n.310 del 23.10.2013 periodico (Parte Seconda)

Approvazione dei progetti di servizio civile regionale per giovani cittadini comunitari e stranieri per l'anno 2013, ai sensi L.R. 20/03 e in attuazione della deliberazione 202/2013 - Ammissione a finanziamento

IL RESPONSABILE

Visto il combinato disposto degli articoli 3, lett. b), 9, comma 4, e 22, comma 2, della L.R. 20 ottobre 2003, n. 20 “Nuove norme per la valorizzazione del servizio civile. Istituzione del servizio civile regionale. Abrogazione della L.R. 28 dicembre 1999, n. 38” e successive modifiche e integrazioni, a norma del quale la Regione incentiva progetti di servizio civile volontario regionale per tutte le persone senza distinzione di sesso o di appartenenza culturale o religiosa, di ceto, di residenza o di cittadinanza; 

Richiamata la deliberazione di Giunta regionale n. 202 del 25/2/2013, con la quale tra l’altro:

- sono state approvate per l’anno 2013 le modalità per la presentazione dei progetti di servizio civile regionale per giovani cittadini comunitari e stranieri tra i 18 anni e i 28 anni (compiuti) residenti o domiciliati in Italia, stabilendo alle ore 14 del 3 aprile 2013 il termine improrogabile per il ricevimento dei progetti di cui sopra;

- è stato stabilito che il Dirigente regionale competente in materia di servizio civile con proprio successivo atto formale, ad avvenuta istruttoria da parte della struttura regionale preposta, avrebbe provveduto:

a. all'approvazione dei progetti e al finanziamento mediante la corresponsione dell’assegno di servizio civile regionale di cui all’art. 10, comma 2, della L.R. 20/03 a favore dei giovani cittadini stranieri e comunitari selezionati dagli enti titolari dei progetti stessi, alla quantificazione del relativo importo per la concessione, e, ricorrendone le condizioni previste dalla L.R. 40/01, all’assunzione del relativo impegno di spesa con imputazione al capitolo n. 4318 “Spese per i volontari, gli obiettori di coscienza e servizio civile di competenza delle strutture regionali (L. 8 luglio 1998, n. 230; L. 6 marzo 2001, n. 64; DLgs 5 aprile 2002, n. 77; L.R. 20 ottobre 2003, n. 20)” afferente alla U.P.B. 1.2.1.1.115 (Mezzi propri), nei limiti dello stanziamento previsto nel bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2013 pari ad Euro 507.974,87; 

b. all’individuazione: 1) dei progetti idonei, ma non immediatamente finanziabili; 2) dei progetti idonei, ma non immediatamente finanziabili in quanto risulta già finanziato un progetto per lo stesso Ente o per la stessa aggregazione di Enti;

- è stato dato atto al punto 4) del dispositivo:

I. che l’importo dell’assegno di servizio civile regionale, da corrispondere mensilmente a favore dei giovani cittadini comunitari e stranieri selezionati dagli enti titolari dei progetti approvati e finanziati, sarebbe stato determinato, nel rispetto dell’art. 10 - comma 2 - della L.R. 20/03, in Euro 360,00 mensili per un impegno di 25 ore settimanali/monte ore di 1100 ore per 11 mesi (o 1000 ore per 10 mesi) ovvero in Euro 288,00 per un impegno di 20 ore settimanali/monte ore di 880 ore per 11 mesi (o 800 ore per 10 mesi);

II. che alla liquidazione ed alla emissione della richiesta dei titoli di pagamento per la corresponsione dell’assegno di servizio civile regionale, di cui al precedente punto I., a favore dei giovani cittadini comunitari e stranieri selezionati, avrebbe provveduto mensilmente il Dirigente competente in materia di servizio civile con propri atti formali, in applicazione della normativa regionale vigente ed in attuazione della delibera 2416/08, di norma entro la fine del mese successivo a quello di competenza (ad eccezione dell’assegno di servizio civile regionale di dicembre che sarebbe stato corrisposto entro la fine del successivo mese di febbraio);

III. che, qualora dalle operazioni di cui sopra dovessero manifestarsi economie o risorse non utilizzate ovvero nel caso in cui un ente i cui progetti siano stati approvati dovesse rinunciarvi anche parzialmente, il Dirigente competente in materia di servizio civile avrebbe potuto ammettere a finanziamento i progetti di cui al precedente punto b.1), secondo l’ordine di punteggio ottenuto, e successivamente i progetti di cui al punto b.2), sempre secondo l’ordine di punteggio ottenuto, fino ad esaurimento delle risorse disponibili; 

Dato atto della presentazione di 51 progetti, proposti anche in forma congiunta da altrettanti enti, come riepilogato nella tabella A, allegata parte integrante del presente provvedimento; 

Preso atto che a seguito dell'istruttoria effettuata dal competente Servizio regionale, tenendo conto dei criteri e delle modalità di cui alla citata deliberazione 202/13, è risultato che sono ammissibili a finanziamento 50 progetti, sia in relazione alla natura del soggetto richiedente che in relazione all'oggetto delle iniziative, mentre con proprio provvedimento n. 9696 del 5/8/2013 si è disposta l’esclusione dalla valutazione di qualità del progetto “Cittadinanza in scena-mediatori culturali di comunità”, presentato dall’A.I.C.S.- Comitato provinciale di Bologna, non ammesso al finanziamento regionale oltre alle necessarie limitazioni delle previsioni progettuali, trattandosi di restrizioni che non inficiano l’approvazione e l’attuazione dei progetti interessati, in conformità ai paragrafi 4.1 e 4.2 del Prontuario approvato con D.P.C.M. 4 novembre 2009; 

Dato atto, ancora, che:

- sulla base dello stanziamento disponibile nel pertinente capitolo 4318 - U.P.B. 1.2.1.1.115 del Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2013 e in conformità al punto 4) III. del dispositivo della delibera G.R. 202/13 è possibile finanziare l’assegno di servizio civile regionale da corrispondere al numero di giovani stranieri e comunitari indicati nella Tabella B allegata per la durata indicata nei progetti, come riepilogato nella citata tabella B, fino a due progetti per lo stesso ente o aggregazione/associazione di enti; 

- in attuazione del punto 3), lett. b.1), del dispositivo della delibera G.R. 202/13 non sono individuabili progetti idonei non immediatamente finanziabili; 

- in attuazione del punto 3), lett. b.2) e del punto 4), III, del più volte richiamato dispositivo si procede all’individuazione dei progetti idonei non immediatamente finanziabili in quanto risultano già finanziati due progetti per lo stesso Ente, non essendovi sufficienti risorse per ammettere a finanziamento anche tali progetti; 

- l'importo annuo dell’assegno per il servizio civile regionale, variabile da un minimo di Euro 2.880,00 (per i progetti di 10 mesi e 20 ore settimanali) ad un massimo di Euro 3.960,00 (per i progetti di 11 mesi per 25 ore settimanali), per ciascun giovane straniero e comunitario che verrà selezionato dagli enti titolari dei progetti, nei limiti dei posti concessi come indicato nella allegata tabella B, esime, secondo quanto previsto dall'art. 1 comma 2 lett. e) del DPR 3 giugno 1998, n. 252, dal valutare l'eventuale necessità di esperire nei confronti dei soggetti beneficiari gli accertamenti antimafia previsti dalla normativa vigente; 

Ritenuto, a seguito dell'istruttoria effettuata dal competente Servizio regionale con riferimento alle previsioni della richiamata deliberazione 202/13 ed in relazione alle risorse disponibili:

- di ammettere a finanziamento i 48 progetti indicati nella tabella B, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, mediante il riconoscimento degli assegni di servizio civile regionale da corrispondere al numero di giovani cittadini stranieri e comunitari tra i 18 anni e i 28 anni (compiuti) a fianco di ciascun Ente riportato, per l’attuazione dei progetti di servizio civile regionale evidenziati nella tabella stessa, per una spesa complessiva pari a Euro 507.960,00, corrispondente all'importo complessivo dell’assegno per il servizio civile regionale, variabile da un minimo di Euro 2.880,00 (per i progetti di 10 mesi e 20 ore settimanali) ad un massimo di Euro 3.960,00 (per i progetti di 11 mesi e 25 ore settimanali), per ciascun giovane cittadino straniero e comunitario che verrà selezionato dagli enti titolari dei progetti approvati nei limiti dei posti concessi; 

- di individuare i progetti idonei, ma non immediatamente finanziabili di cui tabella C allegata, trattandosi del terzo e quarto progetto presentato dallo stesso ente ed in quanto eccedenti le risorse disponibili; 

Valutato, inoltre, opportuno riaffermare che le modalità operative dell’azione regionale, nell’ambito del servizio civile, integrano quelle del livello nazionale, secondo il principio di leale collaborazione, cercando di rafforzare i presupposti affinché tutti gli enti e tutti i cittadini del nostro territorio possano avere uguali opportunità ed il servizio civile possa costituire, insieme, momento di crescita per i singoli, risposta ai bisogni della comunità, esperienza contingente che una volta terminata possa alimentare e garantire continuità alle forme tradizionali dell’impegno civile, in particolare del volontariato; 

Ritenuto che a tal fine i Coordinamenti provinciali degli enti di servizio civile, di cui all’art. 16 della L.R. 20 del 2003, di seguito denominati CO.PR.E.S.C., possano costituire l’ambito ideale di confronto e di condivisione per promuovere e concretizzare a livello locale le predette finalità; 

Ribadito:

- che il servizio civile non può e non deve sostituire posti di lavoro, né svolgere attività che siano in alcun modo assimilabili a profili professionali o comunque non rispondenti alle finalità di cui all’art. 1 della legge 64 del 2001 e all’art. 2 della legge regionale 20 del 2003;

- che, altresì, l’esperienza di servizio civile deve costituire occasione di valorizzazione e d’integrazione, in primis, per le persone più “fragili” che vi partecipano e che ne diventano protagoniste;

- che, infine, il servizio civile, stante la sua natura e l’impossibilità di ripetere l’esperienza, deve rappresentare strumento privilegiato per individuare nuovi volontari tradizionali e condividere con loro, e le loro realtà di riferimento, pratiche di gratuità e di attenzione agli altri; 

Evidenziato:

- che il servizio civile non può essere elemento utile al rinnovo dei permessi di soggiorno in Italia e che per i cittadini comunitari e stranieri che vi partecipano l’impegno lavorativo e/o di studio deve essere necessariamente prioritario, conciliato e mantenuto a fianco del servizio svolto all’interno del progetto. A tale proposito, l’ente deve garantire, anche in fase di selezione dei giovani e di realizzazione del progetto, opportune attenzioni affinché i giovani coinvolti non perdano di vista i loro doveri ed impegni quotidiani, rischiando peraltro di essere disorientati e di compromettere i presupposti essenziali della loro permanenza nel nostro paese, e al tempo stesso non debbano interrompere il servizio civile regionale, evitando in tal modo che un’esperienza potenzialmente positiva possa divenire controproducente;

- che l’assegno di servizio civile, in forza del parere dell’Agenzia delle Entrate, viene assimilato ai fini fiscali alle collaborazioni coordinate e continuative, con la conseguenza del suo assoggettamento alla disciplina dell’imposta sui redditi delle persone fisiche, per i giovani beneficiari fiscalmente residenti in Italia, ovvero all’applicazione degli accordi bilaterali tra Italia e Paese di provenienza del giovane, nel caso di giovane non residente fiscalmente in Italia;

- che, invece, dal punto di vista previdenziale dopo l’approvazione del decreto legge n. 185/2008 convertito con modificazioni nella legge 2/09 è venuto meno l’obbligo a carico della Regione del versamento del contributo INPS conteggiato sull’assegno di scr e che, tuttavia, i giovani interessati, avviati in servizio a decorrere dall' 1 gennaio 2009, potranno riscattare il periodo di servizio civile, in tutto o in parte, su domanda e su contribuzione individuale, da versare in un'unica soluzione o in 120 rate mensili senza l'applicazione degli interessi di rateizzazione; 

Richiamata la legge 13 agosto 2010, n. 136 “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia” e successive modifiche; 

Vista la determinazione dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture del 7 luglio 2011, n. 4 in materia di tracciabilità finanziaria, ex art. 3 legge 13 agosto 2010 n. 136 e successive modifiche; 

Visto l’art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3 recante “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione”; 

Considerato che, sulla base delle valutazioni effettuate da questo Servizio, i progetti di servizio civile oggetto del finanziamento di cui al presente atto non rientrano nell’ambito di quanto previsto dall’art. 11 della Legge 16 gennaio 2003, n. 3 recante “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione”; 

Ritenuto che ricorrano le condizioni di cui all’art. 47, 2°comma, della L.R. 40/01 e che, pertanto, l’impegno di spesa possa essere assunto con il presente atto; 

Richiamate:

- la L.R. 40/01;

- la L.R. 43/01 e successive modificazioni;

- la L.R. 19/12;

- la L.R. 20/12;

- la L.R. 9/13;

- la L.R. 10/13; 

- le deliberazioni della Giunta regionale nn. 1057 del 24/7/2006, 1663 del 27/11/2006, 2416 del 29 dicembre 2008 e successive modifiche e integrazioni, 740 in data 30 maggio 2011, 1511 in data 24 ottobre 2011, 57 in data 23 gennaio 2012 e 725 in data 4 giugno 2012; 

Visto il D.Lgs 14 marzo 2013, n. 33 recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”; 

Dato atto dei pareri allegati;

determina: 

per le motivazioni esposte in narrativa che qui s'intendono integralmente richiamate e trascritte:

a) di dare atto che nel rispetto dei termini e delle modalità fissate dalla delibera di Giunta regionale 202/13 sono pervenuti n. 51 progetti, proposti anche in forma congiunta da altrettanti enti, come riepilogato nella tabella A allegata, che forma parte integrante del presente provvedimento; 

b) di approvare in quanto risultati ammissibili sulla base dell'istruttoria effettuata dal competente Servizio regionale 50 progetti, dando atto che con proprio provvedimento n. 9696 del 5/8/2013 si è disposta l’esclusione dalla valutazione di qualità del progetto “Cittadinanza in scena-mediatori culturali di comunità”, presentato dall’A.I.C.S.- Comitato provinciale di Bologna, e le necessarie limitazioni alle previsioni dei restanti progetti, trattandosi di restrizioni che non inficiano l’approvazione e l’attuazione dei progetti interessati, in conformità ai paragrafi 4.1 e 4.2 del Prontuario approvato con D.P.C.M. 4 novembre 2009; 

c) di finanziare gli assegni di servizio civile regionale da corrispondere al numero di giovani cittadini stranieri e comunitari tra i 18 anni e i 28 anni (compiuti) ammettendo a finanziamento 48 progetti di servizio civile regionale come evidenziati nella tabella B, parte integrante e sostanziale della presente determinazione, per una spesa complessiva pari a Euro 507.960,00, corrispondente all'importo complessivo dell’assegno per il servizio civile regionale, variabile da un minimo di Euro 2.880,00 (per i progetti di 10 mesi e 20 ore settimanali) ad un massimo di Euro 3.960,00 (per i progetti di 11 mesi e 25 ore settimanali), per ciascun giovane cittadino straniero e comunitario che verrà selezionato dagli enti titolari dei progetti approvati nei limiti dei posti concessi, oltre alla quota relativa all’eventuale contribuzione IRAP; 

d) di individuare, in attuazione del punto 3), lett. b.2), e del punto 4) III, del dispositivo della citata deliberazione 202/13, i progetti idonei, ma non immediatamente finanziabili, come indicati nella Tabella C allegata, in quanto risultano già finanziati due progetti per lo stesso Ente, non essendovi sufficienti risorse finanziare per ammettere a finanziamento anche tali progetti; 

e) di imputare la spesa di Euro 507.960,00, registrata con il n. 3044 di impegno, al Cap. 4318 “Spese per i volontari, gli obiettori di coscienza e servizio civile di competenza delle strutture regionali (L. 8 luglio 1998, n. 230; L. 6 marzo 2001, n. 64; DLgs. 5 aprile 2002, n. 77; L.R. 20 ottobre 2003, n. 20)” afferente alla U.P.B. 1.2.1.1.115, del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2013, che presenta la necessaria disponibilità; 

f) di dare atto:

1. che l’importo dell’assegno di servizio civile regionale, da corrispondere mensilmente a favore dei giovani cittadini stranieri e comunitari selezionati dagli enti titolari dei progetti approvati e finanziati, come determinato con la deliberazione citata, nel rispetto dell’art. 10 - comma 2 - della L.R. 20/03, ammonta ad Euro 360,00 mensili per un impegno di 25 ore settimanali/monte ore annuo di 1100 ore per 11 mesi o 1000 ore per 10 mesi ovvero in Euro 288,00 per un impegno di 20 ore settimanali/monte ore annuo di 880 ore per 11 mesi o 800 ore per 10 mesi, oltre agli eventuali oneri erariali;

2. che l’assegno di servizio civile, in forza del parere dell’Agenzia delle Entrate, viene assimilato ai fini fiscali alle collaborazioni coordinate e continuative;

3. che il decreto legge 185/08, convertito con modificazioni nella legge n. 2/2009, ha disposto il venir meno dell’obbligo a carico della Regione del versamento del contributo INPS conteggiato sull’assegno di servizio civile regionale;

4. che per le ragioni indicate in premessa, per i finanziamenti oggetto del presente provvedimento non trovano applicazione l’art. 3 della L. 136/2010 e successive modifiche, né le norme di cui all’art. 11 della legge 16 gennaio 2003 n. 3; 

g) di dare, altresì, atto che, nel rispetto della citata deliberazione 202/13 si provvederà con propri atti mensili, ai sensi degli artt. 51 e 52 della L.R. 40/01 nonché delle deliberazioni di Giunta regionale 2416/08 e ss.mm. e 740/11, alla liquidazione per la corresponsione dell’assegno di servizio civile regionale, di cui al precedente punto f)1., a favore di ciascun giovane cittadino straniero e comunitario che verrà avviato al servizio civile regionale, ed eventualmente a favore degli Enti Erariali, nonché alla richiesta di emissione dei relativi titoli di pagamento, sulla base dei nominativi e delle effettive presenze dei giovani cittadini stranieri e comunitari segnalate mensilmente dagli enti titolari dei progetti; 

h) di rinviare, per tutto quanto non espressamente indicato nel presente atto, a quanto previsto nella citata deliberazione 202/13; 

i) di stabilire che l’elenco dei progetti, di cui alla tabella B allegata al presente provvedimento, dovrà essere inserito negli avvisi pubblici predisposti a livello provinciale a cura dei Co.Pr.E.S.C., in collaborazione con gli Enti coinvolti, al fine di consentire ai giovani interessati di poter presentare domanda di partecipazione; 

j) di disporre la pubblicazione del presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna e nella sezione “servizio civile” del portale regionale delle politiche sociali http://sociale.regione.emilia-romagna.it; 

k) di dare atto, infine, che il presente provvedimento non rientra tra le tipologie soggette a pubblicazione obbligatoria secondo quanto previsto dal D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33.

Il Responsabile del Servizio

Maura Forni

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