n.188 del 21.06.2021 (Parte Seconda)

Nuovo Programma di Riordino Territoriale (PRT) 2021-2023 (L.R. n. 21/2012 e ss.mm.ii.)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

- la L.R. 21 dicembre 2012 recante “Misure per assicurare il governo territoriale delle funzioni amministrative secondo i principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza” e in particolare gli artt. 22 e segg. in materia di incentivazione delle Unioni di Comuni;

- le LL.RR. 29 dicembre 2020, n. 12 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2021-2023 (Legge di stabilità regionale 2021)” e n. 13 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023” e la connessa deliberazione di Giunta n. 2004 del 28 dicembre 2020 avente ad oggetto “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento del bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023”;

Ritenuto che per la concessione delle risorse stanziate in bilancio per le finalità suddette (cap. 3205), pari per l’esercizio in corso a 9.694.681,00 euro e delle eventuali risorse aggiuntive che potrebbero essere reperite in assestamento, come pure di quelle statali regionalizzate spettanti alla RER, occorra approvare un nuovo Programma di riordino territoriale (di seguito PRT) triennale, essendo scaduto il precedente PRT 2018-2020;

Il nuovo PRT 2021-2023 si inserisce con le sue consistenti risorse nell’ambito di una nutrita serie di misure, interventi e progetti che la RER ha elaborato a favore del sistema comuni-unioni, in corso di attuazione per le medesime finalità, come per esempio il bando che ha finanziato il conferimento di incarichi biennali di Temporary manager da parte delle unioni costituite, avviate e in sviluppo per la predisposizione di progetti di crescita di tali unioni, a supporto del conferimento di nuove funzioni e con l’obiettivo del rafforzamento delle Unioni stesse, attraverso la crescita professionale del personale e l’implementazione di nuove soluzioni tecnologiche e di modalità di lavoro smart;

Il presente Programma si integra inoltre con una serie di altre misure, opportunità, sostegni e investimenti che la Regione sta mettendo in campo a favore delle Unioni e dei loro comuni, in particolare in materia di formazione e sviluppo professionale e per la crescita del personale:

- il riuso di corsi e-learning presenti sulla Piattaforma SELF;

- il sostegno alla partecipazione al Master di II livello “Public Management and Innovation” attivato dall’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, sede di Bologna, insieme alle Università di Modena e Reggio, di Ferrara e di Parma in collaborazione con la Fondazione Bologna University Business School. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto Academy della Regione Emilia-Romagna;

Il PRT 2021-2023 si pone l’obiettivo primario di offrire alle unioni risorse e supporti diretti al superamento di carenze strutturali e organizzative mediante il potenziamento delle articolazioni organizzative interne delle unioni, puntando sull’osmosi e sull’integrazione delle strutture comunali con quelle dell’unione e sull’integrazione degli strumenti di programmazione e pianificazione, in particolare in alcuni specifici settori di competenze. Con questo PRT si punta quindi a potenziare la capacità progettuale e realizzativa, convogliando risorse, strumenti e professionalità verso un comune sforzo di innovazione e trasformazione in alcuni ambiti nevralgici e strategici per il futuro dell’intero territorio regionale, dalle aree più interne a quelle più dinamiche, secondo le diverse vocazioni ed esigenze;

Questa nuova programmazione, pertanto, si inquadra in un più ampio disegno regionale di ripensamento e ridefinizione degli obiettivi e delle priorità del sistema degli enti locali, di nuovo protagonisti principali di una rinnovata fase di crescita che, grazie a nuove risorse disponibili, sarà possibile concretizzare;

Questo PRT intende infatti realizzare un approccio strategico coerente con le politiche e gli obiettivi del Green Deal, del Recovery Fund e del Patto per il Lavoro e per il Clima, ponendo particolarmente l’accento sulla Trasformazione digitale e sulla Transizione green; a tal fine punta all’incremento e rafforzamento della gestione di funzioni strategiche, strumentali alla creazione e sviluppo delle capacità progettuali ed attuative necessarie per utilizzare le risorse regionali, statali ed europee destinate agli obiettivi sopra indicati;

Il nuovo PRT punta quindi ad incentivare e sostenere, nell’ambito delle 13 funzioni già finanziate da quello precedente, alcune funzioni ritenute strategiche rispetto alla visione di futuro indicata: ICT-Agenda digitale; Pianificazione urbanistica; SUAP-SUE-SISMICA integrati; Lavori pubblici-Ambiente-Energia, ossia tutti quei settori a cui si vuole dare un impulso notevole e prioritario, specialmente in termini di rafforzamento degli uffici tecnici che se ne occupano. Si tratta di funzioni complesse e che richiedono professionalità appropriate;

A tale fine, il PRT introduce la possibilità per le Unioni di comuni di attivare convenzioni con altre istituzioni pubbliche per diverse motivazioni, tra cui colmare il fabbisogno di specifiche professionalità assenti nelle Unioni, ancorché i rapporti con dette istituzioni facciano comunque capo alle Unioni;

In particolare, è stata pertanto individuata una quota specifica di contributo per il conferimento di nuove funzioni strategiche e un aumento del punteggio per la funzione ICT-Agenda digitale; inoltre per le prossime annualità del PRT, si prevederà una premialità ulteriore nel caso di gestioni associate delle funzioni coerenti con le linee guida che saranno elaborate;

Nello stesso tempo questo bando si prefigge anche lo scopo di sostenere i processi riorganizzativi indotti dalla realizzazione dei piani di sviluppo incentivati dal precedente PRT per determinate Unioni, che hanno comportato un sensibile incremento delle gestioni associate, oltre che di contribuire ai processi riorganizzativi di natura strutturale che necessariamente scaturiscono in caso di recesso del comune principale, capofila del distretto sociosanitario di riferimento;

Ulteriore fine che si prefigge di raggiungere il Programma in approvazione è quello di riattivare processi di associazione in unione da parte dei comuni che finora non hanno avuto il necessario slancio, dando impulso a nuove esperienze di unione laddove si sono bloccate, o incentivando l’ingresso di comuni singoli in unione;

Accanto alle novità richiamate, sono disposte diverse conferme dell’impostazione del precedente PRT, con alcuni aggiornamenti:

- conferma dei requisiti e delle condizioni di accesso previsti dal precedente PRT, a cui si aggiungono specifiche condizioni e premialità per le unioni costituite;

- revisione e aggiornamento dei gruppi di unioni sulla base dei risultati raggiunti col precedente PRT;

- conferma dell’attribuzione dei punteggi sulla base delle schede funzione per le 13 funzioni già incentivate in passato e quindi sulla base del grado di completezza ed effettività delle gestioni associate; nelle schede funzioni relative alle funzioni strategiche sono aggiunti indicatori per la valutazione dei miglioramenti delle gestioni associate alla fine del triennio di programmazione;

- conferma dell’incremento dei punteggi in relazione ai parametri di complessità e virtuosità;

- conferma del budget di 4.200.000 euro e dei criteri di riparto delle risorse riservate alle unioni montane, con l’impegno di avviare un tavolo con UNCEM per condividere nuovi parametri di riparto di tali risorse;

- conferma dell’obbligo di compilazione però attraverso una nuova modalità telematica, e pubblicazione, della Carta d’Identità delle unioni, arricchita da quest’anno con indicatori di performance;

Richiamata la data di scadenza per la presentazione della domanda di contributo per l’annualità 2021, fissata al 12 luglio e la nuova modalità telematica di presentazione della richiesta dei contributi;

Dato atto che tutte le misure previste dal nuovo PRT triennale, così come le modalità di partecipazione da parte delle Unioni, sono contenute nell’Allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

Richiamati:

- il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii., ed in particolare l’art. 26, comma 1;

- la L.R. 15 novembre 2001 n. 40 "Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle LL.RR. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4", per quanto applicabile;

- la L.R. 26 novembre 2001 n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss.mm.ii. ed in particolare l’art. 37, comma 4;

Richiamate le proprie deliberazioni:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera n. 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007” e ss.mm.ii, per quanto applicabile;

- n. 2013 del 28 dicembre 2020 “Indirizzi organizzativi per il consolidamento e il potenziamento delle capacità amministrative dell’ente per il conseguimento degli obiettivi del programma di mandato, per fare fronte alla programmazione comunitaria 2021/2027 e primo adeguamento delle strutture regionali conseguenti alla soppressione dell’IBACN”;

- n. 2018 del 28 dicembre 2020 “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi dell’art. 43 della L.R. 43/2001 e ss.mm.ii.”;

- n. 111 del 28 gennaio 2021 “Approvazione Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza. Anni 2021-2023” e, in particolare, l’allegato D “Direttiva di indirizzi interpretativi 2021-2023”;

- n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella regione Emilia-Romagna”;

Richiamate, altresì:

- la propria deliberazione n. 771 del 24 maggio 2021 “Rafforzamento delle capacità amministrative dell'ente. secondo adeguamento degli assetti organizzativi e linee di indirizzo 2021”;

- la determinazione del Direttore generale Risorse, Europa, Innovazione e Istituzioni n.10222 del 28 maggio 2021 “Conferimento incarichi dirigenziali e riallocazione posizioni organizzative nell'ambito della Direzione generale Risorse, Europa, Innovazione e Istituzioni” che, tra l’altro, conferma fino al 19/2/2022 l’incarico di cui alla determina n. 2186 del 17/2/2017 in capo alla Dott.ssa Caterina Brancaleoni, quale responsabile del Servizio Coordinamento delle politiche europee, programmazione, riordino istituzionale e sviluppo territoriale, partecipazione, cooperazione e valutazione (codice 00000347);

Viste le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 e 21 dicembre 2017 PG/2017/0779385 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni, predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Acquisito il parere favorevole del CAL nella seduta del 7/6/2021;

Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore al Bilancio, Personale, Patrimonio, Riordino istituzionale, Paolo Calvano;

A voti unanimi e palesi

delibera

a) di approvare il nuovo Programma di riordino territoriale 2021-2023 nel testo allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto, costituito dal file denominato Programma di riordino territoriale 2021-2023 Next Generation Plan per le Unioni dell’Emilia-Romagna e dai relativi file Allegati (n. 1 Classificazione delle Unioni, n.2 Indicatore di complessità territoriale, Governance e Sviluppo dei servizi territoriali, n. 3La scheda di virtuosità, n. 4 Le schede funzione e n. 5 La Carta d’identità delle Unioni 2021-2023);

b) di stabilire che la scadenza per la presentazione delle domande per l’annualità 2021 è fissata alle ore 11 del 12 luglio (v. cap.7 del PRT allegato) e che la domanda deve essere presentata, a pena di esclusione, esclusivamente sull’apposita piattaforma disponibile al seguente indirizzo https://autonomie.regione.emilia-romagna.it/unioni-di-comuni/programma-di-riordino-territoriale/prt-2021-2023 a partire dall’11 giugno ore 9 (v.cap.7 del PRT allegato);

c) di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa;

d) di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna telematico.

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina