n.194 del 19.07.2023 periodico (Parte Seconda)
Approvazione del modello organizzativo per l'implementazione dei servizi di Telemedicina della Regione Emilia-Romagna
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- il decreto del Ministero della Salute 2 aprile 2015, n. 70, con il quale è stato formalizzato il “Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera”;
- il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 gennaio 2017 “Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all'articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502”;
- l'Intesa adottata il 18 dicembre 2019 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, concernente il “Patto per la salute per gli anni 2019-2021" (Rep. Atti n. 209/CSR);
- l’Intesa Stato-Regioni e Provincie Autonome “Indicazioni nazionali per l’erogazione di prestazioni in telemedicina” (n.215/CSR), del 17 dicembre 2020, riferimento unitario nazionale per l’implementazione dei servizi di telemedicina e l’adeguamento dei flussi informativi di erogazione/rendicontazione delle attività di specialistica ambulatoriale al fine di tenere traccia delle prestazioni in telemedicina;
- l'Accordo sancito tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante "Indicazioni nazionali per l'erogazione di prestazioni e servizi di teleriabilitazione da parte delle professioni sanitarie", il 18 novembre 2021 nella Conferenza Stato Regioni;
Visti altresì:
- il Regolamento (UE) 2020/2094 del Consiglio del 14 dicembre 2020, che istituisce uno strumento dell’Unione europea NextGeneration EU, a sostegno della ripresa dell’economia dopo la crisi pandemica da COVID-19;
- il Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021, che istituisce il Dispositivo per la ripresa e la resilienza;
- il Piano nazionale di ripresa e resilienza(PNRR), approvato con decisione del Consiglio dell'Unione europea il 13 luglio 2021, in particolare la Missione 6 Salute, Componente 1 “Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l'assistenza sanitaria territoriale”, i cui investimenti sono finalizzati a rafforzare le prestazioni erogate sul territorio grazie all’attivazione e al potenziamento di strutture e presidi territoriali, fortificando l’assistenza domiciliare, lo sviluppo della telemedicina e una più efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari;
- il decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito con modificazioni nella Legge 29 luglio 2021, n. 108, recante “Governance del Piano nazionale di rilancio e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure”;
- il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 6 agosto 2021 “Assegnazione delle risorse finanziarie previste per l’attuazione degli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e ripartizione di traguardi ed obiettivi per scadenze semestrali di rendicontazione”, così come modificato dal decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 23 novembre 2021, che, in particolare, per il sub-investimento “M6C1 1.2.3 Telemedicina per un migliore supporto ai pazienti cronici” prevede un finanziamento complessivo per nuovi progetti pari ad euro 1.000.000.000,00;
- il decreto del Ministero della Salute 1 aprile 2022, che ripartisce analiticamente il sub-investimento 1.2.3, attribuendo specifiche sub-codifiche, in:
o sub-investimento 1.2.3.1 “Piattaforma di telemedicina”, a cui sono destinati euro 250.000.000,00;
o sub-investimento 1.2.3.2 “Servizi di telemedicina”, a cui sono destinati euro 750.000.000,00;
- il decreto del Ministero della Salute 20 gennaio 2022 che ripartisce a favore delle regioni, nell’ambito dell’investimento “M6C1 1.2.2 Casa come primo luogo di cura e Telemedicina”, il finanziamento complessivo di euro 58.029.713,00 per la realizzazione del sub investimento 1.2.2.3 “COT device”;
- il decreto del Ministero della Salute del 29 aprile 2022, con il quale sono state approvate le Linee guida organizzative contenenti il modello digitale per l’attuazione dell’assistenza domiciliare;
Viste le proprie deliberazioni:
- n. 1227 del 2 agosto 2021, con cui si recepisce l’Accordo Stato-Regioni e si approva il documento “Indicazioni Regionali per l’erogazione di prestazioni in telemedicina”;
- n. 71 del 24 gennaio 2022, recante “PNRR Missione 6 Salute - Primi provvedimenti organizzativi”, con la quale, al fine di procedere all’attuazione della Missione 6 Salute del PNRR e del Piano complementare PNC, si è stabilito, tra l’altro:
• di delegare alle Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale (SSR) l’esercizio delle competenze relative all’avvio, alla realizzazione operativa e al funzionamento degli interventi attuativi degli obiettivi del PNRR e del Piano complementare riferiti alla Regione Emilia-Romagna;
• di attribuire alla Regione Emilia-Romagna, in quanto Soggetto attuatore, tutte le attività di regia, coordinamento e monitoraggio delle funzioni delegate alle Aziende ed Enti del SSR sopra richiamate;
- n. 1076 del 27 giugno 2022, con la quale, tra l’altro, è stato approvato il format di delega “Provvedimento di Delega amministrativa”;
Richiamati:
- l’Accordo di collaborazione tra l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (d’ora in avanti AGENAS), il Ministero della Salute e la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la trasformazione digitale, sottoscritto il 31 dicembre 2021, avente ad oggetto la collaborazione tra le parti per la realizzazione del sub-investimento 1.2.3 “Telemedicina per un migliore supporto ai pazienti cronici”, all’interno della misura 1.2 “Casa come primo luogo di cura e telemedicina”, nell’ambito del quale AGENAS è stata individuata quale “soggetto attuatore”;
- il decreto del Ministro della Salute, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle finanze, n. 77 del 23 maggio 2022 “Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale”, che prevede un nuovo modello organizzativo per la rete di assistenza territoriale, uniforme a livello nazionale, definendone gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi delle strutture sanitarie dedicate all'assistenza territoriale e al sistema di prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico;
- il decreto del Ministero della Salute 21 settembre 2022, recante “Approvazione delle Linee guida per i Servizi di telemedicina – Requisiti funzionali e livelli di servizio”, con cui si sono stabiliti i requisiti tecnici indispensabili per garantire l’omogeneità a livello nazionale e l’efficienza nell’attuazione dei servizi di telemedicina;
Visto il decreto del Ministro della Salute, di concerto con il Ministro delegato per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale del 30 settembre 2022 recante “Procedure di selezione delle soluzioni di telemedicina e diffusione sul territorio nazionale, nonché i meccanismi di valutazione delle proposte di fabbisogno regionale per i servizi minimi di telemedicina e l’adozione delle Linee di indirizzo per i servizi di telemedicina”, che, per garantire l’attuazione dell’investimento della Missione 6 Componente 1 - 1.2.3 “Telemedicina per un migliore supporto ai pazienti cronici”, sub-investimento 1.2.3.2 “Servizi di telemedicina”, definisce le procedure di selezione delle soluzioni di telemedicina e diffusione sul territorio nazionale, nonché i meccanismi di valutazione delle proposte di fabbisogno regionale per i servizi minimi di telemedicina, e adotta le Linee di indirizzo per l’elaborazione delle progettualità regionali dei servizi di telemedicina;
Tenuto conto che al fine di raggiungere gli obiettivi previsti nell’ambito della Missione 6 Componente 1 del sub-investimento 1.2.3 “Telemedicina per un migliore supporto ai pazienti cronici”, la Regione Lombardia e la Regione Puglia sono state individuate quali regioni capofila con il compito specifico di provvedere, anche avvalendosi delle proprie centrali di committenza, alle procedure di acquisizione di soluzioni di telemedicina conformi alle Linee guida adottate in materia ai sensi del comma 15-undecies, lettera a) dell’art. 12 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221;
Preso atto che all’art. 1 del citato decreto interministeriale 30 settembre 2022 si stabilisce che le regioni definiscono il Piano operativo e il fabbisogno per i servizi minimi di telemedicina, secondo il format di cui all’allegato A del medesimo decreto, la cui congruità viene valutata da una Commissione tecnica, presieduta da AGENAS;
Precisato che nel Piano operativo ciascuna Regione e Provincia autonoma indica:
o il proprio fabbisogno totale per i servizi di telemedicina previsti per l’infrastruttura regionale di telemedicina, come definita nelle Linee guida adottate in materia ai sensi del comma 15-undecies, lettera a) dell’art. 12 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, il rispetto di Milestone e Target, nonché il cronoprogramma dello specifico sub-investimento “Servizi di telemedicina”;
o quali componenti del fabbisogno intende eventualmente garantire con soluzioni di telemedicina già esistenti e attive su tutto il territorio regionale;
o quali componenti del fabbisogno totale intende acquisire nell’ambito del sub-investimento “Servizi di telemedicina”;
Tenuto conto che in data 4 febbraio 2023 la Regione Emilia-Romagna ha provveduto a trasmettere ad Agenas il proprio “Piano operativo servizi di telemedicina”, attraverso l’apposito portale web messo a disposizione dalla stessa AGENAS, che riporta il proprio fabbisogno totale per i servizi di telemedicina previsti per l’infrastruttura regionale di telemedicina, il cronoprogramma dello specifico sub-investimento 1.2.3.2 “Servizi di telemedicina” e le componenti del fabbisogno totale che la Regione intende acquisire nell’ambito del sub-investimento “Servizi di telemedicina”;
Preso atto che con nota protocollo n. 278277 del 23 marzo 2023 AGENAS ha comunicato l’esito positivo della valutazione di congruità del “Piano operativo servizi di telemedicina”, nonché del fabbisogno dei servizi di telemedicina in esso contenuto, trasmesso dalla Regione Emilia-Romagna, indicando la necessità di approvare il documento, tramite atto regionale, entro il 30 aprile 2023;
Vista la propria delibera n. 629 del 26 aprile 2023 di approvazione del “Piano Operativo servizi di Telemedicina” che riporta il fabbisogno regionale totale per i servizi di telemedicina previsti per l’infrastruttura regionale di telemedicina, il cronoprogramma dello specifico sub-investimento 1.2.3.2 “Servizi di telemedicina” e le componenti del fabbisogno totale che la regione intende acquisire nell’ambito del sub investimento “Servizi di telemedicina”;
Visto il Cronoprogramma relativo all’attuazione del citato sub-investimento 1.2.3.2 “Servizi di telemedicina”, previsto all’Allegato A del decreto interministeriale del 30 settembre 2022 e riportato, per accettazione, nel “Piano Operativo servizi di Telemedicina” approvato con la sopra richiamata delibera n. 629/2023;
Preso atto che:
- il suddetto cronoprogramma prevede che le regioni definiscano con proprio atto, entro la scadenza del 30 giugno 2023 (T2 2023), il modello regionale di Telemedicina;
- sulla base di specifiche indicazioni fornite da AGENAS, il modello regionale di Telemedicina deve riportare le modalità organizzative previste per l’implementazione dei servizi di Telemedicina, nonché la descrizione delle strutture e i professionisti sanitari coinvolti nell’erogazione di tali servizi;
Considerato che:
- ad oggi non sono ancora note le soluzioni infrastrutturali di telemedicina conformi alle linee-guida adottate in materia, stante il procrastinarsi delle tempistiche di pubblicazione del bando di gara per la loro acquisizione da parte delle Regioni capofila (Lombardia e Puglia);
- il modello organizzativo per l’implementazione dei servizi di telemedicina della Regione Emilia-Romagna dovrà tenere conto delle riorganizzazioni in atto;
Ritenuto, pertanto, necessario provvedere, ai sensi del decreto interministeriale del 30 settembre 2022, all’approvazione del modello organizzativo per l’implementazione dei servizi di Telemedicina della Regione Emilia-Romagna, riportato in allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale, che potrà essere successivamente modificato/integrato sulla base delle soluzioni infrastrutturali acquisite e degli eventuali nuovi assetti organizzativi adottati;
Viste:
- la L.R. 12 maggio 1994, n. 19 “Norme per il riordino del servizio sanitario regionale ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, modificato dal decreto legislativo 7 dicembre 1993, n. 517” e ss.mm.;
- la L.R. 23 dicembre 2004, n. 29 “Norme generali sull'organizzazione ed il funzionamento del servizio sanitario regionale” e ss.mm.;
- la delibera dell’Assemblea legislativa n. 120/2017 con la quale è stato approvato il Piano sociale e sanitario regionale 2017-2019;
Viste le proprie deliberazioni:
- n. 2040 del 10 dicembre 2015 “Riorganizzazione dalla rete ospedaliera secondo gli standard previsti dalla Legge 135/2012, dal Patto per la salute 2014/2016 e dal DM salute 70/2015”;
- n. 365 del 27 marzo 2017 “I° provvedimento attuativo nell’ambito dell’assistenza territoriale del DPCM 12 gennaio 2017 recante ‘Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all'articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502’ pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 18 marzo 2017 - S. O. n. 15”;
- n. 1423 del 2 ottobre 2017 “Attuazione del Piano Sociale e Sanitario 2017-2019. Approvazione delle schede attuative d’intervento e di indirizzi per l’elaborazione dei piani di zona distrettuale per la salute e il benessere sociale” e ss.mm. e ii.;
- n. 2177 del 22 novembre 2019 “Approvazione del documento “Il profilo di salute della Regione Emilia-Romagna” e avvio del percorso di elaborazione del Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025”;
- n. 2144 del 20 dicembre 2021 di “Approvazione del Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025";
- n. 58 del 24 gennaio 2022, che ha approvato il ‘Documento di governance del Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025’, in attuazione della D.G.R. n. 2144/2021;
Richiamati:
- il Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, recante “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;
- la Legge Regionale 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e ss.mm.ii.;
Richiamate, altresì, le proprie deliberazioni:
- n. 468 del 10 aprile 2017, concernente “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna” e le Circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017, relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni, predisposte in attuazione della propria delibera n. 468/2017;
- n. 771 del 24 maggio 2021 che conferisce fino al 31 maggio 2024 l’incarico di Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) per le strutture della Giunta della Regione Emilia-Romagna e degli Istituti e Agenzie regionali, di cui all’art. 1 comma 3 bis, lett. b) della L.R. n. 43 del 2001;
- n. 325 del 7 marzo 2022 “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell'Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;
- n. 426 del 21 marzo 2022 “Riorganizzazione dell'Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”;
- n. 1615 del 28 settembre 2022 “Modifica e assestamento degli assetti organizzativi di alcune Direzioni Generali/Agenzie della Giunta regionale”;
- n. 380 del 13 marzo 2023 “Approvazione Piano integrato delle attività e dell’organizzazione 2023-2025”;
- n. 474 del 27 marzo 2023 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell'ente e gestione del personale. Aggiornamenti in vigore dal 1 aprile 2023 a seguito dell'entrata in vigore del nuovo ordinamento professionale di cui al Titolo III del CCNL Funzioni Locali 2019/2021 e del PIAO 2023/2025”;
Richiamate, infine, le determinazioni dirigenziali:
- n. 2335 del 9 febbraio 2022 “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022”;
- n. 6229 del 31 marzo 2022, recante “Riorganizzazione della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare. Istituzione aree di lavoro. Conferimento incarichi dirigenziali”;
- n. 18519 del 30 settembre 2022 “Conferimenti di incarichi dirigenziali”, relativo al conferimento di incarico di Responsabile del Settore Innovazione nei Servizi Sanitari e Sociali della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare”;
- n. 7162 del 15 aprile 2022, recante “Ridefinizione dell’assetto delle Aree di lavoro dirigenziali della Direzione Generale Cura della Persona ed approvazione di alcune declaratorie”;
Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell'Assessore alle Politiche per la Salute;
A voti unanimi e palesi
delibera
1) di approvare, ai sensi del decreto interministeriale del 30 settembre 2022, il modello organizzativo per l’implementazione dei servizi di Telemedicina della Regione Emilia-Romagna, riportato in allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale, che potrà essere successivamente modificato/integrato sulla base delle soluzioni infrastrutturali acquisite e degli eventuali nuovi assetti organizzativi adottati in ambito regionale;
2) di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico;
3) di dare atto che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del D. lgs n. 33/2013 e ss.mm.ii., così come disposto con la propria delibera n. 380/2023.