n. 24 del 17.02.2010 periodico (Parte Seconda)

Approvazione degli indirizzi relativi al regolamento per il funzionamento delle conferenze territoriali sociali e sanitarie, in attuazione della D.A.L. 175/2008 “Piano sociale e sanitario 2008-2010”

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti: 

- l’art.11 della legge regionale 12 maggio 1994 n.19 e successive modifiche, recante “Norme per il riordino del servizio sanitario regionale ai sensi del D.lgs. 502/92 modificato dal D.lgs. 517/93”, che detta specifiche norme sulla Conferenza territoriale sociale e sanitaria; 

- il D.lgs 229/99 recante “Norme per la razionalizzazione del servizio sanitario nazionale” che, in attuazione dei principi enunciati nella legge 419/98 volti a potenziare il ruolo degli enti locali, provvede a ridisegnare un nuovo modello di relazioni tra Regione, enti locali ed aziende sanitarie fondato su una effettiva partecipazione e collaborazione tra ciascun livello di governo; 

- la legge regionale 12 marzo 2003, n.2, recante” Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la promozione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, che istituisce e disciplina un sistema integrato di interventi e servizi sociali, secondo il principio della cooperazione tra i diversi soggetti istituzionali; 

- l’art.11, 1 comma della L.R. sopracitata che dispone “La Conferenza sanitaria territoriale, istituita dalla L.R. 12 maggio 1994, n. 19 assume la denominazione di Conferenza territoriale sociale e sanitaria.”; 

- la legge regionale 23 dicembre 2004, n.29 e successive modifiche, che prevede tra i principi fondanti del sistema sanitario regionale la partecipazione degli enti locali alla programmazione sanitaria regionale e locale e la verifica dei risultati di salute ottenuti dalle Aziende sanitarie; 

- l’art.5 della legge regionale 29/2004 e successive modifiche, che definisce il nuovo quadro delle relazioni tra Servizio sanitario regionale ed enti locali, con particolare riferimento alle competenze attribuite alle Conferenze territoriali sociali e sanitarie; 

- la propria deliberazione n.2002/2000 che, in attuazione dell’art.11 della L.R. n.19/1994, ha disciplinato le modalità di funzionamento delle Conferenze sanitarie territoriali e dei loro esecutivi con strumenti e modalità coerenti con gli indirizzi e le normative allora vigenti, ora parzialmente modificati e integrati dalla nuova normativa regionale e dagli indirizzi del Piano regionale sociale e sanitario 2008-2010 come precisato di seguito; 

Visti inoltre: 

- le linee di indirizzo per la definizione del ruolo e del funzionamento delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie, e dell’atto di indirizzo, inviate con lettera degli assessori Bissoni e Dapporto prot. n.PG/2008/55319 del 26 febbraio 2008, con le quali si è provveduto tra l’altro a individuare i criteri di riferimento per i contenuti del regolamento di funzionamento della Conferenza; 

- l’articolo 7 della L.R. 4/2008 che dispone che in sede di prima approvazione, il Piano regionale degli interventi e dei servizi sociali, integrato con il Piano sanitario, ai sensi dell’articolo 27 della L.R.2/2003 disciplini, anche in deroga alla legislazione regionale vigente, l’integrazione e la semplificazione dei livelli di programmazione regionale e territoriale per l’area sociale, socio-sanitaria e sanitaria, ed individui a tal fine gli strumenti di programmazione, le loro modalità di attuazione, i soggetti istituzionali competenti alla loro adozione e gli organismi di supporto tecnico, finalizzati alla realizzazione degli obiettivi strategici e delle politiche sanitarie e sociali regionali e locali;

- il Piano Sociale e sanitario 2008-2010 approvato con delibera dell’Assemblea legislativa n.175 del 22/05/2008 che, in coerenza con la riforma del titolo V della Costituzione, individua tra le direttrici della riforma lo sviluppo e il consolidamento del ruolo degli enti locali, da esercitare nell’ambito della Conferenza territoriale sociale e sanitaria e del Comitato di distretto, quali strumenti di raccordo istituzionale tra gli enti locali e le aziende sanitarie, e definisce le competenze della Conferenza dando mandato alla Regione di approvare lo schema tipo di regolamento del funzionamento della stessa; 

Considerato che: 

- in coerenza con il nuovo quadro normativo sopra delineato e con il nuovo sistema di governance definito dal nuovo Piano sociale e sanitario, si rende necessario ridefinire la disciplina per il funzionamento delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie regionale secondo regole omogenee e in conformità ai criteri di riferimento contenuti nelle linee di indirizzo sopra citate, e quindi dare indirizzi relativi ai contenuti del regolamento di funzionamento delle Conferenze stesse, che saranno poi sviluppati nei territori in relazione alle specificità locali, nel rispetto della normativa nazionale e regionale; 

- che gli elementi essenziali degli indirizzi per il regolamento contenuti nell’allegato alla presente deliberazione, parte integrante della stessa, sono stati diffusi e discussi nella cabina di regia regionale per le politiche sanitarie e sociali; 

Ritenuto pertanto di procedere alla approvazione degli indirizzi per il regolamento concernente il funzionamento della Conferenza territoriale sociale e sanitaria, contenuti nell’allegato parte integrante della presente deliberazione, come indicazioni orientative rispetto alle successive scelte delle Conferenze in merito all’adozione dei propri regolamenti;

 Dato atto del parere allegato;

Su proposta dell’Assessore alle Politiche per la Salute Giovanni Bissoni e dell’Assessore Politiche Sociali ed Educative, Immigrazione, Volontariato, Associazionismo e Terzo Settore Anna Maria Dapporto,

A voti unanimi e palesi 

delibera:

  1. di approvare, quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, in attuazione del Piano regionale sociale e sanitario 2008-2010 - Parte prima, paragrafo 2.2 “I principi del sistema istituzionale integrato” - l’allegato contenente indirizzi per il regolamento per il funzionamento delle Conferenze territoriali sanitarie e sociali;
  2. di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna.

 

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