n.320 del 29.11.2017 periodico (Parte Seconda)
Approvazione del Piano di sorveglianza e di monitoraggio sanitario della fauna selvatica
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Richiamate:
- la Legge 11 febbraio 1992, n. 157 "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio" e successive modifiche ed in particolare:
- l’art. 18 nel quale vengono indicate le specie cacciabili, i periodi di attività venatoria e viene demandata alle Regioni l’approvazione del calendario venatorio per i territori di competenza;
- l’art.19 nel quale viene disciplinato il controllo della fauna selvatica anche nelle zone vietate alla caccia;
- la Legge Regionale 15 febbraio 1994 n. 8 “Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio dell’attività venatoria” e ss.mm.;
- la Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni” che disciplina e ripartisce le funzioni amministrative tra Regione, Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni nel quadro delle disposizioni della Legge 7 aprile 2014 n. 56 ed in particolare l'art. 40, che individua le funzioni della Regione, delle Province e della Città metropolitana di Bologna in materia di protezione della fauna selvatica ed esercizio dell'attività venatoria, stabilendo, fra l'altro, che la Regione esercita le funzioni di programmazione e pianificazione nonché tutte le funzioni amministrative in applicazione della normativa comunitaria, statale e regionale, con esclusione delle attività di vigilanza, di applicazione delle sanzioni amministrative e l'introito dei relativi proventi e le attività collegate all'attuazione dei piani di controllo della fauna selvatica, che restano confermati alle Province e alla Città metropolitana di Bologna;
- il regolamento CEE n.882/2004, del 29 aprile 2004 relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di igiene di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali;
Visti
- il Piano nazionale della prevenzione 2014-2018 che individua tra gli obiettivi la prevenzione delle malattie infettive e diffusive di interesse veterinario trasmissibili tramite vettori animali che si esplica anche attraverso l’attuazione di Piani di sorveglianza in popolazioni di animali selvatici;
- il Piano della Prevenzione 2015-2018 della Regione Emilia-Romagna e, in particolare, il progetto 2/18 - Rafforzamento e razionalizzazione delle attività di prevenzione in Sanità Pubblica veterinaria e Sicurezza Alimentare – che in attuazione del suddetto piano nazionale prevede la definizione e attuazione di un programma sulla fauna selvatica;
Considerato che la Regione Emilia-Romagna predispone già da anni il “Piano di sorveglianza e di monitoraggio sanitario nella fauna selvatica” conforme alle “Linee guida per l’adozione di piani di sorveglianza di malattie degli animali selvatici” del Ministero della Salute;
Considerato che:
gli animali selvatici possono rappresentare i reservoir, i vettori o semplicemente gli ospiti occasionali di agenti eziologici responsabili di patologie di comune riscontro nella fauna selvatica ma anche di patologie emergenti, talora a carattere zoonosico;
la fauna selvatica rappresenta un valido ed efficace bio -indicatore ambientale e sanitario;
Evidenziato che eventuali patologie della fauna selvatica possono determinare rilevanti implicazioni sanitarie, ecologiche ed economiche, non solo nella gestione delle specie selvatiche, ma anche nei confronti della sanità animale e della salute pubblica;
Vista la necessità di elaborare e tenere aggiornato un piano di sorveglianza mirato alla rapida rilevazione (early detection) delle principali patologie che riguardano i selvatici, con particolare attenzione agli agenti zoonosici, attraverso una distribuzione dei campioni omogenea e statisticamente significativa e disporre di un sistema di sorveglianza che consenta di evidenziare rapidamente l’insorgenza di mortalità e morbilità anomale tra la fauna selvatica;
Ritenuto necessario promuovere incontri sulla fauna selvatica e sulla sua valenza sanitaria, ecologica, economica;
Visto il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e successive modifiche, nonché la determinazione n. 12096/2016 e le proprie deliberazioni n. 89/2017 e n. 486/2017;
Richiamate le proprie deliberazioni:
- n. 2416 del 29 dicembre 2008, per quanto applicabile e n. 468 del 10 aprile 2017 recante “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;
- n. 193/2015, n. 628/2015, n. 270/2016, n. 622/2016, n. 702/2016, n. 1107/2016; n. 1681/2016, n. 2344/2016 e n. 477/2017, relative all’organizzazione dell’Ente Regione e alle competenze delle Direzioni generali e dei dirigenti;
Su proposta dell’Assessore alle Politiche per la Salute e dell’Assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca;
A voti unanimi e palesi
delibera:
- di approvare, per le motivazioni espresse in premessa che qui si intendono integralmente riportate, l’Allegato A “Piano di sorveglianza e di monitoraggio sanitario nella fauna selvatica” parte integrante e sostanziale del presente atto;
- di pubblicare il presente provvedimento ed il relativo Allegato nel Bollettino Ufficiale.