n.314 del 02.10.2019 periodico (Parte Seconda)

Approvazione Protocollo d'intesa sull'attività di teatro in carcere e per minori sottoposti a misure penali

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Richiamati:

- la Legge 26/7/1975, n. 354 “Norme sull’ordinamento penitenziario e sull'esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”, e successive modifiche;

- il D.lgs. 2/10/2018, n. 123 “Riforma dell’ordinamento penitenziario, in attuazione della delega di cui all’articolo 1, commi 82, 83 e 85, lettere a), d), i), l), m), o), r), t) e u), della legge 23 giugno 2017, n. 103”

 Visti:

- il DPCM n. 84 del 15 giugno 2015 Regolamento di riorganizzazione del Ministero della Giustizia;

- l’art. 72 L. n. 354/76 Ordinamento Penitenziario;

- l’art. 118 D.P.R. n. 230/2000 Regolamento di Esecuzione;

- la L. n. 67/2014 “Deleghe al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio. Disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili”;

Richiamato inoltre il “Protocollo operativo integrativo del protocollo d’intesa tra il Ministero della Giustizia e la Regione Emilia-Romagna per l’attuazione di misure volte all’umanizzazione della pena e al reinserimento sociale delle persone detenute”, approvato con propria deliberazione n. 44 del 21 gennaio 2014;

Dato atto che nello stesso si richiama il “Protocollo d’intesa tra Ministero di Grazia e Giustizia e la Regione Emilia-Romagna” sottoscritto il 5 marzo 1998 (di cui alla propria deliberazione n. 279/1998), in cui, al punto E. della parte seconda “Attività trattamentali nei settori educativo, culturale, ricreativo e sportivo”, si prevede di promuovere opportune iniziative educative, culturali, ricreative e sportive, sia nell'ambito del trattamento personalizzato, di cui all'art. 1 della Legge n. 354/75, che nell'ambito di un possibile trattamento comune in relazione a bisogni specifici collettivi di determinate fasce di soggetti, così come previsto dall'art. 14 della stessa legge, valorizzando ed agevolando le iniziative indirizzate alla diminuzione del disagio all'interno degli istituti di pena, anche attraverso attività sperimentali mirate a promuovere e diffondere metodologie nuove nel contesto nazionale;

Richiamato altresì il Protocollo di intesa tra Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Regione Emilia-Romagna, Conferenza Regionale del Volontariato Giustizia e Regione Emilia-Romagna del 01/12/2003 con il quale vengono rafforzati l’impegno comune e la collaborazione per organizzare attività culturali, ricreative, sportive e formative nonché interventi nell’ambito del trattamento e del reinserimento sociale di persone comunque entrate nel circuito penale;

Vista la L.R. 19/2/2008 n. 3 “Disposizioni per la tutela delle persone ristrette negli Istituti penitenziari della Regione Emilia-Romagna”;

Richiamata la L.R. 5 luglio 1999 n. 13 “Norme in materia di spettacolo” e ss.mm.ii., che riconosce lo spettacolo, aspetto fondamentale della cultura regionale, quale mezzo di espressione artistica, di formazione, di promozione culturale, di aggregazione sociale e di sviluppo economico;

Dato atto che il nuovo Programma regionale in materia di spettacolo, approvato con deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 192 del 29 gennaio 2019, prevede che la Regione, nel prossimo triennio 2019-2021, intervenga prioritariamente a sostegno del coordinamento e della promozione delle esperienze di teatro in carcere negli istituti penitenziari della regione, al fine di sviluppare le attività laboratoriali, produttive, nonché la promozione e la circuitazione degli spettacoli;

Richiamate inoltre:

- la L.R. 28 luglio 2008, n 14 “Norme in materia di politiche per le giovani generazioni” e ss.mm.ii.;

- la L.R. 12 marzo 2003, n. 2 “Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” e ss.mm.ii.;

Visto il Piano sociale e sanitario 2017/2019, approvato con deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 120/2017;

Considerato che:

- con il Protocollo d’Intesa del 5 marzo 1998, il Ministero della Giustizia e la Regione Emilia-Romagna si sono impegnate a stabilire forme organiche di collaborazione con le associazioni di volontariato presenti nel territorio, promuovendo una cultura dell’intervento del volontariato e dell’associazionismo con l’obiettivo comune di realizzare moduli informativi, di formazione congiunta e di aggiornamento, propedeutici alla progettazione ed esecuzione di interventi coordinati, in particolare la parte prima “Interventi rivolti ai minori imputati di reato”;

- con il Protocollo Operativo del 27 gennaio 2004, per “Il coordinamento degli interventi rivolti ai minori imputati di reato” siglato tra la Regione Emilia-Romagna e il Centro di Giustizia Minorile per l’Emilia-Romagna, viene sancita la necessità di promuovere la collaborazione tra le istituzioni che a vario titolo si occupano di adolescenti al fine di attuare interventi volti allo sviluppo globale della personalità dei minori e alla prevenzione del disagio e della devianza giovanile, a migliorare la qualità della vita dei giovani e la loro partecipazione attiva alla convivenza sociale;

Dato atto che l’attività teatrale negli istituti penitenziari rende possibile rivelare la tematica carceraria e della giustizia all’attenzione della cittadinanza per instaurare un rapporto diretto fra i detenuti ed il mondo esterno dal quale sono momentaneamente esclusi ed è ormai da più parti riconosciuta sia per il suo carattere trattamentale nei confronti dei detenuti e internati, sia per l’importante funzione di collegamento con la società, per la creazione di rapporti che consentano un miglioramento delle condizioni di vita, il superamento dei pregiudizi e dello stigma, non solo dei detenuti e internati ma di tutto il personale coinvolto;

Considerato che i mutamenti legislativi e le modificazioni intervenute nelle tipologie delle persone in esecuzione di pena e, conseguentemente, nei bisogni e nelle problematiche evidenziatisi nel corso dell’ultimo decennio, hanno reso necessario sia l’approvazione che la sottoscrizione, da parte delle Istituzioni pubbliche interessate, di nuove intese interistituzionali atte a sancire percorsi di collaborazione e di messa in rete delle risorse per meglio garantire i diritti delle persone in esecuzione di pena;

Rilevato che la Regione Emilia-Romagna, a partire dal 2011, ha approvato due successivi protocolli d’intesa sull’attività di Teatro Carcere rispettivamente con proprie deliberazioni n. 448/2011 e n. 1425/2016;

Considerato che nel corso di validità dei due Protocolli d’Intesa sono stati realizzati con carattere di continuità:

- progetti annuali denominati “Stanze di teatro in carcere” articolati in:

- attività laboratoriali presso gli istituti penitenziari adulti della regione e, per la durata del secondo protocollo, presso i diversi Servizi di Giustizia Minorile;

- produzione e – ove possibile – circuitazione di spettacoli;

- organizzazione di convegni, seminari di studi e tavole rotonde;

- realizzazione, diffusione e promozione della rivista “Quaderni di Teatro Carcere” (Autorizzazione del Tribunale di Bologna n. 8353, del 15 luglio 2014), interamente dedicata al Teatro Carcere, con particolare riferimento alle attività attuate nell’ambito della Regione Emilia-Romagna, ma con aperture nazionali e internazionali;

- realizzazione di reportage fotografici e video-documentari;

Considerato inoltre che durante il periodo che va dal 2011 al 2019 le attività di teatro carcere attive in regione sono state ampliate e consolidate, così come si è ampliato il numero degli istituti penitenziari nelle quali sono attivi progetti di teatro carcere che fanno riferimento al più ampio progetto del Coordinamento (dal 2011 ad oggi si sono aggiunti gli istituti penitenziari di Modena, Parma, Forlì, Ravenna, oltre all’Istituto Penale per i Minorenni di Bologna e ai Servizi dell’Area Penale Esterna);

Dato atto che l’Associazione Coordinamento Teatro Carcere Emilia-Romagna ha come obiettivi il riconoscimento della dignità di lavoro dell’attività teatrale in carcere, l’educazione alla cura di sé e la crescita culturale dell’individuo attraverso la conoscenza e la pratica di forme artistiche che favoriscono l’interazione tra le diverse culture e lo sviluppo dei rapporti interpersonali;

Valutata l’opportunità di procedere alla definizione di un nuovo protocollo che comprenda oltre alle attività rivolte agli adulti anche quelle rivolte ai minori, anche al fine della razionalizzazione e del coordinamento degli interventi di promozione del teatro rivolto a persone ristrette o comunque inserite nel circuito penale;

Visto l’allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto, proposta di Protocollo che definisce obiettivi e modalità dell’azione congiunta dei soggetti coinvolti, e che ha come scadenza prevista il 30 giugno 2022;

Dato atto che la proposta di Protocollo d’intesa è finalizzata al conseguimento dei seguenti obiettivi:

- sviluppare programmi tesi al recupero ed al reinserimento sociale dei cittadini in esecuzione di pena e dei dimessi dal carcere, ed alla tutela del diritto alla salute intesa come benessere fisico, psichico e sociale, attraverso l’attività teatrale, il suo coordinamento e il potenziamento delle risorse pubbliche e private;

- riconoscere la dignità artistica, culturale e trattamentale dell’attività teatrale in carcere e la sua importante funzione di collegamento con la società per favorire il percorso di reinserimento sociale della persona detenuta o internata;

- operare per la formazione e la produzione teatrale per un impiego e una valorizzazione del teatro come strumento e veicolo di conoscenza e crescita personale nelle realtà degli istituti penitenziari;

- promuovere il teatro in carcere come opportunità di cambiamento per i detenuti/internati-attori e come mutamento delle modalità relazionali di chi vive l'esperienza del carcere, individuando soluzioni e percorsi efficaci per promuovere le diverse culture e incrementare l’inclusione sociale;

- promuovere percorsi di inserimento sociale, non escludendo la creazione di opportunità lavorative per i soggetti in esecuzione di pena, per un loro reingresso nella legalità attraverso la promozione dell'acquisizione di nuove competenze;

- ricercare e destinare risorse per la realizzazione del programma di attività annuale, definito con le modalità specificatamente indicate all’interno del Protocollo medesimo, nei limiti delle previsioni dei rispettivi bilanci e delle effettive disponibilità finanziarie;

- promuovere progetti di collaborazione e di circuitazione delle esperienze di teatro carcere in Emilia-Romagna presso teatri e spazi culturali, sostenendo la formazione di un tavolo di confronto del Coordinamento con gli Enti Teatrali del territorio

- promuovere attività culturali e editoriali, in particolare attraverso la rivista annuale “QUADERNI DI TEATRO CARCERE” e attraverso l’organizzazione di convegni, seminari, presentazioni, incontri pubblici.

- promuovere attività di documentazione fotografica e filmica;

Rilevata inoltre l’opportunità di prevedere la sottoscrizione della proposta di Protocollo di cui all’allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto, da parte dei medesimi soggetti sottoscrittori del precedente protocollo nonché da parte dell’Ufficio inter-distrettuale esecuzione penale esterna dell’Emilia-Romagna e Marche (UIEPE);

Dato atto infine che nella proposta di Protocollo si prevede la costituzione di un Tavolo tecnico regionale, finalizzato al coordinamento delle azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi concordati, e che sarà istituito con atto del Dirigente regionale competente;

Ritenuto pertanto opportuno approvare l’allegata proposta di “Protocollo d'intesa sull'attività di teatro in carcere e per minori sottoposti a misure penali”, parte integrante e sostanziale del presente atto, tra i seguenti soggetti:

 – Regione Emilia-Romagna, Assessorato Politiche di welfare e abitative, Assessorato alla cultura, politiche giovanili e politiche per la legalità e Assessorato Politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro),

- Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria dell’Emilia-Romagna e Marche (P.R.A.P.),

- Ufficio inter-distrettuale esecuzione penale esterna dell’Emilia-Romagna e Marche (UIEPE);

- Centro per la Giustizia Minorile dell’Emilia-Romagna e Marche (C.G.M. di Bologna),

- Associazione Coordinamento Teatro Carcere Emilia-Romagna;

Richiamate:

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modificazioni e integrazioni;

- la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008 concernente “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e ss.mm.ii., per quanto applicabile;

- la propria deliberazione n. 1123 del 16 luglio 2018 avente ad oggetto “Attuazione regolamento (UE) 2016/679: definizione di competenze e responsabilità in materia di protezione dei dati personali. Abrogazione appendice 5 della delibera di Giunta regionale n. 2416/2008 e ss.mm.ii.”;

- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii., ed in particolare l’art. 22;

- la propria deliberazione n. 122/2019 avente ad oggetto “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione 2019-2021;

- la propria deliberazione n. 468 del 10 aprile 2017 concernente “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna” e le relative Circolari applicative del Capo di Gabinetto PG/2017/0660476 del 13/10/2017 e PG/2017/0779385 del 21/12/2017;

Richiamate inoltre le proprie deliberazioni:

- n. 270 del 25/02/2016, n. 193 del 27/02/2015, n. 628 del 29/05/2015, n. 56 del 25/01/2016, n. 622 del 28/04/2016, n. 1107/2016, n. 2344/2016, n. 975/2017, n. 1123 del 16/07/2018 e n. 1059 del 03/07/2018;

- le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Richiamata altresì la determinazione dirigenziale n. 9898 del 26/06/2018 recante “Rinnovo degli incarichi dirigenziali presso la Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare”;

Vista la determinazione n. 19510 del 1 dicembre 2017 ad oggetto “Provvedimento di nomina dei responsabili del procedimento ai sensi degli articoli 5 e ss. della L. 241/1990 e ss.mm.ii. e degli articoli 11 e ss. della L.R. n. 32/1993”;

Richiamato il decreto del Presidente della Giunta regionale n. 104 del 28/06/2019 recante ‘Nomina del Vicepresidente della Giunta regionale e contestuale modifica al decreto del Presidente n. 220/2014 e ss.mm.ii. "Nomina dei componenti della Giunta regionale e specificazione delle relative competenze”’ con cui le attribuzioni riferite all’incarico di Assessore a “Politiche di Welfare e Politiche abitative”, sono state ricondotte direttamente nella competenza del Presidente della Giunta regionale;

Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta:

del Presidente della Giunta regionale con deleghe alle politiche di welfare e politiche abitative Stefano Bonaccini;

dell'Assessore alla cultura, politiche giovanili e politiche per la legalità Massimo Mezzetti e dell’Assessore a coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro Patrizio Bianchi;

A voti unanimi e palesi

delibera

1. di approvare, sulla base di quanto indicato in premessa, la proposta di “Protocollo d'intesa sull'attività di teatro in carcere e per minori sottoposti a misure penali”, parte integrante e sostanziale del presente atto, tra i seguenti soggetti:

– Regione Emilia-Romagna, Presidenza della Giunta regionale (con deleghe alle politiche di welfare e politiche abitative), Assessorato alla cultura, politiche giovanili e politiche per la legalità e Assessorato Politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro);

- Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria dell’Emilia-Romagna e Marche (P.R.A.P.);

- Ufficio inter-distrettuale esecuzione penale esterna dell’Emilia-Romagna e Marche (UIEPE);

- Centro per la Giustizia Minorile dell’Emilia-Romagna e Marche (C.G.M. di Bologna);

- Associazione Coordinamento Teatro Carcere Emilia-Romagna;

2. di dare mandato al Presidente della Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, all'Assessore alla Cultura, politiche giovanili e politiche per la legalità Massimo Mezzetti e all’Assessore a Coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro Patrizio Bianchi, di sottoscrivere il suddetto Protocollo d’intesa;

3. di stabilire che all'istituzione ed all’individuazione dei componenti del Tavolo tecnico regionale provvederà il Dirigente regionale competente, sulla base delle segnalazioni dei soggetti che sottoscrivono il Protocollo;

4. di stabilire inoltre che le successive eventuali adesioni al Protocollo da parte di altri soggetti pubblici e privati che ne condividono i contenuti verranno recepite con successivi atti del Dirigente del Servizio regionale competente, previa acquisizione del parere da parte dei sottoscrittori; 

5. di dare atto che il Protocollo prevede che ognuna delle parti contraenti possa, sulla base di una comunicazione formale inviata con sei mesi di preavviso, porre termine all’intesa prima della sua scadenza fissata il 30/06/2022;

6. di stabilire che agli eventuali oneri derivanti dal presente atto si provvederà con propri successivi atti, compatibilmente con le risorse finanziarie e di bilancio disponibili;

7. di dare atto infine che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;

8. di pubblicare integralmente la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

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