n.144 del 18.05.2016 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 1804 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad avviare i fondi e gli strumenti di finanziamento attivabili rendendoli accessibili alle grandi imprese, alle PMI ed alle microimprese, prevedere modalità di sostegno differenziato e percorsi semplificati e celeri per accedere alle risorse ed espletare le procedure di selezione privilegiando la modalità digitale rispetto a quella cartacea, promuovendo inoltre tutti gli strumenti di comunicazione utile ad informare le imprese. A firma dei Consiglieri: Montalti, Rontini, Tarasconi, Paruolo, Boschini, Serri, Pruccoli, Campedelli, Cardinali, Zappaterra, Caliandro, Zoffoli, Soncini, Marchetti Francesca, Sabattini, Mori, Poli, Bessi, Lori, Iotti, Bagnari
L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna
Premesso che
Il sistema economico della nostra Regione mostra i primi segni di ripresa dopo anni davvero difficili, che hanno segnato profondamente il tessuto imprenditoriale e soprattutto le PMI, vero nucleo pulsante di un modello produttivo in cui il 97% delle oltre 430.000 imprese conta meno di 20 dipendenti.
A seguito della Comunicazione della Commissione Europea Un Small Business Act per l’Europa, del giugno 2008, che mira a creare condizioni favorevoli alla crescita e alla competitività sostenibili delle piccole e medie imprese europee- finalmente destinatarie di specifici obiettivi di politica europea-, gli Stati sono stati chiamati a formulare politiche di crescita e supporto alle PMI, soprattutto promuovendo la cultura imprenditoriale attraverso la creazione di reti di imprese e lo scambio di esperienze. Prescrizioni rese ancora più incisive per Stati e Regioni a partire dalla revisione del 2011.
La Regione Emilia-Romagna ha recepito lo Small Business Act con L.R. Comunitaria 7/2014 ed i principi di tale Comunicazione sono stati recepiti sia nel Programma delle attività produttive 2012-15, sia nella programmazione dei Fondi strutturali 2014-2020.
Rilevato che
Il sostegno alle imprese assurge dunque a strategia prioritaria della programmazione regionale e dello stesso bilancio di previsione per il 2016. Oltre a non aumentare la tassazione, tra gli interventi previsti nel bilancio di previsione 2016 vi è infatti l’erogazione di 5 milioni di euro (25 milioni in tre anni) per la legge sull’attrattività per le imprese e di almeno 8,5 milioni per l’internazionalizzazione delle imprese. Viene inoltre prevista l’attivazione di un fondo di microcredito rivolto alle piccole imprese con una dotazione di 6 milioni di euro.
Nel bilancio di previsione 2016 è inoltre previsto il cofinanziamento regionale per 52mln€ alla programmazione dei fondi strutturali europei (POR-FESR, PSR, POR-FSE), con l’obiettivo di moltiplicarne gli effetti e l’operatività. Proseguirà dunque (così come già accaduto nel 2015) l’uscita dei bandi regionali collegati alla programmazione dei fondi europei, che saranno rivolti alle imprese, comprese le PMI, dei diversi settori, rappresentando una importante opportunità di finanziamento per il sistema economico.
Evidenziato che
Durante l’udienza conoscitiva del Bilancio 2016 anche il Tavolo regionale dell’imprenditoria, che rappresenta le 12 associazioni di categoria delle PMI, ha evidenziato come sia fondamentale lavorare sulla massima accessibilità per le imprese alle risorse regionali, anche attraverso azioni di semplificazione e di sburocratizzazione del sistema dei bandi.
I bandi di finanziamento alle imprese, di prossima pubblicazione, offriranno nuove opportunità di sviluppo per tutte le realtà produttive, comprese le PMI. E’ dunque importante assicurare la massima accessibilità a questi strumenti, anche garantendo rapidità nelle tempistiche di valutazione dei progetti, nella stesura delle graduatorie e nell’erogazione delle risorse.
Dato atto che
Da luglio è attiva la commissione che ha il compito di verificare, con le associazioni di rappresentanza delle imprese, gli strumenti finanziari attivati nell’ambito della programmazione europea al fine individuare tutte le possibilità di semplificazione e di accesso agli stessi da parte delle attività produttive, e di semplificare quindi le procedure progettuali che inevitabilmente gravano sulle imprese (con una complessità che spesso aumenta laddove l’impresa è di piccole dimensioni).
Considerato che
Sono numerosi e trasversali gli ambiti ed i settori su cui interverranno i bandi e gli strumenti finanziari regionali, in cui verrà dato spazio a progettualità innovative, ma anche a proposte di intervento più immediate (quali per esempio l’acquisto di nuovi macchinari e strumenti o l’aggiornamento professionale di imprenditori e dipendenti).
Ed è dunque auspicabile che le risorse previste siano fruibili per tutte le tipologie di imprese, comprese le piccole imprese, attraverso la previsione di bandi o strumenti che, per importo e modalità di erogazione, corrispondano alle caratteristiche di queste realtà imprenditoriali meno strutturate, ma egualmente vitali per il sistema produttivo emiliano-romagnolo, anche per l’effetto diffuso che tali micro-finanziamenti potrebbero essere in grado di generare.
Evidenziato che
Accanto a temi come l’internazionalizzazione, l’innovazione, la ricerca, la valorizzazione ambientale e culturale del territorio, la sostenibilità, sia importante dare risposta ad alcune delle criticità che le PMI stanno vivendo, come il tema del ricambio generazionale e la creazione di reti ed aggregazione di impresa al fine di affrontare in maniera più efficace la sfida della concorrenza.
Tutto ciò premesso si impegna la Giunta
Ad avviare celermente i bandi e gli strumenti di finanziamento previsti, facendo in modo che siano accessibili tanto alle grandi imprese, quanto alle PMI ed alle microimprese, prevedendo dunque forme di finanziamento differenziato, soprattutto per queste ultime.
A valutare quelle che sono le modalità più idonee per garantire procedure semplificate e celeri per accedere alle risorse, tempi ridotti e certi per l’espletamento delle procedure di selezione, e la massima semplificazione possibile relativamente alla documentazione che le imprese devono produrre, privilegiando sempre la modalità digitale a quella cartacea.
Ad attivare e rinforzare tutti gli strumenti di comunicazione che possono essere utili per informare in maniera capillare e completa le imprese sulle opportunità previste, rendendo ancor più chiaro e diretto l’accesso alle risorse stanziate, anche per le PMI.
Approvata a maggioranza dalla Commissione II Politiche economiche nella seduta del 20 aprile 2016