n.193 del 23.06.2021 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 3169 - Risoluzione per incentivare soluzioni progettuali ed industriali volte a sperimentare ambienti covid free. A firma dei Consiglieri: Costi, Tarasconi, Montalti, Caliandro, Maletti, Rontini, Rossi, Daffadà, Fabbri, Mumolo, Mori, Pillati, Costa, Zappa-
terra, Iotti, Sabattini, Bulbi, Marchetti Francesca

L’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna

Premesso che

La situazione pandemica ha sconvolto su scala globale le nostre vite e la nostra economia, costringendo interi Stati ad adottare misure d’emergenza prolungate e con gravi conseguenze sui sistemi sociali e sulla popolazione.

Preso atto che

Da questa gravissima situazione possiamo uscire solo portando a termine il più celermente possibile la campagna vaccinale avviata ma allo stesso tempo, nella consapevolezza che una tale situazione possa riproporsi, è necessario investire subito risorse umane ed economiche, per disegnare con le nuove tecnologie e nuovi prodotti i luoghi fisici covid-free del nostro prossimo futuro.

Lo dobbiamo ai nostri cittadini e in primo luogo ai nostri bambini e ragazzi a cui dobbiamo restituire al più presto scuole e università, così come sistemi di trasporto pubblico e privato, sicuri; lo dobbiamo agli operatori sanitari e sociali che devono poter lavorare in sicurezza nei luoghi di cura (ospedali, case della salute ecc.), ma anche nelle residenze sociosanitarie e nei centri diurni;

può essere una grande opportunità investire sulla sicurezza anche dei luoghi d’impresa, dai negozi, agli alberghi e residenze turistiche, alle fabbriche.

Come abbiamo imparato, in ogni crisi ci sono sempre delle opportunità che possono essere colte e in grado di rispondere meglio ai problemi vecchi e nuovi, come nel caso di virus e batteri.

Verificato che

Il sistema regionale ha dimostrato durante questa pandemia una capacità straordinaria di inventiva e reattività, agendo con conoscenze, capacità, professionalità nei settori tecnologici più disparati facendo rete tra i diversi soggetti della innovazione: materiali antivirali, (filtri, pellicole, vernici a nanotecnologie, tessuti repellenti, prodotti ceramici), lampade speciali, sistemi di ventilazione ad abbattimento della carica virale per mezzi di trasporto e locali ad uso pubblico, sistemi di condizionamento delle automobili ad alto abbattimento della carica virale, solo per fare alcuni esempi.

Valutato che

La capacità di fare sistema, caratteristica della Regione Emilia-Romagna, rimarcata anche dalla firma del Patto per il lavoro e il clima, deve essere ulteriormente rafforzata per capitalizzare le risorse di questo territorio “unico” e indirizzarle anche verso soluzioni strutturali che permettano di affrontare ora, ma anche in futuro, situazioni di pericolosità per la salute quale è tuttora il Covid.

L’esperienza della pandemia ci ha fatto capire quanto sia importante poter mantenere le attività scolastiche, sociali ed economiche in condizioni di sicurezza, perché altrimenti se la risposta più efficace all’emergenza sanitaria continua ad essere la sola sospensione delle diverse attività, il problema sanitario porta con sé un’emergenza educativa, sociale ed economica.

Considerato che

Come già fatto in passato la Regione, con le sue strutture, può farsi promotrice della ripresa non solo fornendo i mezzi e gli strumenti economici (assolutamente necessari) ma anche coordinandoli verso obiettivi puntuali e condivisi di sicurezza sanitaria dei luoghi fisici di studio, di lavoro e di vita.

Verificato che

Già oggi è possibile svolgere un coordinamento che chiami a raccolta le migliori esperienze regionali (imprese, tecnopoli, università) per progetti sperimentali, da valutare con rigore scientifico, valorizzando le giuste interazioni con tavoli di osmosi tecnologica per soluzioni uniche ed esemplari per rendere più sicuri gli spazi fisici oggi dal Covid, ma nel futuro da altri virus e batteri.

Sarebbe una opportunità unica da utilizzare in tutti luoghi predisposti per la fruizione in primis nelle scuole, nei luoghi di lavoro e di formazione, sui mezzi di trasporto, negli ospedali, nelle residenze sanitarie per anziani e disabili, nei luoghi di ritrovo per la perduta socialità dei ragazzi; ma anche per alberghi, ristoranti, negozi, cinema, teatri e tanto altro. Questa è la sfida del futuro prossimo: ambienti covid-free sani e protetti da virus e batteri.

La Regione potrebbe partecipare al completamento e revisione del Piano di Ripresa e Resilienza e utilizzare i fondi della Next Generation Eu, per un progetto di lungo respiro anche economico, oltre all’utilizzo dei fondi europei della programmazione settennale.

Poterci spendere nel mondo come la Regione impegnata industrialmente nella realizzazione di ambienti covid-free sarebbe una straordinaria opportunità per essere competitivi in un mondo che sta cambiando velocemente.

Tutto ciò premesso

Impegna la Giunta

Ad attivarsi celermente per una azione di coordinamento e impulso a soluzioni progettuali e industriali volte a sperimentare ambienti covid-free, partendo dalla ricchezza territoriale regionale, di imprese, start up, centri di ricerca pubblici e privati, tecnopoli, università già oggi impegnati su nuove soluzioni ai problemi posti da questa emergenza e in grado di certificare la validità dei risultati così prodotti, in primo luogo su aule scolastiche e trasporti pubblici;

a sostenere prioritariamente lo sviluppo di un prototipo di aula scolastica con tecnologie e soluzioni validate scientificamente in grado di abbattere le cariche virali e batteriche in modo strutturale, perché già a partire dal prossimo anno scolastico possano essere fatte le prime sperimentazioni per aumentare la sicurezza all’interno delle scuole;

a promuovere la prototipazione nei settori sociali, sanitari e produttivi e di servizio al fine di ottenere ambienti covid-free e poter sostenere e sviluppare filiere industriali;

ad accompagnare questo percorso con strumenti finanziari adatti a sostenere processi di industrializzazione di prodotti e processi volti a confermare e a creare nuova occupazione, perfettamente in linea con gli obiettivi condivisi dal Patto per il lavoro ed il clima.

Approvata all’unanimità dalla Commissione II Politiche economiche nella seduta del 4 giugno 2021.

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