n.275 del 05.08.2020 periodico (Parte Seconda)

Approvazione dell'elenco dei Comuni e loro forme associative da ammettere al finanziamento delle risorse del Fondo nazionale per il sistema integrato di educazione e istruzione. Programmazione regionale anno 2020

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

- la Legge 13 luglio 2015, n. 107 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, art. 1, commi 180 e 181 e specificamente lettera e);

- il Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della Legge 13 luglio 2015, n. 107” ed in particolare gli articoli 8 e 12;

Vista altresì la delibera del Consiglio dei Ministri dell’11 dicembre 2017 recante “Piano di azione nazionale pluriennale per la promozione del sistema integrato di educazione e di istruzione, di cui all’articolo 8, del Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, concernente l’istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni”, nella quale – per il triennio 2017/2019, sono stati previsti interventi riconducibili a specifiche tipologie, così come indicate all’art. 3;

Dato atto che il competente servizio regionale, con lettera PG/2019/0616505 del 26 luglio 2019, ha trasmesso al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca la scheda di monitoraggio e la relazione annuale per la valutazione sul raggiungimento degli obiettivi strategici e degli interventi finanziati con il fondo nazionale per il sistema integrato di educazione e istruzione, di cui alle risorse dell’anno 2017;

Visto lo schema di Decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, comunicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 22/6/2020 sul quale la Conferenza Unificata ha approvato la relativa intesa in data 18/06/2019, il quale stabilisce che:

- le risorse del Fondo nazionale per l’anno 2020 per la programmazione regionale dell’Emilia-Romagna sono quantificate in euro 21.045.487,36;

- entro il 15 luglio 2020 le Regioni, sentiti i rappresentanti regionali dell’ANCI trasmettono al Ministero la programmazione regionale contenente gli elenchi dei Comuni ammessi al finanziamento per l’anno 2020;

Vista la legge regionale 25 novembre 2016, n. 19 “Servizi educativi per la prima infanzia. Abrogazione della L.R. 1 del 10 gennaio 2000”;

Preso atto che con propria deliberazione n. 156 del 6 giugno 2018, recante “Indirizzi di programmazione degli interventi per il consolidamento e la qualificazione del sistema integrato dei servizi educativi per l’infanzia per i bambini in età 0-3 anni con un progressivo orientamento alla creazione di un sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita sino ai 6 anni. Triennio 2018-2019-2020. (Proposta della Giunta regionale in data 2 maggio 2018, n. 614)”, l’Assemblea Legislativa ha approvato gli indirizzi regionali che orientano prioritariamente:

- al consolidamento ed alla qualificazione della rete dei servizi educativi per l’infanzia, valorizzando nel suo insieme il sistema integrato, tramite le promozioni del sistema delle convenzioni, nell’ambito di una visione che poggia sul valore del pluralismo nell’offerta dei servizi pubblici 

- alla progressiva creazione di un sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita sino ai 6 anni; 

e che tali indirizzi regionali sono coerenti con la realizzazione degli interventi riconducibili alle tipologie prioritarie di intervento di cui allo schema di decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, comunicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 22/6/2020 sul quale la Conferenza Unificata ha approvato la relativa intesa in data 18/6/2019: 

- lettera b) quota parte delle spese di gestione dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, in considerazione dei loro costi e della loro qualificazione; 

- lettera c) la formazione continua in servizio del personale educativo e docente, in coerenza con quanto previsto dal Piano nazionale di formazione di cui alla legge n. 107 del 2015, e la promozione dei coordinamenti pedagogici territoriali; 

Rilevato che, la programmazione pluriennale orienta e sostiene l’azione degli Enti locali in un quadro organico di riferimento delle norme nazionali e regionali promuovendo la continuità del percorso educativo e scolastico in un processo unitario che, allo stato attuale, mantiene proprie peculiarità normative e finanziarie, attivando progressivamente forme di collaborazione tra le diverse articolazioni del sistema (0-3 e 3-6) attraverso attività di progettazione, di coordinamento e di formazione comuni;

Dato atto che le risorse necessarie all’attuazione degli Obiettivi 1 e 2, di cui all’allegato parte integrante e sostanziale della deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 156/2018, sono state previste con le seguenti modalità: 

- quanto all’Obiettivo 1 “Consolidare e qualificare il sistema integrato dei servizi educativi per la prima infanzia – L.R. 19/2016”. Tali risorse regionali, pari ad euro 12.250.000,00, sono state erogate dalla Regione ai Comuni e loro forme associative con propria deliberazione n. 335 del 14/4/2020; 

- quanto all’Obiettivo 2 “Sostenere il progressivo rafforzamento del sistema integrato di educazione e istruzione, anche valorizzando il sistema delle convenzioni. D.Lgs. n. 65/2017. Tali risorse statali, oggetto della programmazione regionale di cui al presente provvedimento, non determinano rilevanza sul bilancio regionale in attuazione di quanto disposto dall’art. 12, comma 4, del D.Lgs. n. 65/2017 ovvero “le risorse sono erogate dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca direttamente ai Comuni”;

Dato atto altresì che le risorse regionali, di cui alle norme di riferimento per le scuole dell’infanzia, L.R. n. 26/2001 e L.R. n. 12/2003 e ss.mm.ii., sono state trasferite alle Province/Città metropolitana di Bologna, con propria deliberazione n. 672 del 15 giugno 2020 “Riparto annuale dei fondi a favore delle Province e della Città Metropolitana di Bologna e indicazioni per gli interventi di qualificazione e miglioramento delle scuole dell’infanzia, in attuazione della delibera dell’Assemblea legislativa n. 195/2019 – Anno 2020” per l’importo complessivo di € 6.000.000,00;

Preso atto dei provvedimenti dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia-Romagna per l’erogazione delle risorse:

alle scuole dell’infanzia paritarie dell’Emilia-Romagna

- Decreto direttoriale n. 199 del 8 giugno 2020 ha approvato il piano di riparto dei contributi spettanti alle scuole dell’infanzia paritarie dell’Emilia-Romagna per complessivi € 26.219.421,00;

- Decreto direttoriale n. 203 del 8 giugno 2020 ha approvato il totale dei contributi spettanti alle scuole paritarie dell’Emilia-Romagna, di ogni ordine e grado, per l’inclusione degli alunni con disabilità, per complessivi € 4.946.994,59;

alle Sezioni Primavera Sperimentali

- Decreto direttoriale n. 146 del 27 aprile 2020 ha approvato il riparto dei finanziamenti dei progetti di offerta formativa per bambini da 24 a 36 mesi “Sezioni Primavera Sperimentali”, pari ad € 577.930,24;

Sentita ANCI dell’Emilia-Romagna nella riunione del 2/07/2020;

Valutato, al fine di consentire l’erogazione delle risorse da parte del Miur ai Comuni entro 15 giorni dalla comunicazione della programmazione regionale, di procedere con la definizione dei budget, in applicazione dei criteri previsti dalla deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 156/2018 e così determinate:

- € 19.014.673,06 per il “consolidamento” dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia paritarie, comunali e private;

- € 2.030.814,30 per la “qualificazione”;

Valutato altresì di realizzare il sostegno alle diverse azioni che orientano alla progressiva creazione del sistema integrato di educazione e istruzione, con l’attuazione dell’Obiettivo 2 secondo le indicazioni prioritarie ed i criteri della programmazione regionale, di cui alla delibera di Assemblea legislativa n. 156/2018, così come articolato per i singoli interventi sottospecificati:

A) Sostegno al consolidamento dei servizi educativi pubblici e privati in concessione, appalto e convenzione e delle scuole dell’infanzia paritarie, pubbliche (comunali) e private.

Il budget di spesa, di € 19.014.673,06, per supportare le spese di gestione, valutando i trasferimenti nazionali e regionali in essere e delle specifiche normative di riferimento, viene determinato con un peso percentuale pari al 90% per i servizi educativi, quantificato in € 17.113.205,75 ed al 10%, quantificato in € 1.901.467,31, per la quota parte per le scuole dell’infanzia paritarie, comunali e private.

Criteri di ripartizione delle risorse agli Enti locali e loro forme associative.

Le quote determinate per il consolidamento dei servizi educativi pubblici e privati in concessione, appalto e convenzione e delle scuole dell’infanzia paritarie, comunali e private, vengonoripartite:

- con riferimento ai servizi educativi: in base al numero dei bambini iscritti ai servizi educativi e, limitatamente ai centri per bambini e famiglie, ai bambini frequentanti. I dati utilizzati per il riparto sono assunti attraverso la rilevazione annuale dei servizi educativi per la prima infanzia, anno educativo 2018/2019 (L.R. n. 19/2016). Per quanto già specificamente oggetto della delibera A.L. n. 156/2018 si precisa che le “sezioni primavera sperimentali”, rientranti nella tipologia di servizio denominato “Nido d’Infanzia”, dall’anno finanziario 2018, già assegnatarie di finanziamento nazionale ad esse dedicato, sono conteggiate anche per il riparto oggetto del presente provvedimento; 

- con riferimento alle scuole dell’infanzia paritarie, comunali e private: in base al numero dei bambini iscritti alle scuole dell’infanzia paritarie, comunali e private. I dati utilizzati per il riparto sono assunti attraverso la rilevazione annuale delle scuole dell’infanzia non statali, A.S. 2018/2019 (L.R. n. 26/01, L.R. n. 12/03 e s.m.i), già trasmessi alle Province/Città Metropolitana di Bologna per la validazione.

Ai fini della determinazione dei finanziamenti, destinati ai Comuni e loro forme associative, vengono altresì riconosciute, per i servizi educativi e per le scuole dell’infanzia paritarie, comunali e private, le quote di incremento di seguito specificate:

-il 2,8% del budget per le spese di gestione, in base al numero dei bambini iscritti/frequentanti i servizi educativi e le scuole dell’infanzia paritarie, appartenenti a Comuni montani (secondo le indicazioni delle proprie deliberazioni n. 1734/2004 e n. 1813/2009);

-il 2,1% del budget per le spese di gestione, in base al numero dei bambini con disabilità certificata, iscritti/frequentanti i servizi educativi e le scuole dell’infanzia paritarie;

B) Sostegno alla qualificazione dei servizi educativi pubblici e privati in concessione, appalto e convenzione e delle scuole dell’infanzia paritarie, pubbliche (comunali) e private, anche in relazione al percorso di valutazione della qualità.

Il budget di spesa per la qualificazione del sistema, quantificato in € 2.030.814,30 corrispondente al 10% del fondo nazionale, si orienta ad un rafforzamento del sistema integrato dei servizi per la prima infanzia, così come regolamentato dalla normativa regionale (L.R. n. 19/2016 e propria deliberazione n. 1564/2017) con un progressivo rafforzamento delle collaborazioni attraverso attività di progettazione, di coordinamento e di formazione comuni, in una prospettiva 0-6.

La formazione continua di tutto il personale in servizio e il coordinamento pedagogico territoriale sono aspetti qualificanti dell’offerta educativa e centrali nelle politiche regionali di sviluppo, consolidamento e qualificazione del sistema educativo ed in convergenza con gli obiettivi strategici previsti dalla normativa statale. Si richiama quindi l’attenzione ad una necessaria integrazione tra gli Enti ed organismi di riferimento interessati: i Comuni Capofila di Distretto, destinatari dei finanziamenti per la formazione degli operatori dei servizi educativi, i Coordinamenti pedagogici territoriali, destinatari dei finanziamenti per le funzioni conferite con L.R. n. 19/2016, art. 33.

Criteri di ripartizione delle risorse agli Enti locali e loro forme associative, per i singoli interventi sotto specificati:

B. 1 per il coordinamento pedagogico territoriale (CPT), istituito dai Comuni capoluogo di provincia, la quota parte di € 500.000,00 viene ripartita in base al numero dei bambini iscritti/frequentanti i servizi educativi pubblici, e privati in concessione, appalto, convenzione, nel territorio provinciale di riferimento dei Comuni capoluogo di provincia;

B. 2 per la formazione permanente degli operatori dei servizi educativi la quota parte di € 315.000,00 viene ripartita in base al numero dei bambini iscritti/frequentanti i servizi educativi pubblici e privati in concessione, appalto, convenzione, nei territori di riferimento dei distretti;

B. 3 per i coordinamenti pedagogici, nei Comuni - sedi di servizi educativi per la prima infanzia - con popolazione inferiore/pari ai 30.000 abitanti, la quota parte di € 350.000,00 viene ripartita in base al numero dei bambini iscritti/frequentanti i servizi educativi pubblici e privati in concessione, appalto, convenzione;

B. 4 per le azioni di carattere innovativo rivolte ai servizi educativi pubblici e privati in concessione, appalto e convenzione e scuole dell’infanzia, la quota parte di € 865.814,30, di spesa corrente, viene ripartita in parti uguali tra i 38 Enti capofila di distretto socio-sanitario della regione Emilia-Romagna (€ 22.784,59 ciascuno). 

I finanziamenti dovranno tendere alla valorizzazione delle azioni di carattere innovativo, quali ad esempio azioni di incremento della flessibilità organizzativa; del coinvolgimento delle famiglie nei servizi educativi; di sostegno organizzativo alla progettazione educativa rivolte ai poli per l’infanzia ovvero nei luoghi/nelle strutture in cui sono presenti servizi educativi 0-3 e scuole dell’infanzia; interventi organizzativi per rispondere ad incrementi imprevisti delle liste d’attesa; interventi organizzativi per far fronte a bisogni emergenti anche diversificando la rete dei servizi territoriali. Si evidenzia che le risorse per sostenere le azioni di carattere innovativo saranno assegnate dall’Ente capofila di distretto, il quale in raccordo con gli Enti territoriali afferenti al proprio distretto ed in coerenza con le caratteristiche territoriali, definirà i criteri per poter selezionare, preferibilmente, almeno 2 progetti. Ogni Ente capofila di distretto potrà completare la procedura di riferimento per la selezione e assegnazione dei finanziamenti entro un anno dalla data di approvazione del presente provvedimento. Entro e non oltre il 31-12-2021, ogni Ente capofila di distretto dovrà trasmettere al servizio regionale di competenza l’esito della istruttoria indicando: i soggetti/enti beneficiari del finanziamento, l’importo assegnato e, sinteticamente, le azioni oggetto del presente finanziamento unitamente ad una breve indicazione/analisi sui fabbisogni emergenti nel distretto di riferimento. L’analisi dei fabbisogni territoriali sarà posta in essere, dal competente servizio regionale, per una valutazione sugli esiti e sull’impatto dell’intervento.

Dato atto inoltre che, i Comuni e loro forme associative, possono assegnare le risorse nazionali di spesa corrente, di cui agli interventi indicati ai punti A), B), B1), B2), B3), B4), nel seguente modo:

- per i servizi educativi, in attuazione delle loro funzioni indicate all’art. 11 della legge regionale del 25 novembre 2016, n. 19, ai soggetti gestori di cui all’art. 5, comma 1, di seguito specificati:

lettera a) - ai Comuni, anche in forma associata;

lettera b) - ad altri soggetti pubblici;

lettera c)- a soggetti privati, accreditati ai sensi dell’art. 17, convenzionati con i Comuni;

lettera d) – a soggetti privati scelti dai Comuni mediante procedura ad evidenza pubblica; 

- per le scuole dell’infanzia paritarie, comunali e private, ai soggetti gestori di scuole dell’infanzia comunali e private, facenti parte del sistema nazionale di istruzione che hanno conseguito la “parità” ai sensi della Legge 62/2000;

Preso atto che i Comuni sono interessati da processi associativi in evoluzione e che gli stessi possono anche non comprendere le scuole dell’infanzia tra le funzioni amministrative associate, e che per quanto riguarda i Comuni interessati da fusioni, vengono compresi quelli risultanti da fusioni già formalmente disciplinate;

Considerato che, sulla base delle valutazioni effettuate dal Servizio Politiche sociali e socio-educative, per la fattispecie qui in esame non sussiste in capo alla Regione l’obbligo di cui al citato art. 11 della Legge n. 3/2003 e che il Codice Unico di Progetto dovrà eventualmente essere acquisito, ove necessario, da parte di ciascun Ente locale in sede di concessione ai soggetti beneficiari delle somme qui assegnate;

Visti:

- il D.lgs. n. 118/2011 recante "Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42" e ss.mm.ii.;

- la L.R. n. 40/2001 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4” per quanto applicabile;

- la L.R. n. 43/2001 “Testo Unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss.mm.ii.;

- il Decreto Legislativo D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii., ed in particolare l'art. 26 comma 2;

- la propria deliberazione n. 83 del 21 gennaio 2020 “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2020-2022”; 

Richiamate:

- la propria deliberazione n. 2416/2008 ad oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007” e ss.mm.ii.;

- la propria deliberazione n. 468 del 10/04/2017 ad oggetto “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

Richiamate le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Visto il decreto n. 104 del 28/6/2019 “Nomina del Vicepresidente della Giunta Regionale e contestuale modifica al Decreto del Presidente n. 220/2014 e ss.mm.ii. "Nomina dei componenti della Giunta Regionale e specificazione delle relative competenze”;

Vista la determinazione n. 10923 del 19/6/2019 ad oggetto “Conferimento incarico dirigenziale ad interim di Responsabile del Servizio Politiche Sociali e Socio educative”; 

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati; 

Su proposta della Vicepresidente Elena Ethel Schlein, Assessora a “Contrasto alle diseguaglianze e transizione ecologica: Patto per il clima, welfare, politiche abitative, politiche giovanili, cooperazione internazionale allo sviluppo, relazioni internazionali, rapporto con l’Unione Europea” 

A voti unanimi e palesi

delibera 

per le ragioni espresse in premessa, che qui si intendono integralmente richiamate: 

1. di approvare la programmazione regionale 2020 degli interventi e dei budget di riferimento per l’attuazione di quanto previsto all’ Obiettivo 2 - Sostenere il progressivo rafforzamento del sistema integrato di educazione e istruzione, anche valorizzando il sistema delle convenzioni. - Legge 107/2015 e D.Lgs. n. 65/2017, secondo i criteri stabiliti dall’Assemblea legislativa con deliberazione n. 156/2018, così come dettagliato negli Allegati da 1) a 6) e riepilogati nell’Allegato 7), con gli importi opportunamente arrotondati, parti integranti e sostanziali del presente atto;

2. di approvare altresì l’elenco dei Comuni e loro forme associative da ammettere al finanziamento statale relativo al Fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e istruzione, che assegna al territorio dell’Emilia-Romagna, per l’anno 2020 l’importo complessivo di euro € 21.045.487,36, per spesa corrente, così come dettagliato nell’Allegato 8), con gli importi opportunamente arrotondati, parte integrante e sostanziale del presente atto, nel quale la programmazione regionale si riconduce alle tipologie prioritarie di intervento di cui lettere b), c);

3. di dare atto che in applicazione delle disposizioni previste nello schema di decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, comunicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 22/6/2020, sul quale la Conferenza Unificata ha approvato la relativa intesa in data 18/6/2020, a seguito dell’applicazione dei criteri della programmazione regionale come sopradescritti, i Comuni destinatari di importi calcolati inferiori ai 1.000 euro, sono oggetto di incremento alla soglia dei 1.000 euro così come indicato nell’Allegato 7) e 8) e di seguito riportati:

- Comune di Villanova sull’Arda (PC) da € 775,39 a € 1.000;

- Comune di Palanzano (PR) da € 877,84 a € 1.000;

- Comune di Verghereto (FC) da € 438,92 a € 1.000;

4. di trasmettere la presente deliberazione al Ministero dell’Istruzione, università e della ricerca – “Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione” entro il 15 luglio 2020;

5. di prendere atto che le risorse statali di cui al presente provvedimento non determinano rilevanza sul bilancio regionale in quanto, ai sensi dell’art. 12, comma 4, del D.Lgs. n. 65/2017, le risorse sono erogate dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca direttamente ai Comuni e loro forme associative;

6. di dare atto che i Comuni e loro forme associative, destinatari diretti dei finanziamenti, possono assegnare le risorse nazionali di spesa corrente, nel seguente modo:

- per i servizi educativi, in attuazione delle loro funzioni indicate all’art. 11 della legge regionale del 25 novembre 2016, n. 19, ai soggetti gestori di cui all’art. 5, comma 1, di seguito specificati:

lettera a) - ai Comuni, anche in forma associata;

lettera b) - ad altri soggetti pubblici;

lettera c)- a soggetti privati, accreditati ai sensi dell’art. 17, convenzionati con i Comuni;

lettera d) – a soggetti privati scelti dai Comuni mediante procedura ad evidenza pubblica;

- per le scuole dell’infanzia paritarie comunali e private ai soggetti gestori di scuole dell’infanzia comunali e private, facenti parte del sistema nazionale di istruzione che hanno conseguito la “parità” ai sensi della Legge n. 62/2000;

7. di dare atto, per le motivazioni esposte in premessa, che il codice unico di progetto dovrà eventualmente essere acquisito, ove necessario, da parte di ciascun Ente locale in sede di concessione ai soggetti beneficiari delle somme qui trasferite;

8. di dare atto inoltre che le risorse regionali, già trasferite con delibera di Giunta regionale n. 335/2020 per complessivi 12.250.000,00 euro, rappresentano la compartecipazione regionale al finanziamento del sistema integrato nazionale di educazione e di istruzione per l’anno finanziario 2020;

9. di stabilire altresì che i beneficiari dei finanziamenti regionali e nazionali dovranno trasmettere al servizio regionale competente, le informazioni sull’utilizzo dei fondi:

a) secondo le priorità indicate nella sopracitata deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 156/2018, che si riportano di seguito:

  • Sostenere adeguate politiche tariffarie in ordine al contenimento delle rette;
  • Sostenere azioni volte alla progressiva riduzione delle liste d’attesa;
  • Sostenere il progressivo rafforzamento del sistema integrato di educazione e istruzione anche valorizzando il sistema delle convenzioni;
  • Promuovere interventi innovativi volti a sostenere azioni di incremento di flessibilità organizzativa, di coinvolgimento delle famiglie, nonché azioni di progettazione educativa e sostegno organizzativo rivolte ai poli per l’infanzia (art. 3, D.lgs. 65/2017)”;

b) in base a quanto richiesto Ministero dell’istruzione, università, ricerca per il monitoraggio sull’impiego delle risorse che sarà oggetto di specifica comunicazione sulle modalità e scadenze, da parte del competente servizio regionale; 

10. di stabilire che per quanto non espressamente previsto nel presente provvedimento si rinvia alle disposizioni indicate nella più volte richiamata delibera di Assemblea legislativa n. 156/2018;

11. di disporre la pubblicazione integrale del presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico per garantirne la più ampia diffusione; 

12. di disporre inoltre la pubblicazione ai sensi dell’art. 26 comma 2, del D.Lgs 14 marzo 2013, n. 33 e ss.mm.ii. e l’ulteriore pubblicazione prevista dal Piano triennale di prevenzione della corruzione, ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del medesimo Decreto legislativo.

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application/pdf Allegato 2.pdf - 191.6 KB
application/pdf Allegato 4.pdf - 160.2 KB
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application/pdf Allegato 7.pdf - 176.9 KB
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