n.188 del 12.06.2019 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 8239 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi presso il Governo Nazionale per consentire la prosecuzione della trasmissione radiofonica delle sedute dei lavori parlamentari da parte di Radio Radicale mediante la proroga del vigente regime convenzionale con il Centro di produzione S.p.a. e il ripristino dei tagli effettuati dal Governo. A firma dei Consiglieri: Rossi, Bessi, Serri, Caliandro, Calvano, Zoffoli, Montalti, Campedelli, Torri, Poli, Rontini, Lori, Prodi, Marchetti Francesca, Ravaioli

L’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna

Premesso che

Radio Radicale è una storica emittente radiofonica che trasmette e pubblica online e nell’etere ogni giorno le attività del Parlamento e i principali eventi di attualità politica e istituzionale, nonché l’attività di altre istituzioni (Consigli comunali, Corte dei Conti, Consiglio Superiore della Magistratura, Parlamento europeo), così come i congressi, i festival e le maggiori assemblee di tutti i partiti politici, i convegni organizzati dalle maggiori associazioni del mondo del lavoro e dell’impresa, le manifestazioni o conferenze stampa di particolare interesse, i dibattiti e le presentazioni di libri;

nata nel 1976 come impresa radiofonica, oggi, con i suoi 250 impianti di diffusione terrestre svolge attività di informazione di interesse generale e copre il 75% del territorio italiano, raggiungendo l’85% della popolazione del Paese;

il palinsesto di Radio Radicale ruota intorno ai lavori del Parlamento, giacché la radio in

virtù della convenzione con il Ministero dello Sviluppo Economico è tenuta a trasmettere nel corso dell’anno almeno il 60% delle sedute delle due Camere nella fascia oraria che va dalle 8 alle 20, ma le trasmissioni di Radio Radicale non si limitano alle dirette delle sedute parlamentari, e nel tempo Radio Radicale ha dato vita ad una programmazione incentrata sulla pubblicizzazione dei momenti centrali della vita istituzionale e politica italiana, rendendola di fatto una struttura privata efficacemente impegnata nello svolgimento di un servizio pubblico;

Radio Radicale garantisce l’integralità degli eventi istituzionali e politici trasmessi senza tagli o mediazione giornalistica e nessuna selezione, al fine di permettere agli ascoltatori di essere consapevoli dell’attività politica;

Radio Radicale rappresenta una voce libera che svolge un servizio pubblico, facendo sentire tutte le voci e opinioni del mondo politico e permettendo ai cittadini di seguire la vita politica del parlamento;

con la sua rassegna stampa dei giornali, il “filo diretto” con gli ospiti politici, i programmi di interviste per strada e le trasmissioni per le comunità immigrate in Italia, avvicina i cittadini alle istituzioni e rafforza la democrazia italiana;

la documentazione conservata nell’archivio audio-video di Radio Radicale è inoltre un patrimonio della democrazia che contiene eventi registrati in maniera sistematica e continuativa e altre registrazioni episodiche o periodiche, tra le quali numerose registrazioni che riguardano anche enti, istituzioni, partiti e movimenti della Regione Emilia-Romagna;

i fondi per la radio sono stati tagliati drasticamente e la prosecuzione dell’attività del Centro di produzione S.p.a. al fine di garantire la trasmissione radiofonica delle sedute dei lavori parlamentari da parte dell’emittente Radio Radicale è garantita ad oggi solo fino a maggio 2019.

Tutto ciò premesso

impegna la Giunta regionale

ad attivarsi presso il Governo Nazionale per consentire la prosecuzione della trasmissione radiofonica delle sedute dei lavori parlamentari da parte di Radio Radicale mediante la proroga del vigente regime convenzionale con il Centro di produzione S.p.a. e il ripristino dei tagli effettuati dal Governo.

Approvata all’unanimità dalla Commissione V “Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità” nella seduta del 23 maggio 2019

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