n.299 del 21.10.2021 (Parte Prima)

Oggetto n. 4055 - Ordine del giorno n. 3 collegato all'oggetto assembleare 3869 Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Misure urgenti a sostegno del sistema economico ed altri interventi per la modifica dell'ordinamento regionale". A firma dei Consiglieri: Sabattini, Bulbi, Fabbri, Pompignoli, Costa, Rossi, Pillati, Caliandro, Bondavalli, Costi, Mori, Mumolo, Pigoni, Marchetti Francesca, Zappaterra, Daffadà, Zamboni, Tarasconi, Rontini, Bessi, Amico, Gerace

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

la Regione Emilia-Romagna ha da sempre impostato il suo agire riservando particolare riguardo in materia di organizzazione della prevenzione sui luoghi di lavoro e di lotta all'illegalità in tutte le sue forme;

del tutto inaccettabile è il verificarsi di infortunio esiziale sul lavoro, eventualità non solo da condannare fermamente, ma che deve essere scongiurata improntando una riflessione complessiva che caratterizzi il nostro agire per una sempre maggiore tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Considerato che

l'Associazione Nazionale fra lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro (ANMIL) nel suo intervento nell'Udienza conoscitiva del Progetto di legge in oggetto ha evidenziato:

- lo stretto legame a suo dire intercorrente tra lo sviluppo economico, il rilancio delle attività produttive ed il rischio che si abbassi la guardia sul fronte della prevenzione;

- che per contrastare tale eventualità occorre rafforzare le politiche di prevenzione e fare di più per la diffusione di una cultura della sicurezza che non sacrifichi la vita e la salute dei lavoratori.

Valutato positivamente che

il dialogo che si è aperto recentemente tra Governo e sindacati sulla tematica della sicurezza nei luoghi di lavoro ha contribuito a delineare un piano per la sicurezza contenente una serie di misure da mettere in campo per prevenire gli incidenti: il potenziamento del sistema di formazione di dipendenti e imprenditori; la revisione e il rafforzamento delle norme sanzionatorie per le violazioni; l'interoperabilità delle banche dati delle diverse amministrazioni per favorire il passaggio di informazioni sulle sanzioni irrogate tra i soggetti che si occupano della sicurezza nei luoghi di lavoro;

la Commissione Ue ha approvato il "Quadro strategico in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2021-2027" che definisce le priorità e le azioni chiave per migliorare la salute e la sicurezza dei lavoratori, affrontando i rapidi cambiamenti che si stanno verificando nell'economia, nell'evoluzione demografica e nei modelli di lavoro;

con il suddetto nuovo quadro strategico la Commissione europea intende promuovere l'approccio "zero vittime" mirando a rafforzare la cultura della prevenzione con una serie di iniziative per favorire indagini approfondite su infortuni e decessi, individuare e affrontare le cause, sensibilizzare sui rischi connessi ad infortuni e malattie professionali e rafforzare gli orientamenti esistenti;

il Ministero della Salute, il quale presiede il Comitato per l'indirizzo e la valutazione delle politiche attive per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro ai sensi dell'art. 5 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i., sta predisponendo una strategia nazionale sulla salute e sicurezza sul lavoro armonizzata con quanto previsto dalle normative europee e dalle convenzioni internazionali, e che detti le linee comuni e individui obiettivi e programmi dell'azione pubblica di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori;

tale strategia tiene conto di vari documenti di grande importanza: Il Patto per la salute, i Livelli Essenziali di Assistenza, il Piano nazionale della prevenzione (PNP) 2020-2025 e i relativi Piani Regionali, il Piano strategico operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale (PanFlu 2021-2023), la programmazione della vigilanza, le linee programmatiche Inail-ClV (missione prevenzione missione ricerca) e il Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR);

il Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 e il relativo futuro Piano Regionale della Prevenzione 2022-2025 accosta l'attività di assistenza e di formazione a quella di vigilanza e controllo nei luoghi di lavoro attraverso il Piano Mirato di Prevenzione, ponendo attenzione specifica al settore agricolo e forestale dove infortuni e decessi continuano a registrare un numero troppo elevato.

Impegna la Giunta regionale

a mantenere alta l'attenzione e la priorità di intervento dell'amministrazione regionale sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro nell'ambito delle proprie competenze in materia, e sollecitare il Governo nelle sedi opportune ad agire per definire in tempi brevi la strategia nazionale più efficace di contrasto agli incidenti sui luoghi di lavoro, alle malattie professionali e agli infortuni, in particolare quelli mortali;

a incrementare le attività per la diffusione di una cultura della sicurezza, dando piena attuazione alle nuove strategie della UE in materia, nonché al Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 e a quello regionale in via di recepimento.

Approvato all'unanimità dei votanti nella seduta antimeridiana del 13 ottobre 2021

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