n.261 del 10.09.2013 (Parte Prima)
Decisione sulla validità della proposta di legge di iniziativa popolare, presentata da cittadine/i dell’Emilia-Romagna e recante in oggetto: “Norme per la creazione della rete regionale contro la violenza di genere e per la promozione della cultura dell’inviolabilità, del rispetto e della libertà delle donne”
La Consulta di Garanzia Statutaria
RITENUTO IN FATTO
In data 7 febbraio 2013, tre elettrici dell’Emilia-Romagna, in qualità di promotori e sottoscrittori, al fine di esercitare l’iniziativa popolare, hanno depositato presso la Direzione generale dell’Assemblea legislativa, a norma dell’art. 5, co. 1, della l.r. n. 34 del 1999, il testo e la relazione illustrativa della proposta di legge recante “Norme per la creazione della rete regionale contro la violenza di genere e per la promozione della cultura dell’inviolabilità, del rispetto e della libertà delle donne”, nonché le firme previste dalla normativa (“non meno di trecento e non più di quattrocento”) come risulta dal relativo verbale prot. n. 5774 del 7 febbraio 2013.
Come previsto dalla l.r. n. 34 del 1999 all’art. 5, co. 7, la responsabile del procedimento con nota prot. n. 6730 del 14 febbraio 2013, ha trasmesso il testo della proposta, riprodotto da uno dei fogli recanti le sottoscrizioni, alla Consulta di garanzia statutaria ai fini dell’esame di ammissibilità.
La Consulta si è riunita il 15 febbraio 2013, presenti i componenti prof. avv. F. Peccenini, prof. L. Scaffardi, prof. avv. C. Fioravanti, avv. E. Gianola Bazzini, avv. M. Selleri, per procedere alla designazione tra i consultori di un relatore in merito alla proposta di cui sopra, individuandolo nella persona dell'avv. Marco Selleri.
In data 26 febbraio 2013 la Consulta di garanzia statutaria si è riunita per iniziare l’esame della proposta e contestualmente sono state convocate le signore incaricate del progetto di legge in esame. Le signore Caterina Rita Liotti, Lucia Bongarzone e Sonia Alvisi, in qualità di incaricate del progetto di legge, nel corso della riunione, hanno illustrato le motivazioni poste alla base della proposta di legge, chiarendone le motivazioni ed inquadrandole nel particolare contesto socio-culturale attuale.
Quindi, la Consulta di garanzia statutaria, nella seduta del 12 marzo 2013, ha adottato, ai sensi e con le conseguenze previste dall’art. 6 della legge regionale summenzionata, la deliberazione n. 11 del 12 marzo 2013 con la quale ha dichiarato l’ammissibilità della proposta.
I fogli con le sottoscrizioni degli elettori sono stati depositati, a cura delle incaricate, in data 19 luglio 2013, come da verbale prot. n. 30821 del 19 luglio 2013.
In data 19 agosto 2013 la Responsabile del procedimento, dott.ssa Giuseppina Rositano, ha trasmesso alla Consulta di garanzia statutaria il verbale (prot. n. 33734 del 16 agosto 2013) redatto ai sensi dell’articolo 9, comma 6 della l.r. n. 34 del 1999 con il quale si dava conto degli esiti dei controlli sulle sottoscrizioni raccolte ai fini del prosieguo del procedimento de quo. Nel verbale, infatti si è dato atto dell’esistenza di oltre 5.000 firme valide.
RITENUTO IN DIRITTO
la legge regionale n. 34 del 1999 disciplina l’iniziativa legislativa popolare in attuazione dell’articolo 18 dello Statuto della Regione Emilia-Romagna;
sempre la medesima fonte legislativa regionale scompone in fasi il procedimento di ammissibilità e validità che si svolge dinanzi alla Consulta di garanzia statutaria successivamente alla presentazione del progetto di legge di iniziativa da parte di cittadine e cittadini della regione;
la prima fase consiste nell’esame di ammissibilità della proposta svolto dalla Consulta stessa, alla luce dei parametri indicati dall’articolo 6, comma 1 della l.r. n. 34 del 1999;
la seconda fase, avanti alla Consulta, consiste nel deliberare sulla validità della proposta a norma del comma 7, dell’articolo 9, della l.r. n. 34 del 1999;
P.Q.M.
LA CONSULTA DI GARANZIA STATUTARIA
dichiara la validità della proposta di legge di iniziativa popolare recante in oggetto:”Norme per la creazione della rete regionale contro la violenza di genere e per la promozione della cultura dell’inviolabilità, del rispetto e della libertà delle donne”.