n.293 del 13.10.2021 periodico (Parte Seconda)
Individuazione del Comprensorio Area Cervo Appennino Emiliano Romagnolo (ACAER) piacentino e nomina dei componenti della relativa commissione di coordinamento
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Richiamate:
- la Legge 11 febbraio 1992, n. 157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”;
- la Legge Regionale 15 febbraio 1994, n. 8 “Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio dell’attività venatoria” e successive modifiche e integrazioni;
- la Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni” e successive modifiche ed integrazioni, che disciplina e ripartisce le funzioni amministrative tra Regione, Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni nel quadro delle disposizioni della Legge 7 aprile 2014, n. 56 ed in particolare l'art. 40, che individua le funzioni della Regione, delle Province e della Città metropolitana di Bologna in materia di protezione della fauna selvatica ed esercizio dell'attività venatoria, stabilendo, fra l'altro, che la Regione esercita le funzioni di programmazione e pianificazione nonché tutte le funzioni amministrative in applicazione della normativa comunitaria, statale e regionale, con esclusione delle attività di vigilanza, di applicazione delle sanzioni amministrative e l'introito dei relativi proventi e le attività collegate all'attuazione dei piani di controllo della fauna selvatica, che restano confermati alle Province e alla Città metropolitana di Bologna;
Viste le seguenti proprie deliberazioni:
- n. 2185 del 21 dicembre 2015 con la quale si è provveduto, tra l'altro, ad istituire dal 1° gennaio 2016, presso la Direzione Generale Agricoltura, economia ittica, attività faunistico-venatorie, i Servizi Territoriali Agricoltura, caccia e pesca per ciascun ambito provinciale a fronte delle nuove funzioni di competenza regionale definite dagli artt. 36-43 della citata L.R. n. 13/2015;
- n. 2230 del 28 dicembre 2015 con la quale, tra l'altro, è stata fissata al 1° gennaio 2016 la decorrenza delle funzioni amministrative oggetto di riordino ai sensi dell'art. 68 della predetta L.R. n. 13/2005, tra le quali quelle relative al settore “Agricoltura, protezione della fauna selvatica, esercizio dell'attività venatoria, tutela della fauna ittica ed esercizio della pesca nelle acque interne, pesca marittima e maricoltura”;
Considerato che la modifica dell'assetto dell'esercizio delle funzioni in materia di protezione della fauna selvatica ed attività faunistico-venatorie di cui alla citata Legge Regionale n. 13/2015 ha imposto una revisione dell'intero articolato della citata Legge Regionale n. 8/1994;
Vista la Legge Regionale 26 febbraio 2016, n. 1 “Modifiche alla Legge Regionale 15 febbraio 1994, n. 8 'Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio dell'attività venatoria” in attuazione della Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città Metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni” e della Legge 11 febbraio 1992, n. 157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”, con la quale si è proceduto ad una razionalizzazione della materia in relazione all’accentramento a livello regionale dell'esercizio di tali funzioni;
Richiamato, in particolare, l’art. 56 della sopracitata Legge Regionale n. 8/1994, come da ultimo modificato dalla predetta Legge Regionale n. 1/2016, relativo alla gestione venatoria degli ungulati, che demanda la disciplina della materia ad apposito regolamento;
Visto inoltre il Regolamento Regionale 27 maggio 2008, n. 1 "Regolamento per la gestione degli ungulati in Emilia-Romagna" e in particolare:
- l’articolo 7, che prevede, per ciascuna popolazione di cervo presente sul territorio regionale, l’individuazione di un comprensorio di gestione corrispondente all’areale distributivo complessivo della popolazione stessa, da aggiornare annualmente;
- l’articolo 8, che prevede, tra l’altro, che per ciascun Comprensorio vengano individuate:
- una Commissione di Coordinamento composta dai rappresentanti delle Regioni interessate, delle Province (ora Regione) degli Enti di gestione delle Aree Protette nazionali e regionali, degli Ambiti Territoriali di Caccia, da un rappresentante delle Aziende Faunistico-Venatorie per ciascuna Provincia e da un rappresentante dell’INFS, oggi ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, nominata dalla Regione;
- una Commissione Tecnica composta da un Tecnico di comprovata esperienza nella gestione del cervo valutata dall’ISPRA, nominato da ciascuna delle Province (ora Regione) ricadenti nel Comprensorio di gestione e da un rappresentante dell’ISPRA;
Richiamato il Piano Faunistico Venatorio Regionale dell’Emilia-Romagna 2018-2023, approvato dall’Assemblea legislativa con deliberazione 6 novembre 2018, n. 179, che prevedeva la necessità di dar luogo alla creazione di un nuovo Comprensorio per consentire l’avvio della gestione del cervo nell’unità territoriale provinciale di Piacenza;
Considerato che per gestire la specie indipendentemente dai confini amministrativi, si è provveduto, con nota Prot. n. 0638590.U del 5 luglio 2021, a richiedere alla Regione Lombardia informazioni circa il contingente presente in territorio pavese;
Visti i dati trasmessi dalla Regione Lombardia con nota Prot. n. 0663426.U del 19 luglio 2021, che attestano una presenza sporadica della specie, negli ultimi anni, nei territori di propria competenza e la disponibilità ad attivare modalità di stima omogenee e standardizzate;
Richiamata la nota inviata a ISPRA, Prot. n. 0713430.U del 4 agosto 2021, con la quale è stato richiesto un parere circa l’avvio della gestione faunistica-venatoria del cervo in provincia di Piacenza, evidenziando che la Regione Lombardia, considerata la presenza sporadica della specie, non avrebbe fatto parte del nuovo comprensorio e che, per tale ragione, non avrebbe avuto rappresentanti nella Commissione di Coordinamento;
Richiamato inoltre il parere favorevole di ISPRA, Prot. n. 0729753.U del 12 agosto 2021;
Ritenuto, pertanto, di individuare un “Comprensorio” geografico e amministrativo che interessa esclusivamente la provincia di Piacenza denominato Area Cervo Appennino Emiliano Romagnolo (ACAER) Piacentino;
Rilevato che ISPRA ha comunicato, con nota trattenuta agli atti del Servizio Attività faunistico-venatorie e pesca, di non poter più partecipare alle Commissioni interregionali del cervo;
Ritenuto di procedere con la nomina dei componenti della Commissione di Coordinamento per l’ACAER Piacentino, individuando, quali rappresentanti della Regione Emilia-Romagna nella suddetta Commissione, Enrico Merli, collaboratore del Servizio Territoriale Agricoltura Caccia e Pesca di Piacenza e Sonia Braghiroli, collaboratrice del Servizio Attività faunistico-venatorie e pesca;
Preso atto che l’individuazione dei nominativi della Commissione di Coordinamento, come di seguito riportati, è stata oggetto di consultazione con gli Enti ed i soggetti interessati e che le candidature sono conservate agli atti del competente Servizio Territoriale Agricoltura, Caccia e Pesca di Piacenza:
Soggetti rappresentati |
Nominativo |
ATC PC1 |
Barbara Buttaboni |
ATC PC3 |
Rangoni Leonardo |
ATC PC8 |
Castellini Andrea |
ATC PC9 |
Cozzi Renato |
AA.FF.VV. “Il Dego”, “Monte Bogo”, “Rezzanello”, “Pecorara”, “Groppo Arcelli” |
Alessandro Salotti |
Considerato che il Comprensorio interessa esclusivamente i territori della provincia di Piacenza per cui, in assenza anche di un componente di ISPRA, non sussistono le condizioni per costituire la Commissione tecnica;
Ritenuto tuttavia di assicurare l'espletamento delle attività tecniche demandate alla predetta Commissione attraverso le competenze di Enrico Merli del Servizio Territoriale Agricoltura, Caccia e Pesca di Piacenza, in possesso della qualifica di tecnico-faunistico abilitato alla gestione del cervo da ISPRA;
Dato atto che per la partecipazione ai lavori della Commissione di coordinamento non sono previsti compensi né rimborsi spese a carico dell’Amministrazione regionale;
Richiamati in ordine agli obblighi di trasparenza:
- il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e successive modifiche e integrazioni;
- la propria deliberazione n. 111 del 28 gennaio 2021, “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2021-2023”, ed in particolare l’allegato D), recante “Direttiva di indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2021-2023”;
Vista la Legge Regionale 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modifiche, ed in particolare l’art. 37, comma 4;
Richiamate le proprie deliberazioni:
- n. 2416 del 29 dicembre 2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modifiche;
- n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;
- n. 2013 del 28 dicembre 2020 "Indirizzi organizzativi per il consolidamento della capacità amministrativa dell'Ente per il conseguimento degli obiettivi del programma di mandato per far fronte alla programmazione comunitaria 2021/2027 e primo adeguamento delle strutture regionali conseguenti alla soppressione dell'Ibacn";
- n. 2018 del 28 dicembre 2020 "Affidamento degli incarichi di direttore generale della Giunta regionale ai sensi dell'art.43 della L.R. n. 43/2001";
- n. 771 del 24 maggio 2021 “Rafforzamento delle capacità amministrative dell'ente. Secondo adeguamento degli assetti organizzativi e linee di indirizzo 2021”;
Viste, infine, le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017, relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni, predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;
Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell'Assessore all'Agricoltura e Agroalimentare, Caccia e Pesca, Alessio Mammi;
A voti unanimi e palesi
delibera
1) di istituire, ai sensi del Regolamento Regionale n. 1/2008, l’Area Cervo Appennino Emiliano Romagnolo (ACAER) Piacentino;
2) di nominare, in attuazione dell’articolo 8 del Regolamento Regionale n. 1/2008, relativamente all’ACAER Piacentino, la Commissione di Coordinamento, nella composizione di seguito riportata:
Cognome Nome |
Ente/Organismo rappresentato |
Braghiroli Sonia e Merli Enrico | Regione Emilia-Romagna |
Buttaboni Barbara | ATC PC1 |
Rangoni Leonardo | ATC PC3 |
Castellini Andrea | ATC PC8 |
Cozzi Renato | ATC PC9 |
Salotti Alessandro | AA.FF.VV. “Il Dego”, “Monte Bogo”, “Rezzanello”, “Pecorara”, “Groppo Arcelli” |
4) di dare atto, altresì, che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa;3) di assicurare l'espletamento delle attività demandate alla Commissione tecnica attraverso le competenze di Enrico Merli del Servizio Territoriale Agricoltura, Caccia e Pesca di Piacenza, in possesso della qualifica di tecnico-faunistico abilitato alla gestione del cervo da ISPRA;
5) di disporre, infine, la pubblicazione per estratto della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.