n.209 del 12.07.2021 (Parte Seconda)

Approvazione del Documento Strategico regionale per la Programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo (DSR 2021-2027). (Delibera della Giunta regionale n. 586 del 26 aprile 2021)

L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA

Richiamata la deliberazione della Giunta regionale, progr. n. 586 del 26 aprile 2021, recante ad oggetto "Approvazione del Documento Strategico regionale per la Programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo (DSR 2021-2027). Proposta all’Assemblea legislativa”;

Preso atto:

- del parere favorevole, con modificazioni, espresso dalla commissione referente "Politiche economiche" di questa Assemblea legislativa, giusta nota prot. PG/2021/15330 in data 24 giugno 2021;

- degli emendamenti presentati ed accolti nel corso della discussione assembleare.

Previa votazione palese, a maggioranza dei presenti,

delibera

- di approvare le proposte contenute nella deliberazione della Giunta regionale progr. n. 586 del 26 aprile 2021, sopra citata e qui allegata quale parte integrante e sostanziale con le modifiche apportate dal presente atto;

- di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 APRILE 2021, N.586

Approvazione del documento strategico regionale per la programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo (DSR 2021-2027). Proposta all'Assemblea legislativa

 LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

- Il Libro bianco sul futuro dell'Europa, presentato dalla Commissione Europa il 1 marzo 2017;

- la Comunicazione della Commissione del 2 maggio 2018 “Un bilancio moderno al servizio di un'Unione che protegge, che dà forza, che difende. Quadro finanziario pluriennale 2021-2027” contenente la prima proposta di articolazione del nuovo bilancio di lungo periodo dell’Unione, successivamente rivista alla luce dell’approvazione della Comunicazione del 27 maggio 2020 “Il momento dell'Europa: riparare i danni e preparare il futuro per la prossima generazione” che propone il nuovo strumento per la ripresa “Next Generation EU” integrato con il Quadro finanziario pluriennale;

- le proposte legislative della Commissione Europea presentate a partire dal 29 maggio 2018, che definiscono le regole per i Fondi strutturali europei per il periodo 2021-2027, ed in particolare:

- la COM(2018)375 contenente la proposta di Regolamento che stabilisce le disposizioni comuni per il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo plus (FSE+), il Fondo di coesione, il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMPA)oltre alle regole finanziarie applicabili anche ad altri fondi a gestione condivisa;

- la COM(2018)372 contente la proposta di Regolamento sul Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e sul Fondo di coesione;

- la COM(2018)382 contente la proposta di Regolamento sul Fondo sociale europeo plus (FSE+), che include una componente a gestione condivisa (FSE) e una a gestione diretta della Commissioni sui temi della salute e dell’innovazione sociale;

- la COM(2018)374 contente la proposta di Regolamento con le disposizioni specifiche per l’Obiettivo cooperazione territoriale europea (Interreg);

- la COM(2018)390 contente la proposta di Regolamento sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMPA);

- la COM(2018)392 contenente la proposta di Regolamento recante norme sul sostegno ai piani strategici che gli Stati membri devono redigere nell’ambito della politica agricola comune (piani strategici della PAC) e finanziati dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);

- le ulteriori proposte legislative della Commissione Europea relative agli altri fondi e programmi europei che concorrono all’attuazione del Quadro finanziario pluriennale (QFP), con particolare riferimento alle sotto-rubriche:

1 - Ricerca e innovazione,

2 - Investimenti strategici europei,

7 - Investire nelle persone, nella coesione sociale e nei valori,

9 - Ambiente e azione per il clima,

10 - Migrazione,

14 - Azione esterna,

15 - Assistenza e preadesione;

- la Comunicazione della Commissione dell’11 dicembre 2019 “Il Green Deal Europeo” che illustra la nuova strategia di crescita sostenibile dell’Unione nel quadro degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, “mirata a trasformare l'UE in una società giusta e prospera, dotata di un'economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva, che nel 2050 non genererà emissioni nette di gas a effetto serra e in cui la crescita economica sarà dissociata dall'uso delle risorse”;

- la Comunicazione della Commissione del 17 settembre 2020 “Un traguardo climatico 2030 più ambizioso per l'Europa. Investire in un futuro a impatto climatico zero nell’interesse dei cittadini” che presenta un obiettivo di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, comprensivo di emissioni e assorbimenti, di almeno il 55 % rispetto al 1990 entro il 2030 a livello dell'intera economia dell'UE;

- il Regolamento (UE, Euratom) 2020/2093 del Consiglio del 17 dicembre 2020 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027, che prevede una dotazione complessiva di 1.074,3 miliardi di euro a prezzi 2018 (e con una proposta di dotazione stimata per la Politica di coesione di 330,2 miliardi di euro);

- il Regolamento (UE) 2020/2094 del Consiglio del 14 dicembre 2020 che istituisce uno strumento dell’Unione europea per la ripresa, a sostegno alla ripresa dell’economia dopo la crisi COVID-19, che prevede un finanziamento fino a 750 miliardi di EURO a prezzi 2018 da destinare a strumenti finanziari in forma di aiuti a fondo perduto e di aiuti rimborsabili;

- il Regolamento (UE) 2020/2220 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 dicembre 2020 che stabilisce alcune disposizioni transitorie relative al sostegno da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e del Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) negli anni 2021 e 2022;

- il Regolamento (UE) 2020/2221 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 dicembre 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda le risorse aggiuntive e le modalità di attuazione per fornire assistenza allo scopo di promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia (REACT-EU);

- il Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 che istituisce il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza;

- il Regolamento (UE) 2021/240 del Parlamento europeo e del Consiglio del 10 febbraio 2021 che istituisce uno strumento di sostegno tecnico;

- il Regolamento (UE)2021/523 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 marzo 2021 che istituisce il programma InvestEU e che modifica il regolamento (UE) 2015/1017;

- il Regolamento (UE) 2021/522 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 marzo 2021 che istituisce un programma d’azione dell’Unione in materia di salute per il periodo 2021-2027 («programma UE per la salute») (EU4Health) e che abroga il regolamento (UE) n. 282/2014

- il Regolamento delegato (UE) n. 240 della Commissione del 7 gennaio 2014, recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europei;

- la “Relazione per paese relativa all'Italia 2019 comprensiva dell'esame approfondito sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici”, elaborata dalla Commissione Europea nell’ambito del Semestre europeo 2019, che contiene le priorità di riforma e l’Allegato D – “Orientamenti in materia di investimenti finanziati dalla Politica di coesione 2021-2027 per l'Italia”, che costituisce la base per un dialogo tra l'Italia e i servizi della Commissione in vista della programmazione dei fondi della politica di coesione (FESR e FSE+)

- il documento “Obiettivi di Policy nell’Accordo di Partenariato 2021-2027: scelte strategiche per il dialogo informale con la Commissione”, contenente una sintesi degli orientamenti emersi dai Tavoli partenariali del 2019 e dei successivi contributi tecnici dei gruppi interistituzionali di coordinamento per Obiettivo di Policy, presentato nella riunione del partenariato del 29 dicembre 2020;

- il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), articolato in 6 missioni – 1 Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura; 2 Rivoluzione verde e transizione ecologica; 3 Infrastrutture per una mobilità sostenibile; 4 Istruzione e ricerca; 5 Inclusione e coesione; 6 Salute - strutturate a loro volta in 16 componenti e in 48 linee di intervento, approvato nel Consiglio dei Ministri del 12 gennaio 2021 e in corso di revisione;

Richiamata:

- la propria Deliberazione n. 1899 del 14 dicembre 2020 che approva il Patto per il lavoro ed il Clima, sottoscritto tra la Regione Emilia-Romagna e le rappresentanze del sistema territoriale, che definisce obiettivi e linee di azione condivise per il rilancio e lo sviluppo dell’Emilia-Romagna, fondato sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale, finalizzato a generare lavoro di qualità, contrastare le diseguaglianze e accompagnare l’Emilia-Romagna nella transizione ecologica, contribuendo a raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile;

Considerato che:

- la strategia europea delineata nel Green Deal, i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile e le priorità di Next Generation EU rappresentano il quadro di riferimento europeo per la programmazione regionale dei Fondi europei;

- il nuovo pacchetto legislativo per la Politica di coesione 2021-2027 propone obiettivi e principi strategici da conseguire con i fondi europei - definiti dai Regolamenti-, attraverso una programmazione articolata in:

- Accordo di partenariato tra la Commissione europea e i singoli Stati Membri – coinvolgendo il partenariato con le competenti Autorità regionali e locali - per selezionare gli obiettivi e tradurli in scelte strategiche a livello nazionale;

- Programmi Operativi (nazionali e/o regionali) per attuare i fondi europei;

- la Regione Emilia-Romagna nel periodo di programmazione 2014-2020 ha dato corso alla integrazione dei fondi europei, sia in fase di programmazione - attraverso l’approvazione del Documento Strategico Regionale 2014-20 - sia in fase di attuazione, prevedendo specifici strumenti unitari – Strategia regionale di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente (S3), attuazione regionale della Strategia nazionale per le aree interne, Piano di valutazione unitario, sistema integrato di monitoraggio SPRING, Piano di Rafforzamento Amministrativo (PRA), Piani di azione per l’assolvimento delle condizionalità ex ante, Piano triennale integrato Alte competenze per la ricerca, il trasferimento tecnologico e l'imprenditorialità - e una struttura di coordinamento stabile definita con propria Deliberazione n. 32 del 26/01/2015 e confermata per il percorso di costruzione della programmazione regionale strategica unitaria delle politiche europee di sviluppo 2021-2027 dalla propria deliberazione n. 1841/2019;

- il percorso di programmazione strategica unitaria, avviato con propria Deliberazione n. 1841 del 28/10/2019, prevede l’elaborazione di un Documento strategico regionale per la programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo (DSR 2021-2027), contenente strategia, approccio territoriale, priorità e strumenti di attuazione comuni ai diversi Programmi operativi regionali, da elaborare in parallelo con questi ultimi;

Preso atto che:

- è stato avviato, all’interno della Conferenza delle Regioni, il percorso per partecipare al negoziato sui Fondi per la Coesione per il periodo 2021-2027;

- il 27 marzo 2019 il Dipartimento per la Politica di Coesione (Presidenza del Consiglio dei Ministri) ha attivato cinque Tavoli di confronto partenariale, uno per ciascun obiettivo di Policy individuato dalla proposta di regolamento europeo di disposizioni comuni, per definire le priorità di investimento per l’elaborazione dell’Accordo di Partenariato;

- la Regione Emilia-Romagna, attraverso le Direzioni competenti, ha partecipato attivamente al lavoro dei Tavoli, e attraverso la Direzione Generale Risorse, Europa, Innovazione e Istituzioni ha assicurato il coordinamento dei contributi e la partecipazione al gruppo di coordinamento del Tavolo 5 “Un’Europa più vicina ai cittadini” in rappresentanza delle Regioni (in collaborazione con la Regione Basilicata);

- gli esiti del confronto partenariale, le priorità di investimento dell’Accordo di Partenariato e le risorse europee della Politica di Coesione assegnate per ciascuna categoria di Regioni sono stati presentati dal Dipartimento per la politica di coesione nella riunione partenariale del 29 dicembre 2020;

- in occasione dell’incontro partenariale di cui sopra, sono state esplicitate le risorse europee allocate all’Italia a valere sui fondi FESR e FSE + nell’ambito della politica di coesione per il ciclo di programmazione 2021-2027, che sono pari a 42,085 miliardi a prezzi correnti, a cui dovrà essere associata la quota di co-finanziamento nazionale pari al 60% per le Regioni più sviluppate (MD= Most Developed regions), di cui una quota anche a carico delle Regioni interessate;

- la dotazione del Fondo FEASR per l’Italia per il periodo transitorio di programmazione 2021-2023 è pari a 3,909 miliardi, come indicato dal Regolamento (UE) n. 2220/2020 del 23 dicembre 2020;

- le risorse europee allocate all’Italia dal Dispositivo Ripresa e Resilienza per il periodo 2021-26 e da programmare attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)in via di definizione sono pari a 191,4 miliardi tra sovvenzioni (63,8 miliardi) e prestiti (127,6 miliardi);

- l’approvazione dei regolamenti di spesa per rendere operativo il bilancio pluriennale europeo 2021-2027 è attesa entro giugno 2021;

- la presentazione della prima bozza di Accordo di Partenariato Italia alla Commissione europea è prevista anch’essa per giugno 2021;

- è in corso tra amministrazioni centrali e regionali la programmazione dei Piani Sviluppo e Coesione, ai sensi dell’art. 44 della Legge n. 58 del 28 giugno 2019, con uno stanziamento di 50 miliardi previsto dalla Legge n. 178/2020, come pubblicata il 18 gennaio 2021 GU13 supplemento ordinario n. 13 (Legge di Bilancio 2021);

- in parallelo proseguirà a livello nazionale anche il negoziato tra amministrazioni centrali e regionali, in riferimento alla futura politica agricola e di sviluppo rurale dopo il periodo transitorio; 

- sono in corso gli incontri tra il Governo, le Regioni e gli Enti locali per il confronto sui contenuti e la governance della proposta italiana di Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) che dovrà essere trasmesso alla Commissione europea entro il 30 aprile 2021;

Considerato che:

- nelle nuove proposte legislative relative alla futura Politica di Coesione 2021-2027, l’adozione di un approccio territoriale integrato è considerato fondamentale e necessario per dare risposta alle sfide che le Regioni dell’Unione devono affrontare, e che il nuovo Obiettivo strategico 5 “Un’Europa più vicina ai cittadini attraverso la promozione dello sviluppo sostenibile e integrato di tutti i tipi di territorio e delle iniziative locali”, ha una chiara vocazione territoriale;

- la Commissione Europea nelle proposte regolamentari ha espresso la necessità di prevedere dispositivi per favorire la combinazione degli investimenti provenienti da più programmi per rispondere a priorità trasversali fondamentali quali:

  • la transizione ecologica,
  • la transizione digitale,
  • l’occupazione, l’inclusione e la coesione sociale,
  • il capitale umano e le competenze,
  • il sostegno alle piccole imprese e l'innovazione,
  • la parità di genere;

- gli indirizzi delle Istituzioni europee e del Governo italiano sottolineano la necessità di affrontare le sfide e i cambiamenti identificando e mettendo a valore le sinergie tra i diversi strumenti messi in campo dell'Unione Europea sia in fase di programmazione sia in fase di attuazione;

- a tal fine, per la programmazione della Politica di coesione e del Programma di sviluppo rurale è importante il raccordo e la ricerca della complementarità con il Piano Nazionale Ripresa e Resilienza;

Dato atto che:

  • con propria deliberazione n. 1841/2019 è stato avviato il percorso di costruzione della programmazione regionale strategica unitaria delle politiche europee di sviluppo per il periodo 2021-2027, con l’obiettivo di definire le strategie per conseguire l’integrazione alla scala regionale della Politica di coesione e delle politiche prioritarie dell’UE - sia a gestione condivisa sia a gestione diretta della Commissione – con le altre rilevanti politiche e strategie nazionali e regionali;
  • con propria deliberazione n. 2359/2019 sono stati adottati il posizionamento della Regione Emilia-Romagna e gli indirizzi strategici unitari regionali per il negoziato sulla programmazione delle politiche europee di sviluppo 2021-27 ed il confronto partenariale;

Ritenuto opportuno:

- approvare il nuovo Documento Strategico Regionale per indirizzare la programmazione 2021-2027 al superamento della crisi derivante dall’impatto della pandemia da Coronavirus sull’economia regionale, rilanciare lo sviluppo del territorio regionale in chiave di sostenibilità e traghettare l’Emilia-Romagna verso i traguardi europei attesi al 2030 e al 2050;

- fornire un quadro unitario delle strategie e delle priorità della Regione per la programmazione delle politiche europee di sviluppo finanziate con i Fondi europei per la Coesione (FESR, FSE+), il Fondo Sviluppo e Coesione (FSC), il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l'Acquacoltura (FEAMPA) e il Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, nel quadro degli obiettivi e delle linee di intervento del Patto per il Lavoro e per il Clima approvato nel dicembre 2020;

- promuovere la coesione e la progressiva riduzione delle diseguaglianze territoriali, economiche e sociali attraverso strategie territoriali integrate da attuare nelle aree urbane e intermedie, anche alla scala delle Unioni di comuni, e nelle aree interne e montane nell’ambito dell’Obiettivo di policy 5 della proposta di regolamento di disposizioni comuni;

- rafforzare i meccanismi e gli strumenti di integrazione dei programmi e delle politiche regionali ed i dispositivi che favoriscono la combinazione degli investimenti provenienti da più programmi per rispondere a priorità trasversali anche per il periodo di programmazione 2021-2027;

- programmare le proprie politiche e le risorse in maniera integrata ed organica, con la condivisione e la collaborazione dei sottoscrittori del Patto per il Lavoro e per il Clima, come ribadito nell’incontro con i sottoscrittori del 23 marzo 2021;

- assicurare la sinergia tra le priorità espresse nel Documento strategico regionale e la programmazione operativa dei programmi regionali in fase di elaborazione e anche successivamente in fase di attuazione delle misure di intervento;

Richiamati:

- il Decreto Legislativo D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

- La Legge 13 agosto 2010, n. 136 “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia”, e successive modifiche;

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, recante "Testo unico in materia di Organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e ss.mm.ii., ed in particolare l'art. 37, comma 4;

- la Legge regionale 24 marzo 2004, n. 6 “Riforma del sistema amministrativo regionale e locale. Unione europea e relazioni internazionali. Innovazione e semplificazione. Rapporti con l’Università” e ss.mm.ii.;

Viste le proprie deliberazioni:

- n. 2416/2008 recante "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e ss.mm.ii.;

- n. 2013/2020 “Indirizzi organizzativi per il consolidamento e il potenziamento delle capacità amministrative dell'ente per il conseguimento degli obiettivi del Programma di mandato, per fare fronte alla programmazione comunitaria 2021/2027 e primo adeguamento delle strutture regionali conseguenti alla soppressione dell'IBACN”;

- n. 2018 del 28 dicembre 2020 ad oggetto “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi dell'art. 43 della L.R. 43/2001 e ss.mm.ii.”;

- n. 415/2021 “Indirizzi organizzativi per il consolidamento e il potenziamento delle capacità amministrative dell'ente per il conseguimento degli obiettivi del programma di mandato, per fare fronte alla programmazione comunitaria 2021/2027: Proroga degli incarichi”;

- n. 111 del 28 gennaio 2021 ad oggetto “Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza. Anni 2021- 2023”;

- n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella regione Emilia-Romagna”;

Viste le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta del Presidente della Giunta regionale

A voti unanimi e palesi

delibera

  1. di approvare il Documento Strategico Regionale per la programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo (DSR 2021-2027), allegato A alla presente deliberazione che ne costituisce parte integrante e sostanziale, contenente gli obiettivi e le linee di intervento della programmazione strategica regionale che orientano i Programmi operativi regionali in un quadro integrato e condiviso, con i relativi allegati (allegato 1, allegato 2 e allegato 3) parti integranti e sostanziali del presente atto;
  2. di proporre all’Assemblea legislativa l’approvazione del DSR 2021-2027 allegato A e dei suoi allegati;
  3. di dare atto che tale documento costituirà il quadro di riferimento dell’azione regionale per un utilizzo coordinato dei Fondi europei per la Coesione 2021-2027 FESR, FSE+, il Fondo Sviluppo e Coesione (FSC), il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l'Acquacoltura (FEAMPA) e dei Fondi del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza;
  4. di approvare la struttura di governance e di coordinamento per l’attuazione del Documento Strategico Regionale illustrata al capitolo 7 del documento stesso;
  5. di dare mandato al Sottosegretario alla Presidenza di proseguire l’attività di coordinamento delle fasi negoziali con i servizi della Commissione europea e con il governo per assicurare la sinergia dei Programmi Operativi che concorrono alla programmazione strategica unitaria e alla attuazione delle strategie territoriali integrate previste dall’Obiettivo di Policy 5, così come delineate nel DSR 2021-2027 di cui al punto 1;
  6. di procedere, con proprio atto successivo, alla definizione dell’elenco delle aree territoriali eleggibili ai sensi dell’Obiettivo di Policy 5, secondo i criteri esplicitati nel capitolo 6 del Documento Strategico Regionale, e di adottare altresì gli indirizzi operativi per l’elaborazione delle strategie territoriali integrate sulla base della proposta promossa dal Direttore generale della direzione Risorse Europa Innovazione e Istituzioni, in qualità di responsabile della struttura di coordinamento della programmazione 2021-2027;
  7. di prevedere che le Direzioni Generali competenti si raccordino con la struttura di coordinamento in tutte le fasi del percorso di elaborazione dei Programmi operativi regionali, tenendo conto del Documento strategico regionale di cui al punto 1, anche per le interlocuzioni con i sottoscrittori del Patto per il Lavoro e per il Clima e in linea con le previsioni del Codice europeo di condotta del partenariato;
  8. di dare mandato al Direttore Generale Risorse, Europa, innovazione e istituzioni di procedere con proprio atto alla nomina dei componenti della struttura di coordinamento per la programmazione 2021-2027, di cui al punto 4. del presente dispositivo
  9. di dare mandato alla Vicepresidente e assessora al contrasto alle diseguaglianze e transizione ecologica di avvalersi della struttura di coordinamento, di cui al punto 4. del presente dispositivo, per assicurare l’attuazione integrata del Documento Strategico Regionale e dei Programmi Operativi Regionali;
  10. di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa.

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