n.76 del 27.03.2013 periodico (Parte Seconda)
Procedure in materia di impatto ambientale - L.R. 18/05/1999 e s.m.i. (Titolo III. Procedura di VIA concernente attività estrattiva di un'area di laminazione delle piene, ai sensi dell'art. 32 delle NTA del PIAE della Provincia di Forlì-Cesena,"Interventi utili in materia di sicurezza territoriale" Ambito 1 - Villa Rovere
Il Comune di Forlì in qualità di Autorità competente comunicala deliberazione relativa alla procedura di VIA concernente attività estrattiva di un'area di laminazione delle piene, ai sensi dell'art. 32 delle NTA del PIAE della Provincia di Forlì - Cesena, “interventi utili in materia di sicurezza territoriale” Ambito 1 - Villa Rovere.
Il progetto è presentato dalla Società S.G.S. s.r.l. Via Maglianella n.23/B
Il progetto è localizzato in sinistra idrografica del Fiume Montone in località Villa Rovere
Il progetto interessa il territorio del Comune di Forlì
Ai sensi del Titolo III della Legge Regionale 18 maggio 1999 n. 9 s.m.i.
Il Comune di Forlì con Deliberazione di Giunta Comunale n. 48 del 5 marzo 2013 ha assunto la seguente decisione
- di valutare positivamente ai sensi della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, la Valutazione di Impatto Ambientale positiva sul progetto di realizzazione mediante attività estrattiva di un'area di laminazione delle piene ai sensi dell'art. 32 delle NTA del PIAE della Provincia di Forlì-Cesena “Interventi utili in materia di sicurezza territoriale”-Ambito n. 1 - Villa Rovere poiché le attività ivi previste, secondo gli esiti dell’apposita Conferenza di Servizi conclusasi il giorno 20 febbraio 2013, sono nel complesso ambientalmente compatibili;
- di comprendere e sostituire ai sensi dell’art. 17, comma 1, della LR 18 maggio 1999, n. 9 e s.m.i., tutte le autorizzazioni e gli atti di assenso comunque denominati in materia ambientale e paesaggistico-territoriale per le opere in oggetto, e nello specifico la valutazione di incidenza e autorizzazione paesaggistica;
- di ritenere, quindi, possibile realizzare il progetto a condizione siano rispettate le seguenti prescrizioni:
- ai fini di tutelare gli ambiti in cui verrà realizzato l’intervento sarà necessario adottare accorgimenti mirati da mettere in atto sia nelle fasi di svolgimento della attività estrattiva in relazione alla riduzione del rumore, riduzione della produzione e dispersione sia delle polveri sia delle sostanze inquinanti derivanti dai veicoli a motore impiegati sia al coretto ripristino finale degli ambienti di cava.
- l'attività di escavazione riduce lo strato pedologico e il substrato alluvionale che protegge la falda da l'inquinamento, per cui, in generale, si prescrive che siano messi in atto tutti gli accorgimenti tecnici e gestionali per evitare lo sversamento sul suolo di sostanze inquinanti e la dispersione di queste nel suolo e, quindi nelle falde.
- Si prescrive il rispetto rigoroso dei confini dell’ambito estrattivo Villa Rovere risultanti dalla Tavola n. 33 del POC.
- La pista ciclabile dovrà essere accompagnata da apposite sistemazioni a verde con siepi alberate. Queste sistemazioni, devono dare un’idea di continuità del sistema.
- Le caratteristiche dell’impianto da realizzare a compensazione dei filari abbattuti sono le seguenti.L’impianto dovrà realizzarsi nella prima stagione utile successiva alla conclusione dell’attività estrattiva, dovrà essere caratterizzato da essenze arboreee con una copertura superiore al 60% e sullo stesso dovranno essere effettuati interventi di manutenzione per i primi cinque anni quali risarcimento delle fallanze, ripuliture tramite sfalcio delle erbe infestanti, irrigazione di soccorso ogni qualvolta se ne presenti la necessità, al fine di garantire un corretto attecchimento delle essenze; attestazione dell’effettiva realizzazione della piantumazione, con indicazione delle particelle catastali interessate, del tipo di impianto e del programma delle manutenzioni, deve essere inviata al Servizio Pianificazione della Provincia entro un mese dell’avvenuta messa a dimora delle piante.
- Non devono essere posti all’interno dell’area di cava impianti di illuminazione tali che possano essere a supporto per eventuali lavorazioni notturne;
- Le attività di cantiere dovranno essere svolte nelle sole ore diurne nel periodo 7 – 19 e nei soli giorni feriali;
- I mezzi non potranno sostare lungo le strade pubbliche di accesso alla cava in attesa di apertura della stessa, nella strada privata di accesso alla cava non potranno sostare a motori accesi;
- I camion all’uscita dalla cava dovranno essere coperti con appositi teloni;
- Il corso dei lavori dovrà prevedere, prioritariamente, lo scavo del settore adiacente alla pista ciclo pedonale. In seguito alla sistemazione finale del settore I e comunque prima dell’inizio lavori del settore III dovrà essere realizzata la pista ciclo pedonale al fine di poterla utilizzare sin da subito, senza attendere la fine dei lavori di cava.
- Ad inizio lavori della cava dovrà essere presentata al Comune di Forlì un cronoprogramma in merito alla lavorazione dei quattro settori. Per ogni settore dovrà essere comunicato al Comune di Forlì l’inizio lavori;
- Al termine dei lavori di sistemazione, dovranno essere effettuati saggi a campione alla fine dei lavori di ogni settore per verificare la concreta osservazione del mantenimento sul fondo degli scavi di 30 cm di ghiaia e sabbia;
- la strada in ingresso alla cava dovrà essere asfaltata a protezione dei ricettori più vicini;
- durante le fasi di escavazione a Nord e a Sud si dovranno realizzare dune di 2,5 metri di altezza per schermatura dal rumore
- il ripristino dell’area, finalizzata prevalentemente alla coltivazione, che deve prevedere la ricopertura della superficie di scavo con il terreno vegetale precedentemente asportato e accantonato, il livellamento e la regimazione idraulica.
- al fine di tutelare le specie faunistiche nidificanti e non nell’area studio, si prescrive di non effettuare nessuna delle attività a maggiore impatto sugli ecosistemi (abbattimento della vegetazione, avvio delle attività di scavo) nei periodi riproduttivi e cioè in primavera/estate, in quanto il principale rischio è quello di distruggere le nidiate
- Lungo lo stradello ciclo-pedonale previsto dovrà essere realizzata, una siepe di tipo naturalistico per isolare il percorso del parco fluviale dai terreni circostanti, di circa m 200. Dovranno essere messe a dimora piante arbustive allevate in contenitore da 3 litri (altezza circa 60/80 cm) su una fila a distanza di cm 80 tra loro. Per 5 anni successivi all’impianto dovranno essere effettuate le seguenti cure colturali: sostituzione delle fallanze con le specie medesime, ripuliture dalla vegetazione infestante, irrigazione di soccorso in caso di prolungata siccità.
- .Dovrà essere realizzato lo stradello ciclo - pedonale fino al confine demaniale
- non potrà essere realizzato nessun impianto di illuminazione a servizio della cava nell’area in prossimità del SIC (in prossimità del I e II settore).
- I lavori sulle misure di compensazione e mitigazione dei punti precedenti dovranno essere rendicontate annualmente al Comune di Forlì per i cinque anni successivi alla loro realizzazione per valutare sia lo stato generale dell’habitat adiacente all’intervento sia per valutare l’efficacia delle misure compensative.
- entro un mese dall'inizio della coltivazione dovrà essere eseguita una fonometria finalizzata alla verifica del rispetto dei limiti di immissione differenziale (in condizione di finestra aperta e chiusa) presso il ricettore n.3, valutato il più rappresentativo e critico; tale fonometria da effettuarsi nella condizioni maggiormente gravose (utilizzo di pala escavatrice, movimento mezzi meccanici, carico di materiali inerti), dovrà tener conto dell'eventuale presenza di componenti tonali e impulsive connesse all'attività in essere;
- risultati delle verifiche dovranno essere descritte in una relazione tecnica, a firma di un tecnico competente in acustica (TCA), da inviare all'Amministrazione Comunale, entro un mese dall'effettuazione della misura. La relazione dovrà, inoltre, contenere una nuova valutazione sul rispetto del limite di immissione differenziale per ogni fase di coltivazione (stralci I, II, III, IV) presso tutti i ricettori esposti, tarando il modello sulla base della misura effettuata. Nel caso in cui le misure o le valutazioni evidenziassero il superamento del limite di immissione differenziale (5 dBA diurni) la relazione succitata dovrà indicare le opere/mitigazioni di contenimento finalizzate al rispetto del limite differenziale diurno presso tutti i ricettori interessati dal superamento e i relativi tempi di attuazione;
- al fine di formare una schermatura dal rumore, il materiale di scarto dovrà essere stoccato temporaneamente a confine dell’area di cava verso i ricettori sensibili n.1, 2, 3 e 4, come indicato nell'elaborato a pag. 21 della valutazione previsionale di impatto acustico con data 8/3/2012; tale materiale dovrà essere sagomato in modo da formare dune di almeno 2,5 m di altezza;
- nell’arco della giornata non dovranno essere utilizzati più di otto (8) mezzi pesanti mezzi/giorno ovvero non dovranno essere fatti più di sedici (16) viaggi/giorno;
- dovrà inoltre essere garantita, durante le fasi di coltivazione, gestione, sistemazione e ripristino ambientale, una costante bagnatura della viabilità di servizio, dei piazzali di carico, dei cumuli stoccati nelle aree di cantiere e di quelli trasportati con autocarri che dovranno essere coperti;
- in Via delle Vigne, in prossimità dell'incrocio con via Firenze- via del Braldo, lato Castrocaro, occorre eseguire una bonifica della banchina stradale, mediante tombinatura del fosso esistente per una lunghezza di circa 20 m. Il manufatto per la tombinatura del fosso deve essere costruito con tubo autoportante in cemento di diametro cm. 40, posato su letto di sabbia e rinfiancato ai lati con stesso materiale, completato da frontali in cls dello spessore cm 20 di altezza non superiore al ciglio stradale. Dovrà poi essere ricoperto da uno strato di misto granulare stabilizzato di pezzatura massima 40 mm., costituito da miscele di pietrisco, sabbia e legante naturale, sino ad ottenere un piano perfettamente livellato e sagomato.
- Si dovrà dare continuità alla pista ciclabile esistente in prossimità della curva vicino alla chiesa di Rovere, (lato cava). Occorrerà eseguire una bonifica della banchina stradale al fine di dare continuità alla pista ciclabile esistente che dovrà avere larghezza non inferiore ai 2,00 m, dovrà essere sostenuta mediante gabbionate, terre armate o palificate, dovrà essere opportunamente delimitata e protetta attraverso idonei spartitraffico longitudinali, fisicamente invalicabili a norma secondo il CdS. La realizzazione della pista ciclabile dovrà essere subordinata all'eventuale nulla osta del Consorzio di Bonifica.
- in via delle Vigne, in prossimità dell'ingresso alla cava, nel lato curvilineo prospiciente la cava, occorre eseguire una bonifica della banchina stradale per un tratto di lunghezza pari a circa 20 m, mediante tombinatura del fosso esistente. Dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni. Il manufatto per la tombinatura del fosso deve essere costruito con tubo autoportante in cemento di diametro cm. 40, posato su letto di sabbia e rinfiancato ai lati con stesso materiale, completato da frontali in cls dello spessore cm 20 di altezza non superiore al ciglio stradale. Dovrà poi essere ricoperto da uno strato di misto granulare stabilizzato di pezzatura massima 40 mm., costituito da miscele di pietrisco, sabbia e legante naturale, sino ad ottenere un piano perfettamente livellato e sagomato.
- la piazzola di interscambio proposta dalla proprietà in via delle Vigne, in prossimità della curva, vicina all'ingresso alla cava, essa dovrà avere forma di trapezio con la base maggiore prospiciente la carreggiata di lunghezza pari a 30 ml; l'invito nella piazzola per i mezzi dovrà essere di lunghezza 8 ml per parte, garantendo una buona accessibilità alle piazzola. La larghezza finale della carreggiata, unita alla piazzola, non deve essere inferiore a 6,80 ml. Dovranno essere, inoltre, rispettate le seguenti prescrizioni. Il manufatto per la tombinatura del fosso deve essere costruito con tubo autoportante in cemento di diametro cm. 40, posato su letto di sabbia e rinfiancato ai lati con stesso materiale, completato da frontali in cls dello spessore cm 20 di altezza non superiore al ciglio stradale. Dovrà poi essere ricoperto da uno strato di misto granulare stabilizzato di pezzatura massima 40 mm., costituito da miscele di pietrisco, sabbia e legante naturale, sino ad ottenere un piano perfettamente livellato e sagomato.
- Per migliorare la sicurezza stradale, si ritiene anche opportuno: rafforzare la segnaletica verticale dotandola di indicazioni di pericolo al fine di moderare la velocità (pericolo generico, rallentare, presenza di mezzi agricoli) nel tratto a doppio senso di circolazione, - installare ex novo segnaletica sempre verticale nel tratto di via delle Vigne che diverrà senso unico. La tipologia di segnaletica andrà concordata con l'ufficio Segnaletica del Comune di Forlì.
- Nel tratto a senso unico che verrà istituito in via delle Vigne i mezzi impiegati per svolgere l'attività dovranno circolare secondo le seguenti prescrizioni: accederenno alla cava in via delle Vigne da via Firenze, dall'incrocio via Firenze - via del Braldo-via delle Vigne; usciranno dalla cava svoltando a sinistra per immettersi nella via delle Vigne e si immetteranno nella via Firenze dal tratto di via delle Vigne regolamentato dal senso unico: sarà, pertanto, vietato il transito dei mezzi in via delle Vigne dal civico 13 al civico 1.
- il proponente dovrà curare, sotto la propria diretta responsabilità civile e penale, l’osservanza delle prescrizioni del codice stradale vigente e del relativo regolamento.
- il proponente dovrà comunicare alla data d’inizio e di fine dei lavori al Servizio Viabilità.
- il proponente dovrà farsi carico dell'onere dell'eventuale manutenzione, ordinaria e straordinaria, della strada, nel tratto interessato dal transito dei mezzi a servizio dell'impianto, resa necessaria dal transito stesso e per tutto il periodo di funzionamento dell'impianto. Per il rispetto di tale prescrizione, dovrà essere prestata una garanzia (es. polizza fidejussoria) a favore del Comune, di importo pari a Euro 20.000,00, e durata pari alla durata dell'autorizzazione decorrenti dal rilascio dell'autorizzazione, contestualmente alla stessa
- prima dell'inizio dell'attività, il richiedente dovrà effettuare una verifica in contradditorio dello stato di fatto delle sede stradale, concordata tempestivamente con questo Servizio.
- di trasmettere, ai sensi dell’art. 16, comma 4, della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, copia della presente deliberazione alla ditta proponente;
- di trasmettere, ai sensi dell’art. 16, comma 4, della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza, copia della presente deliberazione allo Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune di Forlì, all'ARPA sezione provinciale di Forlì-Cesena, alla Provincia di Forlì - Cesena, al Servizio Tecnico di Bacino e all'AUSL di Forlì-Cesena;
- di fissare, ai sensi dell’art. 17, comma 10, della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, l’efficacia temporale della presente Valutazione di Impatto Ambientale in anni 5;
- di pubblicare per estratto nel Bollettino Ufficiale dell a Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 16, comma 4,della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni la deliberazione di giunta comunale;
- di pubblicare integralmente la presente delibera sul sito web del Comune di Forlì;
Inoltre, attesa l'urgenza di provvedere in merito
di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, del Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.