n.216 del 25.06.2020 (Parte Seconda)

Emanazione avviso per la raccolta pubblica di fondi a sostegno di progetti innovativi sanitari nel contrasto all'emergenza da COVID-19

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

- il D. Lgs. n. 112/1998 recante “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59” e ss.mm.ii.;

- il D. Lgs. n. 1/2018 recante “Codice della protezione civile”;

- la L.R. n. 19/1994 recante “Norme per il riordino del servizio sanitario regionale ai sensi del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, modificato dal Decreto Legislativo 7 dicembre 1993, n. 517”;

- la L.R. n. 29/2004 recante “Norme generali sull’organizzazione ed il funzionamento del servizio sanitario regionale”;

- la L.R. n. 1/2005 recante “Nuove norme in materia di protezione civile e volontariato. Istituzione dell’Agenzia regionale di protezione civile” e ss.mm.ii.;

- la L.R. n. 13/2015 recante “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su città metropolitana di Bologna, province, comuni e loro unioni” e ss.mm.ii.;

Richiamati:

- la Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020 (G.U. n. 26 del 1 febbraio 2020), con la quale è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale per il rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

- l’Ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 630 del 3 febbraio 2020, recante: “Primi interventi urgenti di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”, con la quale viene disposto che il Capo del Dipartimento della Protezione Civile debba assicurare il coordinamento degli interventi necessari, avvalendosi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della Protezione Civile, nonché di Soggetti attuatori;

- la delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, con la quale è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale per il rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili ed è stato previsto, per l’attuazione dei primi interventi, uno stanziamento di 5 milioni di Euro a valere sul fondo per le emergenze nazionali di cui all’art. 44, comma 1, D.lgs. n. 1/2018;

- l’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 630 del 3 febbraio 2020, recante: “Primi interventi urgenti di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”, con la quale viene disposto che il Capo del Dipartimento della Protezione Civile debba assicurare il coordinamento degli interventi necessari, avvalendosi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della Protezione Civile;

- l’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 631 del 6 febbraio 2020, recante: “Ulteriori interventi urgenti di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

- l’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 633 del 12 febbraio 2020, recante: “Ulteriori interventi urgenti di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

- l’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 635 del 13 febbraio 2020, recante: “Ulteriori interventi urgenti di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

- l’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 637 del 21 febbraio 2020, recante: “Ulteriori interventi urgenti di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

- l’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 638 del 22 febbraio 2020, recante: “Ulteriori interventi urgenti di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

- l’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 639 del 25 febbraio 2020, recante: “Ulteriori interventi urgenti di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”

- il decreto del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 576 del 23 febbraio 2020, integrato con successivo repertorio n. 1927 del 19 maggio, che nomina, quale Soggetto attuatore per la regione Emilia-Romagna, il Presidente della regione medesima;

- l’Ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 659 del 1 aprile 2020, recante:” ulteriori interventi urgenti di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

- l’Ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 664 del 18 aprile 2020, recante:” ulteriori interventi urgenti di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

- il D.L. 23 febbraio 2020, n. 6, recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19” convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 13 del 5 marzo 2020 ed abrogato, ad eccezione dell’articolo 3 comma 6 e dell’articolo 4, dall’art. 5 del D.L. n. 19 del 25 marzo 2020;

- il D.P.C.M. del 23 febbraio 2020 concernente disposizioni attuative del D.L. 23 febbraio 2020, n. 6;

- il D.L. 17 marzo 2020, n. 18 recante “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19" convertito con modificazioni con L. 24 aprile 2020 n. 27;

- il D.L. 25 marzo 2020, n. 19 recante “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19";

- il D.P.C.M. del 10 aprile 2020 recante Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale.”;

- il D.L. 10 aprile 2020 n. 23 “Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali.”;

- il D.L. 19 maggio 2020 n. 34 “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19.”;

Richiamati altresì:

il Decreto n. 576/2020 del 23 febbraio del Capo Dipartimento della protezione civile, come integrato con successivo provvedimento del 19 maggio 2020, prot. n. 1927, che, all’art. 1, nomina il Presidente della Regione Emilia-Romagna quale Soggetto attuatore per il coordinamento delle attività poste in essere dalle strutture regionali competenti nei settori della Protezione Civile e della Sanità, nell’ambito dell’emergenza epidemiologica da COVID-19;

Considerato necessario, nell’attuale fase emergenziale da Covid-19, pur caratterizzata da una diminuzione dei casi di contagio, individuare strategie innovative che garantiscano il contenimento e il contrasto non solo dell’epidemia in essere, ma anche di altre patologie da trasmissioni virali, finalizzate a:

- certificare specifiche procedure di riutilizzo di dispositivi medici monouso-monopaziente e/o mono operatore per i quali a seguito dell’epidemia da COVID-19 sono aumentati in maniera significativa i fabbisogni e i consumi, razionalizzando i costi operativi nonché contenendo l’incremento degli impatti economici ed ambientali legati alla gestione di rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo, in materiale plastico;

- monitorare lo stato di salute dei pazienti assistiti a domicilio secondo le direttive dell’Organizzazione Mondiale Sanità, attraverso percorsi di telemedicina per la verifica dei parametri vitali, garantendo la sicurezza e la prevenzione nel monitoraggio di pazienti, la tempestività nell’individuazione precoce di tendenze negative nello stato di salute, all’interno delle strategie di consolidamento e sviluppo dell’assistenza sanitaria al domicilio del paziente;

Valutato necessario promuovere l’attuazione di interventi progettuali sperimentali, volti a potenziare le capacità di risposta del Servizio sanitario regionale a fronte di emergenze epidemiologiche, attraverso l’emanazione di un apposito avviso pubblico per il sostegno liberale in denaro dei seguenti progetti “Riuso di dispositivi medici monouso” e “Telemedicina nelle unità U.S.C.A. – Unità Speciali di Continuità Assistenziale”;

Ritenuto:

- di emanare l’allegato avviso, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, per consentire a persone fisiche e giuridiche, associazioni, fondazioni, imprese al di fuori di obblighi contrattuali, di manifestare la volontà di contribuire ad uno oppure ad entrambi i progetti, come espressione di libera adesione ad una raccolta fondi, nell’esclusivo interesse pubblico;

- di prevedere che le procedure di approvvigionamento delle attrezzature e delle soluzioni necessarie saranno curate dall’Azienda USL di Modena, valorizzando le collaborazioni tecnico operative già intraprese con il Servizio Assistenza territoriale della Direzione generale Cura della persona, salute, welfare della Regione, nel caso di eventuale raggiungimento delle erogazioni liberali necessarie;

- di dare atto che la realizzazione dei progetti comporta l’integrazione del patrimonio strumentale di attrezzature e tecnologie dall’Azienda USL di Modena;

Richiamati:

la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modificazioni;

  • la L.R. 23 dicembre 2004, n. 29 “Norme generali sull'organizzazione ed il funzionamento del Servizio Sanitario Regionale” e successive modifiche;
  • il D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni” e ss.mm.ii.;
  • la propria deliberazione n. 83 del 21 gennaio 2020 avente per oggetto “Approvazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2020-2022”, ed in particolare l’Allegato D) “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2020-2022”;
  • la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente per oggetto: “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modificazioni, per quanto applicabile;
  • la propria deliberazione n. 1059 del 3 luglio 2018 avente ad oggetto “Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e conferiti nell'ambito delle Direzioni Generali, Agenzie e Istituti e nomina del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT), del Responsabile dell'Anagrafe per la Stazione Appaltante (RASA) e del Responsabile della Protezione dei Dati (DPO);
  • la propria deliberazione n. 468 del 10 aprile 2017 avente ad oggetto: “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”, ed in particolare gli artt. 21 e 22 dell’Allegato A), parte integrante e sostanziale della deliberazione medesima e le Circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Richiamata la determinazione dirigenziale n. 21922 del 26/11/2019 recante ad oggetto “Conferimento incarico ad interim di Responsabile del Servizio Amministrazione del servizio sanitario regionale, sociale e sociosanitario”;

Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore alle Politiche per la Salute;

A voti unanimi e palesi

delibera 

1. di promuovere l’attuazione di interventi progettuali sperimentali, volti a potenziare le capacità di risposta del Servizio sanitario regionale a fronte dell’attuale fase emergenziale da COVID-19 o altre eventuali future emergenze epidemiologiche attraverso l’emanazione di un apposito avviso pubblico rivolto a persone fisiche e giuridiche, associazioni, fondazioni, imprese, che, al di fuori di obblighi contrattuali, intendano attraverso il sostegno liberale contribuire alla realizzazione dei seguenti progetti “Riuso di dispositivi medici monouso” e “Telemedicina nelle unità U.S.C.A. – Unità Speciali di Continuità Assistenziale”;

2. di approvare, a tal fine, l’“AVVISO PER LA RACCOLTA PUBBLICA DI FONDI A SOSTEGNO DI PROGETTI INNOVATIVI SANITARI NEL CONTRASTO DELL’EMERGENZA DA COVID-19”, allegato parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

3. di dare mandato al Responsabile del “Servizio Amministrazione del Servizio Sanitario Regionale della Direzione generale Cura della persona, salute, welfare di comunicare la possibilità di perfezionare l’erogazione liberale a coloro che hanno manifestato un’offerta di donazione a sostegno di uno od entrambi i progetti, a fronte del raggiungimento di offerte utili all’avvio della realizzazione dei medesimi progetti;

4. di dare atto che le somme raccolte saranno imputate alla contabilità speciale n. 6185 in capo al Soggetto attuatore per l’Emilia-Romagna;

5. di dare atto che le somme raccolte e i relativi utilizzi saranno oggetto di apposita e separata rendicontazione di cui all’art. 99, comma 5, del D.L. n. 18/2020, convertito con modificazioni dalla L. n. 27/2020;

6. di pubblicare la presente deliberazione comprensiva dell’allegato 1 nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico e sul sito http://regione.emilia-romagna.it/;

7. di dare, infine atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà alle pubblicazioni ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa, inclusa la pubblicazione ulteriore prevista dal piano triennale di prevenzione della corruzione, ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del D.lgs. n. 33 del 2013 e ss.mm.ii..

application/pdf avviso - 180.6 KB
application/pdf informativa - 137.3 KB

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina