n.342 del 30.12.2015 periodico (Parte Seconda)
Attuazione della Direttiva 2000/60/CE: contributo della Regione Emilia-Romagna ai fini dell'aggiornamento/riesame dei Piani di Gestione distrettuali 2015-2021
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- la Direttiva 2000/60/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque;
- la Direttiva 2006/118/CE che integra la Direttiva quadro 2000/60/CE relativamente alla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento e dal deterioramento;
- la Direttiva 2008/105/CE relativa a standard di qualità ambientale nel settore della politica delle acque;
- la Direttiva 2013/39/CE che modifica le direttive 2000/60/CE e 2008/105/CE per quanto riguarda le sostanze prioritarie nel settore della politica delle acque;
- la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e Sociale europeo e al Comitato delle regioni “Piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee” del 14 novembre 2012 che ha l’obiettivo, a lungo termine, di assicurare la sostenibilità di tutte le attività che hanno un impatto sulle risorse idriche in modo tale da garantire la disponibilità di acqua di qualità per un uso sostenibile ed equo. COM(2012) 673 final;
- la Relazione della Commissione al Parlamento Europeo e al Consiglio sull’attuazione della direttiva quadro sulle acque (2000/60/CE). Piani di Gestione dei bacini idrografici. COM (2012) 670 final;
- le raccomandazioni specificate dalla Commissione Europea nell’Incontro bilaterale Commissione Europea-IT che si è tenuto il 24 settembre 2013 e le richieste formulate nell’EU Pilot 7304/15/ENVI Direttiva 2000/60/CE;
- il D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 recante “Norme in materia ambientale”, Parte III e relativi allegati;
- il D.Lgs. 10 dicembre 2010, n.219 “Attuazione della direttiva 2008/105/CE relativa a standard di qualità ambientale nel settore della politica delle acque, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 82/176/CEE, 83/513/CEE, 84/156/CEE, 84/491/CEE, 86/280/CEE, nonché modifica della direttiva 2000/60/CE e recepimento della direttiva 2009/90/CE che stabilisce, conformemente alla direttiva 2000/60/CE, specifiche tecniche per l'analisi chimica e il monitoraggio dello stato delle acque”;
- la Legge 3 agosto 2009, n. 117 “Distacco dei comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant'Agata Feltria e Talamello dalla regione Marche e loro aggregazione alla regione Emilia-Romagna, nell'ambito della provincia di Rimini, ai sensi dell'articolo 132, secondo comma, della Costituzione”;
- la Legge regionale 4 novembre 2009, n.17 “Misure da intraprendere per l’attuazione della Legge del 3 agosto 2009 n.117, concernente il distacco dei Comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabbilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello dalla Regione Marche e loro aggregazione alla Regione Emilia-Romagna”;
- la Delibera di Giunta regionale n. 350 dell’8 febbraio 2010 “Approvazione delle attività della Regione Emilia-Romagna riguardanti l’implementazione della Direttiva 2000/60/CE ai fini della redazione ed adozione dei Piani di Gestione dei Distretti Idrografici Padano, Appennino Settentrionale e Appennino Centrale”;
- la Delibera di Giunta Regionale n. 1781 del 12 novembre 2015 “Aggiornamento del quadro conoscitivo di riferimento (carichi inquinanti, bilanci idrici e stato delle acque) ai fini del riesame dei Piani di gestione distrettuali 2015-2021”;
- la deliberazione n. 1 del 24 febbraio 2010 del Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino del fiume Po, con la quale è stato adottato in via definitiva il primo Piano di Gestione delle acque ex ar.13 della Direttiva 2000/60/CE, successivamente approvato con DPCM 8 febbraio 2013;
- la deliberazione n. 206 del 24 febbraio 2010 del Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino del fiume Arno, con la quale è stato adottato in via definitiva il primo Piano di Gestione delle acque ex ar.13 della Direttiva 2000/60/CE, successivamente approvato con DPCM 21 novembre 2013;
- la deliberazione n. 1 del 24 febbraio 2010 del Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino del fiume Tevere, con la quale è stato adottato in via definitiva il primo Piano di Gestione delle acque ex ar.13 della Direttiva 2000/60/CE, successivamente approvato con DPCM 5 luglio 2013;
Richiamati:
- l’art. 64, del D.Lgs. 152/2006, con il quale si stabilisce che il territorio della Regione Emilia-Romagna afferisce al Distretto idrografico Padano per la parte ricadente nel Bacino del Po, al Distretto idrografico dell’Appennino Settentrionale per i bacini idrografici del Conca-Marecchia, Reno, Fiumi Uniti, Montone, Ronco, Savio, Rubicone e Uso e al Distretto idrografico dell’Appennino Centrale per la parte ricadente nel Bacino del Tevere;
- l’art. 117 comma 2-bis del D.Lgs. 152/2006 che detta le modalità e le tempistiche in merito all’adozione e all’aggiornamento dei Piani di gestione dei distretti idrografici che vengono adottati ai sensi dell'articolo 1, comma 3-bis, del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 208, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 13 e sono riesaminati e aggiornati entro il 22 dicembre 2015 e, successivamente, ogni sei anni;
- l’art. 118 del D.Lgs. 152/2006, relativo al rilevamento delle caratteristiche del bacino idrografico ed all’analisi dell’impatto esercitato dall’attività antropica;
- l’art. 120, comma 1, del D.Lgs. 152/2006, relativo al rilevamento dello stato qualitativo e quantitativo delle acque superficiali e sotterranee all’interno di ciascun bacino idrografico;
- l’art. 4 comma 1 lettera a) del D.Lgs. n. 219 del 10 dicembre 2010, il quale prevede che ai fini dell’adempimento degli obblighi derivanti dalla Direttiva 2000/60/CE nelle more della costituzione delle Autorità di Bacino distrettuali, le Autorità di bacino di rilievo nazionale provvedono all’aggiornamento dei Piani di gestione con funzioni di coordinamento nei confronti delle regioni ricadenti nei rispettivi distretti idrografici;
- l’art. 4 comma 3 del D.Lgs. n. 219 del 10 dicembre 2010, che prevede che l’approvazione di atti di rilevanza distrettuale è effettuata dai Comitati istituzionali delle Autorità di Bacino Nazionali, integrati dai componenti designati dalle regioni il cui territorio ricade nel Distretto idrografico a cui gli atti si riferiscono se non già rappresentati nei medesimi comitati;
Considerato che:
- in ottemperanza al suddetto quadro normativo comunitario e nazionale, le Autorità di Bacino del Fiume Po, Arno e Tevere hanno avviato il processo di aggiornamento/riesame dei Piani di gestione che devono essere adottati dai Comitati Istituzionali entro il 22 dicembre 2015;
Dato atto che:
- in data 22 dicembre 2014, i Comitati Istituzionali delle Autorità di bacino del Fiume Po, del Fiume Arno e del Fiume Tevere hanno preso atto dei Progetti di Piano 2015-2021 e li hanno approvati ai fini dei successivi adempimenti comunitari;
- le Autorità di bacino del fiume Po, Arno e Tevere, ai sensi dell’art. 14 della Direttiva 2000/60/CE, hanno promosso la partecipazione attiva di tutte le parti interessate, organizzando numerose iniziative di informazione e consultazione pubblica, alle quali la Regione Emilia-Romagna ha partecipato attivamente;
- la Regione Emilia-Romagna ha intrapreso un percorso di partecipazione pubblica per l’aggiornamento/riesame dei Piani di gestione distrettuali, che si è svolto nel periodo 4 giugno 2014 - 31 luglio 2015, sviluppato su tre livelli: informazione, consultazione e partecipazione attiva;
Considerato che:
- sono stati affidati ad ARPA incarichi relativi alle attività di:
- tipizzazione dei corpi idrici artificiali, aggiornamento dei corpi idrici, delle reti di monitoraggio superficiali e sotterranee e delle aree protette, nonché analisi della qualità morfologica del reticolo naturale tipizzato;
- aggiornamento delle pressioni significative e degli impatti sui corpi idrici al fine di determinare le azioni necessarie per il raggiungimento degli obiettivi;
- valutazione monetaria dei costi e dei benefici delle misure necessarie al raggiungimento del buono stato delle acque, ai sensi del processo di implementazione della Direttiva 2000/60/CE, al fine di identificare eventuali condizioni di costo sproporzionato;
- individuazione delle misure chiave (Key Type Measures) da mettere in campo, in presenza di pressioni/impatti rilevanti, scelte tra quelle indicate direttamente dalla Commissione Europea;
- implementazione di un data-base, che mette “a sistema” tutte le informazioni raccolte;
Considerato altresì che:
- nel corso dell’espletamento delle attività di aggiornamento e riesame dei Piani distrettuali, si sono tenuti numerosi incontri con i portatori di interesse per presentare le metodologie e le risultanze delle attività sopra descritte, e raccogliere contributi ed osservazioni in linea tecnica;
- sono state messe a disposizione delle Autorità di bacino di rilievo nazionale Po, Arno e Tevere le risultanze delle attività inerenti l’implementazione della Direttiva 2000/60/CE, per i relativi distretti di competenza, ai fini dell’aggiornamento dei Piani di gestione del distretto Padano, del distretto dell’Appennino Settentrionale e del distretto dell’Appennino Centrale;
- le risultanze di tali elaborazioni e approfondimenti sono ricomprese nei seguenti allegati, parte integrante del presente atto, trasmessi su supporto informatico e consultabili al seguente link: http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/acque/temi/piani%20di%20gestione:
- Allegato A: Analisi morfologica - Reti di monitoraggio - Aree protette;
- Allegato B: Valutazione dei costi economico-sociali per il raggiungimento dell’obiettivo di stato buono dei corpi idrici ai fini dell’applicazione delle esenzioni;
- Allegato C: Pressioni e impatti - Livello di rischio di non raggiungimento degli obiettivi - Misure chiave;
- Allegato D: Individuazione del deflusso minimo vitale di riferimento;
- i sopracitati elaborati costituiscono aggiornamento del quadro conoscitivo in materia di tutela e gestione della risorsa idrica, ai fini del riesame dei Piani di gestione dei Distretti Idrografici 2015-2021;
Ritenuto pertanto di approvare i criteri metodologici e le risultanze delle attività affidate ad ARPA, ricompresi nei seguenti allegati, parte integrante del presente atto, che rappresentano i documenti di riferimento rispetto agli strumenti di pianificazione e regolamentazione di settore, per la tutela della risorsa idrica:
- Allegato A: Analisi morfologica - Reti di monitoraggio - Aree protette;
- Allegato B: Valutazione dei costi economico-sociali per il raggiungimento dell’obiettivo di stato buono dei corpi idrici ai fini dell’applicazione delle esenzioni;
- Allegato C: Pressioni e impatti - Livello di rischio di non raggiungimento degli obiettivi - Misure chiave;
- Allegato D: Individuazione del deflusso minimo vitale di riferimento;
Ritenuto altresì:
- di designare l’Assessore alla Difesa del Suolo e della Costa, Protezione Civile e Politiche ambientali e della Montagna quale rappresentante della Regione Emilia-Romagna nel Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino del fiume Arno, ai sensi dell’art.1 comma 3bis del D.L. 30 dicembre 2008, n. 208;
Richiamate le proprie deliberazioni:
- n. 1057/2006 “Prima fase di riordino delle strutture organizzative della Giunta regionale. Indirizzi in merito alle modalità di integrazione interdirezionale e di gestione delle funzioni trasversali”;
- n. 1663/2006 "Modifiche all’assetto delle Direzioni Generali della Giunta e del Gabinetto del Presidente";
- n. 2060/2010 “Rinnovo incarichi a direttori generali della Giunta Regionale in scadenza al 31/12/2010”;
- n. 335/2015 “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti e prorogati nell’ambito delle direzioni generali – Agenzie – Istituti”;
- n. 2416/2008 del 29 dicembre 2008, esecutiva ai sensi di legge, recante “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e s.m.;
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell’Assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna
A voti unanimi e palesi
delibera
per le ragioni espresse in premessa che qui si intendono integralmente richiamate:
- di approvare i criteri metodologici e le risultanze delle attività affidate ad ARPA, ricompresi nei seguenti allegati, parte integrante del presente atto, che rappresentano i documenti di riferimento rispetto agli strumenti di pianificazione e regolamentazione di settore, per la tutela della risorsa idrica:
- Allegato A: Analisi morfologica - Reti di monitoraggio - Aree protette;
- Allegato B: Valutazione dei costi economico-sociali per il raggiungimento dell’obiettivo di stato buono dei corpi idrici ai fini dell’applicazione delle esenzioni;
- Allegato C: Pressioni e impatti - Livello di rischio di non raggiungimento degli obiettivi - Misure chiave;
- Allegato D: Individuazione del deflusso minimo vitale di riferimento;
- di designare l’Assessore alla Difesa del Suolo e della Costa, Protezione Civile e Politiche ambientali e della Montagna quale rappresentante della Regione Emilia-Romagna nel Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino del fiume Arno, ai sensi dell’art.1 comma 3bis del D.L. 30 dicembre 2008, n. 208;
- di dare comunicazione dell’adozione del presente atto alle Autorità di Bacino nazionali che interessano il territorio regionale, Autorità di Bacino del fiume Po, Autorità di Bacino del fiume Arno e Autorità di Bacino del fiume Tevere, per i successivi e conseguenti adempimenti;
- di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.