n.317 del 10.11.2021 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 4067 - Risoluzione per impegnare la Giunta a chiedere al Governo il perfezionamento della procedura di delega all'utilizzo dell'identità digitale, al fine di evitare disagi agli utenti più deboli. A firma dei Consiglieri: Piccinini, Sabattini
L'Assemblea legislativa
premesso che
- il 28 febbraio 2021 è scattata l’obbligatorietà, posta dall’art. 24 del decreto legge 16 luglio 2020, n.76 (Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale), dell’accesso ai servizi online della Pubblica Amministrazione con SPID o CIE; inoltre, sempre dal 28 febbraio 2021, è fatto divieto– sempre alle Pubbliche Amministrazioni – di rilasciare o rinnovare credenziali per l’identificazione e l’accesso dei cittadini ai propri servizi in rete, diverse da SPID, CIE o CNS, fermo restando l’utilizzo di quelle già rilasciate fino alla loro naturale scadenza e, comunque, non oltre il 30 settembre 2021 [1];
- il passaggio dal PIN allo SPID per l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione costituisce senza dubbio un passo molto importante per accelerare la digitalizzazione del nostro Paese e del rapporto fra cittadini e pubblica amministrazione; tuttavia questa operazione può rappresentare un ulteriore fattore di incremento del digital divide se non accompagnato da misure che consentano di superare le difficoltà che ogni nuova tecnologia può frapporre davanti alle categorie più fragili o semplicemente più distanti dalla dimestichezza con gli strumenti informatici;
- numerose associazioni ed anche le organizzazioni sindacali dei lavoratori pensionati hanno posto da tempo [2] l’accento sul fatto che solo un numero limitato di pensionati usi il Pin dell’Inps e, conseguentemente, abbia libero accesso ai propri cedolini, e sia nelle condizioni di controllare importi o eventuali variazioni sulla propria pensione; l’Inps ha infatti reso noto che su 27 milioni di PIN, fino ad oggi rilasciati, solo 4 milioni sono stati richiesti da pensionati (su un bacino nazionale di 16 milioni); in altre parole, l’Istituto previdenziale riconosce che esiste un problema di disagio digitale tra i pensionati e che va affrontato;
- con il decreto legge 16 luglio 2020, n.76 è stata introdotta la possibilità di delegare un’altra persona all’utilizzo della propria identità digitale, e l’INPS, relativamente ai propri servizi, ha stabilito le proprie modalità di conferimento delle deleghe che coinvolgono anche quella fascia di cittadini per i quali sembrava che non fosse necessaria, come i figli minori o i disabili con amministratore di sostegno: dal 16 agosto è possibile delegare un’altra persona di propria fiducia ad utilizzare in autonomia i servizi online dell’Inps, ma ogni persona può designare un solo delegato a sua rappresentanza e ogni delegato può esserlo al massimo per cinque persone (limite che non opera per i tutori, i curatori e gli amministratori di sostegno); in altri termini l’operazione di delega per l’accesso ai servizi INPS presenta in realtà elementi di complicazione per gli utenti anziani,
- non risulta, inoltre, che sia stato ancora pubblicato il decreto attuativo previsto dal decreto legge 16 luglio 2020, n.76 per rendere pienamente operativo in via generale il processo di delega di un’altra persona all’utilizzo della propria identità digitale;
dato atto che
- la situazione descritta è tale da determinare oggettive condizioni di disagio per gli utenti più anziani per altre categorie fragili, con il rischio di accrescere il digital divide;
impegna la Giunta regionale a
- richiedere il perfezionamento da parte del Governo del processo per la definizione della procedura di delega all’utilizzo dello SPID;
- richiedere al Governo la valorizzazione del ruolo degli intermediari (quali patronati, CAF e simili) nel rapporto con la pubblica amministrazione nelle procedure di delega, con l’obiettivo di favorire gli utenti più deboli;
- richiedere al Governo di definire, anche a seguito di confronto con le Associazioni degli Enti locali, con le associazioni del Terzo Settore e con le organizzazioni sindacali modalità di delega in grado di corrispondere anche a principi di semplificazione e di facilità d’accesso.
Approvata a maggioranza dalla Commissione I Bilancio Affari generali ed istituzionali nella seduta del 20 ottobre 2021.
[1] https://innovazione.gov.it/dipartimento/focus/linee-guida-decreto-semplificazione/#spid
[2] Liberetà, 9 febbraio 2021: https://www.libereta.it/inps-pensioni-accesso/