n.27 del 01.02.2023 periodico (Parte Seconda)

Nomina del Gruppo di lavoro interdirezione per l'esame del quadro normativo in materia di pianificazione e programmazione regionale finalizzato al superamento delle disfunzioni applicative riguardanti le procedure di approvazione e adozione dei principali piani e programmi regionali. Elaborazione di una proposta unitaria di semplificazione e omogenizzazione procedurale

IL CAPO DI GABINETTO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA

Richiamati:

- il Programma di Mandato della Giunta, illustrato all’Assemblea Legislativa dal Presidente della Regione Emilia-Romagna il 9 giugno 2020, che ha confermato l’intenzione di sottoscrivere un nuovo Patto con tutte le rappresentanze sociali e istituzionali della regione sulla base della positiva esperienza del Patto per il Lavoro di cui alla DGR n. 1646/2015;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 1899 del 14/12/2020 con la quale è stato approvato il nuovo "Patto per il lavoro e per il Clima” con l’obiettivo di generare lavoro di qualità, contrastare le diseguaglianze e accompagnare l’Emilia-Romagna nella transizione ecologica, contribuendo a raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile;

considerato che:

- il “Patto per il lavoro e per il Clima” stabilisce impegni e responsabilità condivisi rispetto ad un percorso comune che migliori la qualità della vita delle persone e del pianeta, in particolare attraverso il perseguimento – nei successivi 5 anni – di 4 obiettivi strategici, tra cui la cd. transizione ecologica, e l’implementazione di 4 processi trasversali, tra i quali un ruolo importante riveste il Patto per la semplificazione;

- coerentemente con l’impegno di declinare in accordi operativi gli obiettivi condivisi con le rappresentanze sociali e istituzionali della regione, in data 27 ottobre 2021 è stato sottoscritto un Patto per la Semplificazione che tocca trasversalmente tutti gli obiettivi strategici indicati nel Patto per il Lavoro e per il Clima e si pone nell’ottica di realizzare un adattamento complessivo del sistema e un innalzamento della qualità dell’azione pubblica sia sotto il profilo della sua organizzazione, sia sotto il profilo della trasparenza e della celerità dei suoi procedimenti, in piena coerenza con gli indirizzi e i contenuti della Missione 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato dal Consiglio dei ministri e inviato alla stessa Commissione il 30 aprile 2021;

- l’implementazione di strumenti e meccanismi di semplificazione è resa ancora più urgente dall’aggravamento delle condizioni economiche e sociali, già fortemente compromesse dopo oltre due anni di emergenza sanitaria, conseguente alla crisi energetica che il conflitto internazionale in corso sta determinando;

ritenuto che:

- le misure adottate a livello nazionale per contenere i consumi di gas naturale e per alleggerire gli oneri a carico di famiglie e imprese a seguito dell’impennata dei prezzi al consumo e dell’aumento dei costi energetici, debbano essere accompagnate da iniziative e azioni mirate da parte delle istituzioni territoriali;

- la Regione, in questa dinamica, assume un ruolo di grande rilievo sia in qualità di co-responsabile della realizzazione di una strategia sostenibile di sviluppo, come indicato nel Patto per il Lavoro e il Clima, sia in qualità di soggetto cui spetta il compito di fornire, nell’immediatezza della crisi in atto, le risposte più idonee a fronteggiare la nuova situazione di emergenza;

considerato inoltre che:

- in tale logica, nell’ambito delle attività del Patto per il Lavoro e per il Clima, è stato costituito un tavolo permanente cui è affidato il compito di monitorare l’impatto dei costi dell’energia sul sistema regionale delle imprese e del lavoro e di definire le possibili azioni per contrastarne gli effetti;

- sin da subito il confronto tra Regione e rappresentanze economiche e sociali ha evidenziato la necessità di individuare e implementare con urgenza azioni volte a stabilizzare e semplificare il quadro regolatorio di riferimento per i settori maggiormente interessati dalla crisi in atto, in primis quello energetico;

- forti criticità si riscontrano, in particolare, nelle attività preordinate all’approvazione degli strumenti di pianificazione presupposti alla regolazione e allo svolgimento in concreto dei procedimenti autorizzatori, quali quelli in materia di realizzazione di impianti di energia da fonti rinnovabili;

- a tali criticità contribuisce anche un articolato assetto statutario che affida:

a) all’Assemblea (art. 28, comma 4, lett. d), dello Statuto) l’approvazione degli “atti regionali di programmazione e di pianificazione economica, territoriale e ambientale”;

b) alla Giunta (art. 46, comma 2, dello Statuto) l’adozione dei provvedimenti per realizzare i programmi di cui all’art. 28, lett. d), compresi quelli concernenti le opere pubbliche e l’organizzazione dei servizi (art. 46, comma 2, lett. e) nonché la predisposizione, “avvalendosi del contributo delle competenti commissioni consiliari del programma e dei piani della Regione”;

c) alla Giunta il compito di “adottare ogni altro provvedimento che lo Statuto e le leggi, nel rispetto delle competenze statutarie, non affidano alla competenza dell'Assemblea” (art. 46, comma 2, lett. k);

- a rendere ulteriormente complesso il contesto procedimentale preordinato all’adozione degli atti di pianificazione rileva la compresenza di diverse discipline settoriali e plurime fonti normative, anche statali, che regolano le fasi endoprocedimentali e determinano, nell’applicazione pratica, un aggravio procedurale che riverbera sulle tempistiche di realizzazione degli interventi a valle dell’approvazione degli atti suddetti;

Viste:

- la legge regionale n. 43 del 26 novembre 2001 recante “Testo Unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e succ. mod., ed in particolare l’art. 40, comma 1, lettera m) che attribuisce al Direttore Generale la competenza in merito alla costituzione di gruppi di lavoro;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 324 del 7 marzo 2022 ad oggetto “Disciplina organica in materia di organizzazione dell’ente e gestione del personale” che all’articolo 9 dell’Allegato A, disciplina il funzionamento dei Gruppi di lavoro ed in particolare prevede che “il Capo di Gabinetto, i Direttori generali e i Direttori di Agenzia possono costituire con proprio atto gruppi di lavoro, anche interdirezionali e con il coinvolgimento delle agenzie, per lo svolgimento coordinato di azioni, progetti, attività che comportano il concorso di competenze diversificate e/o specialistiche”;

Ritenuto che:

- per le ragioni sopra esposte sia indispensabile avviare un esame analitico del quadro regolatorio procedurale relativo agli strumenti di pianificazione e programmazione, in particolare di quelli a più forte impatto economico e territoriale, attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro intedirezione al quale affidare i seguenti compiti e obiettivi:

1) individuazione e valutazione dell’impatto delle fasi endo-procedimentali, anche di fonte statale, che si inseriscono nell’iter principale di approvazione degli strumenti di pianificazione e programmazione regionale;

2) individuazione dei possibili spazi di omogenizzazione e semplificazione delle norme regionali di rango primario e sub-legislativo che regolano le procedure di pianificazione e programmazione regionale in ciascun settore;

3) elaborazione di una proposta contenente il nucleo dei principi uniformanti le diverse discipline settoriali e applicabili in via generale all’attività pianificatoria;

4) individuazione degli elementi di incertezza rilevabili nell’attuazione delle procedure di approvazione e adozione degli atti regionali di programmazione e di pianificazione economica, territoriale e ambientale nell’ambito del rapporto tra le funzioni attribuite alla Giunta e l’Assemblea legislativa a norma dell’art. 28, comma 4, lett. d), dello Statuto, sopra richiamate;

5) enucleazione degli indirizzi operativi tesi a superare le incertezze applicative che afferiscono alle procedure di trasmissione e raccordo tra Giunta e Assemblea ai fini dell’approvazione degli atti di pianificazione e programmazione secondo la disciplina statutaria vigente.

- il gruppo di lavoro dovrà svolgere la propria attività sotto il coordinamento del sottoscritto Capo di Gabinetto del Presidente e il supporto del Servizio riforme istituzionali, rapporti con la conferenza delle regioni e coordinamento della legislazione e dovrà essere composto altresì:

a) dal Responsabile del Servizio Affari della Presidenza;

b) dai referenti individuati dal Direttore Generale dell’Assemblea legislativa per i profili di competenza.

Visti:

- la legge 6 novembre 2012, n. 190 recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” e ss.mm.ii.;

- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 "Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni" e succ. modifiche;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 111 del 31 gennaio 2022 “Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza 2022-2024, di transizione al piano integrato di attività e organizzazione di cui all’art. 6 del D.L. n. 80/2021”;

- la determinazione dirigenziale n. 2335 del 9 febbraio 2022 avente ad oggetto “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022”;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- le proprie circolari PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della deliberazione di Giunta n. 468/2017;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 1786/2018 “Linee guida per l’applicazione del D.Lgs. n. 39 del 2013, dell’art. 35 bis del D.Lgs. n. 165 del 2001 e degli artt. 6 e 13 del DPR n. 62 del 2013 nell’ordinamento regionale”;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 1123 del 16 luglio 2018 “Attuazione Regolamento (UE) 2016/679: definizione di competenze e responsabilità in materia di protezione dei dati personali, abrogazione appendice 5 della delibera di Giunta regionale n. 2416/2008” e ss.mm.ii.;

Richiamate:

- la deliberazione di Giunta regionale del 23 marzo 2020, n. 229 di nomina tra gli altri del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale;

- il Decreto del Presidente della Giunta regionale del 31 marzo 2020 n. 51 di attribuzione dell’incarico di Capo di Gabinetto del Presidente;

Attestato che il sottoscritto dirigente non si trova in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Attestata la regolarità amministrativa del presente atto;

determina:

1) di nominare, per quanto espresso in premessa e qui integralmente richiamato, il gruppo di lavoro interdirezione per lo svolgimento delle attività esposte sopra ai punti da 1)a 5);

2) che il gruppo di lavoro di cui al punto 1) è composto da:

a) per il Gabinetto del Presidente della Giunta regionale:

- dott. Andrea Orlando, Capo di Gabinetto Presidente della Giunta regionale;

- dott.ssa Filomena Terzini, dott.ssa Marta De Giorgi, dott.ssa Alessandra Maglieri, dott. Andrea Bernardo, dott. Luigi Ramenghi, dott. Francesco Paniccià - Servizio riforme istituzionali, rapporti con la conferenza delle regioni e coordinamento della legislazione ;

- dott.ssa Roberta Bianchedi - Servizio Affari della Presidenza;

b) per le strutture tecniche e di supporto agli organi dell’Assemblea legislativa:

- dott. Leonardo Draghetti, dott. Cosimo Tommasi – Direzione generale dell’Assemblea legislativa;

- dott. Stefano Bianchini - Gabinetto del Presidente dell’Assemblea legislativa;

- dott. Stefano Cavatorti, dott.ssa Michelina Iannantuoni, dott. Enzo Madonna, dott.ssa Giuseppina Pulvino, dott. Raffaele Terreo - Settore Affari legislativi e coordinamento commissioni assembleari;

c) per la Direzione Generale conoscenza, ricerca, lavoro, imprese:

- Dott.ssa Daniela Ferrara - Settore Fondi comunitari nazionali;

- Dott. Attilio Raimondi - Settore innovazione sostenibile, imprese, filiere produttive;

d) per la Direzione Generale cura del territorio e dell'ambiente:

- dott. Giovanni Santangelo - Settore governo e qualità del territorio;

- dott.ssa Gabriella Ghiselli - Direzione generale cura del territorio e dell'ambiente;

- dott.ssa Monica Guida - Settore difesa del territorio;

- dott.ssa Cristina Govoni - Settore tutela dell'ambiente ed economia circolare;

e) per la Direzione generale agricoltura, caccia e pesca:

- Dott.ssa Catia Briccolani, dott.ssa Rossella Marica Casagrande - Settore affari generali, giuridici, finanziari e sistemi informativi;

- Dott. Lucio Botarelli - Area agricoltura sostenibile;

- Dott. Giampaolo Sarno - Settore programmazione, sviluppo del territorio e sostenibilità delle produzioni;

f) per la Direzione generale risorse, Europa, innovazione e istituzioni:

- dott. Maurizio Ricciardelli, dott. Simone Aldrovandi – Settore Affari legislativi e aiuti di stato;

g) per la Direzione generale politiche finanziarie:

- dott. Lanfranco Vicenzi - Direzione generale politiche finanziarie;

h) per la Direzione generale cura della persona, salute e welfare:

- dott.ssa Ida Gubiotti, Area Affari legali e generali;

3) che il suddetto Gruppo di lavoro interdirezione rimanga operativo fino al 31.06.2023, e comunque fino al termine delle attività previste;

4) che il suddetto Gruppo di lavoro interdirezione, qualora se ne ravvisi la necessità, possa essere integrato, modificato e prorogato;

5) di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna;

6) di disporre la pubblicazione del presente atto ai sensi dell’art.7-bis, comma 3, del D.lgs. 14 marzo 2013 n. 33 e ss.mm.ii. in base a quanto previsto nel Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza e nella Direttiva di indirizzi interpretativi.

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