n.252 del 20.09.2017 periodico (Parte Seconda)

Valutazione di impatto ambientale (VIA) relativa al progetto di ristrutturazione mulino per ripristino attività produttiva, comune di Palanzano (PR) presentato da Società Agricola Mulino di Compari Srl - Presa d'atto delle determinazioni della Conferenza di Servizi (Titolo III LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera:

a) la Valutazione di Impatto Ambientale positiva, ai sensi dell’art. 16 della legge regionale 18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni relativa alla “ristrutturazione mulino per ripristino attività produttiva” progetto presentato da Società Agricola Mulino di Compari S.r.l., poiché l’intervento previsto è, secondo gli esiti dell’apposita Conferenza di Servizi conclusasi il giorno 14 luglio 2016, nel complesso ambientalmente compatibile;

b) di ritenere quindi possibile la realizzazione del progetto di cui al punto a) a condizione che siano rispettate le prescrizioni indicate ai punti 1.C, 2.C e 3.C del Rapporto conclusivo della Conferenza di Servizi, che costituisce l’Allegato 1 parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, unitamente alle prescrizioni riportate al punto 3.11 della presente delibera, che vengono di seguito trascritte:

1 Ai sensi dell'art.12 bis del TU 1775/33 la concessione di derivazione può essere rilasciata a condizione che non sia pregiudicato il mantenimento degli obiettivi di qualità definiti per il corso d'acqua interessato e, ritenuto congruo il valore di DMV fissato nel SIA, che sia garantito il mantenimento in alveo del valore di DMV pari a 0.8 mc/s.

2 Al fine della verifica sia del rispetto della soprarichiamata prescrizione, sia della congruità dei quantitativi di DMV stabiliti per il mantenimento delle caratteristiche ecosistemiche del corpo idrico derivato, verranno fissati specifici monitoraggi descritti nei successivi quadri

3 Tutti gli scavi necessari all’esecuzione dell’intervento devono essere eseguiti sotto la direzione scientifica dell’Ufficio Mibact competente per settore e territorio, sotto il controllo di archeologo professionista, individuato e incaricato dalla committenza.

4 Il nominativo dell’archeologo dovrà essere tempestivamente comunicato al funzionario responsabile della pratica, con cui dovranno essere concordati tempi e modalità dell’assistenza archeologica.

5 Per la porzione di mulino oggetto di recupero e ristrutturazione dovranno essere utilizzati gli stessi materiali della porzione rimasta, e dovrà distinguersi, rispetto a quest’ultima, per un leggero arretramento di qualche millimetro.

6 Si ritiene congruo il sistema di monitoraggio progettato per la verifica in continuo del DMV fissato pari a 0.8 mc/s.

7 Per quanto riguarda gli aspetti legati alla parete rocciosa incombente sul mulino andrà verificata, in sede di progettazione esecutiva, la fattibilità dell’opera mediante dettagliato studio geologico/geotecnico e individuando le soluzioni progettuali e adeguati interventi di messa in sicurezza. Tale studio andrà redatto e sottoscritto da geologo o ingegnere geotecnico abilitato ed esperto nella stabilità degli ammassi rocciosi, lo stesso sarà sottoposto a verifica di ottemperanza da parte del Servizio Area Affluenti Po dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile.

8 Ai sensi dell'art. 95 comma 3, del DLgs 152/06, entro 90 gg dall'approvazione della procedura in oggetto, e comunque anteriormente all'entrata in esercizio dell'impianto, dovrà essere presentato, per approvazione, al servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua, Aria e Agenti Fisici, progetto per l'installazione di idonei dispositivi per la misurazione delle portate e dei volumi d'acqua pubblica derivati e restituiti.

9 Nell'atto di approvazione di tale progetto verranno stabiliti gli obblighi e le modalità di trasmissione dei risultati delle misurazioni, sia dei valori di DMV sia dei valori delle portate e dei volumi d'acqua derivati e restituiti, alla Regione Emilia-Romagna, ad ARPAE e all'Autorità di Bacino territorialmente competente.

10 Si valuta positivamente la proposta di monitoraggio presentata ritenendo opportuno, comunque, apportarvi alcune modifiche/correzioni.

  • Il monitoraggio relativo alla fauna ittica dovrà essere effettuato in due distinte stazioni, una ubicata a monte del prelievo, l'altra nel tratto sotteso dall'intervento proposto ed andranno eseguite secondo il seguente schema:

FAUNA ITTICA

ANTE OPERAM

IN OPERAM

POST OPERAM

Periodo

1 annualità

annualmente

2 annualità

Campagne di

rilevazione

1 campionamento/anno

1 campionamento/anno

1 campionamento/anno

  • Considerato che nell'ambito della documentazione presentata nel dicembre 2015 è stato prodotto il monitoraggio (ante operam), relativo alla fauna ittica, effettuato in un'unica stazione (ENZ_01) ubicata nel tratto sotteso, si ritiene opportuno vada ripetuto il monitoraggio ante operam nelle due stazioni (a monte e a valle dell'opera di presa).
  • Il monitoraggio teso al calcolo dell'indice IBE, come da progetto presentato, verrà effettuato a monte e valle dell’opera di presa e a valle dello scarico in regime di magra e di morbida; secondo il seguente schema:

 

ANTE OPERAM

IN OPERAM

POST OPERAM

Periodo

1 annualità

annualmente

2 annualità

Campagne di

rilevazione

2 campionamenti/anno

2 campionamenti/anno

2 campionamenti/anno

  • Considerato che nell'ambito della documentazione presentata nel dicembre 2015 è stato prodotto il monitoraggio (ante operam), teso al calcolo dell'indice IBE, effettuato nelle stazioni IBE-E_01 e IBE-C_02, effettuato il 22.5.2013, ovvero in regime di morbida, si ritiene opportuno vada effettuato, a completamento del monitoraggio ante operam, analogo monitoraggio, nelle medesime stazioni, in regime di magra. (a monte e a valle dell'opera di presa).
  • Per monitoraggio teso al calcolo dell'indice IFF (Indice di Funzionalità Fluviale) verrà analizzare un unico tratto a monte e valle dell’opera di progetto di 250 m..
  • Per quanto riguarda la periodicità del monitoraggio le analisi dovranno essere eseguite secondo quanto indicato nel seguente schema:

 

ANTE OPERAM

IN OPERAM

POST OPERAM

Periodo

1 annualità

 

2 annualità

Campagne di

rilevazione

1 campionamento/anno

 

1 campionamento/anno

  • Si ritiene assolto il monitoraggio ante operam teso al calcolo dell'indice IFF, vista la documentazione presentata nel dicembre 2015.
  • Annualmente e/o al termine del monitoraggio previsto in ogni fase (ante, in e post operam) dovrà essere inviata apposita relazione, comprensiva dell'insieme dei dati di monitoraggio, nonché del calcolo dei diversi indici, ivi compreso l'ISECI, al Servizio regionale competente in materia di tutela della risorsa idrica.

c) di dare atto che i pareri dalla Provincia di Parma e del Comune di Palanzano ai sensi dell’art. 18, comma 6 della LR 18 maggio 1999 n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in merito al progetto in esame, sono compresi all’interno del Rapporto di cui al punto 3.9;

d) di dare atto che il ARPAE – SAC RE ha rilasciato la Concessione di derivazione di acqua pubblica per produzione di energia oleodinamica, comprensiva di concessione per l’utilizzo di aree del demanio idrico ai sensi del R.R. 41/2001, con Determinazione n. 3857 del 11/10/2016 a firma del Dirigente Valentina Beltrame, che costituisce l’Allegato 2, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

e) di dare atto che il Comune di Palanzano ha rilasciato l’autorizzazione paesaggistica relativa al progetto n. 4/2016, ai sensi del DLgs 42/2004, in data 15/07/2016, che costituisce l’Allegato 3 parte integrante e sostanziale della presente deliberazione contenente in particolare obblighi e condizioni allo specifico art. 11;

f) di dare atto che la Provincia di Parma non ha partecipato alla seduta conclusiva della C.d.S; trova quindi applicazione quanto disposto dall’art. 14-ter, comma 7, della legge 241/1990;

g) di dare atto che l’Autorità di Bacino del Po non ha partecipato alla seduta conclusiva della C.d.S; trova quindi applicazione quanto disposto dall’art. 14-ter, comma 7, della legge 241/1990;

h) di dare atto che il Servizio Tutela e Risanamento Acqua, Aria e Agenti Fisici della Regione Emilia-Romagna non ha partecipato alla seduta conclusiva della C.d.S; trova quindi applicazione quanto disposto dall’art. 14-ter, comma 7, della legge 241/1990;

i) di dare atto che il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo – Soprintendenza Archeologica delle Arti e Paesaggio per le Province di Parma e Piacenza non ha partecipato alla seduta conclusiva della C.d.S; trova quindi applicazione quanto disposto dall’art. 14-ter, comma 7, della legge 241/1990;

j) di trasmettere, ai sensi dell’art. 16, comma 3, della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, copia della presente deliberazione alla ditta proponente Il Mulino de Compari Società Agricola Srl;

k) di trasmettere, ai sensi dell’art. 16, comma 3, della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza, copia della presente deliberazione alla Provincia di Parma, al Comune di Palanzano, al Servizio Tutela e Risanamento Acqua, Aria e Agenti Fisici della Regione Emilia-Romagna, all’Autorità di Bacino del Po, alla Comunità Montana Unione dei Comuni Parma Est, all’AUSL di Parma, all’ARPAE – SAC RE, alla Soprintendenza Archeologica delle Arti e Paesaggio per le provincie di Parma e Piacenza;

l) di pubblicare per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 16, comma 3, della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente partito di deliberazione;

m) di pubblicare il presente atto sul sito WEB della Regione Emilia-Romagna.

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