n.170 del 15.07.2015 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 826 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire in tutte le sedi più opportune affinché proseguano gli sforzi tesi ad incrementare la trasparenza dei negoziati sul TTIP e affinché sfocino in un accordo globale che garantisca il rispetto delle norme UE in materia di diritti fondamentali. A firma dei Consiglieri: Caliandro, Marchetti Francesca, Calvano, Boschini, Soncini, Rontini, Pruccoli, Nadia Rossi, Zoffoli, Bessi, Poli, Sabattini, Serri, Zappaterra, Prodi, Iotti, Montalti, Bagnari, Paruolo
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
il 14 giugno 2013 il Consiglio d’Europa ha adottato all’unanimità le direttive di negoziato dell'UE sul partenariato transatlantico su commercio e investimenti (TTIP) fra l'Unione europea e gli Stati Uniti d'America;
le esportazioni effettuate attraverso il commercio e la crescita ottenuta mediante gli investimenti sono motori fondamentali dell'occupazione e della crescita economica, che non richiedono investimenti pubblici;
il PIL dell'UE dipende in larga misura dagli scambi commerciali e dalle esportazioni e beneficia del commercio e degli investimenti basati su norme;
un accordo ambizioso ed equilibrato con gli Stati Uniti dovrebbe favorire la reindustrializzazione dell'Europa e contribuire al raggiungimento dell'obiettivo di incrementare del 15-20% il PIL dell'UE generato dal settore industriale entro il 2020, attraverso il rafforzamento degli scambi transatlantici sia di beni che di servizi;
un siffatto accordo è potenzialmente in grado di creare opportunità soprattutto per le PMI, le microimprese, i poli aziendali e le reti di imprese, che risentono sproporzionatamente degli ostacoli non tariffari (ONT) rispetto alle grandi imprese, in quanto queste ultime hanno economie di scala che consentono loro di accedere più facilmente ai mercati su entrambe le sponde dell'Atlantico;
un accordo tra i due principali blocchi economici del mondo è potenzialmente in grado di creare standard, norme e regole che saranno adottati a livello globale, un fatto di cui beneficerebbero anche i paesi terzi e che permetterebbe di evitare un'ulteriore frammentazione del commercio mondiale; che la mancata negoziazione di un accordo permetterebbe invece ad altri paesi terzi con norme e valori differenti di assumere tale ruolo;
le recenti crisi alle frontiere dell'UE e gli sviluppi a livello mondiale dimostrano la necessità di investire in una governance globale e in un sistema fondato su norme e valori;
l'adeguatezza delle norme commerciali e l'eliminazione degli ostacoli superflui sono fondamentali per creare valore aggiunto, dal momento che la produzione industriale avverrà sempre di più nell'ambito di catene mondiali del valore, pur mantenendo e sviluppando una base industriale forte, concorrenziale e diversificata in Europa;
precedenti accordi commerciali hanno comportato benefici di rilievo per l'economia europea;
il TTIP potrebbe avere grande impatto sul territorio regionale dal punto di vista ambientale, economico e sociale, nei settori agroalimentare e manifatturiero, visto il ruolo di quest’ultimo in Emilia-Romagna dal momento che esso rappresenta un volume commerciale, di beni e servizi, nei rapporti USA-UE pari ad oltre 700 miliardi di Euro.
Valutato che
le sfide del cambiamento climatico, della protezione ambientale e della sicurezza dei consumatori hanno comportato ingenti costi di regolamentazione per le imprese dell'UE, come pure prezzi elevati dell'elettricità e delle materie prime energetiche, aspetti che, se non affrontati nel TTIP, potrebbero accelerare il processo di delocalizzazione, deindustrializzazione e perdita di posti di lavoro;
un accordo commerciale ben definito potrebbe contribuire a trarre vantaggio dalla globalizzazione e costituire uno strumento a tutela dei lavoratori, dei consumatori e dell'ambiente;
un siffatto accordo rappresenta l'occasione per creare un quadro rafforzando la regolamentazione affinché risponda agli standard più rigorosi, conformemente ai nostri valori condivisi, evitando in tal modo il dumping sociale e ambientale e garantendo un elevato grado di protezione dei consumatori, alla luce dell'obiettivo condiviso di assicurare la libera concorrenza in condizioni di parità;
il TTIP è un elemento di una più ampia strategia europea intesa a creare posti di lavoro e a generare crescita;
il benessere dei cittadini, dei lavoratori e dei consumatori, così come il potenziamento delle opportunità per le imprese quali motori della crescita e dell'occupazione, sono i parametri di riferimento di un accordo commerciale come il TTIP;
il limitato grado di trasparenza che ha caratterizzato i negoziati finora ha comportato un deficit di controllo democratico sul processo negoziale;
la giurisdizione dei tribunali degli Stati membri non può essere limitata dai regimi speciali sulle controversie con gli investitori;
i negoziati sul TTIP vertono su tre settori principali: miglioramento ambizioso del reciproco accesso al mercato (di beni, servizi, investimenti e appalti pubblici a tutti i livelli di governo), riduzione degli ostacoli non tariffari e maggiore compatibilità dei regimi normativi, nonché sviluppo di regole condivise per affrontare sfide e opportunità comuni del commercio globale; è pertanto importante includere tutti questi settori in un pacchetto globale.
Sottolineato che
con attenzione al commercio di prodotti agricoli ed agroalimentari, attualmente gli scambi di alimenti tra UE e USA sono regolati da accordi commerciali che prevedono come salvaguardia il rispetto delle disposizioni sanitarie vigenti in Europa e negli Stati Uniti. Pertanto gli alimenti provenienti dall’America e destinati alla UE sono ispezionati dalle Autorità competenti in materia di sicurezza alimentare di uno qualsiasi degli Stati membri e, una volta riconosciuti conformi alle normative sanitarie europee, ne viene autorizzata la libera circolazione in tutto l’ambito comunitario. Stessa modalità è adottata negli USA;
in Italia l’Autorità competente per il controllo degli alimenti importati è il Ministero della salute e i suo uffici periferici;
per il settore dell’export di alimenti di origine animale, uno dei settori principali della nostra regione, i nostri produttori si sono dovuti adeguare alle disposizioni sanitarie previste negli USA e i Servizi veterinari delle AUSL hanno previsto modalità di controllo specifiche sugli impianti e sui prodotti alimentari destinati agli USA. È recentissima la riapertura all’export dei nostri prodotti di salumeria successiva alla verifica da parte degli americani del rispetto delle loro disposizioni sanitarie;
in ambito europeo la sicurezza per il consumatore è garantita da numerosi regolamenti, comunemente rientranti nel cosiddetto “Pacchetto igiene”, che forniscono dettagliate e rigide disposizioni per il produttore di alimenti e per le Autorità competenti addette al controllo sulla sicurezza alimentare;
sulla base di quanto affermato, l’ipotesi di una riduzione del livello di sicurezza per i consumatori comunitari a seguito della eventuale sottoscrizione del TTIP non è possibile alla luce dei vigenti regolamenti di carattere sanitario.
Considerato che
al fine di salvaguardare accrescendoli i livelli comunitari di sicurezza ambientale e sociale, il Parlamento europeo si appresta a votare una risoluzione per indirizzare l’operato della commissione nel negoziato;
purtroppo, la discussione del Parlamento sulla risoluzione è stata prudentemente rinviata dal presidente del Parlamento Martin Schultz poiché altri gruppi politici quali il PPE non hanno ancora maturato una posizione condivisa sul punto;
in caso di mancata approvazione della risoluzione la commissione opererà in assenza di un mandato chiaro da parte del Parlamento nell’esercizio esclusivo delle proprie prerogative;
è importante che una risoluzione venga assunta per garantire il rispetto all’interno dell’accordo degli standard europei di tutela del lavoro dell’ambiente e della sicurezza della risoluzione delle dispute nei sistemi giuridici ordinari dei paesi aderenti;
il TTIP deve essere ambizioso e vincolante per tutti i livelli di governo su entrambe le sponde dell'Atlantico, generando una vera apertura durevole del mercato su base reciproca e agevolazioni commerciali sul terreno e prestare particolare attenzione alle misure strutturali per conseguire una maggiore cooperazione transatlantica, tutelando nel contempo gli standard normativi e la protezione dei consumatori ed evitando il dumping sociale, fiscale e ambientale.
Tutto ciò premesso e considerato
impegna la Giunta
ad agire in tutte le sedi più opportune perché:
- proseguano gli attuali sforzi tesi a incrementare la trasparenza dei negoziati, rendendo accessibile al pubblico un numero maggiore di proposte negoziali, e attuare le raccomandazioni del Mediatore europeo, in particolare quelle relative alle norme sull'accesso del pubblico ai documenti;
- i negoziati sul TTIP sfocino in un accordo ambizioso, globale, equilibrato e di alto livello, che promuova una crescita sostenibile, rafforzi la competitività internazionale e offra nuove possibilità per le imprese dell'UE, in particolare le PMI, favorisca la creazione di posti di lavoro di alta qualità per i cittadini europei e giovi direttamente ai consumatori europei;
- l'accordo garantisca il pieno rispetto delle norme dell'UE in materia di diritti fondamentali attraverso l'inserimento di una clausola sui diritti umani giuridicamente vincolante e sospensiva come parte standard degli accordi commerciali dell'UE con i paesi terzi;
- nell'accordo sia inclusa una clausola di salvaguardia, come chiaramente stabilito nel mandato negoziale, che possa essere invocata qualora l'aumento delle importazioni di un particolare prodotto rischi di nuocere gravemente alla produzione alimentare interna;
- venga riaffermato il chiaro impegno dei negoziatori, già assunto in dichiarazione congiunta, a escludere - a prescindere dalle modalità di erogazione e finanziamento dei servizi - dall’ambito di applicazione del TTIP gli attuali e futuri servizi di interesse generale, nonché i servizi di interesse economico generale quali, a titolo non esaustivo: acqua, sanità, servizi sociali, previdenza sociale e istruzione, onde garantire che le autorità nazionali, e se del caso locali, conservino la piena capacità di introdurre, adottare, mantenere o abrogare qualsiasi provvedimento in materia di allestimento, organizzazione, finanziamento e fornitura di servizi pubblici, come previsto dai trattati e nel mandato negoziale dell'UE;
- sia garantita un'adeguata tutela dei consumatori di beni e servizi finanziari e sostenere gli sforzi di cooperazione in corso presso altri consessi internazionali, quali ad esempio il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria e il Consiglio per la stabilità finanziaria; garantire che tali sforzi di cooperazione non limitino la sovranità dell'UE e dei suoi Stati membri in materia di regolamentazione e vigilanza, compresa la loro facoltà di vietare attività e prodotti finanziari;
- si instauri una cooperazione rafforzata tra l'UE, gli Stati membri e gli Stati Uniti, includendo meccanismi di cooperazione internazionale più efficienti, onde definire standard globali più rigorosi contro la criminalità finanziaria e fiscale e la corruzione;
- sia garantito che l'acquis dell'UE in materia di protezione dei dati personali non sia compromesso dalla liberalizzazione dei flussi di dati;
- sia inserito nel trattato un capitolo ambizioso sulla concorrenza, che garantisca la debita osservanza del diritto europeo della concorrenza, in particolare nel mondo digitale;
- nell'accordo, nel pieno rispetto della convenzione dell'UNESCO sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali, le parti si riservino il diritto di adottare o mantenere qualsiasi misura (in particolare di natura normativa e/o finanziaria) per quanto riguarda la protezione o la promozione della diversità culturale e linguistica, conformemente ai pertinenti articoli del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, nonché la libertà e il pluralismo dei media, indipendentemente dalla tecnologia o dalla piattaforma di distribuzione utilizzata, tenendo presente che il mandato conferito alla Commissione dagli Stati membri esclude esplicitamente i servizi audiovisivi;
- sia garantito per le imprese europee l’accesso non discriminato agli appalti pubblici negli Stati Uniti, a livello sia federale che sub-federale, ad esempio per servizi di costruzione, genio civile, infrastrutture di trasporto ed energetiche nonché beni e servizi, adottare un approccio ambizioso in relazione al capitolo sugli appalti pubblici, pur assicurando la conformità del capitolo alle nuove direttive UE in materia di appalti pubblici e concessioni, aprendo in modo significativo il mercato statunitense ed eliminando le restrizioni attualmente vigenti negli USA;
- sia assicurato, allo scopo di creare requisiti procedurali aperti, non discriminatori e prevedibili che garantiscano parità di accesso per le imprese statunitensi e dell'Unione, in particolare le PMI, quando partecipano ad appalti pubblici, che gli Stati Uniti rafforzino la trasparenza del processo di aggiudicazione in vigore sul loro territorio;
- si promuova la cooperazione UE-USA a livello internazionale onde incentivare standard di sostenibilità comuni per gli appalti pubblici nonché l'adozione e l'osservanza delle norme di responsabilità sociale da parte delle imprese, in base alle linee guida dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (OCSE);
- il capitolo sullo sviluppo sostenibile sia vincolante e applicabile, nonché finalizzato alla ratifica, all'attuazione e all'applicazione integrali ed efficaci delle otto convenzioni basilari dell'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) e del loro contenuto, dell'Agenda per il lavoro dignitoso dell'OIL e dei principali accordi internazionali in materia ambientale;
- le norme lavorative e ambientali che figurino parimenti in altri ambiti dell'accordo, quali gli investimenti, gli scambi di servizi, la cooperazione normativa e gli appalti pubblici;
- il TTIP favorisca l'utilizzo e la promozione di beni e servizi ecologici, anche agevolandone lo sviluppo, e ne semplifichi l'esportazione e l'importazione, sfruttando in tal modo le enormi possibilità di fruire dei vantaggi economici e ambientali dell'economia transatlantica e integrando i negoziati multilaterali in corso in merito all'accordo sui beni ecologici, allo scopo di contribuire alla lotta contro il riscaldamento globale e alla creazione di nuovi posti di lavoro nell'economia verde;
- la Commissione si opponga all'inclusione dell'ISDS nel TTIP, dal momento che tale meccanismo può in sostanza mettere a repentaglio i diritti sovrani dell'UE, dei suoi Stati membri e delle autorità regionali e locali di adottare regolamenti in materia di salute pubblica, sicurezza alimentare e ambiente e, inoltre, dovrebbe spettare ai giudici dell'UE e/o degli Stati membri, che offrono un'efficace tutela giuridica fondata sulla legittimità democratica, risolvere tutti i casi attesi di controversie in modo competente, efficiente ed economicamente conveniente;
- si impegni con fermezza per un rigoroso mantenimento delle norme attuali e future in materia di sicurezza alimentare e salute umana, salute vegetale e tutela delle colture e dell'ambiente, protezione dei consumatori e benessere e salute degli animali definite dalla legislazione dell'UE; garantire che non si ostacoli in alcun modo il miglioramento di tali norme in futuro, che non siano compromessi i valori fondamentali dell'UE, quali il principio di precauzione e l'agricoltura sostenibile, e che i cittadini dell'UE possano continuare ad avere fiducia nella tracciabilità e nell'etichettatura dei prodotti sul mercato dell'Unione; delineare, inoltre, misure specifiche per difendere il principio di precauzione nei negoziati;
- sia compiuto ogni sforzo per garantire che le importazioni agricole possano fare ingresso nell'UE soltanto se la produzione è avvenuta conformemente alle norme europee in materia di tutela dei consumatori, benessere degli animali e protezione ambientale e nel rispetto delle norme sociali minime.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 25 giugno 2015