n.79 del 23.03.2016 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 2019 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi presso il Governo ed il Ministero dei beni e delle attività culturali per chiedere un apporto economico ed operativo alla gestione turistica del Castello di Canossa, ponendo inoltre in essere azioni di sostegno del Comune al fine di mantenere un importante servizio per il comparto turistico locale e regionale. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Fabbri, Rainieri, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli
L’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna
Premesso che
- Il Castello di Canossa, in provincia di Reggio Emilia, è una costruzione risalente al 940 d. C. ed è considerato un luogo storico e di importanza turistica riconosciuto a livello europeo;
- Vi è in essere un progetto di valorizzazione in accordo tra Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna, Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia e Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna;
- La zona è interessata da un grave dissesto idrogeologico causato dall’avanzamento dei calanchi, ossia quel fenomeno geomorfologico di erosione del terreno che si produce per l'effetto di dilavamento delle acque su rocce argillose degradate, con scarsa copertura vegetale e quindi poco protette dal ruscellamento.
Considerato che
- Ad oggi, il sito riscontra diversi problemi a causa dell’erosione del suolo la quale si distanzia dal castello di soli 300 metri;
- In aggiunta, a causa del riordino istituzionale, dal 1 Gennaio 2016 il Castello ha perso il sostegno economico dell’ente provinciale;
- Fino alla data sopracitata infatti la Provincia forniva le risorse per la bigliettazione mentre il Comune sosteneva l’ufficio turistico.
Rilevato che
- Il Castello di Canossa è di proprietà dello Stato dal 1878, anno in cui lo acquistò, dichiarandolo Monumento Nazionale.
- Attualmente le competenze spettano al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, tra cui gli interventi di manutenzione sia strutturale che contro il dissesto idrogeologico;
- La Regione ha recentemente preso provvedimenti assegnando alla Provincia 15.000 euro grazie ai quali prolungare fino all’estate l’apertura della struttura;
- La Regione ha contestualmente avviato contatti con il Ministero dei beni e delle attività culturali ai fini di inserire il castello di Canossa tra i 15 siti di interesse nazionale la cui gestione verrà affidata con un bando ministeriale;
- La Regione si è impegnata a ricavare dal bilancio circa 250.000 euro per i primi interventi di messa in sicurezza del castello e dell’area, cui dovrebbero unirsi i 600.000 euro previsti dal piano nazionale contro i dissesti “Italia sicura” (in attesa di copertura finanziaria);
- Nell’aprile del 2008, anche per facilitare e incentivare il turismo della Val d’Enza, è stato inaugurato il nuovo casello sull’autostrada A1 denominato “ "Terre di Canossa - Campegine", nome che oltre a valorizzare l'apporto fornito del Comune di Campegine alle intese istituzionali per la realizzazione di una infrastruttura così rilevante, vuole richiamare i luoghi che nell'alto Medioevo videro agire Matilde, visitati da turisti di ogni parte del mondo, e che hanno assunto nel tempo significato di simbolo a livello europeo di un periodo storico e culturale le cui importanti tracce rimangono in gran parte del territorio provinciale.” - Dichiarazione, quest’ultima, rilasciata dalla Presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini, a margine della cerimonia d’inaugurazione.
Impegna la Giunta
- A proseguire il dialogo e la collaborazione con il governo per monitorare l’inserimento dell’area nei siti di interesse nazionale, nonché a impegnarsi affinché vengano intraprese azioni atte ad assicurare la messa in sicurezza del sito;
- A implementare azioni di promo-commercializzazione di Canossa e dell’area matildica, come sostegno alla gestione del sito e allo sviluppo complessivo del territorio.
Approvata all’unanimità dalla Commissione V Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità nella seduta del 3 marzo 2016.