n.107 del 14.04.2021 periodico (Parte Seconda)
Provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA (screening) relativo al progetto di posizionamento barriere permeabili (Moduli WMESH) in un tratto di specchio d'acqua antistante l'arenile di Riccione, presentato dal Comune di Riccione
IL DIRIGENTE FIRMATARIO
(omissis)
determina
a) di escludere dalla ulteriore procedura di V.I.A., ai sensi dell’art. 11, comma 1, della legge regionale 20 aprile 2018, n. 4, il progetto di “posizionamento di barriere permeabili (moduli w-mesh) in un tratto di specchio d’acqua antistante l’arenile del Comune di Riccione” proposto dal Comune di Riccione, per le valutazioni espresse in narrativa, a condizione che vengano rispettate le prescrizioni di seguito indicate:
1) il proponente dovrà rimuovere i manufatti (barriere permeabili) al termine della fase di sperimentazione, prevista pari ad anni 2 a partire dal presente provvedimento, salvo motivata richiesta di proroga da parte del proponente e diversa indicazione da parte delle autorità competenti in base all’esito dei monitoraggi e a diverse esigenze che dovessero emergere in relazione alla pianificazione/programmazione di interventi di difesa costieri a livello regionale;
2) relativamente al monitoraggio:
a. presentare entro 45 giorni dal presente provvedimento all’Agenzia di Protezione Civile – Servizio Area Romagna, sede di Rimini e al Servizio Difesa del suolo della costa e bonifica della Regione Emilia-Romagna per la validazione e approvazione, la proposta dettagliata di monitoraggio sulla base dell’accordo stipulato con l’Università Politecnica delle Marche con particolare riferimento ai tempi, frequenza, caratteristiche, estensione e modalità dei rilievi topo-batimetrici;
b. i monitoraggi e i rilievi del fondale e della costa dovranno prevedere almeno 2 campagne/anno, una alla fine della stagione balneare (settembre-ottobre) e una prima della nuova stagione (febbraio-marzo);
c. l’attività di monitoraggio dovrà considerare inoltre:
- le possibili interferenze con le opere soffolte esistenti in zona,
- gli effetti dell’azione di mareggiata e delle correnti,
- un report fotografico subacqueo per dar conto degli effetti della colonizzazione algale e bentonica;
- le alterazioni dei materiali della struttura, in particolare lo stato di corrosione del calcestruzzo,
- l’efficienza delle barriere considerando lo sviluppo di concrezioni che possono ridurre nel tempo la luce tra le lamelle,
- l’entità delle eventuali operazioni di manutenzione per il ripristino della barriera nella configurazione iniziale;
d. trasmettere e presentare le risultanze dei monitoraggi, comprensivi di relazione di analisi, inquadramento e descrizione, ogni sei mesi ed entro 60 giorni dalla fine dei rilievi topo-batimetrici, ai soggetti interessati (Regione Emilia-Romagna: Servizio Vipsa, Servizio Difesa del Suolo della costa e bonifica, Servizio geologico, sismico e dei suoli, Agenzia di Protezione Civile – Servizio Area Romagna, sede di Rimini, Arpae SIMC);
b) la verifica dell’ottemperanza delle presenti prescrizioni compete per quanto di competenza a:
condizione n. 1 –Agenzia di Protezione Civile – Servizio Area Romagna, sede di Rimini;
condizione n. 2a - Agenzia di Protezione Civile – Servizio Area Romagna, sede di Rimini e Servizio Difesa del suolo della costa e bonifica della Regione Emilia-Romagna;
condizione n. 2b, 2c e 2d - Regione Emilia-Romagna (Servizio Vipsa, Servizio Difesa del Suolo della costa e bonifica, Servizio geologico, sismico e dei suoli), Agenzia di Protezione Civile – Servizio Area Romagna, sede di Rimini e Arpae SIMC
c) di raccomandare che
- le comunicazioni, i report di monitoraggio e gli esiti dei rilievi siano trasmessi unicamente dal Comune di Riccione in quanto proponente del progetto di posizionamento delle barriere w-mesh;
- a seguito della conclusione del presente procedimento sia necessario acquisire i pareri e gli atti di assenso da parte delle Amministrazioni competenti rispetto a tale progetto di sperimentazione;
d) il progetto dovrà essere realizzato coerentemente a quanto dichiarato nello studio ambientale preliminare;
e) per eventuali modifiche gestionali, ottimizzazioni e perfezionamenti progettuali che non vadano a modificare gli impatti ambientali valutati nella presente procedura non debba essere attivato un nuovo procedimento di verifica di assoggettabilità ai sensi dell’art. 10 della LR 4/18;
f) di stabilire, ai sensi dell’art. 25 della l.r. 4/2018, che la relazione di verifica di ottemperanza delle prescrizioni dovrà essere presentata alla Regione Emilia-Romagna Servizio Valutazione Impatto e Promozione Sostenibilità Ambientale e agli altri soggetti specificamente individuati per la verifica delle diverse prescrizioni;
g) di dare atto che la non ottemperanza alle prescrizioni sarà soggetta a sanzione come definito dall’art. 29 del d.lgs. 152/2006;
h) di stabilire l’efficacia temporale per la realizzazione del progetto in 5 anni; decorso tale periodo senza che il progetto sia stato realizzato, il provvedimento di screening deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente;
i) di trasmettere copia della presente deliberazione: al proponente Comune di Riccione, all’Agenzia di Protezione Civile – Area Romagna, sede di Rimini, ad Arpae SIMC, al Servizio geologico, sismico e dei suoli, al Servizio difesa del suolo, della costa e bonifica e al Servizio turismo, commercio e sport della Regione Emilia-Romagna e alla Capitaneria di Porto di Rimini;
j) di pubblicare, per estratto, la presente determina dirigenziale nel BURERT e, integralmente, sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna;
k) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione nel BURERT;
l) di dare atto, infine, che si provvederà alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del d.lgs. 33/2013.