n.259 del 17.08.2022 periodico (Parte Seconda)

Approvazione del verbale di intesa tra la Regione Emilia-Romagna e le Organizzazioni sindacali dei medici di Medicina generale per il settore dell'Emergenza sanitaria territoriale

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Considerato:

- la situazione di estrema criticità di carenza dei medici di medicina generale, di cui il settore dell’Emergenza Sanitaria territoriale fa parte e le conseguenze dello stato di emergenza epidemiologica che hanno impattato sulle attività e sulla sostenibilità del sistema sanitario, ed in particolare sulla medicina del territorio;

- che le Aziende USL della Regione Emilia-Romagna si trovano ad affrontare severe difficoltà nell’incaricare medici convenzionati per la Medicina Generale, di cui il settore dell’Emergenza Sanitaria territoriale fa parte, a copertura degli incarichi vacanti determinati ogni anno;

- che il vigente accordo integrativo regionale riguardante il settore specifico dell’Emergenza Sanitaria Territoriale risulta datato e risalente al 30/6/2008, di cui alla DGR n. 1061 del 16/7/2008, e che si debba provvedere ad un’intesa tra le parti orientata alla risoluzione di numerose criticità riguardanti l’intero settore afferente all’Emergenza Urgenza;

Valutata l’attuale grave situazione di carenza di medici, anche nel settore dell’Emergenza Sanitaria territoriale e, quindi, l’opportunità di procedere con la massima celerità possibile alla sottoscrizione di un’intesa tra le parti che possa portare a rinnovare la disciplina di alcuni istituti contrattuali dei medici operanti in tale settore specifico;

Riconosciuto:

- che l’attuale assetto organizzativo è diversificato rispetto le previsioni del D.P.R. 27 marzo 1992, e non completamente coerente con le previsioni convenzionali studiate per diversi modelli organizzativi, e che il ruolo del medico a rapporto convenzionale nel settore dell’Emergenza Sanitaria Territoriale è mutato rispetto alle previsioni contenute negli accordi, nazionale ed integrativo regionale, precedentemente citati;

- che tali medici hanno contribuito al mantenimento dei servizi integrandosi con il personale dipendente operante nei Servizi di Emergenza Territoriale, secondo le attività previste all’art. 95, comma 3, dell’Accordo Collettivo Nazionale (ACN) Medicina Generale 23/3/2005 e s.m.i.

Tenuto conto che l’art. 65, dell’ACN 28/4/2022 declina al comma 1 i compiti convenzionali retribuiti con quota fissa oraria e al comma 2 i compiti aggiuntivi per i quali è previsto dall’Accordo Integrativo Regionale alla propria deliberazione n. 1061 del 16/7/2008 un ulteriore riconoscimento relativo allo svolgimento di compiti aggiuntivi di tipo organizzativo, tra i quali l’attività legata ad una piena e completa integrazione con il personale operante in Pronto Soccorso e nei DEA di secondo livello;

Posto che la problematica relativa al fabbisogno di personale medico investe con urgenza anche il livello normativo nazionale e che, al riguardo, nell’ambito della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e Province autonome, nella seduta del 2 marzo 2022, è stato condiviso il Documento programmatico fabbisogni di personale sanitario recante, in particolare per l’area della medicina generale, alcune proposte emendative del vigente sistema normativo per fronteggiare la carenza di medici in regime di convenzione;

Considerato l’obiettivo comune di garantire la continuità nell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza e che si debba potenziare la risposta territoriale alla grave situazione emergenziale che si sta affrontando, valorizzando il contributo professionale del settore specifico dell’Emergenza Sanitaria Territoriale e, più in generale, della Medicina Generale;

Tenuto conto del documento recante «Modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale», la cui adozione con decreto del Ministro della Salute, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, n. 77 del 23 maggio 2022, costituisce la riforma di settore Missione 6 componente 1 del PNRR, dedicata alla definizione di un nuovo modello organizzativo della rete di assistenza sanitaria territoriale;

Visti:

- Il decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19”, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27;

- Il decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, “Ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19”, convertito con modificazioni dalla Legge 18 dicembre 2020, n. 176;

- il decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24 “Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell'epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza”, convertito con modificazioni dalla Legge 19 maggio 2022, n. 52;

- il Decreto del Ministero della Salute 28 settembre 2020 “Disposizioni relative ai medici che si iscrivono al corso di formazione specifica in medicina generale 2019-2022”;

- il Decreto del Ministero della Salute 14 luglio 2021 “Disposizioni relative ai medici che si iscrivono al corso di formazione specifica in medicina generale relativo ai trienni 2020-2023 e 2021-2024”;

- il Decreto del Ministero della Salute 7 marzo 2006 “Principi fondamentali per la disciplina unitaria in materia di formazione specifica in medicina generale” e sue successive modifiche e integrazioni;

- il D.P.C.M. 12 gennaio 2017 “Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all’articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502”;

Richiamati:

- l’Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale 23/3/2005 e s.m.i.;

- l’Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale 21/6/2018;

- l’Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale 18/6/2020;

- l’Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale 28/4/2022;

- il D.P.C.M. 12 gennaio 2017 “Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all’articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502”;

- l’Accordo Regionale per l’Emergenza Sanitaria Territoriale in attuazione dell’Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale 23/3/2005, di cui alla propria deliberazione n.1061 del 16/7/2008

Richiamato, in particolare, l’Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di Medicina Generale, reso esecutivo in data 28 aprile 2022 che, all’art. 3, indica i contenuti demandati al livello di negoziazione regionale, ed all’art. 4, comma 1, definisce gli obiettivi prioritari di politica sanitaria nazionale, tra cui l’integrazione delle reti territoriali dei medici di assistenza primaria con i servizi del territorio, anche allo scopo di evitare l’accesso improprio al Pronto Soccorso;

Preso atto della sottoscrizione in data 21 luglio 2022 del Verbale di pre-intesa tra la Direzione Generale Cura della Persona, salute e welfare e le Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative a livello regionale della medicina generale per il settore dell’Emergenza Sanitaria Territoriale;

Preso atto che alla trattativa per la definizione dell’intesa hanno partecipato, in conformità a quanto previsto dall’art.22, comma 10, dell’Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale 23/3/2005 e s.m.i. (non essendo al momento ancora applicabile il contenuto di cui all’art.15, comma 3, dell’Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale 28/4/2022), le Organizzazioni Sindacali firmatarie dell’A.C.N. 18/6/2020, nonché dell’A.C.N. 28/4/2022, e precisamente: FIMMG, SNAMI, Federazione CISL Medici;

Dato atto che l’attività di negoziazione e di confronto fra parte pubblica e parte sindacale ha portato al raggiungimento di intese sui contenuti e gli obiettivi ed alla elaborazione di un testo condiviso dall’Assessore alle Politiche per la Salute, dal Direttore della Direzione generale Cura della Persona, salute e welfare e dalle Organizzazioni sindacali sopraindicate, che viene allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale (Allegato 1);

Richiamate inoltre:

- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

- la L.R. n. 19/1994 “Norme per il riordino del servizio sanitario regionale ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, modificato dal decreto legislativo 7 dicembre 1993, n. 517” e successive modifiche;

- la L.R. 23 dicembre 2004, n. 29 “Norme generali sull'organizzazione ed il funzionamento del servizio sanitario regionale” e successive modifiche;

- la L.R. n. 43/2001 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modifiche;

- la propria deliberazione n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna” e le Circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017, relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni;

- la propria deliberazione n. 771/2021 che conferisce fino al 31/5/2024 l’incarico di Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) per le strutture della Giunta della Regione Emilia-Romagna e degli Istituti e Agenzie regionali, di cui all’art. 1 comma 3 bis, lett. b) della L.R. n. 43 del 2001;

- la propria deliberazione n. 111 del 31 gennaio 2022 “Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza 2022-2024, di transizione al piano integrato di attività e organizzazione di cui all'art. 6 del D.L. n. 80/2021”;

- la propria deliberazione n. 324 del 7 marzo 2022 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell'ente e gestione del personale”;

- la propria deliberazione n. 325 del 7 marzo 2022 “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell'ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;

- la propria deliberazione n. 426 del 21 marzo 2022 “Riorganizzazione dell'ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”;

Richiamati, infine:

- la determina dirigenziale n. 2335 del 9 febbraio 2022 “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto legislativo n.33 del 2013. Anno 2022”;

- la determinazione dirigenziale n. 6248 del 1 aprile 2022 di “Conferimento di incarico dirigenziale”, con cui è stato attribuito l’incarico di Responsabile del Settore Assistenza Territoriale;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interesse;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore alle Politiche per la Salute;

A voti unanimi e palesi

delibera

per le motivazioni esposte in parte narrativa che si intendono integralmente richiamate:

  1. di approvare lo schema di intesa tra l’Assessorato Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna e le Organizzazioni Sindacali della Medicina Generale e precisamente: FIMMG, SNAMI, Federazione CISL Medici, allegato quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
  2. di dare mandato al Direttore della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare di provvedere alla sottoscrizione del Verbale di Intesa nella formulazione dello schema di cui al punto 1) del presente dispositivo, apportando in sede di sottoscrizione le modifiche al testo che si rendessero necessarie, purché non sostanziali;
  3. di fissare la decorrenza del Verbale di Intesa dalla data di assunzione della presente deliberazione, a seguito della sottoscrizione dello stesso tra i firmatari;
  4. di pubblicare il presente atto ed il relativo allegato (Allegato 1) nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico;
  5. di dare atto che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni citate in narrativa.

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