n.387 del 27.11.2019 periodico (Parte Seconda)

Approvazione delle procedure e modalità per l'ammissione al contributo degli interventi strutturali in canili e gattili pubblici e per la costruzione di strutture temporanee di accoglienza per cani e gatti

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Considerato che:

- ogni anno, a partire dall’anno finanziario 1991, il Ministero ripartisce il fondo per la tutela del benessere e per la lotta all'abbandono degli animali da compagnia istituito dalla legge 14 agosto 1991, n. 281;

- la L. n. 281/91, ha, tra gli altri, l’obiettivo di costruire e potenziare strutture di ricovero per animali su tutto il territorio nazionale, attraverso apposite pianificazioni effettuate dalle Regioni.

Vista la Legge Regionale 7 aprile 2000 n. 27 e successive modificazioni “Nuove norme per la tutela ed il controllo della popolazione canina e felina" e in particolare:

- l’art. 5, comma 1, lettera c) in base al quale si stabilisce che la Regione Emilia-Romagna definisce linee di indirizzo e coordinamento per la definizione di piani di risanamento, costruzione e gestione delle strutture di ricovero per cani e gatti;

- l'art. 2, comma 1, lettera b) in base al quale i Comuni provvedono a realizzare o risanare le strutture pubbliche di ricovero per cani, ed eventualmente per gatti, fatto salvo quanto disposto sulla tutela della popolazione felina all’art 29 della medesima norma;

Considerato altresì che:

- l'art. 19 della Legge Regionale 7 aprile 2000 n. 27 e ss.mm.ii., prevede che le strutture di ricovero e custodia dei cani e gatti debbano comprendere specifici reparti e rispondere a peculiari caratteristiche per garantire le condizioni igienico sanitarie delle strutture e la tutela del benessere degli animali ivi ricoverati;

- con propria deliberazione del 16 Settembre 2013, n. 1302 “Approvazione dei requisiti strutturali e gestionali per le strutture di ricovero e custodia di cani e gatti, oasi e colonie feline” la Giunta regionale, ha tra l’altro:

1. indicato le linee di indirizzo per la costruzione, la ristrutturazione e la gestione delle strutture di ricovero per cani e gatti, oasi feline e colonie feline per la tutela del benessere degli animali ospitati;

2. definito i requisiti minimi gestionali delle attività di cattura/raccolta, custodia, mantenimento e affidamento, delle strutture di ricovero per cani e gatti e oasi feline, sia pubblici che privati, e i requisiti per il censimento, l’istituzione e la gestione delle colonie feline.

Ritenuto pertanto necessario sostenere con specifici contributi i Comuni e le loro forme Associative, al fine di:

- potenziare e migliorare l’accoglienza e le condizioni di vita degli animali ospiti nei canili e nei gattili;

- sostenere la puntuale applicazione della sopra indicata Deliberazione della Giunta regionale n. 1302/2013.

Tenuto conto che:

- ai sensi della L.R. 27/2000 e s.m.i. i soggetti destinatari dei contributi oggetto del presente provvedimento sono da ritenersi esclusivamente i Comuni e le loro forme associative;

- le strutture interessate devono essere pubbliche e site su terreni di proprietà degli Enti Locali;

- sono da ritenersi ammissibili al contributo:

a) gli interventi di adeguamento ai requisiti strutturali di cui alla DGR 1302/2013;

b) gli interventi per la messa in sicurezza della struttura;

c) gli interventi di ampliamento della struttura;

d) gli interventi per la costruzione di nuove strutture di ricovero temporaneo per cani e gatti a dimensioni ridotte;

Preso atto che:

- ai sensi dell’art. 31, comma 2 della sopracitata L.R. 27/2000, per la costruzione e la ristrutturazione di strutture di ricovero per cani e gatti, la Giunta regionale è autorizzata a corrispondere contributi fino ad un massimo del cinquanta per cento del costo complessivo dell’intervento;

- sono da ritenersi ammissibili a contributo le spese sostenute dall’ 1/1/2019, se motivate da esigenze di urgente adeguamento e messa in sicurezza dei locali a tutela degli operatori e del benessere degli animali ospiti.

Tenuto inoltre conto che la Regione Emilia-Romagna, al fine di garantire che la realizzazione degli interventi sopra indicati avvenga in modo uniforme su tutto il territorio regionale, attribuisce le risorse disponibili a ciascun ambito provinciale come segue:

- 60% in proporzione al numero di cani presenti nei canili pubblici del territorio al 31/12/2018;

- 40% in proporzione al numero di cani iscritti in anagrafe canina al 31/12/2018.

Considerato altresì che:

- l’ammissibilità delle domande pervenute dovrà essere valutata da una apposita commissione nominata dalla Direzione generale cura della persona, salute e welfare, composta da esperti tecnici designati dall’ANCI e dalla Direzione Generale stessa, avente il compito di:

a) effettuare una valutazione tecnico/amministrativa delle proposte di intervento ed esprimere il proprio parere in merito alla sussistenza dei requisiti di ammissibilità previsti dal presente provvedimento;

b) attribuire a ciascuna proposta di intervento lo specifico punteggio di valutazione, tenuto conto dei criteri di valutazione espressi al punto 7 del bando allegato;

c) redigere, nel rispetto delle risorse assegnate a ciascun ambito provinciale, la graduatoria in ordine di priorità degli interventi ammessi al contributo con l’indicazione dei finanziamenti previsti;

- ai fini della valutazione dei progetti e della conseguente formulazione delle singole graduatorie per ambito provinciale, la Commissione di cui sopra terrà conto dei criteri di seguito riportati in tabella, con i relativi punteggi, fino ad un massimo di 100 punti:

CRITERI AI FINI DELL’AMMISSIONE A CONTRIBUTO N DESCRIZIONE PUNTI FINO AD UN MASSIMO DI 100

 

Max 25

Max 25

Max 20

10

5

Max 15

100

Ritenuto altresì utile stabilire che la Giunta Regionale sulla base degli esiti definiti dalla Commissione Tecnica sopra citata, con proprio successivo atto provvederà a:

- approvare la graduatoria degli interventi ammessi a contributo;

- assegnare le risorse agli Enti beneficiari;

- dare mandato al responsabile del Servizio regionale competente di provvedere alla liquidazione delle risorse assegnate, secondo quanto stabilito dall’allegato bando, quale parte integrante e sostanziale;

- definire le modalità di riassegnazione delle risorse eventualmente non utilizzate.

Stabilito inoltre che:

- gli Enti destinatari dei contributi dovranno far pervenire entro il 30 aprile 2020 al Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità pubblica della Regione Emilia-Romagna apposita richiesta di ammissione al contributo;

- le opere finanziate dovranno iniziare entro 18 mesi dalla data di pubblicazione della graduatoria degli interventi ammessi a contributo e terminare entro 2 anni dalla data di inizio dei lavori;

- i termini del procedimento, le eventuali variazioni in corso d’opera, la revoca del cofinanziamento, la proroga dei termini e la rinuncia del finanziamento regionale, sono specificatamente declinati nell’allegato bando, quale parte integrante e sostanziale;

Dato atto che le risorse disponibili per gli interventi oggetto del presente provvedimento ammontano a complessivi € 880.988,89, le quali sono disponibili nel competente capitolo di spesa nell’ambito della Missione 13 - Tutela della salute, Programma 7 - Ulteriori spese in materia sanitaria, Macroaggregato 3 –

Richiamati:

- la L.R. 12 maggio 1994, n. 19 “Norme per il riordino del Servizio Sanitario Regionale ai sensi del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, modificato dal Decreto Legislativo 7 dicembre 1993, n. 517” e successive modifiche;

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modificazioni;

- la L.R. 23 dicembre 2004, n. 29 “Norme generali sull'organizzazione ed il funzionamento del servizio sanitario regionale” e successive modifiche;

- la L.R. 20 dicembre 2013, n. 26 “Disposizioni urgenti in materia di organizzazione del lavoro nel Sistema delle Amministrazioni Regionali”;

- la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle LL.RR. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4”, per quanto applicabile;

- la L.R. 27 dicembre 2018, n. 24 “Disposizioni collegate alla Legge regionale di stabilità per il 2019”;

- la L.R. 27 dicembre 2018, n. 25 “Disposizioni per la formazione del Bilancio di Previsione 2019-2021 (Legge di stabilità regionale 2019)”;

- la L.R. 27 dicembre 2018, n. 26 “Bilancio di Previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021”;

- la L.R. 30 luglio 2019, n. 13 “Disposizioni collegate alla legge di Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di Previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021;

- la L.R. 30 luglio 2019, n. 14 “Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di Previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021”;

- la propria deliberazione n. 2301 del 27 dicembre 2018 “Approvazione del Documento Tecnico di Accompagnamento e del Bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021” e ss.mm.;

- il D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 recante “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 5 maggio 2009, n. 42” e ss.mm.ii., ed in particolare il Titolo II che disciplina i principi contabili generali e applicati per il settore sanitario;

- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni” e ss.mm.ii., ed in particolare l’art. 26, comma 2;

- la propria deliberazione n. 122 del 28 gennaio 2019 avente per oggetto “Approvazione Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2019-2021”, ed in particolare l’Allegato D) “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2019-2021”;

Richiamate altresì:

- la Legge 23 dicembre 2005, n. 266 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge Finanziaria 2006)” ed in particolare il comma 173, art. 1;

- l’art. 11 della Legge 16 gennaio 2003, n. 3 recante “Disposizioni ordinamentali in materia di Pubblica Amministrazione”;

- la Legge 13 agosto 2010, n. 136 “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia” e successive modifiche;

- la determinazione dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture del 7 luglio 2011, n. 4 recante “Linee guida sulla tracciabilità dei flussi finanziari ai sensi dell’art. 3 della Legge 13 agosto 2010, n. 136”;

- il D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 13 agosto 2010, n. 136” e successive modifiche;

Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore alle Politiche per la salute;

A voti unanimi e palesi

delibera

per le motivazioni sopra esposte che qui si intendono integralmente richiamate

1. di approvare il bando “Procedure e modalità per l’ammissione al contributo degli interventi strutturali in canili e gattili pubblici e per la costruzione di strutture temporanee di accoglienza per cani e gatti”, di cui all’allegato 1, quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2. di approvare altresì, quali parti integranti del presente atto il prospetto di ”Assegnazione risorse per ambito provinciale(Allegato 2) e il Fac-simile di domanda (Allegato 3);

3. di stabilire che le domande di cui al precedente punto 1. dovranno essere presentate entro e non oltre 30 Aprile 2020 e che la loro ammissibilità dovrà essere valutata da una apposita commissione nominata dalla Direzione generale cura della persona, salute e welfare, composta da esperti tecnici designati dall’ANCI e dalla Direzione Generale stessa, le cui funzioni sono specificatamente definite in premessa;

4. di individuare i seguenti criteri di valutazione, ai quali la Commissione, di cui al precedente punto 3), dovrà attenersi per la formulazione della graduatoria relativa ad ogni ambito provinciale, con l’indicazione dei finanziamenti previsti, nel rispetto delle risorse assegnate:

CRITERI AI FINI DELL’AMMISSIONE A CONTRIBUTO N DESCRIZIONE PUNTI FINO AD UN MASSIMO DI 100

 

Max 25

Max 25

Max 20

10

5

Max 15

100

5. di provvedere con proprio successivo atto a:

- approvare la graduatoria degli interventi ammessi a contributo;

- assegnare le risorse agli Enti beneficiari;

- dare mandato al responsabile del Servizio regionale competente di provvedere alla liquidazione delle risorse assegnate, secondo quanto stabilito dall’allegato bando, quale parte integrante e sostanziale;

- definire le modalità di riassegnazione delle risorse eventualmente non utilizzate.

6. di stabilire inoltre che:

- le opere finanziate dovranno iniziare entro 18 mesi dalla data di pubblicazione della graduatoria degli interventi ammessi a contributo e terminare entro 2 anni dalla data di inizio dei lavori;

- i termini del procedimento, le eventuali variazioni in corso d’opera, la revoca del cofinanziamento, la proroga dei termini e la rinuncia del finanziamento regionale, specificatamente declinati nell’allegato bando, quale parte integrante e sostanziale

7. di dare atto che le risorse disponibili per gli interventi oggetto del presente provvedimento ammontano a complessivi € 880.988,89, le quali sono disponibili nel competente capitolo di spesa nell’ambito della Missione 13 - Tutela della salute, Programma 7 - Ulteriori spese in materia sanitaria, Macroaggregato 3 – Contributi agli investimenti, del bilancio finanziario gestionale 2019-2021, anno di previsione 2019;

8. di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa;

9. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

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