n. 113 del 01.09.2010 periodico (Parte Seconda)

Espressione dell'intesa sul Piano operativo degli insediamenti commerciali e sulla Variante al Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Ferrara in materia di distribuzione commerciale adottati con D.C.P. 63/24505 del 15/4/2009

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 

(omissis)

delibera:

a) di esprimere l’intesa in merito alla conformità agli strumenti della pianificazione regionale del Piano Operativo degli insediamenti commerciali e della Variante al Piano territoriale di Coordinamento della Provincia di Ferrara in materia di distribuzione commerciale, adottati con deliberazione del Consiglio provinciale n. 63/24505 del 15 aprile 2009 e controdedotti con deliberazione del Consiglio provinciale n. 15 del 10 febbraio 2010 alle condizioni di seguito riportate e per le motivazioni analiticamente indicate nella Relazione istruttoria predisposta e sottoscritta dal Gruppo di lavoro, allegata parte integrante alla presente delibera (Allegato A), che si intendono qui integralmente richiamate:

1) in merito ai contenuti delle Norme Tecniche di Attuazione del POIC:

  • Prospetto A “Condizioni e limiti di attuazione degli interventi”: si chiede di sostituire l’intestazione della colonna “Ulteriori fasi di valutazione” con la seguente: “Strumenti attuativi per risolvere le criticità individuate”;
  • art. 3, comma 3, punto e): si chiede si sostituire le parole “.. con facoltà dei Comuni di affidare ai POC, eventualmente attraverso PUA” con le seguenti: “; il PSC può affidare al POC, eventualmente demandando al PUA”;

2) in merito ai contenuti dell’elaborato VALSAT-VAS

  • Paragrafo “Linee guida per la mitigazione delle criticità”: si chiede di eliminare al terzo capoverso le parole: “..,in tutti i casi in cui la criticità è risultata “rossa” interferenze e criticità e “gialla” possibili interferenze,”;
  • Si chiede di completare le schede di valutazione degli ambiti relative ai Comuni di Jolanda di Savoia e Tresigallo con le indicazioni riguardanti le modalità urbanistiche di attuazione.

b) di trasmettere la presente delibera alla Provincia di Ferrara ai fini dell’approvazione del Piano Operativo degli insediamenti commerciali e della Variante al Piano territoriale di Coordinamento della Provincia di Ferrara in materia di distribuzione commerciale da parte della stessa Provincia, così come previsto all’art. 27, commi 9 e 10, della L.R. 20/2000:

delibera inoltre:

in merito alla Valutazione Ambientale Strategica:

c) parere motivato positivo al Piano operativo per gli insediamenti commerciali della Provincia di Ferrara, adottato dalla Provincia con delibera del Consiglio Provinciale n. 63 del 15 aprile 2009, a condizione che si tenga adeguatamente conto dei seguenti elementi:

1) deve essere evidenziata in maniera esplicita la coerenza del Piano con la pianificazione sovraordinata e in particolar modo il confronto e la coerenza tra gli obiettivi del piano relativi allo sviluppo delle aree commerciali, con quelli di sostenibilità ambientale degli insediamenti indicati dal PTR. E’ quindi necessario che nella Dichiarazione di sintesi venga valutata l’interferenza delle azioni di piano con le criticità evidenziate dal PTR in particolare (sicurezza del territorio e capacità di rigenerazione delle risorse naturali, l’ordinato sviluppo del territorio, l’integrità del territorio e continuità della rete ecosistemica, alti livelli di accessibilità e basso consumo di risorse ed energia) nell’osservanza del principio generale di prevedere il consumo di nuovo territorio, solo quando non sussistano alternative derivanti dalla sostituzione dei tessuti insediativi esistenti ovvero dalla loro riorganizzazione e riqualificazione;

2) appare necessario individuare già in questa fase alcune azioni ed elementi atti a ridurre, compensare o mitigare gli impatti che sono sinteticamente individuati nelle schede presenti nel Rapporto Ambientale e di integrare pertanto le norme con l’esplicitazione dei limiti e delle condizioni per l’attuazione degli ambiti commerciali in relazione alle misure di mitigazione individuate nel Rapporto Ambientale in particolare sul sistema della mobilità, sul consumo di suolo, sulla sicurezza idraulica e sul tema del fabbisogno energetico;

3) pertanto, qualora quanto indicato nel punto precedente non fosse già stato esperito negli strumenti vigenti di pianificazione urbanistica dei Comuni, non si ritiene percorribile la strada secondo cui la previsione di opere e interventi utili a garantire la sostenibilità ambientale e territoriale e le condizioni per l’attuazione delle previsioni commerciali, siano rimandati ai successivi Accordi territoriali (ex art. 15 LR 20/2000) o alle successive procedure attuative (PUA e PVC previsti dal Piano Operativo Comunale), ritenendo che, preliminarmente all’approvazione del Piano debbano comunque essere valutate nel Rapporto Ambientale e contenute nelle norme, preliminari indicazioni per garantire la sostenibilità del Piano e l’attuazione delle previsioni che saranno successivamente declinate e specificate nei successivi strumenti proposti;

4) si chiede di effettuare una valutazione degli effetti cumulativi dell’attuazione dei differenti ambiti soprattutto in relazione al dimensionamento complessivo proposto dal POIC pari a 86000 mq di superficie di vendita di cui 10000 mq destinati al settore non alimentare, con particolare riferimento al sistema della mobilità, al paesaggio e al sistema ambientale;

5) si chiede inoltre di valutare il dimensionamento e gli effetti cumulativi del range di variazione proposto e di esplicitare i possibili impatti sull’ambiente del range non localizzato in termini di consumo di suolo e di risorse; si ritiene pertanto opportuno che il Rapporto ambientale e di conseguenza le norme di Piano individuino con maggiore dettaglio i possibili impatti sulle diverse componenti ambientali e le misure di mitigazione e compensazione, nonché i requisiti prestazionali che devono essere comunque garantiti in funzione della coerenza con gli obiettivi di sostenibilità ambientale e territoriale;

6) in riferimento all’accoglimento in fase di controdeduzione al POIC di osservazioni che prevedono l’inserimento di “ambiti commerciali di attrazione di livello inferiore” e in particolare rispetto al loro dimensionamento, si chiede, nel caso il loro dimensionamento non sia già previsto dagli strumenti di pianificazione comunale, di valutare la ripubblicazione del Piano o l’eventuale stralcio;

7) in rapporto al sistema dei vincoli idraulici ed ambientali presenti nel territorio, è opportuno che nella Dichiarazione di sintesi vengano considerati anche i seguenti aspetti in relazione alle singole scelte dimensionali e localizzative del Piano:

  • il rapporto con i corsi d’acqua naturali ed artificiali e le loro aree di pertinenza, ai fini della sicurezza idraulica, idrogeologica e sismica nonché ai fini della qualità della regione fluviale, tenuto conto dei numerosi vincoli idraulici ed ambientali;
  • la coerenza con le Linee guida per la gestione integrata delle zone costiere (GIZC) approvate con deliberazione G.R. 645/2005;
  • la coerenza con gli obiettivi del PTA regionale e l’eventuale influenza sulla tutela qualitativa e quantitativa delle acque, ai fini della attuazione delle politiche e degli obiettivi di tale Piano;
  • il rapporto con la previsione di necessità di prelievi e scarichi dalla e nella rete naturale principale del bacino e di quella di bonifica, in relazione al mantenimento in efficienza dei manufatti di regolazione idraulica esistenti ed alla eventuale necessità di realizzare bacini di laminazione delle acque da allontanare dalle nuove superfici anche per garantire la sicurezza da carichi inquinanti nella fase di recapito;
  • il rapporto con le aree di subsidenza;
  • la verifica dell’invarianza idraulica per effetto delle nuove aree previste sul territorio provinciale, anche mediante un confronto con i Consorzi di Bonifica presenti sul territorio;

8) rispetto a tali elementi si chiede all’Amministrazione provinciale di meglio puntualizzare limiti e condizioni di attuabilità degli interventi al fine di consentire al POIC di garantire la sostenibilità delle previsioni rispetto alla capacità dei servizi, delle dotazioni territoriali e della presenza di infrastrutture e fornire tali indicazioni anche attraverso una chiara esplicitazione nelle NTA del Piano;

9) è necessario esplicitare nel Rapporto Ambientale e nella Dichiarazione di sintesi le ragioni delle scelte localizzative e dimensionali individuate dal POIC, che recepiscono le proposte definite nella Conferenza dei Servizi del 2000 e quelle avanzate in fase di osservazioni da alcuni Comuni (peraltro già previste, come localizzazione, nei rispettivi strumenti di pianificazione urbanistica), mostrando, in particolare, l’assenza di possibili alternative non solo dal punto di vista economico ma anche sotto il profilo ambientale;

10) relativamente al monitoraggio degli effetti del Piano proposto con cadenza biennale attraverso la definizione di indicatori di attuazione e indicatori di contesto per le diverse matrici (dotazioni e infrastrutture, sistema insediativo, mobilità, ambiente e paesaggio), non sono indicati obiettivi numerici che consentano di misurare, raccogliere, elaborare e valutare gli impatti, e nel caso riorientare le scelte di Piano:è pertanto necessario individuare alcuni indicatori per valutare tali elementi;

11) si rileva inoltre come la verifica del POIC prevista dalla Conferenza dei Servizi del 2000 abbia una cadenza triennale, pare pertanto opportuno allineare le cadenze di monitoraggio al fine di valutare complessivamente i contenuti del POIC e nel caso prevedere meccanismi e azioni correttive;

12) si chiede di dettagliare nel piano di monitoraggio, gli strumenti, le risorse, e le tempistiche per valutare le previsioni di piano e gli effetti ambientali prodotti, indicando le condizioni e modalità di aggiornamento del Piano, a seconda degli esiti del monitoraggio stesso; in particolare si ritiene opportuno effettuare una verifica intermedia rispetto alla validità quinquennale del Piano dopo i primi 3 anni in modo da valutare l’effettivo utilizzo delle quote di superficie di vendita con vincolo di localizzazione per rivedere eventualmente il suo dimensionamento;

13) si sottolinea che, nel caso in cui la verifica intermedia sul monitoraggio dell’attuazione del Piano comportasse una revisione del dimensionamento dello stesso, sarà necessario un aggiornamento del documento di Valsat solo nel caso di previsioni in aumento dei quantitativi previsti e comunque nel caso di ricadute ed effetti ambientali significativi;

14) si ritiene che l’accoglimento di osservazioni che comportino effetti ambientali non analizzati e valutati nel documento di Valsat parte integrante del piano adottato, comporti il necessario aggiornamento di tale documento sottoposto ad approvazione; ed inoltre, si ritiene che nel caso gli effetti ambientali siano significativi sarà necessario aggiornare anche la presente valutazione;

15) si ritiene necessario che siano affidate alla obbligatoria procedura di verifica (screening) di cui al titolo II ovvero alla obbligatoria procedura di VIA di cui al Titolo III della L.R. 9/99 cui devono essere assoggettati gli interventi derivanti dall’attuazione della Variante al PTCP in materia di commercio, la migliore e specifica determinazione degli impatti ambientali;

delibera altresì: 

in merito alla valutazione di incidenza: 

d) in considerazione del fatto che la L.R. n. 7/04 e la successiva Direttiva regionale di recepimento (DGR n. 1191/07), prevedono che la Valutazione di incidenza sia approvata dall’Ente che approva il Piano medesimo, nella fattispecie, tale competenza ricade sulla Provincia di Ferrara e sull’Ente Parco del Delta del Po per i territori di propria competenza che sono interessati dalle previsioni del Piano, di fare propri i relativi provvedimenti come di seguito specificato:

1) la Provincia di Ferrara con Provvedimento dirigenziale n 26753 del 25/03/2010, ha determinato che il Piano del commercio non ha incidenza significativa sui siti della Rete Natura 2000 della Provincia di Ferrara e sugli habitat e le specie vegetali ed animali presenti nell’area, definendo comunque alcune prescrizioni che si valutano condivisibili;

2) il Parco del Delta del Po con Provvedimento del Direttore n 3822 del 14/06/2010, ha formulato un parere in merito alla valutazione di incidenza relativamente alle Stazioni di Volano-Mesola-Goro, Centro storico di Comacchio, Valli di Comacchio e Campotto di Argenta interessate dalle previsioni del POIC di Ferrara; tale parere definisce che gli interventi previsti dal Piano non hanno effetti negativi significativi sui SIC-ZPS interessati;

3) in generale per i siti non si sono ravvisati incidenze significative sulle specie, sugli habitat presenti rispetto alle previsioni del Piano, ma solamente alcuni elementi di attenzione su possibili inquinamenti di tipo luminoso che dovranno essere valutati in fase di autorizzazione degli interventi;

4) l’Ente Parco si riserva di verificare nello specifico la compatibilità di eventuali proposte di insediamento di strutture commerciali di singoli comuni nel territorio compreso nel Parco o ad esso limitrofo con gli strumenti di pianificazione e tutela del Parco stesso;

5) in fase di autorizzazione degli interventi previsti dal POIC si dovrà comunque subordinare l’attuazione della variante alle prescrizioni e raccomandazioni, di seguito elencate, presenti nella Valutazione di Incidenza della Provincia di Ferrara cui ciascun livello di progettazione e attuazione dovrà riferirsi:

  1. per quanto riguarda le superfici non localizzate o classificate come extra range si prescrive il divieto di localizzazione all’interno dei Siti Rete Natura 2000 e comunque ad una distanza non inferiore ai 500 metri dal loro perimetro,
  2. per ogni nuovo intervento sempre relativo superfici a non localizzate o classificate come extra range si prescrive la Valutazione di incidenza se posto nel raggio di 2 km dal perimetro del sito o se posto lungo corsi d’acqua o altri elementi della Rete ecologica provinciale che si connettono direttamente ai Siti della Rete Natura 2000;
  3. per quanto concerne le superfici non localizzate o classificate come extra range si raccomanda di mantenere il divieto di localizzazione ad una distanza non inferiore ai 2000 metri dal perimetro dei Siti di Importanza Comunitaria; 

delibera infine: 

in merito alla Valutazione ambientale strategica: 

e) di trasmettere, ai sensi dell’art. 16, del D. Lgs 152/06 come modificato dal D. Lgs. 4/08, copia della presente deliberazione alla Provincia di Ferrara; al riguardo si ricorda che, ai sensi dell’art. 17, del D. Lgs 152/06 come modificato dal D. Lgs. 4/08, la Provincia dovrà provvedere a rendere pubblica la decisione finale in merito all’approvazione del piano, nonché il parere motivato, la dichiarazione di sintesi e le misure adottate in merito al monitoraggio; 

f) di informare che è possibile prendere visione del piano e di tutta la documentazione oggetto dell’istruttoria presso la Regione Emilia – Romagna, Via dei Mille 21, Bologna – Servizio Valutazione Impatto e Promozione Sostenibilità Ambientale; 

g) di rendere pubblico attraverso la pubblicazione sul proprio sito web, ai sensi dell’art. 17, del D. Lgs 152/06 come modificato dal D. Lgs. 4/08 il presente partito di deliberazione, la Dichiarazione di sintesi nonché le misure adottate in merito al monitoraggio; 

h) di pubblicare per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 16, comma 3, della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente partito di deliberazione.

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