n.44 del 12.02.2014 periodico (Parte Seconda)

Integrazione Decreto n. 8 del 24 gennaio 2014. Eccezionali avversita' atmosferiche con conseguenti allagamenti nel territorio della provincia di Modena dal 17 al 19 gennaio 2014. Dichiarazione dello stato di crisi regionale. Costituzione di un Comitato Istituzionale e di un Centro di coordinamento operativo

IL PRESIDENTE

Richiamato il proprio Decreto n. 8 del 24 gennaio 2014, assunto ai sensi dell’art. 8 della legge regionale n. 1/2005, con il quale come immediata risposta della Regione rispetto al territorio della provincia di Modena colpito dagli eccezionali eventi meteorologici verificatisi dal 17 al 19 gennaio 2014, è stato decretato lo stato di crisi regionale e, nelle more delle iniziative necessarie per la dichiarazione da parte del competente organo statale dello stato di emergenza nel territorio regionale ai sensi dell’art. 5 della Legge n. 225 del 1992, è stato altresì costituito un Comitato Istituzionale e un Centro di coordinamento operativo a supporto di detto Comitato presso la Provincia di Modena;

Richiamate, in particolare, le premesse in parte narrativa del predetto decreto, che è opportuno integrare con alcune precisazioni derivanti dagli ulteriori elementi conoscitivi, emersi sia dal contesto operativo che dai sopralluoghi e dalle verifiche effettuate, e ciò anche con particolare riguardo ai territori dei comuni interessati che ora risultano definitivamente individuati nei comuni di Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Finale Emilia, Medolla, Modena per quanto concerne le frazioni di Albareto, La Rocca, Navicello, San Matteo, San Felice sul Panaro, San Prospero;

Dato atto, pertanto, che la parte narrativa è quella che risulta di seguito integralmente riportata:

Premesso che:

- una profonda onda depressionaria di origine atlantica pressoché stazionaria ha determinato precipitazioni diffuse e persistenti nel territorio regionale da Piacenza a Bologna dalle ore 12 di giovedì 16 fino alla tarda serata di domenica 19 gennaio del corrente anno, con cumulate di 400 mm nei bacini Trebbia, Taro, Enza e Secchia e cumulate fino a 300 mm nei bacini Panaro e Reno;

- le precipitazioni hanno determinato l’innalzamento dei livelli idrometrici nei tratti montani determinando il crearsi di onde di piena che si sono poi propagate nei territori di pianura. Le analisi fatte relativamente ai livelli idrometrici raggiunti e, alle previsioni metereologiche hanno determinato l’assunzione della decisione del preallarme per i fiumi Secchia, Panaro e Reno e l’assunzione dell’allarme per il fiume Enza;

- nelle prime ore della mattina di domenica 19 gennaio si è verificata la presenza di una fenditura arginale nell’argine destro del fiume Secchia in comune di Modena, in località San Matteo, immediatamente a valle dell’infrastruttura ferroviaria dell’alta velocità ferroviaria;

- la fenditura arginale è ben presto evoluta in una falla dalla quale è iniziata una consistente fuoriuscita di acqua che ha prodotto l’allagamento di vaste porzioni di territorio comprese tra il Secchia e il Naviglio e poi il fiume Panaro e che, in poche ore, ha interessato l’abitato di Bastiglia e poi nelle ore successive il comune di Bomporto e altre aree di altri comuni;

- tale evento ha impegnato l’Agenzia interregionale per il fiume PO (AIPO), autorità competente anche per la gestione idraulica del fiume Secchia, che è intervenuta nel fronteggiare la situazione mediante la riparazione della rottura arginale; per coadiuvare l’attività di AIPO è stato attivato dalla Direzione regionale dei Vigili del Fuoco - Emilia-Romagna il gruppo operativo speciale movimento terra di Roma specializzato in operazioni di estrema criticità;

- gli allagamenti conseguenti alle onde di piena, che hanno interessato il territorio della provincia di Modena ed in particolare i comuni di Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Finale Emilia, Medolla, Modena( per quanto concerne le frazioni di Albareto, La Rocca, Navicello, San Matteo), San Felice sul Panaro, San Prospero, hanno causato danni al sistema delle infrastrutture, con interruzioni della viabilità (SS12, SP2 Solara Bomporto, Panaria Bassa) e dei servizi pubblici essenziali, al tessuto economico-produttivo ed al patrimonio edilizio privato con conseguente evacuazione di centinaia di persone dalle proprie abitazioni;

- l’Agenzia regionale di Protezione Civile, sulla base delle previsioni dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (ARPA SIMC CF), d’intesa con AIPO, i Servizi tecnici di Bacino regionali e le Province interessate ha diramato 9 allerte, disponendo il presidio h/24 del Centro operativo regionale (COR) da venerdì 17 gennaio ed ha tempestivamente attivato squadre di volontari e mezzi dei coordinamenti del volontariato di protezione civile per il trasferimento delle famiglie evacuate;

- nei territori colpiti è emersa l’esigenza di una maggiore presenza di personale di polizia locale a supporto di quello già operante in condizioni ordinarie, in particolare per la gestione del sistema viabilistico e per il monitoraggio dei punti più critici e che pertanto attraverso l’attività di coordinamento svolte dal Servizio Politiche per la Sicurezza e la Polizia Locale della Regione si è provveduto alla raccolta delle disponibilità di personale di polizia locale da destinarsi alle aree colpite dagli allagamenti presso gli altri comuni della regione; alla razionalizzazione degli invii di personale attraverso la disponibilità della polizia municipale del Comune di Modena quale collettore locale del personale inviato a supporto degli enti colpiti; e all’attivazione di un apposito canale sulla Rete Radiomobile Digitale Regionale R3, comune a tutti gli apparati radio del personale di polizia locale intervenuto a supporto dei comandi delle aree colpite dall’alluvione;

- in considerazione della gravità e dell’estensione dell’impatto dei fenomeni sopra descritti sulle aree interessate, la Regione Emilia-Romagna ha richiesto al Governo la dichiarazione, ai sensi dell’art. 5 della L. n. 225/1992 e successive modifiche ed integrazioni, dello stato di emergenza nel territorio della provincia di Modena, maggiormente colpita da tali eventi, per la durata massiva ivi prevista di 180 giorni;”; 

Ritenuto di apportare alcune integrazioni al proprio sopra richiamato decreto, in particolare per quanto riguarda il supporto garantito dalla Regione Emilia-Romagna e dal sistema degli Enti Locali ai comuni alluvionati, nonché alla composizione del Centro di coordinamento provinciale;

Dato atto del parere allegato;

decreta:

Per le ragioni espresse in parte narrativa e che qui si intendono integralmente richiamate:

1) di dare atto che i Comuni del territorio della provincia di Modena interessati dagli allagamenti conseguenti alle onde di piena che hanno causato danni al sistema delle infrastrutture, con interruzioni della viabilità (SS12, SP2 Solara Bomporto, Panaria Bassa) e dei servizi pubblici essenziali, al tessuto economico-produttivo ed al patrimonio edilizio privato con conseguente evacuazione di centinaia di persone dalle proprie abitazioni sono precisamente: Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Finale Emilia, Medolla, Modena (per quanto concerne le frazioni di Albareto, La Rocca, Navicello), San Matteo, San Felice sul Panaro, San Prospero;

2) di dare atto che la Regione Emilia-Romagna per supportare, i comuni colpiti e il centro di coordinamento provinciale mediante il concorso solidaristico del sistema degli Enti Locali si avvale dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia - ANCI Emilia-Romagna;

3) di dare atto che la Regione Emilia-Romagna attraverso le attività di coordinamento svolte dal Servizio Politiche per la Sicurezza e la Polizia Locale della Regione garantisce le attività volte alla raccolta delle disponibilità di personale di polizia locale da destinarsi alle aree colpite dagli allagamenti presso gli altri comuni della regione; alla razionalizzazione degli invii di personale attraverso la disponibilità della polizia municipale del Comune di Modena quale collettore locale del personale inviato a supporto degli enti colpiti; e all’attivazione di un apposito canale sulla Rete Radiomobile Digitale Regionale R3, comune a tutti gli apparati radio del personale di polizia locale intervenuto a supporto dei comandi delle aree colpite dall’alluvione;

4) di confermare in ogni altra parte il proprio Decreto n. 8 del 24 gennaio 2014;

5) di pubblicare il presente decreto nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.

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