n.330 del 24.11.2021 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 4106 - Risoluzione per impegnare la Giunta affinché la realizzazione della Via Emilia Bis sia contenuta nel prossimo contratto di programma triennale di intervento da sottoscrivere con Anas. A firma dei Consiglieri: Bondavalli, Daffadà, Amico

L’assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

- sulla Via Emilia, Strada Statale 9, nel tratto compreso tra Reggio Emilia e Parma, si registra, quotidianamente, ormai da anni, ogni giorno, un traffico viario molto complesso, generato dal transito di una quantità assai ingente di veicoli, con riflessi consistenti in termini di pericolosità, sinistri con gravi esiti registrati e negatività in termini ambientali e vivibilità urbana ed extraurbana in generale; i veicoli, peraltro, attraversano in molti casi anche centri urbani, arrecando particolari effetti negativi al grado di benessere della vivibilità quotidiana e alla sicurezza delle persone.

Considerato che

- i cittadini di diversi nuclei abitati attraversati dalla via Emilia nel tratto Reggio Emilia - S. Ilario d’Enza - Parma si battono da anni per evidenziare le criticità indicate e invocare una soluzione che può essere rappresentata dalla realizzazione della via Emilia bis: un’opera infrastrutturale viaria, ‘variante’ alla Via Emilia storica, indicata esplicitamente dal Pums (Piano urbano della Mobilità sostenibile) di Reggio Emilia, per alleggerire il traffico che attraversa le frazioni esterne al centro abitato del capoluogo lungo la Via Emilia Ovest nella tratta esterna oltre Corte Tegge;

- sia urgente programmare, progettare e realizzare la variante alla Via Emilia tra Reggio e Parma - Via Emilia bis- in modo da poter riqualificare la via Emilia storica, finalmente liberata dal traffico e poterla dedicare ai progetti di sviluppo del trasporto pubblico e della mobilità ciclabile, migliorare radicalmente la sicurezza stradale, ricucire gli abitati e promuovere la qualità urbana, migliorando la sicurezza, vivibilità e qualità ambientale dei paesi e la loro connessione con Reggio, S. Ilario e Parma;

- in particolare, nelle frazioni di Reggio Emilia, si registra, a causa dell’intenso traffico, una evidente difficoltà per le frazioni di Cella, Cadè, Gaida attraversate dalla SS9, che impedisce lo sviluppo sociale delle comunità dei residenti, soprattutto per i minori rendendo particolarmente urgente l’intervento in questo tratto anche per tratti funzionali successivi;

- sono state riscontrate criticità anche nel tratto Sant'Ilario d’Enza - Parma, essendo di fatto il casello autostradale di Terre di Canossa altra porta di uscita importante per il territorio di Parma. L'aumento esponenziale del traffico arreca problematiche importanti non solo nell'abitato di San Prospero ma in tutta la zona est di Parma.

Evidenziato che

- il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile ha assegnato al Comune di Reggio Emilia un finanziamento di oltre 800.000 euro per la progettazione di fattibilità delle opere contenute nel Pums adottato dall’Amministrazione comunale o in Piani strategici triennali del territorio di Area vasta. Nel pacchetto è ricompreso lo studio di fattibilità di un’opera infrastrutturale viaria, variante alla Via Emilia storica, indicata come detto dal Pums, per alleggerire il traffico che attraversa le frazioni esterne al centro abitato di Reggio Emilia lungo la Via Emilia Ovest (Cella, Cadè e Gaida);

- l’autostrada A1 attraversa il territorio dei suddetti abitati ed ha visto nel tempo aumentare la quantità di traffico che la caratterizza, fino ad arrivare oggi ad essere percorsa mediamente da oltre 240 mila veicoli pesanti al giorno (dati CGIA);

- ogni volta che si verifica un incidente di una certa entità sul tratto autostradale il traffico si riversa sulla viabilità ordinaria ed in particolare sulla via Emilia comportando un ulteriore aumento dell’intenso volume di traffico che questa arteria sostiene ogni giorno.

Dato atto che

- la rotatoria realizzata a Calerno, frazione del Comune di Sant’Ilario d’Enza, in coincidenza con l’asse della Val d’Enza, che collega la Via Emilia con il Casello autostradale di Campegine – Terre di Canossa e i Comuni della Bassa reggiana, rappresenta il primo passo o in termine tecnico, il primo stralcio, dell’attesissima Via Emilia bis, opera di fondamentale importanza anche per il territorio di Sant’Ilario d’Enza che da decenni è alle prese con l’ormai insostenibile e quotidiana presenza di auto e mezzi pesanti che transitano sull’antica via consolare;

- in questi anni nelle province di Reggio e di Parma le istituzioni hanno già realizzato (o stanno per realizzare) degli stralci significativi di Via Emilia bis (Variante Sant'Ilario, Tangenziale Reggio, Tangenziale est Parma - Ponte Taro…), variante alla via Emilia di Reggio e tangenziale di Rubiera;

- il casello Campegine – Terre di Canossa ha assunto progressivamente una crescente importanza come snodo aggiuntivo al servizio non solo della Val d’Enza, ma di fatto degli insediamenti abitativi e delle aree produttive dei due capoluoghi provinciali più prossime ad esso;

- in passato sono stati approvati in vari Consigli comunali e Consigli provinciali di Reggio Emilia e Parma diversi OdG che impegnavano le amministrazioni a realizzare l’opera tra i due capoluoghi e sono stati approvati diversi provvedimenti di pianificazione comunale, sovracomunale e di area vasta PSC e PUM nel comune di Reggio Emilia;

- la delibera di GC di Reggio Emilia del 6 ottobre u. s. ha approvato la proposta di ammissione al finanziamento statale di risorse assegnate con decreto del Ministro delle infrastrutture pari ad € 864.496 per la progettazione di fattibilità di varie opere tra cui la via Emilia bis nel tratto ovest del territorio comunale. Lo studio di fattibilità dovrà verificare l’insieme delle soluzioni proposte in termini di efficacia trasportistica, di riduzione del traffico, migliorare la sicurezza stradale, impatto ambientale e sviluppare modelli di mobilità sostenibile rafforzando il trasporto pubblico;

- a seguito dell’accordo sottoscritto tra ANAS, Comune di Parma e Provincia di Parma il 15 febbraio 2006 per la realizzazione del Nuovo Asse Viario Fidenza/Confine con la Provincia di Reggio Emilia, complanare alla SS 9 detto Via Emilia bis, nell'ottobre 2006 è stato approvato dalla Giunta comunale di Parma lo studio di fattibilità dell'infrastruttura il cui progetto preliminare è stato elaborato nel 2012.

Impegna la Giunta regionale

- ad adoperarsi affinché la realizzazione dell’opera infrastrutturale Via Emilia bis sia contenuta nel prossimo contratto di programma triennale di intervento sulla rete stradale regionale da stipulare con Anas nel corso dell’anno 2022, dando seguito a quanto riportato nel PRIT 2025 dove si esplicita che “tra Parma e Reggio Emilia potrà essere valutata mediante un apposito progetto di fattibilità tecnico-economica una variante alla SS 9 Emilia da realizzarsi anche per tratti funzionali successivi”;

- ad attivarsi affinché si possa celermente proseguire nella realizzazione dell’opera avviando in tempi rapidi i cantieri per quegli stralci di essa per i quali sono già esistenti elaborati progettuali.

Approvata all’unanimità dalla Commissione III Territorio, Ambiente, Mobilità nella seduta del 10 novembre 2021.

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