria azione ai seguenti principi fondamentali:

a) l’ispirazione ai valori di libertà, democrazia, eguaglianza, giustizia e solidarietà indicati nella Costituzione della Repubblica, nata dalla Resistenza, con l’impegno a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che ne limitano la realizzazione;

b) l’ispirazione ai valori ed ai principi di pace e convivenza, di equità e giustizia sociale, di libertà e tutela contro l’esclusione;

c) l’osservazione dei principi fissati dalle carte dei diritti internazionali: la Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo e la Dichiarazione universale dei diritti del Bambino e dagli altri accordi internazionali vigenti in materia di diritti individuali e di tutela delle risorse indisponibili; considerando la qualità della vita dei cittadini in età evolutiva un indice assoluto della civiltà e del benessere dell’intera comunità locale, il Comune recepisce integralmente la Convenzione internazionale sui Diritti del Fanciullo e si impegna all’applicazione e al rispetto della stessa; s’impegna altresì ad individuare e sanzionare ogni comportamento lesivo dei diritti riconosciuti da detta Convenzione; il sindaco è il garante dei diritti di cittadinanza e delle opportunità di sviluppo di ogni cittadino bambina e bambino e indice, ogni qualvolta ne ravvisi l’opportunità, un Consiglio Comunale Aperto alle nuove generazioni, ai loro problemi, alle loro opportunità.

  1. Altresì manifesta la volontà di affermare e promuovere con le proprie azioni:

a) le pari opportunità ed il superamento di ogni forma di discriminazione o di impedimento alla piena affermazione personale; il Comune ispira la propria azione all’applicazione del principio delle pari opportunità tra uomo e donna; il Comune riconosce la differenza di genere come valore e risorsa, attua azioni positive a beneficio delle donne al fine di rimuovere gli ostacoli alla realizzazione delle pari opportunità, favorisce la piena e paritaria espressione di tutti i ritmi di vita, adeguando a questo scopo anche i tempi e le modalità organizzative della propria amministrazione;

b) le forme di collaborazione sovraterritoriale ed interistituzionale;

c) il principio di sussidiarietà, rivendicando per sé e per gli altri Comuni uno specifico ruolo nella gestione delle risorse economiche locali, ivi compreso il gettito fiscale, nonché nell’organizzazione dei servizi pubblici o di pubblico interesse; ciò nel rispetto del principio della sussidiarietà, secondo cui la responsabilità pubblica compete all’autorità territorialmente e funzionalmente più vicina ai cittadini;

d) il valore sociale delle comunità religiose, dei partiti, delle associazioni sindacali e delle altre libere forme associative, promuovendo sul proprio territorio il rispetto tra le persone, le culture, le etnie, le idee e le religioni, considerando le diversità e le differenze una risorsa per la città; nello stesso tempo promuove, in un’ottica di reciprocità, la cultura del confronto, della collaborazione e dell’interazione, nella convinzione che ciò rappresenti un patrimonio per il futuro della comunità;

e) il rispetto dei Diritti del Contribuente, con l’assunzione, nell’ambito delle proprie competenze in materia fiscale ed impositiva, dell’equità fiscale, tenendo conto della capacità contributiva, come uno dei principi basilari su cui fondare il prelievo tributario e la convivenza civile della società cittadina.

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