n.255 del 10.08.2016 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 2813 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sostenere progetti di approfondimento storico e di divulgazione del genocidio del popolo armeno. A firma dei Consiglieri: Alleva, Prodi, Ravaioli, Montalti, Torri, Taruffi

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna 

rilevato che recentemente il Parlamento della Repubblica federale della Germania ha approvato una risoluzione che riconosce il genocidio del popolo armeno del 1915 e le responsabilità dell’allora governo tedesco alleato dell’Impero ottomano, aggiungendosi ai 22 Stati che hanno già da tempo espresso su questo tema una posizione ufficiale; 

riconosciuti i fatti che nel quadro del primo conflitto mondiale (1914-1918) si compirono in Turchia portando al genocidio del popolo armeno. Con esso, il governo, dominato dal partito “Unità e Progresso” (chiamato dei Giovani Turchi), che aveva preso il potere nel 1908, attuò l’eliminazione dell’etnia armena, presente in Anatolia fin dal 7° secolo a.C. Il 24 aprile del 1915 ebbero inizio, in nome di un sentimento nazionalista, arresti, deportazioni e massacri. Si proseguì con un’opera di sistematica deportazione della popolazione armena verso il deserto di Der-Es-Zor, dove giunsero in pochi, in quanto la maggioranza fu decimata lungo la strada. Le vittime furono 1.500.000; la quasi totalità degli Armeni scomparve dalla terra dove l’identità e la cultura di quel popolo si erano sviluppate nel corso di più di duemila anni; 

considerato che tale dramma storico è stato riconosciuto come genocidio dalla Sottocommissione per i diritti umani dell’ONU nel 1973 e 1986, dal Parlamento Europeo nel 1987, dal Parlamento Italiano (da tutti i gruppi parlamentari) in data 17 novembre 2000 ed anche dalla stessa Corte Marziale ottomana nel 1919; 

ricordato che il Tribunale Permanente dei Popoli ha riconosciuto fra l’altro che “lo sterminio delle popolazioni armene con la deportazione e il massacro costituisce un crimine imprescrittibile di genocidio ai sensi della convenzione del 9/12/1948 per la prevenzione e repressione del crimine di genocidio”; 

tenuto conto che lo stesso Parlamento Europeo il 15 novembre 2000 ha approvato a larga maggioranza una risoluzione sulla relazione periodica 1999 della Commissione Europea sui progressi della Turchia verso l’adesione e che tale risoluzione affronta questioni che riguardano il popolo armeno in paragrafi significativi, invitando al riconoscimento del genocidio ai danni della minoranza armena commesso anteriormente alla nascita della moderna Repubblica Turca; 

rilevato che il genocidio è il più feroce e disumano fra i crimini in quanto tende all’eliminazione di tutto un popolo, della sua identità, della sua cultura, della sua storia e della sua religione; 

riconosciuta la necessità che l’opinione pubblica approfondisca il dramma del popolo armeno affinché tali tragedie della storia siano di monito soprattutto alle giovani generazioni. 

Esprime 

la propria piena solidarietà al popolo armeno. 

Impegna 

la Giunta regionale a sostenere progetti di approfondimento storico e di divulgazione del genocidio del popolo armeno, oltre che a promuovere ogni possibile azione di riconciliazione fra il popolo armeno ed il popolo turco, partendo dal riconoscimento dei fatti storici e restituendone la memoria attraverso pubblici eventi, studi e qualsivoglia iniziativa di rievocazione. 

Dispone inoltre 

la diffusione della presente risoluzione a mezzo comunicato stampa affinché l’intera cittadinanza sia partecipe del sentimento di solidarietà verso il popolo armeno; 

la comunicazione dell’approvazione della risoluzione al “Consiglio per la comunità armena di Roma” affinché la trasmetta alla Direzione del Memoriale del genocidio della capitale armena Yerevan ed il nominativo dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna sia inserito nella lista dei “Giusti” per la Memoria del Metz Yeghern (il Grande Male) insieme a tutti gli altri che hanno adottato simili risoluzioni. 

Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 27 luglio 2016

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