n.9 del 16.01.2013 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 2538 - Risoluzione proposta dal consigliere Carini per impegnare la Giunta a promuovere un tavolo politico-tecnico per ridefinire la concessione di derivazione dell'acqua del Brugneto

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

 Premesso che

dal 1962 è attiva una Convenzione che concede l'utilizzo dell'acqua dell'invaso costruito nel 1959 sul torrente Brugneto alla città di Genova per l'approvvigionamento idropotabile e, secondariamente, per la produzione di energia elettrica;

stante tale Convenzione ed a seguito di accordi tra il Comune di Genova ed il Consorzio di Bonifica di Piacenza, ogni anno il gestore della centrale idroelettrica e della distribuzione idropotabile dell'invaso del Brugneto (Mediterranea delle Acque) provvede al rilascio della quantità concordata di 2,5 milioni di m3 nel periodo tra il 15 maggio ed il 16 settembre, a garanzia dell'irrigabilità del Fiume Trebbia;

prossima è la scadenza della concessione finalizzata alla produzione di energia elettrica, prevista per il 2014, mentre quella relativa all'utilizzo ad uso potabile scadrà nel 2024.

 Evidenziato che

dal 1959 ad oggi il contesto territoriale è inevitabilmente mutato ed, in particolare, la portata idrica del Fiume Trebbia ha subito una drastica diminuzione che determina la secca della parte bassa dell'alveo nell'intera stagione estiva ed una portata scarsissima nella media ed alta valle;

la sofferenza del Fiume sta creando a tutte le attività ad esso legate, dall'agricoltura alla pesca, dallo sport al turismo, grosse difficoltà ogni anno più ingenti;

in particolare la vocazione turistica balneare da sempre consentita dal Fiume Trebbia è già praticamente inesistente per i comuni della bassa Val Trebbia ed estremamente compromessa per quelli della media ed alta Val Trebbia;

l'effetto di tutto questo si incarna nel mancato sviluppo delle attività economiche e nel conseguente spopolamento del territorio.

 Rilevato che

lo "Studio del bacino idrografico del Fiume Trebbia per la gestione sostenibile delle risorse idriche", effettuato dal Tavolo Trebbia a partire dal 2004, ha individuato le possibili azioni per il mantenimento/incremento delle disponibilità irrigue sull'areale di pianura rifornibile dal Trebbia, in una condizione di rispetto dei Deflussi Minimi Vitali (DMV) estivi, stimando un deficit dell'ordine di 12-13 Mm3/anno nell'anno medio, che diventano 14-16 Mm3/anno nell'anno mediamente secco;

il Piano di Tutela delle Acque della Regione Liguria (2009) ha individuato i criteri di calcolo del DMV, coerentemente con quanto stabilito nella Delibera del Comitato Istituzione dell'Autorità di Bacino del Fiume Po n. 7/04. Nelle Norme del pta il rilascio del DMV nella sua componente idrologica, per le concessioni in atto, viene stabilito dalla data del rinnovo della concessione e comunque non oltre il 31.12.2012. Nell'ambito di specifico studio redatto dalla Provincia di Genova nel 2007 è stato definito, per la sezione idrografica a valle della derivazione del Brugneto, un valore di DMV idrologico pari a 102 l/s;

dall'analisi dei dati relativi agli afflussi e ai deflussi che interessano la Diga del Brugneto nell'attuale regime concessorio, si evidenzia che normalmente, anche nel periodo estivo con minor volume d'acqua invasata, risulterebbero ulteriormente disponibili alcuni Milioni di m3 di risorsa, oltre ai 2,5 milioni di metri cubi attualmente rilasciati nel Trebbia.

 Ritenuto che

sia opportuno intervenire a tutela delle acque del Fiume Trebbia e di tutto l'ambiente che lo circonda e che da esso dipende, onde evitare un ulteriore degrado del Fiume stesso e conseguentemente dei comuni della Val Trebbia;

sia in particolare necessario attuare specifiche modalità di gestione dei rilasci della Diga del Brugneto a garanzia della sostenibilità delle esigenze irrigue di valle e del ripristino di un livello di rilascio delle acque sufficiente a far tornare il Fiume un punto di riferimento sia per l'agricoltura che per il turismo dell'intera Valle del Trebbia.

 Impegna la Giunta

  • a farsi promotrice dell'istituzione di un Tavolo Politico-Tecnico che ridefinisca la concessione di derivazione dell'acqua del Brugneto, composto dalle Istituzioni emiliano-romagnole e liguri e dalle Associazioni ambientaliste e di categoria coinvolte;
  • a rivalutare, nell'ambito del Tavolo stesso, le modalità di gestione dei rilasci della Diga del Brugneto a garanzia:
  • della salvaguardia dell'ecosistema del corso d'acqua e del bacino del Trebbia;
  • del sostegno delle esigenze irrìgue di valle;
  • del ripristino di un livello di rilascio delle acque sufficiente a far tornare il Fiume un punto di riferimento sia per l'agricoltura che per il turismo dell'intera Valle del Trebbia;
  • a verificare la possibilità di realizzare nuovi sistemi di regimazione del Fiume Trebbia nel territorio piacentino o di revisionare quelli già esistenti e in particolare l'invaso di Boschi e di Boreca;
  • ad operare affinché i rilasci programmati dalla Diga del Brugneto, eventualmente in sinergia con l'utilizzo delle Dighe di Boschi e Boreca e con la realizzazione degli invasi di cava a basso impatto ambientale, debbano coordinarsi con le misure di razionalizzazione dell'utilizzo della risorsa idrica, così come individuate nell'ambito del Tavolo Tecnico;
  • ad operare affinché il piano delle attività estrattive provinciale di Piacenza individui ulteriori volumi di invaso per uso plurimo a basso impatto ambientale, rispetto a quelli attualmente previsti.

 Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 18 dicembre 2012.

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