n. 255 del 21.11.2012 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 2796 - Risoluzione proposta dai consiglieri Marani, Monari, Mumolo, Piva, Alessandrini, Mori, Garbi, Pariani, Paruolo, Pagani, Carini, Moriconi, Mazzotti, Casadei, Ferrari, Montanari, Zoffoli, Bonaccini, Fiammenghi, Costi e Luciano Vecchi per impegnare la Giunta regionale a porre in essere azioni volte a tutelare i vigili del fuoco volontari dal punto di vista assicurativo per gli incidenti avvenuti in servizio, a facilitarne il reclutamento riducendone la precarietà, a semplificare l'accesso ai corsi di formazione e prevedendo la gratuità delle visite mediche specialistiche necessarie per l'idoneità al servizio
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
I Vigili del Fuoco Volontari rappresentano una delle due componenti di cui è formato il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Ad esclusione dei vigili del fuoco a tempo determinato, attualmente nel nostro paese vi sono circa 300 sedi operanti con personale esclusivamente volontario "a chiamata", stimato in circa 6.500 unità, attivato dalle sale operative dei competenti Comandi Provinciali ogni qual volta se ne rappresenti la necessità.
Tale attività di soccorso si espleta approssimativamente sui territori di 1.500/2.000 Comuni italiani, mentre l'incidenza media sugli interventi complessivamente svolti dal Corpo Nazionale è nell'ordine del 10/15% con un costo globale di 4,5 milioni di euro, così come evidenziato nelle schede accompagnatorie la Legge di Stabilità 2012.
In Europa, il servizio di soccorso tecnico urgente è affidato a centinaia di migliaia di operatori volontari (190.000 in Svizzera, 250.000 in Francia, oltre 1 milione in Germania, il 98% di tutto il personale in Austria o Slovenia).
Nella nostra Regione sono presenti circa 25 sedi di vigili del fuoco volontari, ma oggi il momento di grave difficoltà che sta affrontando il nostro Paese sta acuendo in modo sensibile le tante ed endemicamente irrisolte problematiche del personale che opera nei distaccamenti volontari, che del Corpo è parte integrante e che, in molte realtà locali, ne rappresenta un fondamentale supporto.
Le conseguenze di tale situazione stanno provocando disaffezione verso lo Stato e le Istituzioni, con evidenti e gravissime ricadute sull'operatività delle sedi volontarie e quindi sul servizio di soccorso in generale.
Considerato che
Nelle norme contenute nel cosiddetto "Collegato Lavoro" alla Legge di Stabilità 2011 si è finalmente riconosciuta piena ed eguale tutela al personale volontario del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in caso di infortunio o decesso in servizio, rispetto a quanto garantito per il personale di ruolo.
Per l'applicazione di tale principio è stata attribuita delega al Governo da esercitarsi entro 18 mesi (i cui termini scadranno il 24 maggio p.v.) dall'emanazione della Legge (articolo 27, commi 7, 8 e 9 Legge 4 novembre 2010 n. 183), in particolare individuando nel 1 gennaio 2012 la data di inizio dell'erogazione dei trattamenti agli aventi diritto.
La legge 183/2011, articolo 4, commi 10-14, cosiddetta Legge di Stabilità 2012 nell'attribuire al Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile la definizione di piani triennali di reclutamento per il personale volontario, di fatto ha contingentato i reclutamenti, provocando un graduale collasso nell'operatività dei distaccamenti volontari dove sarebbe invece importante garantire l'afflusso di nuove forze motivate ad un servizio a tutela del territorio.
La citata Legge di Stabilità 2012 prevede con effetto dal 1 gennaio 2012, che le visite mediche per l'accertamento dei requisiti psico-fisico-attitudinali per l'iscrizione nei quadri dei vigili del Fuoco Volontari sia a carico degli interessati, con una spesa di circa 250 euro a persona se effettuate presso le RFI, già in convenzione con il Ministero dell'Interno, tuttavia è consentito - nel rispetto del protocollo sanitario - servirsi anche di strutture sanitarie pubbliche o private purché convenzionate.
Tutto ciò premesso e considerato
impegna la Giunta
Ad attivarsi in tutte le sedi più opportune perché:
- il Governo dia tempestiva attuazione alla legge delega contenuta nel "Collegato Lavoro" per la equiparazione della copertura assicurativa del rischio di incidenti in servizio dei volontari a quella prevista per il personale permanente;
- il Parlamento proceda alla revisione delle norme in modo da facilitare il reclutamento e consentendo la sopravvivenza dei distaccamenti volontari senza incrementare inutilmente ed illusoriamente la già numerosissima schiera del personale precario;
- a facilitare l'accesso ai corsi di formazione ed ai corsi per il conseguimento delle patenti di guida per i mezzi di soccorso in orari fruibili e compatibili con le esigenze di chi, in primis, svolge un'altra attività e dedica il proprio tempo all'altrui soccorso;
- a favorire la gratuità delle visite mediche specialistiche di idoneità a cui debbono sottoporsi i volontari.
Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 5 novembre 2012