n. 169 del 09.12.2010 periodico (Parte Seconda)
Decisione in merito alla procedura di VIA volontaria per la costruzione e l'esercizio di impianto fotovoltaico a terra ad inseguimento monoassiale di potenza 300,96 kWp denominato IFV0022, in comune di Sorbolo, Via del Brusadino, proposta dalla Ditta Azienda Agricola Bosco Ferdinando
Il Funzionario Responsabile ha determinato, per quanto di competenza e salvo diritti di terzi, e sulla base delle valutazioni conclusive della Conferenza di Servizi, la valutazione di impatto ambientale positiva, ai sensi dell’art. 16 della L.R. 9/99 s.m.i.
- del progetto di: realizzazione di impianto fotovoltaico a terra ad inseguimento monoassiale di potenza 300,96 kWp denominato IFV0022,
- ubicato in: comune di Sorbolo, Via del Brusadino,
- proposto dalla ditta: Azienda Agricola Bosco Ferdinando,
poiché l’intervento previsto è, secondo gli esiti dell’apposita Conferenza di Servizi, nel complesso ambientalmente compatibile.
Ha, inoltre, determinato di ritenere, quindi, possibile realizzare gli interventi in progetto a condizione che siano rispettate le prescrizioni di seguito trascritte:
- si prescrive ai fini fiscali, considerato quanto dichiarato dal proponente che l’elettricità necessaria per gli usi propri verrà acquistata tramite apposita fornitura, l’art. 53 bis del D.lgs 504/95 smi e, pertanto, prima dell’attivazione dell’impianto, di inoltrare all’Ufficio delle Dogane di Parma la comunicazione prevista al comma 1 dell’art. 53 bis e di presentare annualmente una dichiarazione contenente l’indicazione dei dati relativi all’energia elettrica prodotta e a quella immessa nella rete di trasmissione o di distribuzione; si prescrive il rispetto dei contenuti delle Linee guida “impianti fotovoltaici a terra
- prevenzione e mitigazione ante operam, in corso di esercizio e post operam- di cui alla deliberazione di G.P. 259/2010;
- si prescrive di realizzare idonea schermatura con siepe arborea-arbustiva atta alla efficace mitigazione visiva dell’impianto, di altezza adeguata (almeno 2, 5 m).
- di garantire, inoltre, la manutenzione della siepe per favorirne l’attecchimento e di prevedere un impianto di irrigazione o altro sistema di pari efficacia;
- si prescrive che l’impianto sia collaudato e certificato secondo le norme specifiche di settore, accompagnato dal manuale di uso al fine di consentire al proprietario e/o datore di lavoro di effettuare la valutazione di tutti i rischi ai sensi dell’art. 17 del D.lgs 81/08 smi, con le modalità previste dagli artt. 28 e 29;
- si prescrive, considerato che i lavori di realizzazione dell’impianto rientrano in quanto previsto dal Titolo IV del D.lgs 81/08, modificato dal Dlga 106/09 (cantieri temporanei mobili), che sia redatto fascicolo tecnico della struttura con le indicazioni per la corretta esecuzione degli interventi, previsti e prevedibili, anche in fase di controllo e manutenzione;
- si prescrive, per quanto attiene l’affidamento lavori di gestione o manutenzione dell’impianto e dei terreni ad imprese esterne o a lavoratori autonomi, di assolvere gli obblighi previsti dall’art. 26 del Dlgs 81/08 smi;
- si prescrive di verificare l’idoneità e la fruibilità dei percorsi dedicati al transito dei mezzi che saranno utilizzati per le operazioni di coltivazione e di manutenzione;
- si prescrive di effettuare l’analisi del rischio di fulminazioni dell’impianto, in accordo con la norma CEI 81-10:2006 (CEI EN 62305-2) e di individuare le opportune misure di sicurezza ricavabili dalla norma citata e dalle linee guida CEI 82-4:1998 (CEI EN 61173);
- si prescrive che l’impianto elettrico di messa a terra e di protezione contro le scariche atmosferiche siano installati a regola d’arte, in conformità a quanto previsto dalla L 186/69, dal DPR 462/01 e dal DM 37/08; dal punto di vista archeologico,
- si prescrive di eseguire saggi di scavo, da effettuarsi alla presenza di personale specializzato, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna e senza alcuna rivalsa economica verso la stessa ed il rispetto dell’art. 90 del D.lgs 42/04;
- si prescrive di eliminare le zoccolature in pietra della cabina elettrica, tinteggiando le pareti;
- si prescrive di piantumare con alberi d’alto fusto la strada d’accesso fino all’incrocio con strada d’accesso a Cà Gorali. Si consigliano pioppi cipressini; ai sensi del comma 6, art. 26 del D.lgs 152/06 e smi il progetto deve essere realizzato entro cinque anni dalla pubblicazione del presente provvedimento;
il rispetto di tutto quanto contenuto nella determinazione n. 3486 del 28/10/2010 che la Provincia di Parma ha rilasciato, ai sensi dell’art. 12 del D.lgs. 387/03 e s.m.i., per l’autorizzazione unica alla costruzione e all’esercizio di impianto energetico da fonti rinnovabili alla ditta Azienda Agricola Bosco Ferdinando; l’Autorizzazione viene conferita per quanto di competenza.
- E’ fatto obbligo alla ditta di comunicare all’Autorità competente eventuali nulla osta e/o permessi qualora fossero richiesti durante la vita utile dell’impianto.
Ha determinato, inoltre, di quantificare le spese istruttorie, ai sensi dell’art. 28 della L.R. 9/99 e s.m.i., calcolate in € 456,00 pari allo 0,04% del costo dell’impianto dichiarato dal proponente, che lo stesso dovrà corrispondere all’Autorità competente Provincia di Parma, entro e non oltre 30 giorni dal ricevimento della presente determinazione, sul C/C postale n. 16390437 (intestato a: Amministrazione provinciale di Parma - Servizio Tesoreria, causale “Spese istruttorie procedura di VIA ai sensi della L.R. 9/99 e s.m.i. del progetto di realizzazione di impianto FV impianto fotovoltaico a terra ad inseguimento monoassiale di potenza 300,96 kWp denominato IFV0022, in comune di Sorbolo, Via del Brusadino “). Ha determinato, inoltre, di trasmettere il seguente atto a: proponente -Ditta Azienda Agricola Bosco Ferdinando, Comune di Sorbolo, AUSL SIP e SPSAL Distretto di Parma, ARPA Distretto Territoriale Parma, Soprintendenza Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, Agenzia delle Dogane, Enel SpA e di pubblicare la presente Determinazione per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna (BUR), ai sensi dell’art. 10 comma 3 della L.R. 9/99 e s.m.i;
Infine, ha determinato di comunicare che avverso il presente atto è possibile proporre ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale, entro sessanta giorni dall’avvenuta pubblicazione nel BUR e al Capo dello Stato entro centoventi giorni dall’avvenuta pubblicazione nel BUR.