n.449 del 29.12.2020 (Parte Prima)
Oggetto n. 2288 - Ordine del giorno n. 5 collegato all'oggetto 2068 Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: " Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023". A firma dei Consiglieri: Costi, Pigoni, Bondavalli, Mori, Zappaterra, Zamboni, Rontini, Taruffi, Amico, Caliandro, Daffadà, Fabbri, Bulbi, Sabattini, Rossi, Marchetti Francesca, Tarasconi, Montalti, Pillati, Soncini, Maletti
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
la montagna e le aree interne (che coincidono in parte con aree dell'Appennino, ma ricomprendono l'area del Ferrarese) con la loro superficie territoriale e con le grandi opportunità che l'emergenza Covid-19 ha mostrato, necessitano di un approccio che collochi questi territori come "risorse" indispensabili per lo sviluppo sostenibile ed equo per tutta la regione.
L'Appennino e le aree interne rappresentano più del 40 % del territorio regionale, 126 comuni (119 montani o parzialmente montani e 7 comuni del ferrarese). La popolazione di questi territori supera i 500.000 abitanti, con un alto indice di vecchiaia, e con variazioni negative della popolazione. Nella alta e media montagna il processo di spopolamento è più evidente e la popolazione femminile è inferiore a quella maschile, a differenza di tutti gli altri territori.
Valutato che
il programma di mandato approvato dalla Assemblea pone l'accento sul recupero degli squilibri territoriali, sottolineando come a tal fine si rendano necessarie politiche ed azioni volte a:
mantenere l'attuale popolazione come fattore di salvaguardia del territorio. Questo va rafforzato con una rinnovata attenzione alla popolazione femminile, alle problematiche che esprime, sia per le opportunità di lavoro che per i servizi di welfare, integrando il Women New Deal;
attrarre popolazione, soprattutto giovani e donne, in questi territori ed invertire il trend negativo in atto da troppo tempo ed in grado di attivare una nuova economia e una nuova gestione del territorio;
rafforzare l'interazione dei "nuovi cittadini" e delle "nuove cittadine "promuovendo misure di integrazione e buone pratiche indirizzate all'intera società.
Ritenuto che
queste aree hanno bisogno di interventi integrati, significativi e di qualità, in grado di creare shock positivi per attivare investimenti locali ed attrarre ulteriori soggetti anche privati, in grado di valorizzare le grandi potenzialità naturalistiche ed ambientali di questi territori che possono creare buona occupazione e benessere per le popolazioni.
Valutata
molto positivamente la proposta di modifica alla legge 2/2004 contenuta nelle disposizioni collegate alla legge regionale di Stabilità per il 2021, al fine di promuovere I 'integrazione delle politiche allo sviluppo della montagna e delle aree interne con gli strumenti, anche organizzativi, al fine di rafforzare le misure di governance a disposizione dell'Assessore competente, da attuarsi con delibera di Giunta da concretizzare nel minor tempo possibile.
Positivamente la portata delle proposte di bilancio destinate in modo diretto alle aree montane e aree interne, dal finanziamento delta legge 2/2004 con 15 milioni in tre anni, la riconferma delle risorse sul biennio 2021/22 per abbattimento Irap per le piccole attività imprenditoriali e l'azzeramento per le nuove imprese che si insediano o nascono in queste aree; la riconferma di un fondo di 10 milioni per contributi a fondo perduto per acquisto alloggio alle giovani coppie; al finanziamento di 2 milioni per il centro di Ricerca ENEA del Brasiamone; alla riconferma delle risorse per i polifunzionali; al finanziamento della Legge 5/2018; oltre ai finanziamenti che in quota parte saranno comunque destinati a queste aree: dagli interventi sul dissesto idrogeologico, alle attività produttive (agricoltura, commercio, turismo, manifatturiero e sevizi), alla formazione, alla scuola, alla sanità e al sociale, ai trasporti, alla viabilità, alla cultura tempo libero giovani, alle politiche di genere, perseguendo quanto previsto dal patto per il lavoro ed il clima.
Ritenuto che
nell'attuazione delle linee di mandato 2020-2025 approvate dall' Assemblea, che pongono ambiziosi obiettivi di legislatura, occorra:
a) per la banda ultra-larga per imprese e famiglie, assicurare tempi certi per il superamento del divario digitale oggi esistente e, nel breve periodo, sostenendo la telefonia mobile;
b) per la mobilità nei singoli territori, prevedere le infrastrutture indispensabili, lavorando a scala provinciale per le soluzioni più sostenibili, valorizzando il trasporto pubblico e le tratte ferroviarie rendendole competitive; puntare al potenziamento della mobilità slow al fine di rendere più accessibili i servizi sul territorio, anche attraverso formule innovative e 'ton demand", dato che l'attuale situazione crea diseguaglianze e diseconomie e l'aumento del numero dei veicoli privati circolanti;
c) per la rete viaria, prevedere maggiori risorse per assicurare la manutenzione ordinaria e straordinaria, sostenendo anche la viabilità rurale, fondamentale per le imprese agricole e per le attività connesse (agriturismo, spacci ecc.);
d) per la difesa e prevenzione del dissesto idrogeologico di queste aree, prevedere azioni coordinate con il coinvolgimento delle comunità locali, al fine di assicurare interventi continuativi di piccola manutenzione (ruolo degli agricoltori, allevatori ed altri soggetti che già operano ), nonché l'attivazione e valorizzazione della economia dei boschi e del sottobosco, il sostegno, valorizzazione e l'ulteriore diffusione delle cooperative forestali ed altre forme di mutualità; maggiore raccordo con i consorzi di bonifica;
e) nuovo protagonismo dei Parchi regionali, non più intesi solo come Ente di gestione di biodiversità, ma anche come "motori" della valorizzazione basata sulle emergenti prospettive economiche, sociali e paesaggistico-culturali: un Green New Deal capace quindi di trovare una giusta sintesi tra le esigenze di tutela e di valorizzazione dei beni comuni e la necessità di innescare la futura e auspicabile "green society"; sostegno al "turismo verde" come integrazione al "turismo bianco" invernale messo in crisi dai cambiamenti climatici che riducono i periodi di innevamento;
f) con la prossima Pac favorire una nuova stagione per l'agricoltura montana, in grado di radicare quanti già oggi vi lavorano, di attrarre nuovi imprenditori, soprattutto giovani e donne, e di meglio raccordarsi con le attività forestali e di dissesto idrogeologico. Favorire la "biodiversità produttiva", la diversificazione delle produzioni attraverso l'individuazione di un paniere di prodotti, da declinare completando la filiera dalla produzione alla commercializzazione; sostenere l'agricoltura sociale e i processi di innovazione sociale ad essa collegati, sostenendo anche modalità innovative; promozione dei biodistretti di montagna; prevedere un maggiore raccordo tra le azioni per incentivare il turismo e le attività agricole, esse stesse meta turistiche; incentivare e sostenere le cooperative di comunità, già oggi esperienze molto presenti in questi territori;
g) per incentivare le energie pulite nelle aree montane e interne, prevedere nel nuovo piano energetico regionale un capitolo specifico di sostegno a eolico, idroelettrico cippato, solare termico e fotovoltaico; ed altre forme che possono condurre alla riduzione delle emissioni e al superamento del uso delle fonti non rinnovabili e rendere competitivo il lavorare e risiedere in queste aree; un piano per le SMART GRID - o reti elettriche intelligenti in montagna e nelle aree interne, da costruire con Comuni e Multiutility, in grado di superare gli attuali disagi nella fornitura elettrica, per imprese e cittadini;
h) a sostegno delle piccole e microimprese di queste aree, prevedere nei bandi per le attività produttive incentivi e punteggi di vantaggio volti a permettere alle piccole e microimprese di queste aree di poter partecipare, prevedendo anche bandi specifici (es attività multifunzionali) e verificare modalità di valutazione ed erogazione più snelle, utilizzando anche le convenzioni in essere con le camere di commercio, con un'attenzione alla imprenditorialità femminile che continua a soffrire maggiormente ma molto presente in queste aree;
i) per rispondere efficacemente al problema dello spopolamento dell'area interna del basso ferrarese parallelamente alle altre azioni di strategia, verificare la possibilità di azioni per incentivare l'acquisto e la ristrutturazione dell'enorme parco immobiliare abbandonato da qualche decennio; tale misura- se accompagnata dal mantenimento e corretta divulgazione nei prossimi anni da parte del Governo del bonus al 110%potrebbe stimolare in maniera incisiva il ripopolamento di tali aree.
Ritenuto altresì che
occorra un impegno straordinario della Giunta su tutto ciò che riguarda i servizi sanitari, sociali e scolastici educativi, con specifico riferimento a:
a) Il sistema di Welfare comunitario, che, se ulteriormente sviluppato, può innescare filiere innovative per la produzione e gestione di servizi, con ricadute sostenibili sulle comunità locali, anche in termini occupazionali e di radicamento locale delle professionalità sociali e sanitarie, con una ricaduta positiva sulla vita delle persone, ad iniziare dalle donne che spesso sono sia utilizzatrici che fornitrici dei servizi (comparto sociale sanitario ad altissima presenza femminile); dedicando anche una particolare attenzione al ruolo del privato sociale già integrato con il sistema pubblico, sia per il ruolo di assistenza che occupazionale, in modo particolare femminile;
b) i servizi sanitari e sociali territoriali con attenzione prioritaria alle aree montane ed interne, su cui il prossimo piano sociale e sanitario dovrà porre particolare enfasi, al fine di assicurare equità nella erogazione dei servizi, garantendo il personale necessario, modalità organizzative e gestionali in grado di prendere in carico i bisogni di salute dei cittadini e delle cittadine, nelle aree più periferiche e meno servite anche dalla mobilità;
c) le nuove tecnologie digitali (telemedicina ed altre modalità digitali), che dovranno essere previste in primo luogo in questi territori; lo stesso per quanto riguarda l'integrazione con il sociale: la persona deve essere preso in carico nella sua interezza e 'organizzazione deve farsene carico, con percorsi unici di presa in carico (ci sono già esperienze positive).
Tutto ciò premesso e considerato,
Impegna la Giunta regionale
a continuare il confronto con Governo e Parlamento per ottenere una strategia coordinata ed efficace per la montagna e le aree interne in grado di affrontare strutturalmente e con risorse certe e programmabili alcune delle tematiche più urgenti: dissesto idrogeologico, infrastrutture per la mobilità adeguate e sostenibili, fiscalità di vantaggio per le imprese.
A rafforzare e coordinare tutti gli strumenti a disposizione, al fine di rispondere coerentemente al rilancio delle aree montane e delle aree interne, dai fondi europei, sia quelli straordinari del Next Generation UE che i fondi strutturali del prossimo settennato, ai fondi nazionali e regionali.
In merito ai servizi sanitari, sociali e scolastici educativi, dare corso al richiesto impegno straordinario della Giunta sul welfare di comunità, servizi territoriali e telemedicina intervenendo nel breve periodo, secondo le seguenti direttrici, attraverso:
1) L'incremento e qualificazione dei servizi di cura rivolti a minori e a persone con limitazioni dell'autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell'offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali;
2) nuove modalità per attrarre e far permanere il personale sanitario, in maggioranza femminile, nelle aree montane e interne, sia per le strutture ospedaliere, ma soprattutto per la medicina territoriale, dove sono urgenti provvedimenti in grado di "trattenere" i medici di medicina generale e di assicurare la presenza di queste figure per i posti previsti anche negli ambulatori decentrati, così come punti prelievo ed altre attività di base; avvio dell'attività degli infermieri di comunità, con un grosso investimento su tali aree svantaggiate; utilizzo della telemedicina come strumento d'integrazione nella continuità assistenziale ospedale-territorio;
3) coerenza negli investimenti necessari per rafforzare gli ospedali e le strutture per la sanità territoriale;
4) la riapertura dei punti nascita nelle aree montane e il rafforzamento della integrazione con i consultori al fine di garantire un percorso coordinato (prima, durante, dopo il parto) ai futuri genitori;
5) implementazione dei servizi di comunità sanitari e sociosanitari- come consultori ed assistenza psicologica- per sostenere le popolazioni più esposte sia nel periodo di emergenza che nel post Covid;
6) patti educativi di comunità, volti alla sensibile diminuzione e prevenzione dell'abbandono scolastico e alla creazione di buona occupazione, per la riduzione del rischio di fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa;
7) forme di sostegno ai Comuni e alle unioni nei servizi, volti alla frequenza scolastica dei ragazzi (trasporti, mense, ecc.);
8) sostegno agli istituti secondari nelle aree montane e nelle aree interne.
Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 22 dicembre 2020