n.89 del 10.04.2025 (Parte Seconda)
Riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2024 ai sensi dell'articolo 3 comma 4, del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118 e successive modificazioni e integrazioni
Visto il Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e successive modificazioni e integrazioni;
Considerato in particolare l’art. 3, comma 4, del decreto sopra citato che prevede che “Al fine di dare attuazione al principio contabile generale della competenza finanziaria enunciato nell’allegato 1, gli enti di cui al comma 1 provvedono, annualmente, al riaccertamento dei residui attivi e passivi, verificando, ai fini del rendiconto, le ragioni del loro mantenimento. Le regioni escludono dal riaccertamento ordinario dei residui quelli derivanti dal perimetro sanitario cui si applica il titolo II e, fino al 31 dicembre 2015, i residui passivi finanziati da debito autorizzato e non contratto. Possono essere conservati tra i residui attivi le entrate accertate esigibili nell’esercizio di riferimento, ma non incassate. Possono essere conservate tra i residui passivi le spese impegnate, liquidate o liquidabili nel corso dell’esercizio, ma non pagate. Le entrate e le spese accertate e impegnate non esigibili nell’esercizio considerato, sono immediatamente reimputate all’esercizio in cui sono esigibili. La reimputazione degli impegni è effettuata incrementando, di pari importo, il fondo pluriennale di spesa, al fine di consentire, nell’entrata degli esercizi successivi, l’iscrizione del fondo pluriennale vincolato a copertura delle spese reimputate. La costituzione del fondo pluriennale vincolato non è effettuata in caso di reimputazione contestuale di entrate e di spese. Le variazioni agli stanziamenti del fondo pluriennale vincolato e agli stanziamenti correlati, dell’esercizio in corso e dell’esercizio precedente, necessarie alla reimputazione delle entrate e delle spese riaccertate, sono effettuate con provvedimento amministrativo della giunta entro i termini previsti per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio precedente. Il riaccertamento ordinario dei residui è effettuato anche nel corso dell’esercizio provvisorio o della gestione provvisoria. Al termine delle procedure di riaccertamento non sono conservati residui cui non corrispondono obbligazioni giuridicamente perfezionate”;
Richiamato l’allegato 4/2 al decreto sopracitato e, in particolare, i punti 9.1 “La gestione dei residui” e 5.4 “Il fondo pluriennale vincolato”;
Vista la nota del Direttore Generale Politiche finanziarie, prot. 0133952.I del 01/02/2025, con la quale si richiede al Capo del Gabinetto del Presidente della Giunta, ai Direttori Generali e ai Responsabili dei Settori Bilancio e finanze, Ragioneria e Tributi, di effettuare una verifica sui residui attivi e passivi di propria competenza finalizzata al riaccertamento ordinario dei residui;
Preso atto che il Capo del Gabinetto del Presidente della Giunta, i Direttori generali e i Responsabili dei predetti Settori hanno proceduto al riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi, in base alla puntuale verifica sulla consistenza e l’esigibilità dei residui secondo i principi contabili applicati, ed hanno rilevato sia residui da eliminare definitivamente, in quanto non corrispondenti ad obbligazioni giuridiche perfezionate, sia residui da eliminare e reimputare agli esercizi successivi rispetto al 2024 nei quali l’esigibilità avrà scadenza, così come risulta dalle comunicazioni acquisite agli atti;
Dato atto che l’operazione di riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi così come evidenziato nel paragrafo 9.1 dell’allegato 4/2 del D.Lgs. 118/2011 comporta l’eliminazione definitiva dei residui attivi e passivi a cui non corrispondono obbligazioni perfezionate, nonché l’eliminazione dei residui attivi e passivi cui non corrispondono obbligazioni esigibili alla data del 31 dicembre 2024 destinati ad essere re-imputati agli esercizi successivi con l’individuazione delle relative scadenze;
Visto l’elenco di cui all’allegato E, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto, relativo alle spese prenotate non ancora impegnate per appalti pubblici di lavori per le quali costituire o conservare il fondo pluriennale vincolato nel rispetto dell’allegato 4/2 del D.Lgs. 118/2011 e delle sue modifiche, da ultimo disposte con Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministero dell’Interno e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri del 10 ottobre 2024, anche con riferimento al nuovo codice dei contratti di cui al D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36;
Dato atto che, ai sensi dell’art. 3, comma 4, del D.Lgs. 118/2011, la costituzione del fondo pluriennale vincolato non è effettuata in caso di reimputazione contestuale di entrate e di spese, come evidenziato nell’allegato F che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto;
Considerato che, in relazione agli impegni da reimputare e alle spese prenotate non ancora impegnate per appalti pubblici di lavori, ad esclusione degli impegni che trovano copertura finanziaria nella contestuale reimputazione delle entrate, è necessario incrementare o costituire il Fondo Pluriennale Vincolato iscritto nella spesa dell’esercizio 2024 per un importo complessivo di euro 411.554.829,81 (euro 127.287.492,31 per la parte corrente e euro 284.267.337,50 per la parte in conto capitale), come risulta dall’Allegato G, parte integrante e sostanziale al presente atto, e, conseguentemente, aggiornare il Fondo Pluriennale Vincolato al 1° gennaio 2025 da iscrivere nell’entrata del bilancio di previsione 2025-2027, distintamente per euro 127.287.492,31 per la parte corrente e euro 284.267.337,50 per la parte in conto capitale; per l’esercizio 2026, euro 574.070,15 per la parte corrente e euro 21.442.851,89 per la parte in conto capitale; per l’esercizio 2027, euro 1.968,03 per la parte corrente ed euro 87.650,00 per la parte in conto capitale;
Dato atto del parere dell’Organo di revisione economico-finanziario espresso in data 25 marzo 2025 con verbale nr. 7;
Ritenuto di procedere, in ragione di quanto sopra espresso ed in esecuzione dell’art. 3, comma 4, del D.Lgs. 118/2011 e s.m.i, all’approvazione delle risultanze del riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi;
Dato atto che, con successivo proprio provvedimento, saranno apportate le variazioni di bilancio conseguenti al riaccertamento dei residui attivi e passivi;
Visti:
- la legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna”, per quanto applicabile;
- la legge regionale del 31 marzo 2025, n. 3 “Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2025-2027 (Legge di Stabilità regionale 2025)”;
- la legge regionale del 31 marzo 2025, n. 4 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2025-2027”;
- la propria deliberazione n. 470 del 01 Aprile 2025 “Approvazione del Documento tecnico di accompagnamento e del Bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2025–2027”;
Vista, inoltre, la legge regionale 26 novembre 2011, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e ss.mm.ii.;
Richiamate le proprie deliberazioni:
- n. 2416 del 29 dicembre 2008 ad oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modificazioni, per quanto applicabile;
- n. 426 del 21 marzo 2022 avente come oggetto “Riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”;
- n. 2319 del 22 dicembre 2023 “Modifica degli assetti organizzativi della Giunta regionale. Provvedimenti di potenziamento per fare fronte alla ricostruzione post alluvione e indirizzi operativi”;
- n. 2376 del 23 dicembre 2024 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell'ente e gestione del personale. Aggiornamenti in vigore dal 1°gennaio 2025” e le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017;
- n. 2378 del 23 dicembre 2024 “Esercizio provvisorio. Proroga di termini organizzativi”;
Richiamate, inoltre, le determinazioni dirigenziali del Direttore generale Politiche finanziarie:
- n. 6599 del 28 marzo 2023 “Modifica micro assetti organizzativi e conferimento incarico dirigenziale di settore nell’ambito della Direzione Generale Politiche Finanziarie”.
- n. 14040 del 26 giugno 2023 “Conferimento incarico di dirigente di settore nell'ambito della Direzione Generale Politiche Finanziarie”;
- n. 3826 del 24 febbraio 2025 recante “Proroga incarichi dirigenziali nell’ambito della Direzione generale Politiche Finanziarie”;
Visto il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;
Richiamate, infine:
- la determinazione nr. 2335 del 09/02/2022 “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto legislativo n.33 del 2013. anno 2022”, che si assume a riferimento;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 2077 del 27 novembre 2023 “Nomina del Responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza”;
- la deliberazione della medesima Giunta n. 110 del 27 gennaio 2025 “PIAO 2025. Adeguamento del PIAO 2024/2026 in regime di esercizio provvisorio”;
Dato atto che il responsabile del procedimento, nel sottoscrivere il parere di legittimità, attesta di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto dei pareri e del visto di regolarità contabile allegati;
Su proposta dell’Assessore a Programmazione strategica e Attuazione del programma, Programmazione fondi europei, Bilancio, Patrimonio, Personale, Montagna e aree interne;
A voti unanimi e palesi
di approvare, sulla base di quanto indicato in premessa che si intende integralmente riportato, le risultanze del riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi ed in particolare:
1) ai sensi dell’art. 3, comma 4, del D.Lgs. 118/2011 e successive modificazioni ed integrazioni:
- euro 190.035.774,98 corrispondono a crediti riconosciuti assolutamente inesigibili o insussistenti da eliminare dalle scritture contabili, ed euro 24.043.486,92 corrispondono a crediti riprodotti per maggiore riscossione come dettagliati nell’allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto;
- euro 525.632.762,70 corrispondono a crediti non esigibili al 31 dicembre 2024, destinati ad essere reimputati agli esercizi in cui risultano esigibili, come dettagliati nell’allegato B, parte integrante e sostanziale del presente atto;
2) di definire l’ammontare dei residui attivi al 31 dicembre 2024 in euro 5.141.227.277,11, di cui:
- euro 2.941.307.473,82 quali residui attivi derivanti da esercizi pregressi;
- euro 2.199.919.803,29 a titolo di residui attivi derivanti dalla competenza 2024;
3) ai sensi dell’art. 3, comma 4, del D.Lgs. 118/2011 e successive modificazioni ed integrazioni:
- euro 230.911.999,26 corrispondono a debiti insussistenti o prescritti da eliminare dalle scritture contabili e dettagliati nell’allegato C, parte integrante e sostanziale del presente atto;
- euro 912.683.607,99 corrispondono a obbligazioni non esigibili al 31 dicembre 2024, destinate ad essere reimputate agli esercizi in cui risultano esigibili, come dettagliate nell’allegato D, parte integrante e sostanziale del presente atto;
4) di definire l’ammontare dei residui passivi al 31 dicembre 2024 in euro 4.491.334.431,34, di cui:
- euro 2.462.535.782,70 quali residui passivi derivanti da esercizi pregressi;
- euro 2.028.798.648,64 a titolo di residui passivi derivanti dalla competenza 2024;
5) di approvare, per l’importo complessivo di euro 24.503.984,52, l'elenco delle spese prenotate non ancora impegnate per appalti pubblici di lavori per le quali costituire o conservare il fondo pluriennale vincolato nel rispetto dell’allegato 4/2 del D.Lgs. 118/2011 (Allegato E);
6) di approvare il prospetto delle contestuali reimputazioni di entrate e spese di cui all’allegato F che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto;
7) di variare, in relazione agli impegni da reimputare e alle spese prenotate non ancora impegnate per appalti pubblici di lavori, ad esclusione degli impegni che trovano copertura finanziaria nella contestuale reimputazione delle entrate, il Fondo Pluriennale Vincolato iscritto nella spesa dell’esercizio 2024 per un importo complessivo di euro 411.554.829,81, 127.287.492,31 per la parte corrente e euro 284.267.337,50 per la parte in conto capitale, come risulta dall’Allegato G, parte integrante e sostanziale del presente atto e, conseguentemente, aggiornare il Fondo Pluriennale Vincolato al 1° gennaio 2025 da iscrivere nell’entrata del bilancio di previsione 2025-2027, nei seguenti importi:
- per l’esercizio 2025, 127.287.492,31 per la parte corrente e euro 284.267.337,50 per la parte in conto capitale;
- per l’esercizio 2026, euro 574.070,15 per la parte corrente e euro 21.442.851,89 per la parte in conto capitale;
- per l’esercizio 2027, euro 1.968,03 per la parte corrente ed euro 87.650,00 per la parte in conto capitale;
8) di rinviare ad un proprio successivo atto le variazioni di bilancio conseguenti al riaccertamento dei residui attivi e passivi;
9) di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico;
10) di dare atto che si provvederà alle ulteriori pubblicazioni previste dal PIAO nonché dalla Direttiva di Indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione, ai sensi dell’art. 7 bis, del D.Lgs. n. 33 del 2013.