n.66 del 06.03.2019 periodico (Parte Seconda)

Approvazione progetto per la conciliazione vita-lavoro: sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi FSE 2014-2020 - OT. 9 - Asse II Inclusione - Priorità 9.4 - Anno 2019

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

 Visti:

- il Regolamento n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel quadro strategico comune e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, relativo al periodo della Nuova programmazione 2014-2020 che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006;

- il Regolamento delegato n. 1970/2015 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio con disposizioni specifiche sulla segnalazione di irregolarità relative al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo, al Fondo di coesione e al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;

- il Regolamento delegato n. 568/2016 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio riguardo alle condizioni e procedure per determinare se gli importi non recuperabili debbano essere rimborsati dagli Stati membri per quanto riguarda il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo, il Fondo di coesione e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;

- il Regolamento (UE, Euratom)n. 1046/2018 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 luglio 2018 che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012;

- il Regolamento delegato n. 480/2014 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;

- il Regolamento n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006;

- il Regolamento n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;

- il Regolamento n. 288/2014 di esecuzione della Commissione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell'ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell'occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;

- il Regolamento n. 184/2014 di esecuzione della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell'obiettivo Cooperazione territoriale europea;

- il Regolamento n. 215/2014 di esecuzione della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;

- il Regolamento n. 821/2014 di esecuzione della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;

- il Regolamento n. 964/2014 di esecuzione della Commissione del 11 settembre 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne i termini e le condizioni uniformi per gli strumenti finanziari;

- il Regolamento n. 1011/2014 di esecuzione della Commissione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;

- l’Accordo di Partenariato 2014/2020 per l'impiego dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei, adottato con Decisione di Esecuzione della Commissione Europea C(2014) 8021 del 29 ottobre 2014;

Vista la Legge regionale n. 12 del 30 giugno 2003, “Norme per l’uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro” e ss.mm.ii.;

Richiamate in particolare:

- la Deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 163 del 25/6/2014 “Programma Operativo della Regione Emilia-Romagna. Fondo Sociale Europeo 2014/2020. (Proposta della Giunta regionale del 28/4/2014, n. 559)”;

- la Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 12/12/2014 C(2014)9750 che approva il Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014/2020 per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione";

- la propria Deliberazione n. 1 del 12/1/2015 “Presa d'atto della Decisione di Esecuzione della Commissione Europea di Approvazione del Programma Operativo "Regione Emilia-Romagna - Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020" per il sostegno del Fondo Sociale Europeo nell'ambito dell'Obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione"”;

- la Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 2/5/2018 C(2018)2737 che modifica la decisione di esecuzione C(2014) 9750 che approva determinati elementi del programma operativo "Regione Emilia-Romagna - Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020" per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" per la Regione Emilia-Romagna in Italia;

- la Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 9/11/2018 C(2018)che modifica la decisione di esecuzione C(2014) 9750 che approva determinati elementi del programma operativo "Regione Emilia-Romagna - Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020" per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" per la Regione Emilia-Romagna in Italia;

Vista inoltre la propria deliberazione n. 1298/2015 “Disposizioni per la programmazione, gestione e controllo delle attività formative e delle politiche attive del lavoro - Programmazione SIE 2014-2020”;

Viste infine le proprie deliberazioni:

- n.276 del 26/2/2018 “Progetto per la conciliazione vita-lavoro: sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi. FSE 2014-2020 – OT. 9 – Asse II inclusione – Priorità 9.4”

- n. 592 del 23/4/2018 “Assegnazione risorse FSE 2014-2020 per la realizzazione del progetto "Conciliazione vita-lavoro: sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi" di cui alla delibera di Giunta regionale n. 276/2018”;

Considerato che:

- il tema della conciliazione accompagna tutto l’arco della vita e, pur modificandosi le esigenze, rimane la necessità di supportare le famiglie per una migliore organizzazione dei tempi di lavoro e di vita, soprattutto nel periodo di sospensione delle attività scolastiche in presenza di figli in età tra i 3 e i 13 anni;

- le attività proposte dai centri estivi sono un valido supporto alle famiglie nei periodi di sospensione scolastica ma, le difficoltà economiche riducono le possibilità di accesso a tali servizi, determinando conseguentemente un limito oggettivo alla crescita socioculturale dei bambini e dei ragazzi;

Evidenziato pertanto che supportare le famiglie attraverso il sostegno alla partecipazione dei figli ad attività socio-ricreative significa, nel breve periodo, offrire strumenti di conciliazione tra vita e lavoro e, contestualmente, investire su politiche per l’infanzia e l’adolescenza in grado di contrastare la povertà educativa;

Valutato che tale contributo consente non solo di favorire la conciliazione vita-lavoro e di ampliare le possibilità di accesso ai servizi socio-ricreativi estivi, ma anche determina una più diffusa offerta a livello territoriale e una qualificazione delle attività delle attività erogate;

Preso atto che con propria deliberazione n. 247 del 26/2/2018 è stata approvata la Direttiva per l’organizzazione e lo svolgimento dei soggiorni di vacanza socioeducativi in struttura e dei centri estivi, ai sensi dell’art.14 della L.R. 14/2008;

Considerato che nell’ambito della priorità di investimento 9.4 del Programma Operativo FSE 2014-2020, la Regione si è impegnata ad attivare misure di conciliazione vita-lavoro al fine di favorire l’inclusione lavorativa e sociale delle persone attraverso incentivi economici volti a sostenere l’accesso ai servizi educativi e ai servizi all’infanzia quale condizione di integrazione per favorire l’inserimento e la permanenza nel mercato del lavoro e per contrastare ogni forma di discriminazione e marginalità sociale;

Dato atto che con la deliberazione di Giunta regionale n.276 del 26/02/2018 si è approvata la prima annualità del “Progetto per la conciliazione vita-lavoro: sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi. FSE 2014-2020 – OT. 9 – Asse II inclusione – Priorità 9.4”;

Rilevato che gli esiti del progetto di cui alla deliberazione precedentemente citata e realizzato nell’anno 2018 hanno evidenziato un’adesione molto alta sia rispetto al numero dei frequentanti sia rispetto alla diffusione territoriale dell’iniziativa come emerge dai seguenti dati di sintesi: 38 distretti aderenti, 314 Comuni aderenti, 1.170 Centri estivi tra soggetti pubblici, privati e parrocchie e 13.040 beneficiari;

Ritenuto quindi opportuno, considerati i risultati raggiunti nell’anno 2018, proseguire nell’investimento volto a favorire l’accesso ai centri estivi attraverso il sostegno economico finalizzato alla riduzione dei costi sostenuti dalle famiglie per il pagamento delle quote di iscrizione;

Valutato pertanto necessario procedere all’approvazione del “Progetto di conciliazione vita-lavoro mediante il sostegno alle famiglie per la partecipazione ai servizi/centri estivi” di cui all’allegato 1 parte integrante e sostanziale del presente provvedimento anche per l’anno 2019;

Dato atto che, come dettagliato nell’allegato 1, pur mantenendo invariati rispetto all’annualità 2018 l’impianto gestionale del progetto, la fascia di età dei partecipanti da 3 a 13 anni e la dichiarazione ISEE in corso di validità non superiore ai 28.000,00 euro, si ritiene opportuno apportare alcune modifiche sulla base dell’esperienza maturata al fine di qualificare l’iniziativa e nello specifico:

- l’aumento delle settimane per cui è possibile richiedere il voucher da 3 a 4, dato che la media di frequenza per l’anno 2018 è di poco inferiore alle 3 settimane si ritiene di poter agevolare le famiglie per un periodo maggiore;

- l’aumento del contributo massimo erogabile per ogni settimana di frequenza ai centri estivi da 70 a 84 euro al fine di ampliare l’offerta a cui possono fare riferimento le famiglie;

- l’ampliamento dei potenziali destinatari mediante la possibilità di richiesta del contributo da parte delle famiglie in cui solo uno dei due genitori lavora in quanto l’altro genitore è impegnato in modo continuativo in compiti di cura, valutati con riferimento alla presenza di componenti il nucleo familiare con disabilità grave o non autosufficienza, come definiti ai fini ISEE;

Dato atto pertanto che si ritiene opportuno approvare il progetto di cui all’Allegato 1) per sostenere l’accesso da parte delle famiglie a servizi che favoriscono la conciliazione vita-lavoro nel periodo di sospensione estiva delle attività scolastiche/educative poiché costituiscono reali occasioni di apprendimento ed effettivi strumenti di integrazione e opportunità esperienziali utili alla crescita dei bambini e dei ragazzi, nonché per contribuire ad ampliare la progettualità territoriale impegnata a definire il Programma triennale dei Piani di zona per la salute ed il benessere ed il relativo Piano attuativo annuale;

Dato atto altresì che le risorse pubbliche disponibili per la realizzazione delle iniziative afferenti al progetto di cui all’Allegato 1), sono pari a euro 6.000.000,00 a valere sull’anno 2019 di cui al Programma Operativo Regionale FSE 2014/2020 – OT.9 - priorità di investimento 9.4, che trovano copertura sui pertinenti capitoli di spesa del bilancio finanziario gestionale 2019 - 2021, anno di previsione 2019, che presenta la necessaria disponibilità, approvato con la propria deliberazione n.2301/2018, ed in particolare la quantificazione per ciascun Distretto socio-sanitario è determinata in funzione dei potenziali destinatari ovvero in base alla popolazione in età compresa tra i 3 e i 13 anni come segue: 

Distretti

Popolazione 3 a 13 anni

Risorse

Distretto Ponente

PC

7.353

98.752,00

Distretto Levante

PC

10.168

136.557,00

Distretto Città di Piacenza

PC

9.854

132.340,00

Distretto Valli Taro e Ceno

PR

4.045

54.325,00

Distretto Fidenza

PR

10.506

141.097,00

Distretto Sud Est

PR

7.965

106.971,00

Distretto Parma

PR

22.567

303.077,00

Distretto Reggio Emilia

RE

25.246

339.057,00

Distretto Scandiano

RE

9.315

125.101,00

Distretto Montecchio Emilia

RE

7.181

96.442,00

Distretto Guastalla

RE

7.891

105.977,00

Distretto Castelnuovo ne' Monti

RE

2.885

38.746,00

Distretto Correggio

RE

6.873

92.305,00

Distretto Castelfranco Emilia

MO

8.878

119.233,00

Distretto Carpi

MO

11.148

149.719,00

Distretto Mirandola

MO

8.993

120.777,00

Distretto Vignola

MO

10.078

135.349,00

Distretto Pavullo nel Frignano

MO

3.939

52.901,00

Distretto Sassuolo

MO

12.692

170.455,00

Distretto Modena

MO

18.755

251.882,00

Distretto Pianura Ovest

BO

9.208

123.665,00

Distretto Pianura Est

BO

17.363

233.187,00

Distretto Reno, Lavino, Samoggia

BO

11.642

156.353,00

Distretto Città di Bologna

BO

33.833

454.381,00

Distretto Nuovo Circondario Imolese

BO

13.747

184.624,00

Distretto dell'Appennino Bolognese

BO

5.060

67.956,00

Distretto San Lazzaro di Savena

BO

7.649

102.727,00

Distretto Sud-Est

FE

7.712

103.573,00

Distretto Centro-Nord

FE

13.642

183.214,00

Distretto Ovest

FE

8.028

107.817,00

Distretto Lugo

RA

10.134

136.101,00

Distretto Faenza

RA

8.902

119.555,00

Distretto Ravenna

RA

18.845

253.091,00

Distretto Cesena - Valle del Savio

FC

11.344

152.351,00

Distretto Comuni Romagna Forlivese

FC

18.606

249.881,00

Distretto Rubicone e mare

FC

10.027

134.664,00

Distretto Rimini

RN

22.749

305.522,00

Distretto Riccione

RN

11.934

160.275,00

Totale

 

446.757

6.000.000,00

 Ritenuto di prevedere che il responsabile del Servizio “Programmazione delle Politiche dell’Istruzione, della Formazione, del Lavoro e della Conoscenza” provveda:

- a richiedere ai Comuni, a livello distrettuale, l’individuazione dell’Ente capofila di ambito distrettuale per il coordinamento e la gestione del progetto richiedendo contestualmente l’elenco dei Comuni/Unioni di Comuni aderenti al progetto e conseguentemente a predisporre per ciascuno degli Enti capofila un’Operazione nel Sistema Informativo della Formazione, contraddistinta da un Rif.PA;

- all’assunzione, con proprio atto, dell’impegno di spesa a favore degli enti capofila di distretto sulla base del riparto di cui alla tabella che precede per complessivi euro 6.000.000,00 ai sensi del D. lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii., della L.R. n. 40/2001, per quanto applicabile, e della propria deliberazione n. 2416/2008 e ss.mm.ii., per quanto applicabile e previa acquisizione della certificazione attestante che il soggetto beneficiario dei contributi è in regola con il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali;

Evidenziato che tale progetto è stato elaborato e condiviso con l’Assessorato alle Politiche di Welfare e Politiche abitative;

Richiamati:

- il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

- la propria deliberazione n. 122 del 28 gennaio 2019 “Approvazione Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2019 -2021” ed in particolare l’allegato D “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal d.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2019-2021”;

Visto il D. Lgs. n. 118/2011 ad oggetto “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 5 maggio 2009, n. 42” e ss.mm.ii.;

Ritenuto di stabilire che l'attuazione gestionale, in termini amministrativo-contabili delle attività progettuali che saranno oggetto operativo del presente Invito verranno realizzate ponendo a base di riferimento i principi e postulati che disciplinano le disposizioni previste dal D. Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii.;

Richiamate inoltre le Leggi regionali:

- n. 40/2001 recante "Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n.4" per quanto applicabile;

- n.43/2001 recante "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e ss.mm.ii.;

- n. 24/2018 recante “Disposizioni collegate alla legge regionale di stabilità per il 2019”;

- n. 25/2018 recante “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2019-2021 (legge di stabilità regionale 2019)”;

- n. 26/2018 recante “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021”;

Richiamata altresì la propria deliberazione n. 2301/2018 recante “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021”;

Viste le proprie deliberazioni:

- n. 2416/2008 "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007" e ss.mm.ii., per quanto applicabile;

- n. 56/2016 "Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale dell'art.43 della L.R.43/2001";

- n. 270/2016 "Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";

- n. 622/2016 "Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";

- n. 1107/2016 "Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";

- n. 468/2017 "Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna";

- n. 87/2017 “Assunzione dei vincitori delle selezioni pubbliche per il conferimento di incarichi dirigenziali, ai sensi dell’art.18 della L.R. 43/2011, presso la Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa”

- n. 1059/2018 “Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e conferiti nell'ambito delle Direzioni generali, Agenzie e Istituti e nomina del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), del responsabile dell'anagrafe per la stazione appaltante (RASA) e del responsabile della protezione dei dati (DPO)”;

Viste, altresì, le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposto in attuazione della deliberazione della Giunta regionale n. 468/2017;

Richiamata la determinazione dirigenziale n. 1174/2017 "Conferimento di incarichi dirigenziali presso la Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell'Impresa”;

Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interesse;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore al Coordinamento delle Politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro e dell’Assessore alle politiche di welfare e politiche abitative competenti per materia;

A voti unanimi e palesi

delibera

per le motivazioni espresse in premessa e qui integralmente richiamate di:

1. approvare il progetto di cui all’Allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, “Progetto per la conciliazione vita-lavoro: sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi. FSE 2014-2020 – OT. 9 – Asse II inclusione – Priorità 9.4 – anno 2019”;

2. dare atto altresì che le risorse pubbliche disponibili per la realizzazione delle iniziative afferenti al progetto di cui all’Allegato 1), sono pari a euro 6.000.000,00 di cui al Programma Operativo Regionale FSE 2014/2020 – OT.9 - priorità di investimento 9.4, che trovano copertura sui pertinenti capitoli di spesa del bilancio finanziario gestionale 2019 - 2021, anno di previsione 2019, che presenta la necessaria disponibilità, approvato con la propria deliberazione n.2301/2018, ed in particolare la quantificazione per ciascun Distretto socio-sanitario è determinata in funzione dei potenziali destinatari ovvero in base alla popolazione in età compresa tra i 3 e i 13 anni come segue: 

Distretti

Popolazione 3 a 13 anni

Risorse

Distretto Ponente

PC

7.353

98.752,00

Distretto Levante

PC

10.168

136.557,00

Distretto Città di Piacenza

PC

9.854

132.340,00

Distretto Valli Taro e Ceno

PR

4.045

54.325,00

Distretto Fidenza

PR

10.506

141.097,00

Distretto Sud Est

PR

7.965

106.971,00

Distretto Parma

PR

22.567

303.077,00

Distretto Reggio Emilia

RE

25.246

339.057,00

Distretto Scandiano

RE

9.315

125.101,00

Distretto Montecchio Emilia

RE

7.181

96.442,00

Distretto Guastalla

RE

7.891

105.977,00

Distretto Castelnuovo ne' Monti

RE

2.885

38.746,00

Distretto Correggio

RE

6.873

92.305,00

Distretto Castelfranco Emilia

MO

8.878

119.233,00

Distretto Carpi

MO

11.148

149.719,00

Distretto Mirandola

MO

8.993

120.777,00

Distretto Vignola

MO

10.078

135.349,00

Distretto Pavullo nel Frignano

MO

3.939

52.901,00

Distretto Sassuolo

MO

12.692

170.455,00

Distretto Modena

MO

18.755

251.882,00

Distretto Pianura Ovest

BO

9.208

123.665,00

Distretto Pianura Est

BO

17.363

233.187,00

Distretto Reno, Lavino, Samoggia

BO

11.642

156.353,00

Distretto Città di Bologna

BO

33.833

454.381,00

Distretto Nuovo Circondario Imolese

BO

13.747

184.624,00

Distretto dell'Appennino Bolognese

BO

5.060

67.956,00

Distretto San Lazzaro di Savena

BO

7.649

102.727,00

Distretto Sud-Est

FE

7.712

103.573,00

Distretto Centro-Nord

FE

13.642

183.214,00

Distretto Ovest

FE

8.028

107.817,00

Distretto Lugo

RA

10.134

136.101,00

Distretto Faenza

RA

8.902

119.555,00

Distretto Ravenna

RA

18.845

253.091,00

Distretto Cesena - Valle del Savio

FC

11.344

152.351,00

Distretto Comuni Romagna Forlivese

FC

18.606

249.881,00

Distretto Rubicone e mare

FC

10.027

134.664,00

Distretto Rimini

RN

22.749

305.522,00

Distretto Riccione

RN

11.934

160.275,00

Totale

 

446.757

6.000.000,00

 3. di prevedere che il responsabile del Servizio “Programmazione delle Politiche dell’Istruzione, della Formazione, del Lavoro e della Conoscenza” provveda:

- a richiedere ai Comuni, a livello distrettuale, l’individuazione dell’Ente capofila di ambito distrettuale per il coordinamento e la gestione del progetto richiedendo contestualmente l’elenco dei Comuni/Unioni di Comuni aderenti al progetto e conseguentemente a predisporre per ciascuno degli Enti capofila un’Operazione nel Sistema Informativo della Formazione, contraddistinta da un Rif.PA;

- all’assunzione, con proprio atto, dell’impegno di spesa a favore degli enti capofila di distretto sulla base del riparto di cui al punto 5. che precede per complessivi euro 6.000.000,00 ai sensi del D.lgs 118/2011 e ss.mm.ii., della L.R. n. 40/2001, per quanto applicabile, e della propria deliberazione n.2416/2008 e ss.mm.ii., per quanto applicabile, e previa acquisizione della certificazione attestante che il soggetto beneficiario dei contributi è in regola con il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali;

4. dare atto infine che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa;

5. pubblicare altresì la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

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