n.210 del 06.07.2022 periodico (Parte Seconda)

Art. 13 del D.Lgs. n. 228/2001 e deliberazione di Giunta n. 1816/2019: riconoscimento del Consorzio del Prosciutto di Modena quale Distretto del Cibo denominato "Distretto del Cibo del Prosciutto di Modena DOP"

IL DIRIGENTE FIRMATARIO

Visti:

- l’art. 13 del D. Lgs. n. 228/2001, come modificato dall’articolo 1, comma 499 della Legge 27 dicembre 2017, n. 205, rubricato “Distretti del cibo”, ed in particolare i commi:

- 2, in cui sono definite le tipologie dei distretti, tra le quali, alla lettera d), i sistemi produttivi locali anche a carattere interregionale, caratterizzati da interrelazione e interdipendenza produttiva delle imprese agricole e agroalimentari, nonché da una o più produzioni certificate e tutelate ai sensi della vigente normativa europea, nazionale e regionale;

- 3, che prevede che le regioni e le province autonome provvedano all’individuazione dei distretti del cibo ed alla successiva comunicazione al Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, presso il quale è costituito il registro nazionale dei distretti del cibo;

- la deliberazione di Giunta regionale n. 1816 del 28 ottobre 2019 con la quale sono state approvate le disposizioni regionali applicative per il riconoscimento dei distretti;

- la deliberazione di Giunta regionale n. 8448 del 5/5/2022 relativa all’approvazione della modulistica per la presentazione della domanda di riconoscimento dei distretti del cibo ai sensi dell'art. 13 del D.Lgs. n. 228/2001;

Richiamati in particolare i seguenti paragrafi dell’allegato 1 della Deliberazione n. 1816/2019:

- 2 “Distretti del cibo” che, ai sensi del sopra citato art. 13 del D.Lgs. n. 228/2001, definisce le tipologie dei Distretti del cibo;

- 4 “Requisiti e condizioni per il riconoscimento”, che prevede in particolare che:

- il distretto deve avere sede legale od operativa nel territorio della Regione;

- i Consorzi di tutela per le produzioni DOP e IGP di cui al Reg. (UE) n. 1151/2012, che possiedono riconoscimenti da parte di Enti pubblici, soddisfano già i requisiti e le condizioni previsti dalla deliberazione 1816/2019 relativi a: ambito produttivo, territorialità, rappresentatività e governance;

- 8 “Governance”, che dispone in particolare che i Consorzi di tutela non sono obbligati ad apportare modifiche statutarie, ma possono prevedere le loro funzioni come Distretto attraverso un Regolamento interno dedicato che disciplini gli aspetti elencati al paragrafo medesimo;

- 9 “Domanda di riconoscimento”, laddove dispone che i Consorzi di tutela presentano domanda allegando esclusivamente gli estremi dell'atto di riconoscimento quali consorzi di tutela e copia del Regolamento interno o dello Statuto se modificato;

Preso atto della domanda trasmessa in data 1/6/2022, con prot. 06.06.2022.0529925.E, dal Consorzio del Prosciutto di Modena, con sede legale in Modena (MO) Viale Virgilio n. 55, avente C.F. 80004070365 e P.I. 02013840364, di riconoscimento del distretto del cibo denominato “Distretto del Cibo del Prosciutto di Modena DOP”, nella tipologia di cui alla lettera d), del paragrafo 2 dell’allegato 1 alla Deliberazione 1816/2019 - ambito produttivo: Prosciutto di Modena DOP; territorio di operatività: zona collinare insistente sul bacino oroidrografico del fiume Panaro e sulle valli confluenti, e che, partendo dalla fascia pedemontana, non supera i 900 metri di altitudine comprendendo i territori dei seguenti Comuni: Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Spilamberto, San Cesario sul Panaro, Savignano sul Panaro, Vignola, Marano, Guiglia, Zocca, Montese, Maranello, Serramazzoni, Pavullo nel Frignano, Lama Mocogno, Pievepelago, Riolunato, Montecreto, Fanano, Sestola, Gaggio Montano, Monteveglio (ora Valsamoggia), Savigno (ora Valsamoggia), Monte San Pietro, Sasso Marconi, Castello di Serravalle (ora Valsamoggia), Castel d'Aiano, Bazzano (ora Valsamoggia), Zola Predosa, Bibbiano, San Polo d'Enza, Quattro Castella, Canossa (già Ciano d'Enza), Viano, Castelnuovo Monti, conforme a quella del Consorzio di tutela;

Preso atto del verbale di istruttoria dei funzionari incaricati di questo Settore prot. 21.06.2022.0570719.I dal quale emerge che:

- la domanda è stata presentata dal Consorzio del Prosciutto di Modena, già riconosciuto quale consorzio di tutela dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali con DM 4 gennaio 2006, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 17 gennaio 2006 serie generale n. 13, e confermato da ultimo con il Decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali del 04/06/2021 Prot. Uscita n.0257799 per la DOP Prosciutto di Modena;

- la domanda in bollo e la documentazione presentata dal Consorzio sono complete e regolari;

- trattandosi di Consorzio di tutela riconosciuto per una produzione DOP sussistono i requisiti e le condizioni previste dall’allegato 1 della Deliberazione 1816/2019;

- le verifiche amministrative effettuate in relazione alla tipologia del soggetto richiedente hanno dato esito positivo;

Dato atto che la relativa documentazione è conservata agli atti di questo Settore;

Ritenuto pertanto che sussistono le condizioni previste dalla deliberazione n. 1816/2019 per riconoscere il Consorzio di Tutela del Prosciutto di Modena, quale Distretto del cibo con le seguenti caratteristiche:

Denominazione: “Distretto del Cibo del Prosciutto di Modena DOP”;

Sede legale: Modena (MO), Viale Virgilio n. 55 - 41123;

Tipologia di Distretto: lettera d) paragrafo 2 dell’allegato 1 alla Deliberazione 1816/2019, “sistemi produttivi locali anche a carattere interregionale, caratterizzati da interrelazione e interdipendenza produttiva delle imprese agricole e agroalimentari, nonché da una o più produzioni certificate e tutelate ai sensi della vigente normativa europea, nazionale e regionale”;

Ambito produttivo: Prosciutto di Modena DOP;

Territorio di operatività: zona collinare insistente sul bacino oroidrografico del fiume Panaro e sulle valli confluenti, e che, partendo dalla fascia pedemontana, non supera i 900 metri di altitudine comprendendo i territori dei seguenti Comuni: Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Spilamberto, San Cesario sul Panaro, Savignano sul Panaro, Vignola, Marano, Guiglia, Zocca, Montese, Maranello, Serramazzoni, Pavullo nel Frignano, Lama Mocogno, Pievepelago, Riolunato, Montecreto, Fanano, Sestola, Gaggio Montano, Monteveglio (ora Valsamoggia), Savigno (ora Valsamoggia), Monte San Pietro, Sasso Marconi, Castello di Serravalle (ora Valsamoggia), Castel d'Aiano, Bazzano (ora Valsamoggia), Zola Predosa, Bibbiano, San Polo d'Enza, Quattro Castella, Canossa (già Ciano d'Enza), Viano, Castelnuovo Monti, conforme a quella del Consorzio di tutela;

Richiamati, in ordine agli obblighi di trasparenza:

- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 ad oggetto “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

- la deliberazione di Giunta regionale n. 111 del 31 gennaio 2022 ad oggetto “Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2022-2024” di transizione al piano integrato di attività e organizzazione di cui all'art. 6 del D.L. n. 80/2021”;

- la determinazione n. 2335 del 9 febbraio 2022 del Servizio Affari Legislativi e Aiuti di Stato recante "Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal Decreto Legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022";

Richiamate, per gli aspetti amministrativi di natura organizzativa:

- la Legge regionale n. 43 del 26 novembre 2001 ad oggetto "Testo unico in materia di riorganizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e ss.mm.ii.;

- le deliberazioni di Giunta regionale:

- n. 468 del 10 aprile 2017 ad oggetto “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- n. 324 del 7 marzo 2022, recante “Disciplina organica in materia di organizzazione dell’Ente e gestione del personale”;

- n. 325 del 7 marzo 2022, recante “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;

Viste inoltre:

- la deliberazione di Giunta regionale n. 426 del 21 marzo 2022, recante “Riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori generali e ai Direttori di Agenzia”;

- la determinazione del Direttore Generale Agricoltura, caccia e pesca n. 5643 del 25 marzo 2022, ad oggetto “Riassetto organizzativo della Direzione generale Agricoltura, caccia e pesca, conferimento incarichi dirigenziali e proroga incarichi di posizione organizzativa, in attuazione della deliberazione di Giunta regionale n. 325/2022”, concernente, in particolare, l’incarico di Responsabile del Settore Organizzazioni di mercato, qualità e promozione fino al 31 marzo 2025;

- la propria determinazione n. 6326 del 5/4/2022 di nomina, ai sensi degli articoli 5 e seguenti della L. n. 241/90 e degli articoli 11 e seguenti della L.R. n. 32/93, dei Responsabili di Procedimento;

Dato atto che il presente provvedimento non contiene dati personali e che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Attestato che il sottoscritto Dirigente non si trova in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Attestata la regolarità amministrativa del presente atto;

determina

1. di riconoscere il “Consorzio del Prosciutto di Modena”, C.F. 80004070365 e P.I. 02013840364, quale Distretto del cibo denominato “Distretto del Cibo del Prosciutto di Modena DOP” e avente le seguenti caratteristiche:

Sede legale:Modena (MO), Viale Virgilio n.55 - CAP 41123;

Tipologia di Distretto: lettera d), paragrafo 2, dell’allegato 1 alla Deliberazione di giunta regionale 1816/2019, “sistemi produttivi locali anche a carattere interregionale, caratterizzati da interrelazione e interdipendenza produttiva delle imprese agricole e agroalimentari, nonché da una o più produzioni certificate e tutelate ai sensi della vigente normativa europea, nazionale e regionale”;

Ambito produttivo: Prosciutto di Modena DOP;

- Territorio di operatività: zona collinare insistente sul bacino oroidrografico del fiume Panaro e sulle valli confluenti, e che, partendo dalla fascia pedemontana, non supera i 900 metri di altitudine comprendendo i territori dei seguenti Comuni: Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Spilamberto, San Cesario sul Panaro, Savignano sul Panaro, Vignola, Marano, Guiglia, Zocca, Montese, Maranello, Serramazzoni, Pavullo nel Frignano, Lama Mocogno, Pievepelago, Riolunato, Montecreto, Fanano, Sestola, Gaggio Montano, Monteveglio (ora Valsamoggia), Savigno (ora Valsamoggia), Monte San Pietro, Sasso Marconi, Castello di Serravalle (ora Valsamoggia), Castel d'Aiano, Bazzano (ora Valsamoggia), Zola Predosa, Bibbiano, San Polo d'Enza, Quattro Castella, Canossa (già Ciano d'Enza), Viano, Castelnuovo 
Monti;

2. di informare il “Distretto del Cibo del Prosciutto di Modena DOP” dell’obbligo di comunicare ogni variazione e di trasmettere, entro 30 giorni dalla loro approvazione, copia degli atti di modifica di: Statuto, Regolamento interno, sede legale o operativa, forma societaria, legale rappresentante o tipologia e finalità del distretto;

3. di stabilire che il Settore Organizzazioni di mercato, qualità e promozione provvederà alla revoca del riconoscimento concesso in caso di perdita di uno o più requisiti previsti dall’Allegato alla deliberazione n. 1816/2019, nonché di perdita del riconoscimento MIPAAF quale Consorzio di tutela; inoltre, il medesimo Settore ha facoltà di procedere alla revoca del riconoscimento qualora il Distretto si renda inadempiente agli obblighi previsti al precedente punto 2;

4. di dare atto che si provvederà alla pubblicazione del presente atto nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna, nonché alle ulteriori pubblicazioni previste nel Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell'art.7 bis, comma 3, del D.Lgs. 33/2013;

5. di trasmettere copia del presente atto al Consorzio del Prosciutto di Modena e al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per l’iscrizione nel Registro nazionale dei distretti del cibo.

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