n.229 del 25.07.2018 periodico (Parte Seconda)

Procedure in materia di Valutazione di impatto ambientale D.Lgs 152/2006 art. 27 bis e L.R. 4/2018 art. 16 - Procedimento autorizzatorio unico di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 27 bis del D.Lgs 152/06 e della LR 4/2018 – Capo III relativo al progetto denominato: “Realizzazione di un invaso ad uso irriguo presso loc. Molinazzo di Lusurasco nel distretto irriguo Val D’Arda (PC)”

L’Autorità competente Regione Emilia-Romagna – Servizio Valutazione Impatto e Promozione Sostenibilità Ambientale ai sensi dell’art. 27 bis del D. Lgs. 152/2006 e dell’art. 16 della LR 4/2018 avvisa che il 26/03/2018 è stata presentata, da parte del Consorzio della Bonifica di Piacenza, istanza di VIA per il progetto denominato “Realizzazione di un invaso ad uso irriguo presso località Molinazzo di Lusurasco nel distretto irriguo Val D’Arda (PC)”.

CUP: G92E17000020006

Ai sensi dell’art. 27 bis, comma 4, del D.Lgs 152/06, il presente avviso al pubblico tiene luogo delle comunicazioni di cui agli articoli 7 e 8, commi 3 e 4, della L. 241/90. In particolare, gli atti che prevedono la pubblicazione sul BURERT sono il vincolo preordinato all’esproprio (LR 37/02) e la concessione di acqua pubblica (RR 41/01).

Il progetto è localizzato:

  • in Provincia di Piacenza
  • nel Comune di Alseno

Il progetto appartiene alla seguente categoria di cui agli Allegati A e B alla L.R. 4/2018: A 1.4 “Dighe ed altri impianti destinati a trattenere, regolare o accumulare le acque in modo durevole, a fini non energetici, di altezza superiore a 10 m e/o di capacità superiore a 100.000 mc”.

Descrizione sintetica del progetto: Il progetto riguarda la realizzazione di un invaso ad uso irriguo di capacità utile pari a 203.000 mc che consente di immagazzinare la risorsa idrica per poterla utilizzare nei periodi di carenza e deficit della stessa. Gli elementi progettuali sono così suddivisi: opere generali, rete di adduzione, invaso e rete di distribuzione. Le opere generali comprendono tutte le attività di preparazione propedeutiche allo svolgimento dei lavori di realizzazione delle opere in progetto. La rete di adduzione consente di derivare le acque e convogliarle verso l’invaso in progetto. L’invaso è l’opera che consente di stoccare il volume idrico necessario ai fini irrigui ed è costituito dai seguenti elementi: manufatto di carico, è l’opera che consente di caricare l’invaso in progetto; bacino di accumulo, è la parte dell’invaso che viene realizzata tramite scavo del terreno in sito e realizzazione di apposito strato impermeabile; rilevato arginale, è la parte dell’invaso che viene realizzata in rilevato tramite riporto e compattazione di idoneo terreno. Sul coronamento del rilevato è inoltre prevista la realizzazione di uno sfioratore superficiale; manufatto di scarico, è l’opera che consente di svasare il volume idrico accumulato nella vasca. La rete di distribuzione consente di utilizzare le acque dell’invaso recapitandole verso la rete di canali consortili che convogliano le acque all’utenza.

Tale pubblicazione vale anche ai fini del rilascio della concessione di derivazione di acque pubbliche, ai sensi dell’art. 6 del R.R. n. 41/2001, a servizio dell’invaso.

Le caratteristiche della concessione richiesta sono:

Qmax: 628 l/s

Vmax: 203.000 mc/anno

Ai sensi dell’art. 27 bis, comma 4, del D. Lgs. 152/2006, la documentazione è resa disponibile per la pubblica consultazione sul sito web della Regione Emilia-Romagna:

(https://serviziambiente.regione.emilia-romagna.it/viavas).

Entro il termine di 60 (sessanta) giorni dalla data di pubblicazione su web della Regione Emilia-Romagna del presente avviso, chiunque abbia interesse può prendere visione del progetto e del relativo studio ambientale sul sito web della Regione Emilia-Romagna, presentare in forma scritta proprie osservazioni, indirizzandoli alla Regione Emilia-Romagna, Servizio Valutazione Impatto e Promozione Sostenibilità Ambientale, Viale della Fiera n. 8 – 40127 Bologna o all’indirizzo di posta elettronica certificata vipsa@postacert.regione.emilia-romagna.it.

Ai sensi dell’art. 27 bis, comma 1 del DLgs 152/06, secondo quanto richiesto dal proponente, l’eventuale emanazione del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale comprende e sostituisce le seguenti autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, concerti, nulla osta e assensi comunque denominati, necessari alla realizzazione ed esercizio del progetto e indicati ai seguenti punti:

  • Provvedimento di VIA;
  • Concessione di acqua pubblica;
  • Verifica preventiva interesse archeologico;
  • Nulla osta idraulico;
  • Compatibilità dell’opera con il Piano di Gestione del distretto Po;
  • Nulla osta rispetto alle interferenze con gli enti gestori;
  • Parere sulla viabilità Comunale e Provinciale;
  • Piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo;
  • Titolo edilizio.

Ai sensi della DGR 16/18 punto 4 il beneficiario dovrà intestare le aree oggetto di intervento e le opere realizzate al “Demanio dello Stato”.

Ai sensi dell’art. 11, della L.R. 19 dicembre 2002, n. 37 può costituire apposizione del vincolo preordinato all’esproprio sulle aree interessate dai progetti e dichiarazione di pubblica utilità dell’opera derivante dall'approvazione del progetto definitivo, ai sensi degli artt. 15 e 16 della L.R. 19 dicembre 2002, n. 37.

Alla parte di progetto che prevede il vincolo espropriativo è allegato un elaborato predisposto dal proponente in cui sono elencate le aree interessate dall’opera e i nominativi di coloro che risultano proprietari secondo le risultanze dei registri catastali;

I proprietari delle aree soggette a vincolo saranno informati tramite lettera raccomandata secondo quanto disposto dalla LR 37/02.

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