n.193 del 12.06.2020 (Parte Seconda)

Azione 3.3.4 del POR FESR 2014/2020 e legge regionale 10 dicembre 1997, n. 41. Bando per la qualificazione e valorizzazione delle imprese che operano nel settore del commercio al dettaglio e della somministrazione al pubblico di alimenti e bevande

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

- il Regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" e che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006;

- il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel quadro strategico comune e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, relativo al periodo della nuova programmazione 2014-2020 che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006, ed in particolare l’art.47, comma 1, in cui si stabilisce che per ciascun Programma Operativo, lo Stato membro istituisce un Comitato di Sorveglianza, entro tre mesi dalla data di notifica della decisione di approvazione del Programma Operativo medesimo;

- il Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014, recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d'investimento europei, e in particolare l’art.10 “Norme che disciplinano la composizione del comitato di sorveglianza”;

- il Regolamento delegato (UE) N. 480/2014 della Commissione del 3/3/2014, che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;

- il Programma Operativo Regionale FESR Emilia-Romagna 2014/2020, approvato con Decisione di Esecuzione della Commissione Europea C(2015) 928 del 12 febbraio 2015;

- la propria Deliberazione n. 179 del 27/02/2015, recante “Presa d'atto del Programma Operativo FESR Emilia-Romagna 2014-2020 e nomina dell’Autorità di Gestione”;

Preso atto:

- che il POR FESR 2014-2020 dell’Emilia-Romagna risulta costituito da 6 Assi prioritari che costituiscono la struttura operativa sulla quale si basa il raggiungimento degli obiettivi strategici e specifici in esso individuati;

- che nell’ambito dei suddetti Assi prioritari è presente l’Asse 3, recante “Competitività e attrattività del sistema produttivo”;

- che il suddetto Asse 3 presenta due priorità di investimento e in particolare la priorità di investimento 3b, che mira a sviluppare e realizzare nuovi modelli di attività per le PMI, in particolare per l’internazionalizzazione;

- che nell’ambito della priorità di investimento 3b sopra citata è individuato l’obiettivo specifico 3.3, con il quale la Regione intende favorire il consolidamento, la modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali;

- che per il raggiungimento del suddetto obiettivo specifico sono previste:

  • l’Azione 3.3.2 “Supporto allo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione di identificati attrattori culturali e naturali del territorio anche attraverso l’integrazione tra imprese delle filiere culturali, turistiche, sportive, creative e dello spettacolo e delle filiere dei prodotti tradizionali e tipici”, la cui finalità è quella di favorire la trasformazione innovativa e la rigenerazione dei settori meno orientati alla ricerca e sviluppo, con nuove opportunità per creare valore attraverso processi innovativi e di mercato;
  • l’Azione 3.3.4 “Sostegno alla competitività delle imprese nelle destinazioni turistiche attraverso interventi di qualificazione dell’offerta e innovazione di prodotto/servizio, strategica ed organizzativa”, la cui finalità è quella di sostenere il consolidamento della riqualificazione e dell’innovazione delle attività imprenditoriali nelle aree a maggiore vocazione turistica, attraverso un miglioramento della qualità dei servizi, come l’accoglienza, la ricettività e l’accessibilità materiale e immateriale, seguendo modelli sostenibili;

Vista altresì la Legge Regionale 10 dicembre 1997, n. 41 e ss.mm. e ii., recante “Interventi nel settore del commercio per la valorizzazione e la qualificazione delle imprese minori della rete distributiva. Abrogazione della L.R. 7 dicembre 1994, n. 49”;

Preso atto che tra le finalità della suddetta legge regionale è ricompresa quella di favorire la razionale evoluzione e lo sviluppo della rete distributiva regionale, attraverso interventi atti a promuovere, tra gli altri aspetti:

- la riqualificazione e la valorizzazione del commercio nei centri storici e nelle aree urbane ivi compresi i Capoluoghi e le frazioni dei Comuni di montagna e di pianura a vocazione commerciale;

- la riqualificazione, l'ammodernamento e l'innovazione degli esercizi commerciali di vicinato;

- l'ammodernamento e l'evoluzione degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande;

Vista altresì la Legge regionale 26 luglio 2003, n. 14, recante “Disciplina dell’esercizio delle attività di somministrazione di alimenti e bevande”;

Preso atto che la suddetta Legge regionale, nel disciplinare l'esercizio delle attività di somministrazione di alimenti e bevande nel rispetto della normativa comunitaria, delle disposizioni legislative dello Stato in materia di tutela della concorrenza, si propone, tra le altre, le seguenti finalità:

- favorire lo sviluppo e l’innovazione della rete degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, favorendo la crescita dell'imprenditoria e dell'occupazione, nonché la qualità del lavoro e la formazione professionale degli operatori e dei dipendenti;

- valorizzare le attività di somministrazione per la qualità sociale delle città e del territorio anche al fine di promuovere e sviluppare il turismo, l'enogastronomia e le produzioni tipiche locali;

Visto infine il D.Lgs. 31/3/1998, n. 114, recante “Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma dell'articolo 4, comma 4, della legge 15/3/1997, n. 59” e in particolare l’articolo 4, comma 1 che definisce gli esercizi di vicinato quelli aventi superficie di vendita non superiore a 150 mq. nei comuni con popolazione residente inferiore a 10.000 abitanti e a 250 mq. nei comuni con popolazione residente superiore a 10.000 abitanti;

Considerato che, da quanto emerge dalle previsioni delle sopra citate Azioni 3.3.2 e 3.3.4 del POR FESR 2014/2020 nonché da quelle contenute nelle sopra citate leggi regionali nn. 41/1997 e 14/2003, le attività del commercio al dettaglio, in particolare quelle aventi le caratteristiche di esercizi di vicinato, e le attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, rappresentano uno dei fattori strategici non solo per l’attrattività delle aree a maggiore vocazione commerciale e turistica ma anche, in generale, per la rivitalizzazione e il mantenimento delle normali condizioni di vita socio-economica nelle aree urbanizzate del territorio regionale;

Ritenuto pertanto opportuno, in attuazione delle suddette azioni 3.3.2 e 3.3.4 del POR FESR 2014/2020 e per il perseguimento delle finalità indicate nella sopra citata L.R. n. 41/1997, approvare, con il presente provvedimento, uno specifico bando e stabilire che lo stesso:

- debba essere rivolto esclusivamente alle imprese, aventi qualsiasi forma giuridica, che, al momento della domanda di contributo:

  • esercitino una attività commerciale al dettaglio in sede fissa avente i requisiti di esercizio di vicinato ai sensi della vigente normativa (art. 4, comma 1, lettera d del D.Lgs. n. 114/1998);
  • esercitino una attività di somministrazione pubblica di alimenti e/o bevande così come definita nell’articolo 2, comma 2 della L.R. n. 14/2003 e ss.mm e ii.;

- debba prevedere:

  • il finanziamento – tramite la concessione e liquidazione di contributi a fondo perduto – di interventi per la riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento delle strutture nelle quali si svolge l’attività e delle relative pertinenze nonché interventi per l’offerta di nuovi prodotti e/o servizi alla clientela e/o per il loro miglioramento o consolidamento anche tramite l’introduzione delle più moderne tecnologie informatiche e digitali;
  • che i contributi a fondo perduto siano concessi:
  • nel rispetto della disciplina comunitaria relativa al “regime de minimis”, così come disciplinato dal Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. L 352/1 del 24/12/2013);
  • in misura pari al 40% delle spese ritenute ammissibili e che tale misura percentuale possa essere incrementata di 5 punti percentuali oppure di 10 punti percentuali in applicazione delle premialità indicate nel bando e secondo le modalità e alle condizioni in esso definite;

Visti:

i criteri di selezione delle operazioni approvati dal Comitato di Sorveglianza del POR FESR nella seduta del 31/3/2015 ed integrati con le procedure scritte dell’11/6/2015 e del 5/2/2018, con le decisioni del Comitato di Sorveglianza del 28/1/2016, del 16/12/2016 e del 18/5/2018, la con procedura scritta il 3/9/ 2018 e

Dato atto che i progetti presentati ai sensi del bando approvato con il presente provvedimento saranno selezionati in coerenza con i suddetti criteri e con quelli che, al momento della presentazione delle domande di contributo, risulteranno approvati con ulteriori decisioni e procedure scritte del Comitato di Sorveglianza;

Ritenuto di stabilire che le risorse finanziarie da destinare al bando oggetto del presente provvedimento ammontino a complessivi 4.000.000,00 di euro;

Dato atto che le suddette risorse sono state stanziate sui capitoli di spesa del bilancio di previsione 2019-2021 secondo le seguenti modalità:

- quanto a complessivi 2.000.000,00 di euro per l’annualità 2020, a valere sui capitoli di spesa 22031, 22032, 22033 afferenti il POR FESR 2014/2020;

- quanto a complessivi 2.000.000,00 di euro per l’annualità 2021, a valere sul capitolo di spesa 27758;

Ritenuto inoltre:

- di stabilire che l'attuazione gestionale, in termini amministrativo - contabili delle attività progettuali che saranno oggetto operativo del presente bando verranno realizzate ponendo a base di riferimento i principi e postulati che disciplinano le disposizioni previste dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.;

- di specificare che:

  • al fine di meglio realizzare gli obiettivi che costituiscono l'asse portante delle prescrizioni tecnico contabili previste per le Amministrazioni Pubbliche dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm., con particolare riferimento al principio della competenza finanziaria potenziata, le successive fasi gestionali nelle quali si articola il processo di spesa della concessione, impegno, liquidazione, ordinazione e pagamento saranno soggette a valutazioni ed eventuali rivisitazioni operative per renderli rispondenti al percorso contabile tracciato dal Decreto medesimo;
  • in ragione di quanto sopra indicato, ne deriva che le successive fasi gestionali caratterizzanti il ciclo della spesa saranno strettamente correlate ai possibili percorsi contabili indicati dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm. con riferimento ai cronoprogrammi di spesa indicati nel bando approvato con il presente provvedimento, eventualmente variati su richiesta dei proponenti;
  • alla luce di ciò la copertura finanziaria che sarà prevista nell'articolazione dei capitoli di spesa sui quali saranno stanziate le risorse per il triennio 2019/2021, rivestirà carattere di mero strumento programmatico-conoscitivo di individuazione sistemica ed allocazione delle risorse disponibili destinate, nella fase realizzativa, ad essere modificate anche della validazione economico-temporale in base agli strumenti resi disponibili dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm. per il completo raggiungimento degli obiettivi in esso indicati;

Preso atto che al bando è stato applicato il test MPMI e che ai fini della compilazione di detto Test è stata svolta la consultazione durante la riunione dell’11 novembre 2019 tenutasi presso la Direzione Generale dell’Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa ed in particolare sono stati acquisiti da parte delle associazioni imprenditoriali presenti elementi utili a valutare se il bando sopracitato possa avere o meno effetti discriminatori nei confronti delle MPMI rispetto alle altre imprese;

Considerato che sulla base dei contributi acquisiti durante la consultazione e a seguito dell’applicazione del Test è emerso che le MPMI non sono discriminate rispetto alle altre imprese che possono accedere ai contributi concessi bensì avvantaggiate in quanto la partecipazione al bando è destinata solo a tale tipologia di impresa;

Ritenuto infine opportuno stabilire che, al fine di evitare che il fabbisogno delle richieste di contributo superi il plafond di risorse finanziarie stanziate per il finanziamento degli investimenti previsti nel bando allegato al presente provvedimento, le finestre utili per la presentazione delle domande di contributo debbano essere chiuse anticipatamente al raggiungimento del numero di 150 domande presentate per ciascuna di esse e che le stesse possano essere riaperte, con provvedimento del Responsabile del Servizio Qualificazione delle Imprese, nel caso in cui, in base alle domande pervenute, si registri un utilizzo parziale del plafond di risorse finanziarie stanziate;

Ritenuto altresì di rimandare a successivi provvedimenti del Responsabile del Servizio Qualificazione delle Imprese:

- l’eventuale modifica delle finestre e delle scadenze per la presentazione delle domande di contributo indicate nel bando approvato con il presente provvedimento qualora se ne ravvisi la necessità;

- l’eventuale modifica delle modalità per la compilazione e trasmissione delle domande qualora ciò si rendesse opportuno ai fini di una semplificazione delle stesse legata all’utilizzo dei sistemi di identificazione digitale SPID e FedEra e dell’applicativo web SFINGE 2020;

- l’individuazione, sulla base dei risultati della valutazione istruttoria di ammissibilità formale, sostanziale e di merito descritta nel Bando approvato con il presente atto, dei progetti ammessi a contributo ed eventualmente di quelli ammessi ma non finanziati per carenza di risorse;

- la quantificazione e la concessione dei contributi secondo le intensità e i regimi di aiuto stabiliti nel presente provvedimento e nel Bando approvato con il presente atto;

- l’impegno delle risorse finanziarie sui pertinenti capitoli di bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna;

- l’approvazione dell’eventuale elenco dei progetti non ammessi;

- l’eventuale quantificazione e concessione dei contributi, secondo le intensità e il regime di aiuto stabiliti nel presente provvedimento e nel bando approvato con il presente atto, che si rendesse necessario effettuare in seguito ad eventuali ricorsi o provvedimenti di autotutela dell’Amministrazione regionale nonché l’eventuale impegno delle relative risorse finanziarie sui pertinenti capitoli di bilancio;

- l’adozione degli altri provvedimenti previsti dalla normativa vigente che si rendessero necessari;

Ritenuto infine di rimandare ad un successivo provvedimento del Responsabile del Servizio Attuazione e Liquidazione dei Programmi la liquidazione dei contributi e la richiesta di emissione dei relativi titoli di pagamento e gli altri provvedimenti previsti dalla normativa vigente che si rendessero necessari;

Viste:

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, recante "Testo unico in materia di Organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna", ed in particolare l'art. 37, comma 4;

- la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente ad oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e ss.mm;

- la propria deliberazione n. 2189 del 21 dicembre 2015, avente ad oggetto “Linee di indirizzo per la riorganizzazione della macchina amministrativa regionale”;

- la propria deliberazione n. 270 del 29 febbraio 2016, recante “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- la propria deliberazione n. 622 del 28 aprile 2016, recante “Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015”;

- la propria deliberazione n. 702 del 16 maggio 2016, avente ad oggetto “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti nell'ambito delle Direzioni Generali - Agenzie - Istituto, e nomina dei responsabili della prevenzione della corruzione, della trasparenza e accesso civico, della sicurezza del trattamento dei dati personali, e dell'anagrafe per la stazione appaltante”;

- la propria deliberazione n. 1107 dell’11 luglio 2016, recante “Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- la propria deliberazione n. 1059 del 3 luglio 2018, recante “Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e conferiti nell'ambito delle Direzioni Generali, Agenzie e Istituti e nomina del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), del responsabile dell'anagrafe per la stazione appaltante (RASA) e del responsabile della protezione dei dati (DPO)”;

- la Determinazione n. 9793/2018, recante “Rinnovo incarichi dirigenziali in scadenza al 30/6/2018”;

Visti altresì:

- il Decreto 20 febbraio 2014, n. 57 - MEF-MISE - Regolamento concernente l'individuazione delle modalità in base alle quali si tiene conto del rating di legalità attribuito alle imprese ai fini della concessione di finanziamenti;

- la propria deliberazione n. 627/2015 “Approvazione della carta dei principi di responsabilità sociale delle imprese e applicazione del rating di legalità”;

Visti inoltre:

- il Decreto Legislativo n.33 del 14/3/2013 e succ. mod.;

- la propria deliberazione n. 468/2017 avente ad oggetto “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

- la propria deliberazione n. 122 del 28 gennaio 2019 “Approvazione Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2019 -2021” ed in particolare l’allegato D “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal d.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2019-2021”;

Viste infine:

- la L.R. 15 novembre 2001, n.40, recante “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4” per quanto applicabile;

- il D.lgs. n. 118/2011 recante “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e ss.mm.ii.;

- la L.R. 27 dicembre 2018, n. 24, “disposizioni collegate alla Legge di stabilità regionale per il 2019”;

- la L.R. 29 dicembre 2015, n. 25, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2019-2021” (Legge di stabilità regionale 2019);

- la L.R. 29 dicembre 2015, n. 26 recante “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021”;

- la L.R. 30/7/2019, n. 13 “Disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021”;

- la L.R. 30/7/2019, n. 14 “Assestamento e Prima Variazione generale di bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021”;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 2301/2018 “Approvazione del documento tecnico diaccompagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021” e succ.mod.;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore al turismo e Commercio, Andrea Corsini;

A voti unanimi e palesi

delibera

per le motivazioni esposte in premessa e che qui si intendono integralmente richiamate

1. di approvare, in attuazione delle azioni 3.3.2 e 3.3.4 del POR FESR 2014/2020 e per il perseguimento delle finalità indicate nella L.R. n. 41/1997, l’allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, contenente il “Bando per la qualificazione e valorizzazione delle imprese che operano nel settore del commercio al dettaglio e della somministrazione al pubblico di alimenti e bevande”;

2. di rimandare a successivi provvedimenti del Responsabile del Servizio Qualificazione delle Imprese:

- l’eventuale modifica delle finestre e delle scadenze per la presentazione delle domande di contributo indicate nel bando approvato con il presente provvedimento qualora se ne ravvisi la necessità;

- l’eventuale modifica delle modalità per la compilazione e trasmissione delle domande qualora ciò si rendesse opportuno ai fini di una semplificazione delle stesse legata all’utilizzo dei sistemi di identificazione digitale SPID e FedEra e dell’applicativo web SFINGE 2020;

- l’individuazione, sulla base dei risultati della valutazione istruttoria di ammissibilità formale, sostanziale e di merito descritta nel Bando approvato con il presente atto, dei progetti ammessi a contributo ed eventualmente di quelli ammessi ma non finanziati per carenza di risorse;

- la quantificazione e la concessione dei contributi secondo le intensità e i regimi di aiuto stabiliti nel presente provvedimento e nel Bando approvato con il presente atto;

- l’impegno delle risorse finanziarie sui pertinenti capitoli di bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna;

- l’approvazione dell’eventuale elenco dei progetti non ammessi;

- l’eventuale quantificazione e concessione dei contributi, secondo le intensità e il regime di aiuto stabiliti nel presente provvedimento e nel bando approvato con il presente atto, che si rendesse necessario effettuare in seguito ad eventuali ricorsi o provvedimenti di autotutela dell’Amministrazione regionale nonché l’eventuale impegno delle relative risorse finanziarie sui pertinenti capitoli di bilancio;

- l’adozione degli altri provvedimenti previsti dalla normativa vigente che si rendessero necessari;

3. di rimandare al Responsabile del Servizio Attuazione e Liquidazione dei Programmi l’adozione dei successivi provvedimenti di liquidazione dei contributi, la richiesta di emissione dei relativi titoli di pagamento e gli altri provvedimenti previsti dalla normativa vigente che si rendessero necessari;

4. di stabilire che le risorse finanziarie da destinare al bando oggetto del presente provvedimento ammontino a complessivi 4.000.000,00 di euro;

5. di dare che le suddette risorse sono state stanziate sui capitoli di spesa del bilancio di previsione 2019-2021 secondo le seguenti modalità:

- quanto a complessivi 2.000.000,00 di euro per l’annualità 2020, a valere sui capitoli di spesa 22031, 22032, 22033 afferenti il POR FESR 2014/2020;

- quanto a complessivi 2.000.000,00 di euro per l’annualità 2021, a valere sul capitolo di spesa 27758;

6. di stabilire che l'attuazione gestionale, in termini amministrativo - contabili delle attività progettuali che saranno oggetto operativo del presente bando verranno realizzate ponendo a base di riferimento i principi e postulati che disciplinano le disposizioni previste dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.;

7. di specificare che:

- al fine di meglio realizzare gli obiettivi che costituiscono l'asse portante delle prescrizioni tecnico contabili previste per le Amministrazioni Pubbliche dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm., con particolare riferimento al principio della competenza finanziaria potenziata, le successive fasi gestionali nelle quali si articola il processo di spesa della concessione, impegno, liquidazione, ordinazione e pagamento saranno soggette a valutazioni ed eventuali rivisitazioni operative per renderli rispondenti al percorso contabile tracciato dal Decreto medesimo;

- in ragione di quanto sopra indicato, ne deriva che le successive fasi gestionali caratterizzanti il ciclo della spesa saranno strettamente correlate ai possibili percorsi contabili indicati dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm. con riferimento ai cronoprogrammi di spesa indicati nel bando approvato con il presente provvedimento, eventualmente variati su richiesta dei proponenti;

- alla luce di ciò la copertura finanziaria che sarà prevista nell'articolazione dei capitoli di spesa sui quali saranno stanziate le risorse per il triennio 2019/2021, rivestirà carattere di mero strumento programmatico-conoscitivo di individuazione sistemica ed allocazione delle risorse disponibili destinate, nella fase realizzativa, ad essere modificate anche della validazione economico-temporale in base agli strumenti resi disponibili dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm. per il completo raggiungimento degli obiettivi in esso indicati;

8. di pubblicare la presente deliberazione, comprensiva dell’allegato “1”, nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna e sul sito http://fesr.regione.emilia-romagna.it/;

9. di dare atto infine che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa.

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